Novità in scala TT (1:120) - Aprile 2025

Ben arrivato! Fai login o registrati per fruire di tutte le funzionalità del forum e del sito.
Se eri già registrato e non ti ricordi la password usa questo link per recuperare l'accesso.
Sito e forum dedicati al fermodellismo, il nostro hobby viene praticato in molte maniere diverse, tutte ugualmente valide: hai un plastico? oppure sei un collezionista? oppure un semplice appassionato? Non esitare a scrivere nel forum, tutti gli interventi sono benvenuti... Postate foto e video del vostro plastico e chiedete aiuto per ogni problema o curiosità inerente al nostro hobby.
Rinnovo/Iscrizione/Donazioni GAS TT - 2025

Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

Locomotive, carri, carrozze, servizi ferroviari e treni in generale.

Moderatori: MrMassy86, Fabrizio

Messaggio
Autore
Avatar utente
roy67
Socio GAS TT
Messaggi: 6500
Iscritto il: domenica 27 gennaio 2013, 8:13
Nome: Roberto
Regione: Emilia Romagna
Città: Parma
Ruolo: Moderatore
Stato: Non connesso

Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#1 Messaggio da roy67 »

Cari amici, quella che sto per raccontarvi è la storia di una locomotiva che precorse i tempi, ma così tanto che l’umanità (italiana) fu colta impreparata, così tanto che fu reputata “scomoda e troppo laboriosa” da gestire… Ed il tempo dimostrò che era vero.... :sad:

Buona lettura.

Sul finire del XIX secolo, già dal 1888, la Rete Adriatica (RA), stava elaborando progetti per una locomotiva che fosse veloce e nello stesso tempo dotata di esemplare potenza. La ferrovia andava via-via sempre più espandendosi e la richiesta di servizi ferroviari aumentava a dismisura. Era divenuta indispensabile una locomotiva molto più potente, che trainasse convogli di lunghezza superiore a quelli fino ad allora affidati alle meravigliose “2’B”. Serviva una locomotiva a rodiggio “2’C”.

Fu la competenza dell’Ufficio Studi di Firenze ad incaricarsi del progetto, dimostrando anche avveniristica fantasia e nall'inizio del 1899 presentò un progetto a dir poco “futuristico”.
Sulla carta (perché ancora era un progetto disegnato) la locomotiva si presentava al rovescio, ovvero con il forno che poggiava sul carrello anteriore anziché fra le ruote accoppiate posteriori, potendo quindi essere più largo. La caldaia, essendo in posizione invertita, poteva avere un più largo dimensionamento, quindi una maggior produzione oraria di vapore saturo. Anche il motore fu un innovazione avveniristica, che incuriosì non poco i tecnici dell’epoca.
Infatti il motore a doppia espansione di tipo “Plancher” prevedeva i 2 cilindri AP (Alta Pressione) da un lato della locomotiva, uno interno ed uno esterno al telaio, mentre i cilindri BP (Bassa Pressione) erano dall’altro, con identica disposizione e non il classico schema compound utilizzato dai tedeschi: con cilindri AP esterni al telaio ed i cilindri BP interni.
Una soluzione che appariva illogica, per l’equilibrio asimmetrico delle masse in movimento, che avrebbe potuto innescare irregolarità e squilibri di marcia. Ma c’erano ottimi motivi per cui fu così concepita.

L’angolo di calettamento fra i 2 cilindri AP era di 180° fra loro, quindi, con un solo distributore di vapore, comandato da una sola biella, si poteva alimentarli entrambi, contemporaneamente, mettendo in scarico l’opposto a quello in pressione e viceversa. I Cilindri BP, invece, erano angolati a 90° rispetto ai cilindri AP, ma sempre a 180° fra loro, cosi che si potè creare, anche per loro, un singolo comando di regolazione.

Le masse contrapposte si auto-bilanciavano richiedendo così poco contrappeso. Un altro fattore di non piccola importanza era che le ruote motrici erano un “coda” alla locomotiva, e non in testa come alle locomotive convenzionali, quindi gli eventuali squilibri sarebbero stati meno influenti. Il tender fu “ridotto” ad una semplice cisterna per l’acqua, con una garitta. La garitta installata sul tender fece si che si poté aggirare una legge dell'epoca, che prevedeva l'inserimento di un carro scudo fra la locomotiva ed il convoglio. Normalmente veniva utilizzato un bagagliaio postale.

