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Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

Quando non sai dove mettere una discussione ovvero non è fermodellismo.

Moderatori: Fabrizio, liftman

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Pecetta
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Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#1 Messaggio da Pecetta »

@ Tutti,

E' una domanda da neofita e forse anche ridicola, però se uno non sa la risposta è anche giusto che lo chieda (ehm).
Lo chiedo qui, ma se ho sbagliato sezione lascio a voi l'onoere di metterla nella sezione giusta.

Insomma da che cosa si capisce se ciò che si guarda ed è riprodotto in scala è un diorama od un plastico?
Fino a qualche tempo fa pensavo che il primo è statico ed il secondo di movimento ma poi ho letto di diorami su cui i treni vanno...

Quindi qual'è la vera differenza tra diorama e plastico?

Bye


Alberico - NON mi chiamo Alberico - Io sono un Alieno - Io NON ho un plastico in casa perché non ho il posto per tenerlo - Colleziono SOLO Rivarossi in scala 1:80 e quando ci riesco mi autocostruisco qualcosa - A volte vengo a vedere le vostre mostre o cose TT e poi me ne vado senza salutare/presentarmi semplicemente perché non ne ho voglia. Io sto bene così... voi?

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Fabrizio
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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#2 Messaggio da Fabrizio »

Anche io sapevo che la differenza tra diorama e plastico consiste nel fatto che il primo e una riproduzione statica. Che poi su certi diorami un treno possa percorrere qualche centimetro forse può essere, ma su un plastico si intende che si può organizzare un vero e proprio esercizio ferroviario più o meno complesso.
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Docdelburg
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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#3 Messaggio da Docdelburg »

Per quanto io ne sappia si considera diorama una realizzazione che basta di per sé a completare una riproduzione, reale o fittizzia che sia.
Un diorama è quindi una scena completa che basta da sola a dare l'idea di una situazione, sia essa statica che dinamica.
Nulla vieta che un diorama sia al contempo una parte di un plastico.
Il diorama riproduce una fotografia di un particolare, come potrebbe essere un breve tratto di linea ferroviaria costiera ligure; sarà quindi realizzato con la massima cura del dettaglio.
Il plastico in generale è una rappresentazione più estesa che va oltre a quello che è l'attenzione per un semplice tratto come è per il diorama e finisce per diventare una riduzione di un intero tratto di ferrovia.
Nel plastico si passa quindi dall'attenzione maniacale del particolare (tipica del diorama) ad una attenzione all'armonia generale del paesaggio in cui inserire una linea ferroviaria plausibile nonostante lo spazio ridotto (rispetto alla realtà).
La staticità quindi non è caratteristica fondamentale del diorama che richiede una maggiore attenzione al particolare e al dettaglio, mentre il plastico fa della visione d'insieme il suo punto forte.

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cararci
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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#4 Messaggio da cararci »

Docdelburg ha scritto:

[...] La staticità quindi non è caratteristica fondamentale del diorama...


Infatti si parla di diorama "operativo", quando in esso è possibile effettuare manovre dei rotabili, sia pur limitate.
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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#5 Messaggio da Giannantonio »

@ Fabrizio e Mauro

Condivido appieno le vostre definizioni, che tra l'altro non sono molto dissimili.

Ciao.
Giannantonio

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IpGio
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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#6 Messaggio da IpGio »

Ritiro su questa discussione, dopo dieci anni, perchè la trovo molto interessante e di attualità.
Mauro (aka Docdelburg) ha ben definito i perimetri di un plastico e un diorama entrambi a tema ferromodellistico.
Desidero focalizzarmi sul concetto di diorama operativo per segnalare tre esempi (se siete d'accordo) che troviamo qui nel nostro forum in tre scale diverse tra loro (N, TT e H0).

Una "mensola" punto a punto in scala N - Fonte www.scalatt.it/forum - 01/07/2018
Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000) - Fonte www.scalatt.it/forum - 27/06/2020
Diorama operativo punto a punto in scala TT - Fonte www.scalatt.it/forum - 20/04/2023

Magari sul forum ne troviamo di altri, ma questi tre li seguo con interesse, anzi ad essere sincero uno dei tre lo sto realizzando io stesso.

Tre impianti che hanno dimensioni contenute, che riproducono una situazione reale verosimile e molto dettagliata ed hanno una operatività seppur minima, più o meno automatizzata, ma che permette all'appassionato di divertirsi in spazi "concentrati" ma ben inseriti nell'abitazione, anche in un ambiente condiviso da tutta la famiglia.

Occorre avere passione e un angolo su cui sviluppare un progetto che nulla ha da invidiare rispetto ad impianti più complessi o a sistemi modulari.

