(il mio primo) Diorama di inizio '900 - automotrice FS Gr 60

[Giacomo Rinaldo]

Grazie a tutti per i complimenti!
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Ieri sera ho continuato a dedicarmi alla carrozza.
Ho montato le balestre alle ruote, ritagliato tutte le finestre e applicato i vetri con un foglio di plastica passato con la carta vetrata all'interno, per renderlo opaco/satinato (non ho voluto riprodurre gli interni).
Ho montato le pareti e aggiunto delle tramezze di rinforzo.
Poi è stata la volta del tetto.
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Ho già disegnato le ringhiere per i terrazzini, oggi le stampo. Preparatevi: dovrete aiutarmi ad interpretare il disegno della carrozza, per capire una serie di pezzi di cui non riesco a venire a capo!
Vi ringrazio in anticipo!

[Egidio]

Saluti. Egidio.

[Giacomo Rinaldo]

Grazie Egidio!
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Ed eccomi con le domande! Ho cerchiato in rosso i "pezzi misteriosi" e vi chiedo gentilmente se potete aiutarmi.
Per A e B potrei azzardare che potessero avere qualche ruolo nel ricircolo dell'aria fra intero e esterno (B c'è anche sul tetto della locomotiva), ma per gli altri non ho la più pallida idea...
Se avete anche qualche altra immagine dei particolari, tanto meglio! Grazie!
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(fonte: Fondazione FS)

PS: mi sono accorto che ho sbagliato la posizione degli assi, sono troppo esterni... La correggo il prima possibile

[FrancoV]

Grazie Egidio!
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Ed eccomi con le domande! Ho cerchiato in rosso i "pezzi misteriosi" e vi chiedo gentilmente se potete aiutarmi.
Per A e B potrei azzardare che potessero avere qualche ruolo nel ricircolo dell'aria fra intero e esterno (B c'è anche sul tetto della locomotiva), ma per gli altri non ho la più pallida idea...
Se avete anche qualche altra immagine dei particolari, tanto meglio! Grazie!
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IMG_20220304_190356.jpg
(fonte: Fondazione FS)

PS: mi sono accorto che ho sbagliato la posizione degli assi, sono troppo esterni... La correggo il prima possibile

A) Aeratore
B) Sfiatatoi per la lampada a petrolio
C) Maniglia per il lampista che doveva rifornire le lampade di cui al punto B salendo sull'imperiale tramite la scaletta che si vede nella vista frontale
D) Comando del freno a mano (ce n'è uno anche sull'altro terrazzino)

[Giacomo Rinaldo]

Franco, come sempre sei stato preziosissimo per identificare tutti i particolare. Per di più ho scoperto che quello che chiamavo volgarmente "tetto" si chiama imperiale
Invece, purtroppo non sono riuscito a trovare un'immagine ravvicinata dell'aeratore (A) né del sistema del freno a mano (D). Pensare di riprodurli basandomi sono su quel disegno quotato è alquanto difficile... Potete aiutarmi?
Grazie!

[FrancoV]

L'aeratore dovrebbe essere di un tipo francese (di cui non ricordo il nome) comunque, per il tuo scopo si può ridurre a un cilindro orizzontale messo a 90° rispetto al senso di marcia da cui spuntano due coni; per darti un'idea, in scala 1/87 il diametro dovrebbe essere quello di uno spiedino o di uno stuzzicadenti .... o una via di mezzo tra i due, vedi un po' le proporzioni e regolati di conseguenza.
Per il freno a mano è semplicemente un asta che ha il terminale filettato a passo rapido che, tramite leve, tiranti, rinvii e altre amenità consimili stringe o allarga i ceppi dei freni, il grosso del sistema è tutto nel sottocassa quindi visibile solo ribaltando il modello .... a meno che tu non voglia riprodurre un incidente ferroviario puoi tranquillamente farne a meno

[Giacomo Rinaldo]

Franco, ti rinnovo i miei ringraziamenti, sei davvero una miniera d'oro!

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Breve aggiornamento notturno sulla situazione della carrozza: ho corretto il vistoso errore di posizionamento degli assi e ho realizzato i primi "cancelli" dei terrazzini, in fil di ferro (non saldato ma incollato con la cianoacrilica).
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Ma soprattutto, habemus casellum! O meglio, un primo ritaglio delle pareti e un montaggio provvisorio, ma è già un inizio. Ho deciso infatti, per ora, di procedere con il diorama in contemporanea con il convoglio. Qualche foto giusto per provare l'insieme...
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[Egidio]

Saluti. Egidio.