Fu così che sul finire del 1899, alle “Officine Sociali RA di Porta al Prato in Firenze”, venne commissionata la costruzione del prototipo, classificata “Gruppo 370 RA”, con numero di servizio “1”, ovvero “3701 RA”.

Immagine:
Immagine
57,87 KB
<font color="red">(Vista in proiezione della "3701 RA". Si può vedere chiaramente la disposizione asimmetrica dei cilindri del motore Plancher)
</font id="red">

Venne consegnata nel marzo del 1900 e partì immediatamente, senza fare prove o test, per “L’esposizione Universale di Parigi”, ove rimase fino al novembre dello stesso anno.

Immagine:
Immagine
80,24 KB
<font color="red">(Vista di lato della "3701 RA")</font id="red">

Il primo impatto fu entusiasmante, la configurazione detta “a rovescio”, con la cabina davanti alla caldaia fu molto gradita ai tecnici del settore, pensando al personale di macchina, che non doveva respirare fumi di combustione in galleria, oppure sporgersi lateralmente dai finestrini per individuare lo stato di un segnale fra la nebbia o pioggia ed i vapori e fumi che lambivano i lati della caldaia.
Lasciò però scettici molti altri tecnici, che misero in dubbio la sua manovrabilità.

Fu così che, terminata l’esposizione, iniziarono test seri, direttamente in Francia, a dimostrazione immediata delle qualità agli scettici, utilizzando una carrozza misure presa in prestito dalle” Ferrovie Francesi dell’Ouest”, comparando la "3701 RA"con locomotive francesi di pressappoco pari prestazioni.
I confronti vennero fatti con una locomotiva compound a 4 cilindri, a rodiggio “2’C” (la 2516 Ouest) ed una “521 Ouest”, sempre a motore compound ma con rodiggio “2’B”.

Immagine:
Immagine
100,64 KB
<font color="red">(La locomotiva "2516 Ouest" che fu utilizzata come paragone nei test in Francia)</font id="red">

Le prove vennero eseguite fra il dicembre 1900 ed il gennaio 1901, sulle linee Paris-Le Mans; Paris-Evreux e Paris-Mantes, portando risultati oltremodo positivi, che ebbero vasta eco sulle stampa dell’epoca, un lusinghiero successo per l’Ufficio Progetti RA, per l’Ing. Plancher, e, soprattutto, per l’industria pesante italiana.
Il tempo, però, fu tiranno. Non si riuscì a fare prove di rendimento e potenza, anche in considerazione del fatto che fu la prima volta che i tecnici RA sottoponevano una locomotiva a prove dinamiche in linea. Fu così che la Rete Adriatica ottenne il noleggio della carrozza misure dalla “Compagnie de l’Ouest”, con la quale, la "3701 RA", nel febbraio del 1901, tornò in Italia per proseguire i test.

Nel marzo del 1901 la locomotiva era nuovamente in linea, sulla Chiusi-Firenze per completare il ciclo di prove. A paragone/confronto vennero utilizzate una locomotiva “Gr 180 RA” (la 1835, divenuta poi, dopo il 1905 “Gr 545-035 FS”) ed una “Gr 180bis RA” (divenuta “Gr 552-027 FS”), macchine che normalmente espletavano treni Rapidi o Direttissimi, da 220 tonnellate, sulla Firenze-Roma, ricorrendo spesso alla doppia trazione.
La 3701 RA si mise subito in evidenza, trainando un convoglio da 440 tonnellate alla velocità di 45Km/h, sviluppando una potenza media di 1100 CV.
Il ciclo di prove si trasferì poi sulla Porrettana ove la 3701 trainò, sulle livellette del 2,6% fra Pistoia e Pracchia, convogli da 240 tonnellate. Il ciclo di test si concluse nel giugno del 1901, con risultati più che soddisfacenti per la dirigenza della Rete Adriatica. Si vennero ad evidenziare alcune piccole inefficienze che richiesero modifiche, alcune delle quali molto vistose.

