Moralmente, tutto ciò che è stato detto è ineccepibile.
Purtroppo c'è da fare i conti, sempre, con le questioni economiche. Se siete interessati, nel forum si è parlato più volte del Settebello
topic.asp?TOPIC_ID=8096&whichpage=2
ci sono anche altre 4-5 discussioni a riguardo, ma in quella segnalata sopra ci sono interessanti punti.
Come detto, il costo di restauro, ma soprattutto di mantenimento di un treno simile, raggiunge cifre con tanti zeri e il Settebello non è l'unico mezzo storico degno di essere conservato. Di qui che, per ottimizzare, si è deciso di salvare altri mezzi, come per esempio l' Arlecchino. Spiace vedere certe cose andare alla demolizione, ma piuttosto che salvare tutto e mantenerlo in pessime condizioni, talvolta si preferisce concentrasi su mezzi che consentono una ottimizzazione costi/benefici.
Vero, esistono fondi per la cultura e andrebbero aumentati. Ma è anche vero che i rami della cultura su cui si potrebbe spendere sono tanti e nella situazione attuale sono tante le attività culturali ad essere in sofferenza (musei, arte, teatri).
Io credo sia altrettanto vero che, da parte dei singoli, ci sarebbe poca propensione a sostenere simili iniziative. In quanti sarebbero disposti a un sostanzioso esborso per il biglietto di ingresso al museo o per un viaggio sul Settebello. Cosa che vale anche nel caso delle altre attività culturali. Servirebbero tanti biglietti, purtroppo
Non ne faccio una colpa a nessuno, ma credo che purtroppo la situazione sia questa. Credo quindi che la "colpa" sia in parte delle istituzioni e in parte del disinteresse (magari anche non voluto, ma aiutato dalla situazione attuale) dei singoli, che non vogliono o non possono contribuire con i loro accessi a pagamento ai musei e treni storici. Forse si potrebbe puntare alla clientela estera, collegando enogastronomia, paesaggio e treni storici.
Quanto detto è ovviamente solo il mio, del tutto opinabile, pensiero.