Modellismo approssimato e imperfetto: OK
- francescocorti
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Modellismo approssimato e imperfetto: OK
Ho deciso che voglio fare del modellismo ferroviario approssimato e imperfetto, basta misure corrette, modelli esatti, ambientazione giusta, colori super fedeli, composizioni realistiche, ecc. La partenza è brutale, lo so ma adesso mi spiego.
Tutti/tanti cercano al perfezione, l'esattezza, io voglio lanciare un nuovo modo di fare modellismo ferroviario approssimato e imperfetto. A mio parere il risultato deve pagare l'occhio essere credibile ma non super esatto. Già abbiamo delle approssimazioni importanti: le norme Nem dicono che la velocità dei modelli dev'essere superiore a quella in scala altrimenti non paga l'occhio, il nostro punto d'osservazione non è a livello piano dei binari ma sempre dall'alto, la ferrovia occupa l'80% del paesaggio e non 1% come nella realtà, ecc.
Esistono i contachiodi, alcuni li criticano, altri li osannano, io li rispetto ma credo che si possa fare modellismo anche in un modo diverso.
Ci sono i collezionisti, mettono i modelli in vetrina, li controllano con la lente d'ingrandimento, fanno ricerche storiche, verificano, misurano, controllano. Ok è giusto anche così ma preferisco che girino sui binari e non costino tanto, se mi cade un modello non devo mettermi a piangere e pensare al suicidio.
Ho acquistato alcuni bellissimo kit del carro tramoggia TTm sono talmente dettagliati che senza le foto macro pubblicate sulla rivista e la lente d'ingrandimento non mi sarei accorto di certi particolari. Ben vengano le perfezioni ma avrebbe fatto ugualmente la sua bella figura se fosse stato anche più semplice.
E' un po' che ci penso e francamente leggendo libri, riviste, forum, internet, sono giunto quasi al rifiuto ed al rigetto di tutta questa ricerca di perfezione ed esattezza.
Non so quanti di voi hanno visto il telefilm Fringe: in questo programma esisteva un universo parallelo, una realtà alternativa dove era quasi tutto uguale ma nel corso della storia alcune cose si erano svolte in maniera diversa (ad esempio le torri gemelle erano ancora su, alcuni erano morti altri erano ancora vivi, la tecnologia era leggermente diversa; così penso si possa fare anche nel modellismo.
Un primo esempio: ho comprato su Ebay delle carrozze tedesche a basso prezzo, quelle italiane equivalenti costavano 10 volte tanto e non le ho prese. Non ci sono mai state composizioni che hanno circolato in Italia con queste carrozze, ed ecco che nel mio plastico italiano invece transiteranno trainate da una tartaruga. Magari con un'accurata ricerca storica si potrebbe anche stabilire che il giorno 17 agosto del 1992 sono effettivamente transitate, ma cosa cambia?
Secondo esempio: ho acquistato una bellissima Allegheni RR digitale sound ad un prezzo molto inferiore ad una 740 equivalente, un mostro da oltre ½ metro con un totale di oltre 20 assi. Ovviamente mi spiace non avere la 740 però costa tanto. Gli appassionati locali (quelli scala 1:87 del mio futuro plastico), sono riusciti ad acquisire una Allegheni, a restaurarla ed a farla circolare in Italia oppure le FS hanno deciso che col carbone della Sardegna sia conveniente usare tale prodigio della tecnica anche in Italia.
Non dovrò mica fare apposta un plastico "americano"?
Siamo in un universo parallelo (vedi Fringe) alcune cose sono corrette ma qui abbiamo la nostra Allegheni.
D'altronde c'è chi inventa le ferrovie freelance, dove tutto è libero, bella idea! Io farò una via di mezzo.
Il seguito in un'altra puntata.
Ciao
Francesco
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
In democrazia, c'è spazio per i contachiodi, per i certosini, per i maniaci e così via, basta che ognuno rispetti le idee altrui.
Rolando
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
Ci sono i collezionisti perfezionisti a cui lascio volentieri la precisione e il pasrticolare.
A me piace giocare con il trenino, godere dei suoi movimenti, delle sue manovre e, perchè no, dei suoi deragliamenti. E che importa se il convoglio ha carri dissimili dalla realtà storica? A noi bambini troppo cresciuti piace lo stesso.
Hai il mio appoggio completo.
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
Alla fine sono tutti punti di vista.....tutti rispettabilissimi.
Ciao e buon lavoro.
Andrea
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
Se il modello non è super esatto, ma osservandolo in movimento, non si notano differenze, mi va bene.
<font color="purple">Voglio divertirmi, non stressarmi!!!</font id="purple">