Vennero chiuse le porte laterali della cabina, installando una porta centrale che si apriva su un terrazzino, sopra al pancone, munito di scalette laterali. Le scorte di carbone vennero stivate solo sul lato destro della locomotiva. Sul lato sinistro venne aperta una porta per l’accesso ai praticabili di caldaia, la sabbiera, posta sui praticabili, venne sostituita con quella ad aria compressa, posta sopra la caldaia, ed infine la “guida” che venne spostata da destra a sinistra.

Immagine:
Immagine
131,76 KB
<font color="red">(5003 RA)</font id="red">

Vennero apportate anche altre modifiche, molto meno evidenti esternamente. Come la modifica del diametro cilindri e, nelle prime 6 locomotive, vennero installati i tubi bollitori di tipo “Serve” con alette interne (lato fumi).
Modificato il progetto, venne commissionata la costruzione del primo lotto di locomotive alla Borsig di Berlino e vennero immatricolate GR 500 RA (Gr 5002-5007). Tutte le modifiche vennero installate anche sulla 3701, che venne reimmatricolata Gr 5001 RA. Contemporaneamente vennero commissionate anche 10 locomotive alla Ernesto Breda di Milano (Gr 5008-5017).

Immagine:
Immagine
40,74 KB
<font color="red">(5017 RA. Ultima del primo lotto di fornitura)</font id="red">

Non è mai stato chiaro il motivo, vi sono molte contraddizioni, ma tale locomotiva venne denominata “Mucca” non per la somiglianza al mammifero, ma perché ricorda un bovino con appresso il vitellino (il tender) che a causa della sua forma, ricorda la sagoma della locomotiva.

Immagine:
Immagine
80,5 KB
<font color="red">(Sempre la N° 17, presumibilmente all'interno delle Officine Breda)</font id="red">

Ben presto venne rinnovato l’ordine per altre 14 macchine, consegnate e già in servizio nel 1905, per un totale di 31 esemplari (5018-5031). Nel frattempo il progetto venne di nuovo “rivisitato”, migliorando ulteriormente la ove vi fossero piccoli problemi.

Vennero nuovamente aperte le porte laterali, eliminando il terrazzino, creando una cabina più spaziosa, ampliato la cassa combustibile ed una nuova locazione per le valvole di sicurezza. Anche il tender venne sostituito, con una cisterna più capiente, contenente 20.000 litri d’acqua, al posto dei 15.000 l della precedente versione.

Immagine:
Immagine
37,92 KB
<font color="red">(5031 RA - Ultima della seconda versione)</font id="red">

Come già sappiamo, nel 1905 la Rete Adriatica fu acquisita dalle neonate FS e la locomotiva in questione venne riclassificata. In un primo momento vennero classificate come gruppo 690 (GR 6901-6931) e ne furono ordinate altre 12, classificate direttamente dalle FS 6932-6943.

La locomotiva n° 43, ovvero la 6943, rimase esposta presso il padiglione Breda all’Expo di Milano del 1906.

Immagine:
Immagine
110,12 KB
<font color="red">(6943 FS Esposta all'Expo di Milano)</font id="red">

Sull’Annuario Scientifico Industriale del 1907, parlando della locomotiva esposta che ancora doveva entrare in servizio, un ignoto commentatore scrisse: <<… le non soddisfacenti prove date, hanno fatto cessare la produzione …..>>.

La lungimiranza di costui fu disarmante. E’ vero. Aveva tantissimi problemi:
L’asimmetria del motore Plancher generava irregolarità di marcia, l’esigua scorta di carbone che non si poté aumentare in quanto il tender rimaneva dal lato opposto, la scarsa collaborazione al controllo della linea fra fuochista e macchinista, in quanto il primo era sempre rivolto di spalle per mantenere in pressione corretta la caldaia, nonché l’intralcio alle manovre che fra loro si causavano. Infatti, quella esposta alla Expo di Milano del 1906, fu l’ultima “mucca” costruita.

La maggior parte di loro rimase in servizio presso i depositi di Verona e Bologna, attive sulle linee Milano-Venezia e Milano-Bologna per treni diretti, Rapidi o Direttissimi.

