Il lato nascosto dei nostri moduli racconta, a mio modo di vedere, in modo più naturale e sincero (rispetto alla scenografia di superficie) i nostri sforzi costruttivi, la nostra tecnica, la nostra natura (ordinata o caotica), la nostra genialità, l'evoluzione data dall'esperienza, gli espedienti più strani per far fronte a problemi inattesi.....
E poi questo lato svela tutta una serie di scelte tecniche da cui c'è sempre qualcosa da imparare o, tuttalpiù, da confrontare con le proprie convinzioni.
Che si tratti di semplici strutture con cablaggi minimi di piena linea, come queste basi dei moduli "il guizzo della trota"
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o di moduli a cui, per prima volta, il costruttore applica i motori elettrici per deviatoi come nel "deposito merci di Casreggio"
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o nell'evoluzione digitale con decoder e retroazione più alloggiamento per sinottico loconet del "deposito carburanti"
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Insomma..... l'aspetto del lato B mi sembra racconti una storia molto più intrigante di quanto non sia la perizia di qualche virtuosismo scenografico.
Avete voglia di farmi vedere il cu.., pardon! [:I] il sotto dei vostri moduli?







 (esiste di tutte le misure, da quelle più piccole di un centimetro fino a quelle da 5 o 6 cm e profonde altrettanto, il tutto ad un costo irrisorio), realizzerete i cablaggi in maniera molto più pulita e sicura, specialmente su moduli di plastici che vengono smontati e rimontati nonchè spesso in movimento quindi soggetti a strappi di cavi e disavventure varie...