Pantografi in presa....
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Pantografi in presa....
Un breve video con le mie locomotive pantografate mentre circolano sotto la catenaria alimentata.
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Re: Pantografi in presa....


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Re: Pantografi in presa....
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Re: Pantografi in presa....
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Re: Pantografi in presa....


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Re: Pantografi in presa....
La spinta che mi ha portato a realizzare questo filmato è venuta dall'osservazione di vari clips a carattere fermodellistico (anche in questo forum) in cui magnifici convogli trainati da locomotori elettrici circolano su plastici assai realistici mantenendo i pantografi abbassati.
Immagino che questo venga fatto per preservare i pantografi, oggi sempre più sottili e di aspetto realistico ma anche più fragili, da possibili danni o logorio.
Praticamente assistiamo al paradosso di avere pantografi molto fedeli al reale come aspetto ma questo realismo (secondo alcuni, almeno) si può esibire solo in vetrina.
Possiedo un buon numero di "pantografate" e tutte circolano con i pantografi alzati, modelli recenti e modelli datati.
Peraltro non potrei fare diversamente, il mio impianto è analogico e per mantenere un discreto traffico è munito di doppia alimentazione: dalle rotaie per la trazione termica e dalla linea aerea, ovviamente, per la trazione elettrica.
Sono rammaricato per una certa involuzione (secondo me) nella riproduzione dei modelli "pantografati"; alcune ditte stanno proponendo modelli con pantografi non alimentabili dalla catenaria, una opzione ritenuta superflua nell'epoca del Digitale.
Io ritengo invece che, come obbiettivo futuro, la strada giusta da perseguire sia quella di mandare dalle rotaie il comando digitale ai pantografi che una volta alzati alimentano il motore dalla linea aerea.
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Re: Pantografi in presa....
Una domanda:
Quando si commuta l'alimentazione delle locomotive da binario a catenaria, la locomotiva continua a prendere alimentazione dai binari e il pantografo è un ulteriore contatto oppure si ha che un polo viene prelevato da una rotaia e l'altro dalla catenaria? Perché se fosse la seconda soluzione, credo si vada a peggiorare la captazione. Usando il binario si possono usare tutte le ruote come contatto, mentre usando la catenaria rimarrebbe un polo che dispone di un unico punto di contatto.
Per migliorare la captazione sul mio plastico avevo pensato di modificare le locomotive e usare il pantografo come terza presa (polo negativo una rotaia, polo positivo altra rotaia e pantografo). Poi ho risolto con i ganci magnetici con condotta elettrica passante.
Ciao
Fabrizio
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Re: Pantografi in presa....
Vedere i pantografi alzati è raro.