Nel 1907 vennero di nuovo reimmatricolate con un nuovo numero di servizio, ovvero "Gruppo 670 FS" (6701-6743).

Già nel 1919 iniziò la loro trasformazione in GR 671, ovvero a vapore surriscaldato.
In Italia, purtroppo, non ebbero il successo che “avrebbero potuto meritare”. Ma furono muse ispiratrici per le “Cab-forward” articolate Nordamericane della “Southern Pacific”, che rimasero in servizio fino agli anni ’50 del XX secolo.

Immagine:
Immagine
193 KB
<font color="red">(Cab-Forward 4020 della Southern Pacific)
</font id="red">

Fine prima parte.


Ciao. Roberto Alinovi - L'uomo non teme ciò che in lui non c'è. (Hermann Hesse)

Avatar utente
cararci
Socio GAS TT
Messaggi: 4694
Iscritto il: giovedì 4 ottobre 2012, 14:56
Nome: Carlo
Regione: Veneto
Città: Volpago del Montello
Stato: Non connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#2 Messaggio da cararci »

Molto interessante, grazie!
Carlo - Il guizzo della trota - Teatro greco - Il Castellaccio

Avatar utente
MrPatato76
Socio GAS TT
Messaggi: 5732
Iscritto il: lunedì 27 agosto 2012, 11:14
Nome: Roberto
Regione: Lombardia
Città: Nova Milanese
Stato: Non connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#3 Messaggio da MrPatato76 »

Un unicum tecnico notevole!!
Peccato solo che nessun esemplare sia sopravissuto fino ad oggi.
Roberto - Socio GasTT - Socio CMP

Avatar utente
matteob
Messaggi: 886
Iscritto il: venerdì 12 giugno 2015, 12:06
Nome: matteo
Regione: Veneto
Città: San Bonifacio
Stato: Non connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#4 Messaggio da matteob »

Grazie! Tra tutte le loco a vapore, questa è una delle più particolari, come l'Arlecchino per le ETR!
Matteo

Avatar utente
Massimo Salvadori
Socio GAS TT
Messaggi: 2550
Iscritto il: martedì 1 novembre 2011, 0:01
Nome: Massimo
Regione: Lombardia
Città: Peschiera Borromeo
Stato: Non connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#5 Messaggio da Massimo Salvadori »

Grazie Roy ! Interessantissima narrazione!
Massimo Salvadori - la mia collezione in scala TT

Avatar utente
MrMassy86
Socio GAS TT
Messaggi: 15717
Iscritto il: sabato 10 novembre 2012, 15:42
Nome: Massimiliano
Regione: Toscana
Città: Capannori
Ruolo: Moderatore
Stato: Non connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#6 Messaggio da MrMassy86 »

Ottima condivisone storica :wink: Massimiliano :cool:
Massimiliano Paolinelli - il mio canale YouTubeViaggio in quel di Verni -Il Ponte dei Pescatori - C.L.A.F. Lucca

Avatar utente
roy67
Socio GAS TT
Messaggi: 6500
Iscritto il: domenica 27 gennaio 2013, 8:13
Nome: Roberto
Regione: Emilia Romagna
Città: Parma
Ruolo: Moderatore
Stato: Non connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#7 Messaggio da roy67 »

Grazie a voi ragazzi.
A presto con la seconda parte. :wink:
Ciao. Roberto Alinovi - L'uomo non teme ciò che in lui non c'è. (Hermann Hesse)

Avatar utente
Egidio
Messaggi: 14129
Iscritto il: giovedì 17 maggio 2012, 13:26
Nome: Egidio
Regione: Abruzzo
Città: Ortona
Stato: Non connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#8 Messaggio da Egidio »

Bella condivisione storica. Saluti. Egidio. :cool:
Egidio Lofrano

Avatar utente
giuseppe_risso
Socio GAS TT
Messaggi: 7711
Iscritto il: giovedì 27 ottobre 2011, 22:44
Nome: Giuseppe
Regione: Liguria
Città: Chiavari
Stato: Connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#9 Messaggio da giuseppe_risso »

Molto, molto, molto interessante :cool: .