Avendo personalmente esperienza di tuTTe e tre le scale e di decenni di ferromodellismo mi permetto di affermare che il diorama operativo (specie in scala TT) è un buon punto di approccio per coloro che hanno problemi di spazio e sono alle prime armi.

Tutti e tre sono impianti punto a punto, senza curve, hanno buone possibilità di movimento e sfruttano automatismi e DCC.

Un buon punto di partenza...
- Una parete
- Uno start set con centrale DCC
- Un fondale su cui scatenare la fantasia e le abilità più o meno pittoriche a meno di non far ricorso a immagini
- Un telaio semplificato, rispetto ad un plastico tradizionale...
- in scala TT

Il diorama operativo può restare appeso alla parete, oppure fissato su gambe e meglio ancora se costruito con testate normalizzate per poterlo smontare, caricare facilmente in auto e portarlo a qualche evento ferromodellistico.

Poi le soluzioni per realizzarlo sono infinite, passione e inventiva non fermano un ferromodellista anche se in "erba".

Che ne dite?
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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#7 Messaggio da MrPatato76 »

Definitemi cosa s’intende per OPERATIVO.
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liftman
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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#8 Messaggio da liftman »

MrPatato76 ha scritto: martedì 9 maggio 2023, 12:40 Definitemi cosa s’intende per OPERATIVO.
la definizione di operatività:
operatività
/o·pe·ra·ti·vi·tà/
sostantivo femminile
Capacità di svolgere determinate attività; efficacia.

Quindi suppongo che per diorama "operativo" si intenda uno scorcio più o meno grande, dove alcune cose non sono statiche, ma possono eseguire dei compiti.
In teoria quindi un diorama dove si accendono o spengono luci e/o lampioni, già si potrebbe considerare "operativo", ma credo alla fine sia come discutere del s.e.s.s.o. degli angeli..
Ciao!
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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#9 Messaggio da adobel55 »

Personalmente per operativo intendo che sul diorama si può fare movimento treni, quindi non statico per esporre i treni.
Chiaramente un diorama può avere varie dimensioni, unico pezzo o più pezzi uniti ma senza anelli di ritorno.
Comunque nell'accezione generale un diorama è un pezzo di rappresentazione di qualcosa, come una foto parziale di qualcosa di più grande e può essere una scena, un pezzo particolare di ferrovia e se su di esso si possono far muovere i modelli, ecco l'operatività.
Almeno così la penso.
Ciao

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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#10 Messaggio da MrPatato76 »

Grazie delle risposte, ma vorrei approfondire il concetto di operatività.
Un diorama con movimento automatico si può considerare operativo?
O deve esserci anche l’interazione di una o più persone con il sistema?
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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#11 Messaggio da Docdelburg »

MrPatato76 ha scritto: martedì 9 maggio 2023, 15:53 Grazie delle risposte, ma vorrei approfondire il concetto di operatività.
Un diorama con movimento automatico si può considerare operativo?
O deve esserci anche l’interazione di una o più persone con il sistema?
Parlando sempre con riferimento a opinioni personali, ritengo che non ci sia poi questa grande rigidità di classificazione tra diorama statico e diorama operativo.
Se su un tratto di binario ben contestualizzato come nelle due immagini successive noi non poniamo nessun rotabile, oppure ne poniamo qualcuno ma non c'è modo di muovere questi rotabili (per carenza di alimentazione, per eccessiva lunghezza dei rotabili stessi, e via dicendo) siamo in presenza di diorami sicuramente statici.
diora.jpg
diorb.jpg

Se però, in questi stessi diorami, collegandoli ad una fonte di alimentazione, riusciamo a far percorrere qualche centimetro ad un rotabile difficilmente si possono considerare "operativi" perché di operazioni vere e proprie non se ne fanno.

Diverso invece il discorso per quei diorami, nati e pensati per fare una sorta di esercizio, per quanto ridotto, come quelli delle immagini seguenti, dove, manualmente o con automatismi, si possono compiere operazioni (tipo la circolazione di convogli o lo spostamento di un rotabile da un ricovero ad un binario di carico). In questo senso, i piccoli layout del sito di Carendt da cui ho preso le immagini successive, possono essere considerati a pieno titolo dei diorami operativi.
OPER01.jpg
OPER02.jpg
Lo stesso progetto in divenire del nostro presidente, il suo ultimo PAP, è in fondo un diorama operativo, salvo poi disquisire entro quale misura un manufatto può considerarsi "diorama" o oltre quale misura diventa "plastico".... [104]

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adobel55
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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#12 Messaggio da adobel55 »

Giuste osservazioni Doc.