[FrancoV]

Franco, ti rinnovo i miei ringraziamenti, sei davvero una miniera d'oro!

come diceva quel tale ... non seguitemi .... mi sono perso anch'io

comunque dal disegno che hai trovato si dovrebbero poter dedurre la dimensioni degli aeratori e degli sfiatatoi

[Giacomo Rinaldo]

Beh Franco, grazie lo stesso!

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Ho cambiato idea e rifatto il casello, adottando la tipologia "casa cantoniera singola con forno", di cui trovate il progetto qui sotto.
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E la mia realizzazione (cartoncino spesso di circa 2 mm):
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La particolarità è che porte e finestre hanno architrave lineare e non curvo come quasi tutti gli altri edifici FS. La domanda che vi faccio (a costo di sembrare troppo puntiglioso) è la seguente: come erano gli infissi? Gli scuri erano esterni oppure interni? Ovviamente se potete aiutarmi con disegni o foto d'epoca vi sono ancor più grato!

[IpGio]

Giacomo per infissi e scuri a parte la lettura e interpretazione del disegno allegato cerca in internet un qualsiasi casello o casa rurale del tempo e vai via tranquillo.
Va bene essere fedeli riproduttori della realtà in scala ma è lecito anche l'uso delle cosidette licenze ferromodellistiche, altrimenti ci mettiamo a disquisire sul colore delle tende e i colori delle pareti di camera e bagno... e poi chi le sente le donne di casa!
Va vai tranquillo lavora sull'insieme del diorama che ci sono tanti altri particolari da riprodurre ancora e per il momento il lavoro nel complesso va più che bene.
Forza...

IpGio

[Giacomo Rinaldo]

Sì Giorgio, hai ragione tu, mi stavo impelagando in problemi cervellotici e non andavo più avanti... Quindi ti ho preso in parola e...
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...ennesimo aggiornamento notturno. Ho fatto un deciso passo in avanti con il casello. Innanzitutto ho ritagliato porta e finestre, poi ho incollato la striscia di basamento. Inoltre ho raddoppiato la profondità dei buchi degli infissi incollando dei pezzi di cartoncino. Qui vedete le quattro pareti smontate e poi incollate.
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Ho poi abbozzato la porta...
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...e passato una leggera mano di stucco da muro abbastanza liquido, a pennello, per iniziare a colmare i gradini indesiderati e texturizzare l'edificio. Ovviamente ne seguiranno altre.
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Vi lascio qualche foto, con il dubbio che l'intonaco sia fuori scala (ma potrebbe anche starci, visto che parliamo di inizio '900, quindi più granuloso e grezzo)... che ve ne pare?

[adobel55]

Bene direi, forse un po' troppo spesso il cartoncino del davanzale e della cintura a base.
Ciao

[FrancoV]

Sì Giorgio, hai ragione tu, mi stavo impelagando in problemi cervellotici e non andavo più avanti... Quindi ti ho preso in parola e...

Beh, mentre ci sei potresti lanciarti nella riproduzione degli interni .... è una cosa che fa sempre il suo effetto

[Giacomo Rinaldo]

Bene direi, forse un po' troppo spesso il cartoncino del davanzale e della cintura a base.
Ciao

Questo è vero, lo correggo il prima possibile... Grazie!

Sì Giorgio, hai ragione tu, mi stavo impelagando in problemi cervellotici e non andavo più avanti... Quindi ti ho preso in parola e...

Beh, mentre ci sei potresti lanciarti nella riproduzione degli interni .... è una cosa che fa sempre il suo effetto

Idea intrigante, ci penso

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Comunque l'aggiornamento è che ho fatto la base del tetto, e ho deciso di ricoprirlo con il sistema a embrici e coppi. Qui una prima versione di prova tutta da migliorare...
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Ed ora una domanda: ma questi edifici erano fatti di mattoni o in pietra? Vedendo foto di caselli diroccati, si direbbe la seconda ipotesi, ma aspetto conferma...

[FrancoV]

Ed ora una domanda: ma questi edifici erano fatti di mattoni o in pietra? Vedendo foto di caselli diroccati, si direbbe la seconda ipotesi, ma aspetto conferma...

Il materiale impiegato può variare in funzione del terreno, della natura del sottosuolo, se è una zona più o meno sismica, della facilità di approvvigionamento dei materiali e via discorrendo .... ma tanto, essendo intonacato, cosa cambia? e poi siamo su una linea secondaria, non esagerare con le finezze.