Avatar utente
marione
Socio GAS TT
Messaggi: 2359
Iscritto il: lunedì 4 marzo 2013, 13:41
Nome: Mario
Regione: Lombardia
Città: treviglio
Stato: Non connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#10 Messaggio da marione »

Letto tutto d'un soffio !

Marione
Mario Mancastroppa

Avatar utente
roy67
Socio GAS TT
Messaggi: 6500
Iscritto il: domenica 27 gennaio 2013, 8:13
Nome: Roberto
Regione: Emilia Romagna
Città: Parma
Ruolo: Moderatore
Stato: Non connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#11 Messaggio da roy67 »

Seconda e penultima parte.

Come detto in precedenza, nel 1907, le "mucche" vennero di nuovo riclassificate Gr 670. Ma la riclassificazione avvenne con una "certa calma".

Immagine:
Immagine
162,41 KB

Infatti, come si può vedere dalla foto precedente la Gr 6909 (ovvero Gr 690-009), numero di servizio riportato sul pancone, non corrisponde al più "attuale" numero di servizio, con caratteri in bronzo, riportato a lato cabina: "6709".
Solo pochi anni più tardi, troviamo la stessa locomotiva, alla stazione di Parma, con il numero sul pancone corretto.

Immagine:
Immagine
165,34 KB

La Prima Guerra Mondiale congelò ogni studio e progetto, in quel periodo, qualsiasi sforzo, era dedicato alla costruzione bellica.

Nel 1919 le FS decisero di modificare alcune “mucche” sostituendo la caldaia per quella a vapore surriscaldato, come già avvenne per le ultime Gr 470 e Gr 680, costruite nel 1907. I confortanti risultati indussero alla modifica anche le Gr 670. Non si trattò di una semplice modifica, ma di una vera e propria trasformazione. La prima a subire il “trapianto” di caldaia nuova fu la Gr 670-012.

Immagine:
Immagine
67,83 KB

La nuova caldaia aveva le piastre tubiere più distanti fra loro, di mezzo metro, da 4000 a 4500 mm, dotata di 131 tubi bollitori ordinari da 50x45 mm e 21 tubi surriscaldatori grandi, da 133x125 mm, ognuno contenente 4 stadi del surriscaldatore Schmidt. Non furono sostituiti i cilindri, come accadde ad alcune Gr 470, ma venero comunque sostituite le valvole, installando le “Multiple di tipo Del Papa”.
Sulle successive macchine (in tutto ne vennero modificate 29 rispetto alle 43 esistenti), come avvenne per le Gr 470 si applicò la caldaia a tubi surriscaldatori piccoli, ovvero da 31 tubi bollitori ordinari da 52x47 mm e 120 tubi surriscaldatori da 70x64 mm, ognuno contenente 2 stadi del surriscaldatore Schmidt. La potenza delle locomotive trasformate aumentò dagli originali 870 CV ad oltre 1000 CV.

Immagine:
Immagine
124,95 KB
<font color="red">(Gr 671-011 a Verona Porta Nuova nel 1931)</font id="red">

Le nuove locomotive, così modificate, vennero riclassificate Gr 671-002/041. Venne poi rivista la loro dislocazione nei depositi. Al deposito di Verona vennero concentrate quasi tutte le 29 Gr 671, mentre al deposito di Bologna le rimanenti 14 Gr 670.

Immagine:
Immagine
86,14 KB
<font color="red">(Gr 671-025)</font id="red">

Purtroppo gli entusiasmi iniziali, che avevano accompagnato le “mucche” dalla loro presentazione, si erano quasi completamente smorzati. All’inizio degli anni ’30 si decise di sospendere le modifiche della caldaia. Verso la fine degli anni ’30 iniziò la radiazione dal servizio del gruppo 670, poco più tardi seguita dalla radiazione delle Gr 671. All’inizio della Seconda Guerra Mondiale, non vi erano più “mucche” in circolazione.