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IpGio
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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#13 Messaggio da IpGio »

Credo che siamo d'accordo su cosa si intende per diorama operativo.
Si tratta di un manufatto di dimensioni ridotte, generalmente senza curve, che riproduce una situazione reale o inventata e che permette un minimo di operatività sul tracciato.
In genere un impianto PaP (Punto a Punto), sul quale riprodutte del sedime ferroviario, fabbricati, strade e orografia varia, il tutto corredato con un fondale.
Il diorama operativo lo possiamo gestire in analogico o in digitale e in questo caso anche con l'ausilio di un software di gestione.

1- Una "mensola" punto a punto in scala N - Fonte www.scalatt.it/forum - 01/07/2018 - Edgardo
2- Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000) - Fonte www.scalatt.it/forum - 27/06/2020 - Giorgio
3- Diorama operativo punto a punto in scala TT - Fonte www.scalatt.it/forum - 20/04/2023 - Adolfo

Edoardo ed Adolfo (1, 3) hanno scelto la soluzione Arduino per l'automazione, mentre io (2) ho scelto di usare la trazione DCC e gestire in analogico i deviatoi, onde eserciatre operativamente sul diorama in modo manuale il movimento dei rotabili e muovendoli a basse velocita grazie alla trazione DCC.

Le strutture, i telai nel caso 1 e 2 sono a struttura aperta, mentre nel caso 3 realizzato in base alla normativa FIMF 3000 (con licenze fermodellistiche nelle dimensini delle testate) la struttura è chiusa (a box), il che permette di realizzare una illuminazione dedicata ed un fondale dipinto a mano sulle pareti interne.

Le dimensioni vanno dai 14x190 cm dell'impianto di Edgardo in scala N ai 49,5x230 cm in scala H0 di Giorgio e ai 30x150 di Adolfo in scala TT.

Dei tre progetti uno almeno è quasi "normato" ma accomuna tutti e tre il fatto che sono stati progettati per rispondere a delle esigenze personali in tema di spazio e gestione della operatività.

Facendo fulcro sulle esperienze del modulare a norma GAS TT o Fremo (N o TT) e restando in casa "scala TT" con riferimento all'impianto di Adolfo, perchè quel manufatto non può uscire dalla sua sede "casalinga" ed andare ad un evento e li potersi "interfacciare" con altri diorami operativi simili e magari "normati"?

Proviamo ad analizzare i possibili vantaggi di un diorama operativo in "scala TT" a norma?
1) Posso realizzare un impianto relativamente piccolo (PaP) che si può adattare ad una sistemazione fissa in ambito casalingo (ma comunque "aviotrasportabile").
2) Operando in ambito casalingo ho una sistemazione dove polvere e sbalzi di temperature sono contenuti (ma mai risolti definitivamente).
3) Nelle operazioni di "aviotrasporto" (cosi io definisco lo scorazzare impianti tra auto ed eventi) ho dimensioni contenute a patto di stabilire una altezza comune ed un sistema di trasporto che protegga i singoli pezzi del mio impianto.
4) Posso usare il DCC (anzi lo devo usare), partendo da una soluzione semplice che per i neofiti può essere un buon punto di partenza per sperimentare l'hobby modellistico più bello e completo possibile.
5) Normando il software di gestione dell'impianto, visto il basso numero di oggetti (deviatoi, segnali, accessori, moduli di feedback, rotabili) posso ricorrere alle versioni di base di programmi a pagamento di buon livello.
6) Per chi è agli esordi con il DCC, uno start set, con una buona centrale DCC penso sia un buon investimento.
7) La intelaiatura è ridotta rispetto alle soluzioni modulari così come l'eventuale copertura per il trasporto (testata alta 10 cm e uno spssore di 1,5 cm)
8) Con gambe regolabili in altezza da un min. 100 cm per l'uso durante gli eventi max 120 cm per quando si opera in ambito casalingo (a parte le soluzioni appese a parete)
9) Credo che la realizzazione di questi diorami operativi permetta tempi diversi dalla realizzazione di un plastico o di un modulo normato, dando la possibilità a tanti appassionati di misurarsi con il ferromodellismo e magari di avere una modalità più snella per presentarsi ad un evento (fiera, mostra, borsa scambio, oratorio di paese, casa di amici, ecc.)
10) mi fermo qui... per ora e aspetto vostri graditissimi pareri e commenti...
Sempre buon ferromodellismo a tuTTi, mi raccomando con la scala TT
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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#14 Messaggio da Docdelburg »

Giorgio tu stai di fatto introducendo un altro tipo di manufatto modellistico che è una via di mezzo tra un diorama operativo e un elemento di un modulare.
In realtà finirebbe per essere solo un elemento di un modulare che però permette un minimo di operatività anche senza essere collegato ad altri moduli di altri fermodellisti.
Capisci anche tu che l'idea iniziale di un possibile diorama può essere realizzata liberamente come diorama appunto o essere cambiata, se non addirittura distorta, per adattarsi a delle norme che governano invece un plastico modulare.

