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Non mi risulta abbiano preservato vetture tipo MDVE/MDVC, ovvero quelle che più tipicamente andavano in composizione con le E 656N. Ad ogni modo sono vetture che hanno fatto la storia delle ferrovie italiane e salvarne una composizione non sarebbe una cattiva idea.
Si tratta di un carro con funzione di spartineve derivato dalle locomotive elettriche trifase E550, messe fuori servizio in seguito alle eliminazione di tale sistema negli anni '60. Alcune di queste locomotive, private dei dei motori e degli apparati di regolazione, erano state attrezzate con diverse apparecchiature, tra cui il vomere, funzionali all'uso come spartineve. Il mezzo funzionava spinto da una locomotiva diesel. La trasformazione è avvenuta verso la fine degli anni '60, mentre questa tipologia di carri spartineve è stata dismessa tra la fine degli anni '80 e '90.
Il carro spartineve subirà un restauro estetico e probabilmente sarà anche sistemato in maniera tale da poter essere trasferito su rotaia ai vari eventi.
Fabrizio... grazie per questa info.
Mi sorprende il fatto che non sia stato recuperato l'altro mezzo che si trova in Valle d'Aosta.
Trattasi della ex E.550.122 Vnx 806.215 li accantonato ad Arvier dopo svio da anni.
Probabilmente valutazioni tecniche ed economiche hanno influenzato la scelta.
Poco male... se venisse riaperta quella tratta valdostana potrebbe essere recuperato esteticamente e li monumentato a testimone di un epoca e di una tecnica di sgombero neve in sede ferroviaria. IpGio
Giorgio Nihil difficile volenti
H0-Ep.III-IT GASTT/FIMF
IpGio I plastici di Gio https://www.gtg3b.it
Fondazione FS ha trasferito da Ancona a Bologna parte del treno ETR 401 ivi accantonato. La restante parte del treno, composto in tutto da quattro elementi, era stata recuperata anni fa. I due pezzi rimanenti ad Ancona sono stati recuperati con l'obbiettivo di unirli ai due già preservati e avviare una operazione di ripristino estetico e funzionale.
Il treno ETR 401, costruito da Fiat nel 1976, è il primo degli elettrotreni ad assetto variabile costruiti da Fiat Ferroviaria ed è il predecessore degli ETR 450, rispetto ai quali è più corto, ha azionamenti di tipo tradizionale (gli ETR 450 hanno azionamenti elettronici a chopper) e permette una inclinazione della cassa di 10° anzichè 8. L'elettrotreno, entrato in servizio nel 1976, è stato utilizzato per alcuni anni soprattutto sulla relazione Roma-Ancona, per poi essere ritirato dal servizio ordinario e utilizzato sporadicamente per treni charter. Nel 1995 il treno fu ricolorato in livrea XMPR, per poi essere accantonato ad Ancona. In occasione dei festeggiamenti per i 25 anni del "Pendolino" metà treno fu recuperato e subì un parziale restauro estetico, mentre oggi l'altra metà del semitreno è stata recuperata.
Bene per il nostro ETR 401, magari modellisticamente parlando qualcuno lo potrà riproporre dopo il mitico LIMA di produzione italiana.
Grazie Fabrizio. IpGio
Giorgio Nihil difficile volenti
H0-Ep.III-IT GASTT/FIMF
IpGio I plastici di Gio https://www.gtg3b.it
L' ETR 401 lo vedo un treno molto adatto per Fondazione. Le sue dimensioni contenute sono ottime per un treno turistico/storico. Quanto al modellismo, avevo acquistato un treno LIMA spacciato per ETR 450 ma che in realtà era l' ETR 401 ricolorato. Lo si distingueva dall' ETR 450 "vero" (anch'esso riprodotto da LIMA) perché aveva i fari ed il terzo faro diversi.