<font color="red">Fine seconda parte.</font id="red">
Ciao. Roberto Alinovi - L'uomo non teme ciò che in lui non c'è. (Hermann Hesse)

Avatar utente
Docdelburg
Socio GAS TT
Messaggi: 6477
Iscritto il: martedì 4 settembre 2012, 18:16
Nome: Mauro
Regione: Estero
Città: Madrid (España)
Stato: Non connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#12 Messaggio da Docdelburg »

Grazie Roberto per queste chicche storiche! :grin:

Avatar utente
MrMassy86
Socio GAS TT
Messaggi: 15717
Iscritto il: sabato 10 novembre 2012, 15:42
Nome: Massimiliano
Regione: Toscana
Città: Capannori
Ruolo: Moderatore
Stato: Non connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#13 Messaggio da MrMassy86 »

Ottima anche questa seconda parte :wink: Massimiliano :cool:
Massimiliano Paolinelli - il mio canale YouTubeViaggio in quel di Verni -Il Ponte dei Pescatori - C.L.A.F. Lucca

Avatar utente
Luca1957
Messaggi: 139
Iscritto il: lunedì 7 dicembre 2015, 11:28
Nome: Luca
Regione: Piemonte
Città: Torino
Stato: Non connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#14 Messaggio da Luca1957 »

Bello e interessante, complimenti per la ricerca storica! :grin:
Luca - Suma bin ciapà :P

Avatar utente
roy67
Socio GAS TT
Messaggi: 6500
Iscritto il: domenica 27 gennaio 2013, 8:13
Nome: Roberto
Regione: Emilia Romagna
Città: Parma
Ruolo: Moderatore
Stato: Non connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#15 Messaggio da roy67 »

Grazie a voi ragazzi.

Terza ed ultima parte

Nel 1932, l’Ing. Attilio Franco, mise a punto un sistema di preriscaldamento acqua utilizzando i fumi combusti di scarico della caldaia. Tale esperimento venne applicato ad una gigantesca vaporiera belga. In realtà si trattava di una coppia di locomotive identiche, agganciate fra loro simmetricamente, formando una locomotiva articolata a rodiggio C 1’-1’ B 1 B 1’-1’C.

Immagine:
Immagine
22,07 KB

Nel 1936, per proseguire gli studi e l’applicazione del preriscaldatore, l’Ing. Franco interpellò le Officine Meccaniche Italiane di Reggio Emilia, chiamate semplicemente “Officine Reggiane”, per la costruzione di un prototipo da studiare. Questi pensarono di ricostruire una “mucca”, facendola risorgere dalle propria ruggine da accantonamento. Si trattava della locomotiva Gr 670-030, radiata dal servizio qualche anno prima.

L’ing. Franco trovò migliore applicazione del suo sistema di preriscaldamento in locomotive già esistenti, da modificare, piuttosto che la nuova costruzione e preventiva progettazione.

Immagine:
Immagine
69,71 KB

Dalle modifiche di una “mucca” ricostruita nacque quindi la nuova Gr 672-001 FS. Oltre che ad essere la prima macchina italiana ad installare il preriscaldatore Franco, fu anche la prima a vedere installata una carenatura, considerando anche che il progetto era patrocinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

Immagine:
Immagine
99,31 KB
<font color="red">(Foto della Gr 670-030 ricostruita, ancora non era stata riclassificata Gr 672)</font id="red">

Considerato che la locomotiva era praticamente da ricostruire, si pensò anche ad una ricostruzione “sensata”.
La caldaia venne sostituita con una caldaia di lunghezza “regolare”, ovvero dai 4500 mm delle Gr 671 ai 4000 mm fra le piastre tubiere, come fu in origine delle Gr 670. Anche i fasci tubieri vennero cambiati, installando i tubi surriscaldatori grandi da 133x125 mm, contenenti gli elementi quadrupli del surriscaldatore Schmidt. La superficie del forno venne ridotta da 11,9 a 11,3 mq.

Le modifiche più grandi le ricevette il tender, sopra il quale venne installato il preriscaldatore “Franco” del diametro di 1130 mm, lungo, fra le piastre tubiere, 3,8 mt, con all’interno 206 tubi di diametro 50x45 del preriscaldatore. La superficie di preriscaldamento era di 110 mq, ai quali andavano aggiunti 10 mq di superficie della camicia, nella quale veniva fatto condensare lo scappamento del vapore di scarico. Il vecchio tender a 3 assi divenne “piccolo”. Si optò alla modifica di un tender 2’2’ T22 a carrelli, per poter sorreggere, senza problemi, il peso dell’acqua e del preriscaldatore.