Scusa ma mi sembra che con questi giochi semantici rischiamo di fare confusione proprio in chi è alle prime armi.
Secondo me il bello di un diorama, operativo o meno, è la libertà che ha l'autore di trasporre in scala una immagine che lo ha colpito e che gli solletica una certa vena creativa. Che poi ci faccia un minimo di esercizio sopra è una ulteriore elaborazione personale, fantasiosa o meno, adattata a tutta una serie di parametri propri di quel diorama specifico.

Se dovessi, nell'ideare un diorama, essere legato ad una certa posizione del binario (o dei binari), al fatto di avere o meno la linea aerea, rispettare un certo tipo di orografia, di stagione, di epoca e di amministrazione, capisci che mi sto allineando alla normativa di un modulare e perdo buona parte della libertà espressiva.

Oggi mi vien voglia di fare un diorama invernale con la neve su una linea termica di montagna con un tratto di cremagliera......a che altri moduli lo collego? :?:
Domani mi viene l'idea di realizzare un convoglio militare con un blindato in un teatro di guerra .....di nuovo con cosa lo raccordo? [191]

Semmai smettiamo di parlare di diorami operativi normati e facciamo un discorso di tante piccole vetrine che tu hai suggerito, che lasciano spazio a molta fantasia del modellista; ci potrà essere una coppia di elementi alle estremità così da raccordare, in un tratto nascosto al pubblico, la tua vetrina a quella successiva.
Ma di nuovo ci si vincola ad una serie di parametri che di fatto annullano la libertà creativa tipica del diorama, operativo o no.

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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#15 Messaggio da IpGio »

Mauro, mi sono fermato nel precedente messaggio, per lasciare spazio ad altri pareri ed ecco qualche precisazione.
Lungi da me obbligare questo o quello in un diorama eventualmente collegabile ad un altro, solo una testata con un binario unico in una certa posizione, dei fori e un minino di interfaccia per dei bus, alfine di permettere un minimo di traffico e come per il modulare del GAS TT, dentro ci metti ciò che vuoi, come vuoi che poi è il segreto alla base di tanti positivi apprezzamenti del nostro impianto agli eventi.

Torniamo dunque al tema del "diorama operativo" e agli esempi finora presentati e lasciamo da parte il "normare" un diorama.
Sentiamo altri pareri... magari anche di qualcuno che vorrebbe partire da un "diorama operativo" (scala TT?)
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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#16 Messaggio da MrPatato76 »

Di fatto Giò nel tuo penultimo intervento hai riassunto la base delle norme Fremo 😄

Personalmente la penso come il Doc, aggiungendo due pensieri:
1) un diorama è un ottimo punto di partenza o palestra per testare tecniche di riproduzione
2)nella mia testa, ho sempre associato il termine “operativo” all’interazione uomo / sistema.
Ad esempio, la vetrina di Giò è un modulo/diorama operativo perché è l’operatore che deve comandare i movimenti, mentre i diorami di Ed ed Adolfo sono si dinamici, ma non c’è interattività con l’operatore.
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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#17 Messaggio da adobel55 »

Tanto per dissertare, parliamo allora di diorami statici e non statici.
Per gli statici siamo tutti allineati, per i non statici se si intende il termine operativo l'intervento di un operatore per far muovere i rotabili possiamo essere d'accordo.
Però se si usa un sw per la gestione in automatico, questo è sempre pensato e messo in opera da un operatore che poi si gode il movimento da lui realizzato, quindi per me il termine operativo vale anche in questa fattispecie.
Ma stiamo parlando di lana caprina. 😂

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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#18 Messaggio da Docdelburg »

Sono d'accordo con Adolfo per quanto riguarda l'automatismo.
Non per nulla non c'è una distinzione particolare tra un plastico gestito in manuale e uno gestito con un automatismo di software; al massimo si distingue il tipo di operatività.
Anche il fatto che un diorama possa avere qualche lampione o un segnale acceso non significa che sia operativo.
Personalmente pensavo infatti di fare una mensola con un diorama alimentato in modo da avere una Aln668 rimorchiata e un segnale (l'alimentazione dei binari alimenterebbe solo l'illuminazione interna dell'automotrice senza creare movimento della stessa e accenderebbe il segnale). Non facendo operazioni riconducibili al ben che minimo esercizio ferroviario (se non attivando o meno l'alimentazione) lo considero un diorama statico, non operativo.

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Re: Qual'è la differenza tra diorama e plastico?

#19 Messaggio da liftman »

ed io concordo con Adolfo e con il Doc :-P
Ciao!
Rolando

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