[Egidio]

Complimenti, ottimo lavoro. Saluti. Egidio.

[Egidio]

Giacomo cerca di fare un bel lavoro anche con il tetto. La sistemazione delle tegole sulle falde del tetto non e' semplice, ma se ci prendi
la mano e sopratutto se segui un metodo buono vedrai che alla fine farai un ottimo lavoro. Se vuoi posso darti dei suggerimenti.
Saluti. Egidio.

[Giacomo Rinaldo]

Egidio, certo che accetto i suggerimenti, anzi ne sono contentissimo!
Come dicevo, sto provando il sistema a embrici e coppi, come la figura sotto C (fonte treccani.it)
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tegola.jpg (87.24 KiB) Visto 2262 volte

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...ma ti ripeto, aspetto volentieri qualche tuo consiglio!

[Giacomo Rinaldo]

Ed ora una domanda: ma questi edifici erano fatti di mattoni o in pietra? Vedendo foto di caselli diroccati, si direbbe la seconda ipotesi, ma aspetto conferma...

Il materiale impiegato può variare in funzione del terreno, della natura del sottosuolo, se è una zona più o meno sismica, della facilità di approvvigionamento dei materiali e via discorrendo .... ma tanto, essendo intonacato, cosa cambia? e poi siamo su una linea secondaria, non esagerare con le finezze.

Scusa Franco, non ti avevo risposto... Avevo avuto l'idea di rappresentare il casello in ristrutturazione, quindi con una parte ancora non intonacata. Ma poi mi sono deciso a non complicarmi la vita!

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... E qualche foto per farvi capire meglio la prova di copertura del tetto.
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[FrancoV]

Scusa Franco, non ti avevo risposto... Avevo avuto l'idea di rappresentare il casello in ristrutturazione, quindi con una parte ancora non intonacata. Ma poi mi sono deciso a non complicarmi la vita!

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... E qualche foto per farvi capire meglio la prova di copertura del tetto.
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Di nulla, comunque complimenti per la scelta di semplificarti la vita
Per quanto concerne il tipo di tetto, essendo italiano e vista l'epoca la scelta è fra i "coppi" (tipo "A" della figura che hai messo più in alto) o lastre di pietra (sono più da zona "alpina" ma si può chiudere un occhio) I primi richiedono di essere fatti e posati uno per uno (come quelli veri) ..... e ci si fa due p.... che non ti dico, le lastre in pietra sono quantomeno più facili da posare .... vedi tu

[Egidio]

Egidio, certo che accetto i suggerimenti, anzi ne sono contentissimo!
Come dicevo, sto provando il sistema a embrici e coppi, come la figura sotto C (fonte treccani.it)
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tegola.jpg
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...ma ti ripeto, aspetto volentieri qualche tuo consiglio!

Ti posso dare, appena mi riesce, di darti qualche dritta per la messa in opera delle tegole tipo A. Anche se è un metodo chiamato del "certosino". Ma ti garantisco che se fatto bene il lavoro soddisferà molto. Per il resto non si se esiste un metodo per riprodurre gli enbrici. Saluti. Egidio.

[Egidio]

Allego una foto per farti vedere la tipologia del tetto per un lavoro che ho fatto tre anni fa per un mio amico. Saluti. Egidio.

[Giacomo Rinaldo]

Egidio, Franco, grazie dei vostri messaggi. Escluderei la copertura in lastre perché vorrei ambientare il tutto in un paesaggio pianeggiante di centro Italia (sono vincolato dalla locomotiva, che riusciva ad operare solo su tratte di pianura...). Dite quindi che la copertura C non sia possibile? L'avevo scelta perché mi pareva un buon compromesso fra velocità di realizzazione e realismo, dato che vanno posate molte meno file di coppi. Io ho preso spunto da una realizzazione di Luciano Lepri, che prevede delle strisce di cartoncino per gli embrici (i bordi rialzati infatti sono coperti dai coppi) e i coppi con cartoncino ondulato.
Lo vedete qui: viewtopic.php?p=8347#p8347

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Nel frattempo, mente decido il da farsi, ho lasciato in sospeso la costruzione del tetto. Mi sono dedicato a provare a costruire un prototipo di finestra + scuri. Ho poi sostituito i davanzali con alcuni più sottili (considerate che andrà ancora tutto stuccato e andranno sistemate le fessure che si sono create con l'asciugatura dello stucco) e ho preparato la rampa davanti alla porta d'ingresso. Due foto:
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[Egidio]

Mi piacciono gli infissi che hai riprodotto. Bravo. Saluti. Egidio.