Ciao a tutti.
La Stazione di Prato Nord
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
come in tutte le cose ci vuole il giusto mix ed il troppo storpia, sia nella ricerca massima della perfezione che nella non ricerca della perfezione.
Però è anche vero che si ritiene bello quel che piace, pertanto viva la libertà, purchè non danneggi le altrui libertà.
Approposito, io sono orientato più per l'aderenza alla realtà realizzativa del modello e del suo contesto (come detto prima col giusto mix e compromessi), ma solo perchè vedo il fermodellismo non come un gioco fine a se stesso, ma come una rappresentazione, anche statica, della realtà.
Ciao.
Adolfo
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
Detto ciò, io ritengo che del proprio hobby uno abbia il diritto di fare ciò che vuole. Una sola cosa, però... un conto è il divertimento e il gioco, l'appagamento personale, il piacere nel vedere girare i treni, tutte cose rispettabilissime ed importanti... un'altro è il "modellismo" in se. Il problema del fermodellismo è che è l'unica branca del modellismo ad essere contemporaneamente statico e dinamico. Come tutti sanno, l'approccio "dinamico" del modellismo privilegia la meccanica, la tecnica e il movimento alla rigida rispondenza alla realtà. Viceversa l'approccio "statico" privilegia il massimo realismo, l'iperdettaglio, la coerenza temporale, la conoscenza storica di ciò che si riproduce, il tutto mutuato in particolare dal modellismo di origine militare.
C'è inoltre un'altra complicazione... il fermodellista, quando esce dal "diorama statico", entra nel mondo del plastico dinamico e di dimensioni molto maggiori. Una dimensione maggiore significa, tra le altre cose, una visuale più d'insieme e da una distanza maggiore dell'opera. Sotto questo aspetto, fondamentale, abbiamo nel fermodellismo un'altra anomalia.
Quello che voglio dire è che il "trenino" è già, per forza di cose, un compromesso più evidente nel mondo del modellismo. Abbiamo modelli in scala 1:87 che vogliamo dettagliati come un carro armato in scala 1:35 e per di più motorizzati, quindi con parte della loro meccanica che deve essere adattata dal reale al funzionale...
Morale: ognuno faccia ciò che vuole però si ricordi che i fondamentali del modellismo, specialmente di quelli legati all'aspetto statico, non devono essere disattesi completamente. Un conto è il gioco e il godimento, un'altro è la crescita, anche culturale, che il modellismo e le sue regole dovrebbero darci...
ciao
- saverD445
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
Poi secondo me la tua non è una provocazione, hai deciso soltanto di divertirti, di avere una locmotiva francese e carrozze italiane( ci pensava la lima a fare ciò nelle confenzioni ), di far girare ciò che agrada al tuo gusto e al tuo piacere, ognuno di noi con il proprio plastico fa quel che vuole.
Per me, per esempio, i veri e vari contachiodi, sono quelli che con la lente d'ingrandimento guardano la data di revisione della locomotiva, che pur essendo nella livrea corrette se non ha la data giusta non la comprano, io su queste cose ci passo sopra.
Però ripeto, ognuno ha il suo modo di pensare e fare, siamo in democrazia.
Io dal canto mio preferisco essere un modellista che segue lo studio e la ricerca del periodo in cui ho deciso di far girare i miei modelli, la rcerca del tipo di segnale corretto e altro.
Ma ripeto, ognuno insegue i suoi sogni e nessuno critica