- classe47
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Re: Pantografi in presa....
Fabrizio Borca ha scritto:
Ciao Giuseppe. In effetti è vero, vedere un plastico con locomotive alimentate da pantografo è raro. Il mio ha catenaria e le locomotive viaggiano con pantografi alzati, ma la alimentazione proviene dai binari.
Una domanda:
Quando si commuta l'alimentazione delle locomotive da binario a catenaria, la locomotiva continua a prendere alimentazione dai binari e il pantografo è un ulteriore contatto oppure si ha che un polo viene prelevato da una rotaia e l'altro dalla catenaria? Perché se fosse la seconda soluzione, credo si vada a peggiorare la captazione. Usando il binario si possono usare tutte le ruote come contatto, mentre usando la catenaria rimarrebbe un polo che dispone di un unico punto di contatto.
Per migliorare la captazione sul mio plastico avevo pensato di modificare le locomotive e usare il pantografo come terza presa (polo negativo una rotaia, polo positivo altra rotaia e pantografo). Poi ho risolto con i ganci magnetici con condotta elettrica passante.
Ciao
Fabrizio
Ciao Fabrizio.
Le locomotive commutate sulla linea aerea prendono l'alimentazione da una sola rotaia e dalla catenaria, ma ciò non da più problemi di captazione di quanti se ne incontrano con le loco alimentate dai binari, anzi, per quella che è la mia esperienza, statisticamente si dimezzano i problemi dovuto allo sporco sulle rotaie, infatti mentre la polvere insidia i binari, non si può dire lo stesso della catenaria che subendo il continuo scorrimento degli striscianti si mantiene lucida inferiormente.
E' un po quel che si verifica nei contatti centrali del sistema a C.A. dove i pattini delle locomotive raschiando continuamente mantengono puliti questi contatti, (il sistema Marklin, bisogna darne atto, è più affidabile nella captazione della corrente del sistema a CC).
Il vero problema nel contatto pantografo-catenaria può sorgere per una insufficiente tensione delle molle del pantografo e/o per attrito nelle articolazioni del pantografo.
In pratica: la linea aerea non ha una altezza costante rispetto al piano del ferro (neanche nella realtà) e il pantografo deve rispondere prontamente piegandosi e stendendosi, pena una marcia a singhiozzo.
Se osservi attentamente il filmato che ho postato noterai il continuo movimento dei pantografi, oltre che il sollevamento della catenaria (una forma di realismo a cui tengo), indispensabile per ottenere una marcia fluida dei treni.
Ciao
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Re: Pantografi in presa....
Peccato che i nuovi pantografi siano sempre più, per fini esclusivamente estetici.
Complimentoni per tuTTo!

La Mia “Sottostazione Elettrica F.S.” - La Mia "PACIFIC 6001 P.L.M." - Il Mio Canale Youtube
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Re: Pantografi in presa....
La discussione sui pantografi in presa o meno sui plastici in effetti divide i modellisti.
È indubbio il fascino dei pantografi in presa, purtroppo, per questo, bisogna spesso scendere a compromessi.
Come l'utilizzo di filo di spessore eccessivo e distanza fra i pali ridotta rispetto al reale.
Spesso si vedono plastici molto realistici penalizzati da una generosa catenaria.
Proprio per questo motivo, per il mio costruendo , ho deciso di utilizzare un filo molto sottile e pantografi bloccati quasi in presa che danno l'illusione di essere in presa.
lo so, non è la stessa cosa, ma non si può sempre avere tutto.
in ogni caso anche la tua è un'ottima scelta.
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Re: Pantografi in presa....
Complimenti vivissimi Giuseppe per il tuo bel lavoro!!!
Ciao, Carlo
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Re: Pantografi in presa....
Sicuramente in analogico la catenaria alimentata è un must. Non c'è altro modo per far viaggiare due treni controllandoli in maniera differenziata anche se, come detto già da altri, questo comporta una catenaria di diametro eccessivo (anche se probabilmente oggi non sarebbe più necessaria la catenaria Rivarossi anni '70 che avevo io

Con il digitale, il problema diventa puramente estetico, ma comunque sentito. Una bella catenaria, realistica, è a mio avviso "obbligatoria" se si vogliono far circolare locomotori elettrici.
- classe47
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Re: Pantografi in presa....
g.briotti ha scritto:
Veramente un bel lavoro Giuseppe, complimenti.
Sicuramente in analogico la catenaria alimentata è un must. Non c'è altro modo per far viaggiare due treni controllandoli in maniera differenziata anche se, come detto già da altri, questo comporta una catenaria di diametro eccessivo (anche se probabilmente oggi non sarebbe più necessaria la catenaria Rivarossi anni '70 che avevo io).Con il digitale, il problema diventa puramente estetico, ma comunque sentito. Una bella catenaria, realistica, è a mio avviso "obbligatoria" se si vogliono far circolare locomotori elettrici.
Ce l'avevo anch'io, era terribilmente grossa e invasiva. Questa è una foto di fine anni 80.
Immagine:

204,87 KB
La catenaria attuale l'ho autocostruita in ottone con filo ricotto da 0,6 che una volta sottoposto a trazione per incrudirlo, si allunga del 20% circa e corrispondentemente si assottiglia di sezione scendendo a meno di 0,5.
Se consideriamo che il filo di contatto reale ha un diametro di quasi 12mm
Immagine:

45,16 KB
e che la catenaria ha ,normalmente due fili di contatto paralleli, risulta che l'ingombro visivo, dal basso o dall'alto non è inferiore a 35mm compresa la piccola distanza tra i due conduttori.
Moltiplicando la sezione del filo di ottone della mia catenaria per 87 otteniamo: 0,48x87= 42mm . In parole povere, l'impatto visivo del filo di contatto della mia catenaria è fuori scala del 20% circa.
Nulla a che vedere con la vecchia linea aerea Rivarossi che dava la sensazione di vere e propri travi che sovrastavano i nostri modelli.
Immagine:

264,01 KB
Da questa foto si evince come il filo di contatto della mia catenaria non è molto più grosso rispetto a un passamano di una carrozza o di una locomotiva in scala.
Se esiste, o avremo in futuro, qualche materiale sottile e resitente idoneo a costruire una catenaria in perfetta scala son disposto a rifare la linea aerea del mio plastico, purchè si tratti di materiale conduttore perchè alla linea aerea alimentata non sono disposto a rinunciare.
- classe47
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Re: Pantografi in presa....
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Re: Pantografi in presa....
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Re: Pantografi in presa....

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Re: Pantografi in presa....
Mentre la sporcizia e l'ossidazione la si puo' combattere mediante dei lubrificanti anti ossidanti, la capacita' di contatto alle articolazione dei pantografi e' leggermente piu' difficile, per cui ho rinunciato tornando alle sole rotaie.
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Re: Pantografi in presa....
Cordialmente
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Re: Pantografi in presa....
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Re: Pantografi in presa....
schunt ha scritto:
ATTENZIONE - i treni si possono far correre anche con i pantografi alzati anche se non passa alimentazione, basta che la catenaria sia posata a perfetta regola d'arte.
Sono d'accordo, infatti, ora che sono passato al digitale, i pantografi sono sempre in presa ma l'alimentazione e` dai binari. Rimane il mio sogno che spero venga realizzato da qualche ditta: Comandi analogici dai binari, anche per alzare i pantografi, e, alimentazione motori dalla linea aerea, ..il massimo del realismo.
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Re: Pantografi in presa....
schunt ha scritto:
Pur avendo realizzato sul mio plastico una catenaria a perfetta regola d'arte, in taluni punti regolata automaticamente per compensare le dilatazioni, ho dovuto abbandonare l'alimentazione dei modelli attraverso il pantografo per le limitazioni imposte dalla struttura degli stessi che non garantivano il passaggio della corrente necessaria alla trazione.
Mentre la sporcizia e l'ossidazione la si puo' combattere mediante dei lubrificanti anti ossidanti, la capacita' di contatto alle articolazione dei pantografi e' leggermente piu' difficile, per cui ho rinunciato tornando alle sole rotaie.
In tanti anni, ..anzi lustri, di esercizio con catenaria alimentata, solo una volta ho avuto problemi di contatto nelle articolazioni dei pantografi; si e` verificato nella mia 646 005 Roco, in uno snodo si produceva uno scintillio che ha annerito parte del pantografo, anche in questo caso ho risolto il problema col CRC 6-66.
Devo dire che cerco di far circolare i miei modelli con velocita` in scala, ed, essendo il mio plastico di epoca terza le velocita` sono modeste, non e` da escludere che con velocita` elevate, addirittura da freccia rossa, la risposta del pantografo alle variazioni di altezza della catenaria possa essere insufficiente dando problemi alla fluidita` di marcia.
- classe47
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Re: Pantografi in presa....
cf69 ha scritto:
.........................
Peccato che i nuovi pantografi siano sempre più, per fini esclusivamente estetici.
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Non è detto; con una linea aerea ben curata anche i sottili pantografi di oggi possono svolgere egregiamente il loro lavoro: