Il funzionamento del sistema per ora prevede solo l'azionamento manuale di tutti i dispositivi del modulo stazione.
Per dispositivi si intende ogni singolo appatato che compone l'impianto e cioè:
-4 deviatoi formati da 8 scambi collegati in coppia;
-6 segnali alti a due luci;
-6 sezionamenti per i segnali;
-9+3 circuiti di binario.
I circuiti di binario sono 3 per binario (I, II e III); entrata, stazionamento ed uscita. Tuttavia il binario centrale è percorribile in entrambi i sensi di marcia, quindi ho predisposto altri 3 comandi per polarizzare correttamente le rotaie di questo binario.
Il sinottico mostra quasi tutti i dispositivi citati.
Ogni dispositivo è collegato ad una uscita di arduino e viene o meno azionato secondo una sequenza programmata tramite il mouse del pc.
In pratica, al posto di usare Arduino si potrebbe realizzare una matrice di diodi collegata ad una serie di interruttori e fare la
stessa cosa. La differenza è che una volta realizzate le schede che avete visto è possibile scrivere tutte le sequenze nel programma senza preoccuparsi di aggiungere diodi e fili sulla plancia.
Il funzionamento attuale è molto semplice.
All'accensione tutti i dispositivi sono spenti, ma potrebbero essere anche in parte accesi, quindi tutte le rotaie sono disalimentate, i deviatoi in corretto tracciato ed i segnali tutti al rosso.
Cliccando su un interruttore virtuale si costituisce un itinerario solo se non vi sono altri itinerari che creino un conflitto.
L'impianto non permetterà ad un treno di entrare in stazione se vi è già un treno sullo stazionamento, così come non permetterà la partenza di due treni verso lo stesso binario.
Questo lavoro lo fa il software che verifica lo stato degli interruttori virtuali e decide se è il caso di accettare un comando.
E' il bello della programmazione.
Tornando al funzionamento avremo che se un comando viene accettato, Arduino alimenta le rotaie dei circuiti di binario interessati con la corretta polarità, gira eventualmente i deviatoi, accende i segnali interessati e alimenta i sezionamenti relativi.
Quindi se voglio ricevere un treno in stazione, probabilmente è in attesa o sta arrivando dalla linea, entrerà in stazione e si fermerà sullo stazionamento.
A questo punto spengo l'interruttore che ha permesso al treno di entrare in stazione (tolgo l'itinerario di arrivo) e posso dedicarmi ad altre operazioni o farlo ripartire.
Attualmente l'impianto non è dotato della rilevazione delle occupazioni. Tuttavia, con 16 ingressi analogici di cui è dotato Arduino è possibilie realizzare dei sensori ad assorbimento di corrente da collegare sui circuiti di binario e far capire al sistema dove sono i treni. Questo porterebbe la realizzazione dell'impianto molto vicino al funzionamento dei reali banchi ACEI.
Ci si potrebbe porre anche la domanda: "ma se non c'è un pc a disposizione è possibile usare il modulo?"
Si, è possibilie tramite una diversa programmazione e l'uso di una plancia semplificata formata da interruttori comuni; tanti quanto quelli visibili nella parte bassa della schermata. Ad esclusione del RESET sono 10.
Una particolarità di Arduino è quella di poter avere il programma che lo controlla residente sulla scheda stessa. A dire il vero è nato con questa caratteristica, un po' come si programmano i microcontrollori PIC ed il fatto di poterlo gestire in tempo reale da un PC è un valore aggiunto offerto da Processing.
Ricapitolando, per gestire il modulo senza pc basta riscrivere il programma e collegare 10 interruttori a 10 ingressi liberi di Arduino che verranno letti dal programma stesso.
Attualmente le porte occupate sono 30 su 54 in digitale, più 16 uscite analogiche libere per future occupazioni.
Le porte digitali possono essere commutate sia come ingressi che come uscite, quindi avendone 24 libere c'è molto margine per lavorare.
Le schede che sto realizzando hanno tutte uno o due led per porta per segnalare lo stato in base alla loro funzione.
Il sistema, allo stato attuale non è esente da imperfezioni, in quanto sarà l'operatore a dover verificare o meno la presenza dei treni e siccome non c'è ancora la rilevazione di occupazione, il programma non sa dove sono i treni e se non si sta attenti si rischia l'incidente.
Carlo, hai il simulatore sul pc... ricordi?
Andrea, quella oramai è un comodo appoggio, è una tastera MIDI fulminata che mi ricorda gli esperimenti elettronici che non devo fare
Adolfo, la realizzazione in foto è bellissima. Nel modulo potrebbe benissimo esserene inserita una simile. Ti faccio avere il disegno con le misure del modulo così vedi un po' quanto spazio abbiamo. Tieni conto che per avere tre binari sono dovuto rientrare verso Nord, cioè dal lato opposto rispetto l'osservatore, ma visto che l'armamento non è ancora stato realizzato è ancora possibile decidere di uscire col tracciato e recuperare ulteriore spazio.
Ringrazio tutti per l'interessamento e spero di essere stato chiaro.
Mi scuso per la lungaggine del post.
Ciao neh!
Edgardo