Buon lavoro con il tuo plastico.
- liftman
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
marioscd ha scritto:
Morale: ognuno faccia ciò che vuole però si ricordi che i fondamentali del modellismo, specialmente di quelli legati all'aspetto statico, non devono essere disattesi completamente. Un conto è il gioco e il godimento, un'altro è la crescita, anche culturale, che il modellismo e le sue regole dovrebbero darci...
forse non ho ben compreso il senso dellla "morale", però dico comunque la mia:
Facendo modellismo (per modellismo mi riferisco al fermodellismo, ma vale ovviamente per qualsiasi tipologia), non è che una persona si impegna ad un modus operandi... Il modellismo, nel senso più esteso del termine, può indicare sia chi progettao realizza modelli, chi, semplicemente vuol collezionare dei modelli, magari solo vaporiere o solo rotabili di un certo paese/epoca, o chi ama avere un plastico per il solo gusto di veder giare in tondo i treni.
Tra questi c'è chi lo fà, magari per i propri figli, che notoriamente sono più di "bocca buona", o chi vorrebbe ma o non ne ha le capacità, o semplicemente non se lo può permettere finanziariamente.
In questi casi sono più che ammissibili/accettabili i compromessi, tantopiù che alla fine come già detto, se uno è contento agli altri che importa?
Le "regole" lasciamole ai "talebani", e ai "contachiodi"

Rolando
- marioscd
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
ciao
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK

Quindi le approssimazioni alla realtà in un plastico vanno dal 100% a zero. In mezzo possono convivere verosimiglianze diverse, a seconda degli obiettivi e delle sensibilità di ciascuno.
Ma il nostro hobby, dunque, permette commistioni di varia misura, soprattutto temporanee. Ad esempio, dov'è scritto che in un plastico di epoca III non possa transitare ogni tanto del rotabile di epoca V per il solo gusto di veder circolare un bel convoglio moderno? O viceversa, una caffettiera di epoca II in un plastico in epoca VI,
senza che ciò sminuisca la fedeltà del plastico rispetto ad una realtà predefinita.
Nel mio caso, fatta la scelta dell'epoca III-IV, con alimentazione solo diesel e a vapore, ogni tanto faccio correre una E432 regalatami e qualche loco americana frutto di acquisti fatti per curiosità e di altri regali.
Ho edifici di origine nazionale diversa; cercherò di modificarne l'aspetto per uniformarli, ma non ne faccio una questione imprescindibile. Il paesaggio è un po' inconsueto (ricordate la "meringa"?), ma me lo godo così.
Insomma, senza arrivare a dire che non occorra mettere attenzione alla coerenza tra i vari elementi di un plastico, penso che una certa elasticità sia tollerabile e perfino salutare, se questo significa non impazzire nella ricerca della perfezione.
Ovviamente fatta salva la scelta di ciascuno, nel pieno rispetto delle libertà, possiamo dire che "in media stat virtus"!
- fran65
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
Credo che questo è il bello di un hobby: si cresce culturalmente e tecnicamente attenendosi scrupolosamente alle regole, e umanamente, accettando che ognuno può divertirsi come meglio crede.

- marioscd
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK

ciao
- Enrico57
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
liftman ha scritto:
..................................
c'è spazio per i contachiodi, per i certosini, per i maniaci e così via, basta che ognuno rispetti le idee altrui.
Una sintesi che rispecchia in pieno il mio pensiero e che mi porta a rispettare completamente la scelta di francescocorti pur non condividendola. Le sfaccettature che questo passatempo offre ai suoi fruitori sono così vaste proprio perchè tanto varie sono le forme di appagamento che ciascuno rincorre.
L'uomo è ciò che sceglie di essere. (Soeren Kierkegaard)
- luciano lepri
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
Luciano
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
luciano lepri ha scritto:
Modellismo è la riproduzione in scala della realtà. Ogniuno la faccia come gli piace!!! Qual'è il problema??
Non esiste il problema Luciamo [:o)]
L'unico problema non è tanto il confronto tra il proprio modello e la realtà, ma il confronto tra le diverse realtà dei modellisti