Immagine:
Immagine
102,76 KB

Fra locomotiva e tender vennero costruiti i giunti sferici di snodo delle tubazioni di collegamento dei fumi, del vapore di scappamento e dell’acqua di alimento caldaia.

Immagine:
Immagine
134,18 KB

Le prove comparative avvennero, nel 1937, con la Gr 671-026, sulle ferrovie “Bologna-Ancona” e “Bologna-Piacenza” con identiche condizioni di servizio.
I risultati furono sorprendenti, o meglio, si credette fossero sorprendenti.

L’economia di carbone relativo alla Gr 672-001, rispetto alla Gr 671-026, fu superiore al 20% per treni accelerati e superiore al 14% per treni diretti. Ma questi risultati celavano un inganno, probabilmente non volontario (ma eravamo in Italia anche allora…..). :wink:

Immagine:
Immagine
19,33 KB

La Gr 672-001 aveva una caldaia nuova, costruita appositamente per i test e prove. La Gr 671-026 aveva una caldaia incrostata, costruita oltre 10 anni prima, con migliaia di ore di servizio. Quest’inganno si protrasse per oltre una decina d’anni, quando le Ferrovie Britanniche ordinarono 10 preriscaldatori da installare sulle loro nuove “9F”, alla “Franco-Crosti”. (Nel 1938, all’Ing. Attilio Franco si associò l’Ing. Pietro Crosti). Essendo locomotive di nuova costruzione, la comparazione di resa fu molto precisa, ovvero, inferiore al 6%, nel migliore dei casi, anziché il 18% garantito dall’Italia.

Immagine:
Immagine
148,73 KB
<font color="red">(Gr 672-001 in uscita da Milano Centrale, durante i test, nel 1937)</font id="red">

Anche la carenatura non ebbe il successo sperato. Essa diviene veramente efficace solo oltre i 130 Km/h.

I preriscaldatori Franco-Crosti sono stati installati su parecchie locomotive, 623, 683, 743 e 741. Anche la carenatura fu installata su molte locomotive, ma le “mucche”, come ho già scritto in precedenza, non “videro” l’inizio della Seconda Guerra Mondiale”.
Ciao. Roberto Alinovi - L'uomo non teme ciò che in lui non c'è. (Hermann Hesse)

Avatar utente
MrMassy86
Socio GAS TT
Messaggi: 15717
Iscritto il: sabato 10 novembre 2012, 15:42
Nome: Massimiliano
Regione: Toscana
Città: Capannori
Ruolo: Moderatore
Stato: Non connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#16 Messaggio da MrMassy86 »

Molto interessante anche questa ultima parte :grin: Massimiliano :cool:
Massimiliano Paolinelli - il mio canale YouTubeViaggio in quel di Verni -Il Ponte dei Pescatori - C.L.A.F. Lucca

Avatar utente
Luca1957
Messaggi: 139
Iscritto il: lunedì 7 dicembre 2015, 11:28
Nome: Luca
Regione: Piemonte
Città: Torino
Stato: Non connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#17 Messaggio da Luca1957 »

Interessante anche stavolta, grazie Roy!
Luca - Suma bin ciapà :P

Avatar utente
Andreacaimano656
Messaggi: 1913
Iscritto il: lunedì 4 marzo 2013, 19:23
Nome: Andrea
Regione: Lazio
Città: Roma
Stato: Non connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#18 Messaggio da Andreacaimano656 »

Ho letto solo ora questo interessantissimo topic su queste locomotive, grazie per la condivisione Roberto :wink:
Ciao
Andrea
Andrea Ferreri

Avatar utente
Egidio
Messaggi: 14129
Iscritto il: giovedì 17 maggio 2012, 13:26
Nome: Egidio
Regione: Abruzzo
Città: Ortona
Stato: Non connesso

Re: Locomotiva Gr 670 FS (Mucca)

#19 Messaggio da Egidio »

Interessante documentazione storica. Grazie Roberto. Saluti. Egidio. :cool:
Egidio Lofrano

Torna a “MATERIALE ROTABILE E CIRCOLAZIONE FERROVIARIA”