E' in corso di restauro un automotore tipo 214 FS. Si tratta della unità 1051 di costruzione Badoni 1971 e facente parte dei mezzi serie 1000. Il mezzo dispone di un motore diesel Fiat 8217 da 95 kW, trasmissione idraulica Voith e raggiunge i 35 km/h in servizio di manovra. La Associazione Rotabili Storici Milano Smistamento ha terminato i lavori di devoro estetico, quindi il mezzo è stato trasferito presso l'impianto di Milano Martesana dove verranno effettuate operazioni di revisione della meccanica. L'automotore sarà poi usato per la movimentazione dei veicoli presso la Squadra Rialzo di Milano Centrale.
Gli automotori 214 sono stati costruiti in diverse serie ed unità tra il 1964 e il 1986 ed erano usati prevalentemente per la movimentazione di carri e carrozze in tutte le tipologie di scali e officine, anche se operavano prevalentemente in quelli di dimensioni minori.
E' un pezzo interessante, un piccolo mezzo che ha fatto la storia delle ferrovie italiane. A dire il vero ce ne sono diversi operativi ancora oggi, anche se chiaramente non nella misura di un tempo. Questo è delle serie 1000 con motore Fiat 8217 che dovrebbe essere analogo a quello montato sulle ALn 668, mentre la serie 4000 montava un motore VM raffreddato ad aria.
Un ulteriore automotore tipo 214 è stato salvato da Fondazione FS. Il mezzo è il 214.1010, costruito nel 1971 da Cantieri Navali Riuniti (CNR) e facente parte della serie 1000 con motore Fiat 8217
Tramite lettura su altri forum ho appreso che in questo periodo Fondazione sta recuperando il proprio materiale da anni accantonato alla Ex officine Magnolia di Santhià rimasto li dal fallimento con le lavorazioni non terminate, oltre le varie carrozze è stato finalmente recuperato dopo tanti anni di accantonamento l'ultimo Binato Breda, il complesso 2008, questo come il restante materiale ha lasciato la Magnolia tramite carrello stradale, nello specifico il Binato dovrebbe essere stato ricoverato al coperto a La Spezia Migliarina, speriamo in futuro un suo recupero, un pezzo del genere meriterebbe tanto!
Massimiliano
Interessante Massimiliano. Il complesso ALn 442 è messo veramente male, ma speriamo in un suo ripristino. Per curiosità c'è da dire che questi mezzi sono motorizzati con un motore diesel Breda D19/SB 12 P 12 cilindri turbocompresso da 360 kW (poi ridotti a 340 kW) e trasmissione idraulica con cambio epicicloidale a 5 velocità. A differenza di quasi tutti gli altri rotabili, la potenza per le apparecchiature ausiliarie è ottenuta con un altro motore diesel ausiliario Breda tipo D28/N 4 L da 47 kW.
Povero "binato" dalla vita interessante e travagliata.
Si è messo mano ad un "Settebello" ad ALe 601 e rimorchiate, quindi è lecito sperare di viaggiare su linee secondario su una "leggenda rotabile" come il binato Breda.
Grazie per l'aggiornamento. IpGio
Giorgio Nihil difficile volenti
H0-Ep.III-IT GASTT/FIMF
IpGio I plastici di Gio https://www.gtg3b.it
Secondo le ultime notizie per il bi-Breda ci sarebbe l'intenzione di recuperarlo sia esteticamente che funzionalmente, con quali tempistiche però è difficile da dire. Pare che durante la permanenza nelle officine fosse stata per lo meno effettuata la decoibentazione dall'amianto, ma quanto questo poi corrisponda al vero non saprei dirlo. Comunque ora è al coperto e protetto, speriamo davvero nel recupero, è una tappa importante della storia FS (nonchè uno dei miei rotabili preferiti...).
Pensate che pattuglia sarebbe ETR Arlecchino, ETR 200 (o quello che sarà), ALe 601 e Breda TEE... credo che ce la invidierebbe tutto il mondo... e se poi ci infili il Pendolino... una cinquina da sballo!!!
In questi giorni, dalla ex-Magliola di Santhià, sono stati trasferiti verso diversi siti anche altri mezzi storici oltre alle ALn. Sono state trasferite alcune carrozze, tra cui vetture tipo X carrelli Minden Deutz con freni a ceppi, due carri generatori e una vettura tipo 1955. Tutto il materiale era da anni abbandonato nell'area industriale in seguito al fallimento della azienda e relativi successori.