- o ci si accontenta del proprio livello di realtà
- o ci si sente frustrati dal non riuscire ad ottenere certi livelli
- o ci si iscrive alla bocciofila, sperando che gli altri soci non ci facciano il cazziatone perchè giochiamo da cani
Se ci si attenesse genericamente alla frase "Modellismo è la riproduzione in scala della realtà", lasceremmo fuori da questo hobby, tutti quelli che non dispongono di officine super-attrezzate, occhi di aquila, portafogli stracolmi e così via...
Modifichiamo la frase in "Modellismo è la riproduzione in scala della realtà, nel miglio modo possibile, in base ai materiali e strumentazioni usate, alle capacità del singolo, e ai gusti personali" eh?

Rolando
- saverD445
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
Mi sembra di essere tornati nell'altro forum, dove di queste discussioni ne uscivano tantissime, e secondo me minano il buon equilibrio del forum.
L'abbiamo già detto, non mi sembra che qua ci sia nessun contachiodi e nessuno mostra delle critiche nei confronti di chi è un bravissimo modellista o abbia il portafoglio a fisarmonica.
Se uno vuole fare un plastico e far circolare carrozze tedesche con una tartaruga, perchè le ha trovate ad un buon prezzo e non gli interessa la coerenza dell'ambientazione, non mi sembra che mai nessuno abbia imposto i livelli di fedeltà , è dunque libero di fare ciò che piu' gli agrada.
Quello che mi lascia perplesso è il titolo della discussione di Francesco, il fatto di voler lanciare una provocazione, provocazione che io non vedo, in quanto abbiamo già detto che siamo in democrazia, ognuno fa quel che vuole.
Di certo non è il mio pensiero, ma non per questo ho mai fatto i conti agli altri per vedere quel che fa.
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
Devo dire che spesso il realismo combatte anche con esigenze di spazio, di tempo, economiche, ecc ecc per cui dedicarsi magari più all'aspetto ludico può avere magari più divertimento.
credo però ci debba essere comunque un concetto. E non si tratta dello spiegare perchè un convoglio tedesco gira in paesaggio italiano. Ma creare magari un posto di fantasia dove sia normale che magari un treno sia composto da carrozze di vari tipi (paese povero ad esempio) che può dare spunto a realizzare plastici molto particolari...
Che ne so se devo fare la ferrovia del Burkina Faso (con tutto il rispetto ) ci sta che ci siano diverse epoche mischiate, diversi tipi di carrozze. Il tutto accrescendo il divertimento secondo me
- Andrea
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
Inoltre non è bello ciò che è bello... ma è bello ciò che piace.
Meditate gente... meditate...
- Marco
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
Andrea ha scritto:
Anch'io credo che sia fondamentale rispettare le idee altrui.
Inoltre non è bello ciò che è bello... ma è bello ciò che piace.
Meditate gente... meditate...
Parole sante!
- Marshall61
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
Da quando ho riscoperto il ferromodellismo, circa 5 anni orsono, mi sono ritrovato a pensarla diversamente e così mi sono riscoperto più appassionato alla riproduzione del paesaggio ed all'ambientazione della linea ferroviaria piuttosto che il far ciroclare i convogli su di un percorso e debbo dire che mi sto divertendo un sacco.....
L'importante caro Francesco che tu ti diverta come meglio ti aggrada, nessuno almeno in questo Forum, credo ti criticherà; la valvola di sfogo uno se la fà su misura ed a suo piacimento quindi hai tutta la mia approvazione.....buon gioco!!!!


Ciao, Carlo
- Andrea
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
Marshall61 ha scritto:
L'importante caro Francesco che tu ti diverta come meglio ti aggrada, nessuno almeno in questo Forum, credo ti criticherà...
Appunto!

- Fabrizio
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK




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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
Eurostar ha scritto:
...Per esempio se ci incontriamo per il nostro modulare e Riccardo porta il gorgonzola io non lo mangio di sicuro...
Allora non sono l'unico a cui non piace il gorgonzola....

- carlo mercuri
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Re: Modellismo approssimato e imperfetto: OK
Ognuno poi ha un suo metro per stabilire quanto quello che costruisce o elabora sia appagante per i suoi gusti.
C'è anche chi non costruisce niente o non sa costruire niente, e i treni li compra e ci gioca; non c'è nessun problema, massimo rispetto anche per costoro. Ma, appunto, questa è la parte ludica, come scriveva Mario, che secondo me, anzi, secondo i criteri ormai definiti da decenni, niente ha a che vedere col fermodellismo.
Qui di seguito vi cito quanto scritto da Italo Briano che, per chi non lo sapesse, è colui che ha coniato il neologismo "fermodellismo", ed è sicuramente uno dei maggiori esponenti ed esperti in materia, fondatore e primo presidente per i primi cinque anni della FIMF e uno dei primi illustri membri del MOROP (l'organismo che stabilisce i parametri delle norme NEM che rendono sempre più perfetti e aderenti alla realtà i nostri modelli).
"Intendiamo per modello la riproduzione o copia più fedele possibile di un oggetto qualsiasi, in particolare di soggetti ferroviari. Quindi non creazioni originali ma riproduzioni, e pertanto, tutte le volte che diremo modello, presupporremo sempre un altro oggetto corrispondente." [omissis]
"'Fermodellismo' significa 'modellismo ferroviario'". [omissis]
"Non si usi 'ferromodellismo', che richiama troppo l'idea del ferro piuttosto che quella di ferrovia". [omissis]
"Si intende per 'modellismo ferroviario' la costruzione in una determinata scala, generalmente ridotta, di tutto quanto concorre a formare una ferrovia reale." [omissis]
"'Modellismo' non è 'giocattolo' in quanto il primo non è alla portata dell'infanzia, non è soltanto passatempo, considerato che la vita moderna ne offre ben altri più facili. E' una vera e propria attrazione pacifica, lecita, istruttiva e per taluni, costituisce una professione od oggetto di severissimi studi." [omissis]
"Oltre a ciò, l'utilità che se ne può trarre consiste nella cultura varia che il fermodellista viene quasi inconsapevolmente a formarsi, poiché le molteplici nozioni del disegno, di meccanica teorica e pratica, di elettrotecnica, di architettura, ecc. vengono apprese con poco sforzo sotto la potente spinta della passione."
Distinzione fra modello e giocattolo
"Questa distinzione è assai importante e non è lecito confondere fra modello e giocattolo. [omissis]
Concludendo, le principali condizioni affinché in qualunque soggetto ferroviario in miniatura possa a buon diritto considerarsi modello sono le seguenti:
- fedeltà di riproduzione;
- cura nei particolari;
- conservazione delle caratteristiche fondamentali.
Si dirà realistico un modello che risponde a tali condizioni."
Quindi, in ultima analisi, Francesco può dire che vuole fare del "modellismo ferroviario approssimato e imperfetto", ma è una contraddizione, proprio perché quello che vuole fare e il modo in cui lo vuole fare non è né modellismo né modellismo ferroviario. Dire "basta misure corrette, modelli esatti, ambientazione giusta, colori super fedeli, composizioni realistiche ..." vuol dire "giocare con i treni", che è lecito e bellissimo, ma non è (e lo ripeto) "fermodellismo".
Senza nessuna polemica,

Carlo.
P.S.: tutto quello che è scritto qui l'ha sinteticamente già esposto Mario Scuderi, con il quale mi trovo totalmente d'accordo.
marioscd ha scritto:
la "morale" cerco di spiegarla meglio... il modellismo è una disciplina che spazia tra la storia, l'arte, l'abilità manuale e la conoscenza. In questo senso è cultura. Poi c'è l'aspetto puramente ludico, essenziale certamente. Quest'ultimo aspetto è importante ma non è l'unico che dovrebbe essere preso in esame. Il piacere di possedere e di vedere girare un treno sono, rispettivamente, collezionismo e gioco. Il modellismo è tutto quanto ci sta intorno ma è anche il vero aspetto culturale. Un aspetto che può e deve crescere con l'esperienza del modellista stesso. Più o meno è questo ciò che intendevo...