Principali caratteristiche:
- armamento Peco codice 75;
- motori dei deviatoi Peco;
- impianto elettrico analogico e sinottico Fleischmann;
- ad inizio di quest'anno ho inserito una z21 e un MultiMAUS per la trazione digitale dei convogli mentre deviatoi e segnali restano in analogico;
- linea aerea realizzata con pali Sommerfeldt e filo elastico SBM Wire.
- rotabili e segnali Bemo.
Soggetto le fantastiche Ferrovie Retiche, in particolare un tratto della linea dell'Albula con una stazione molto piccola.
Ambientazione nella seconda metà degli anni '80, scelta per la possibilità di ambientarvi in maniera realistica sia la vecchia livrea verde che quella rossa.
Il plastico è permanente ed occupa una stanza che misura 4x3m situata nel piano interrato della mia abitazione. Il locale è riscaldato.
Una scelta particolare è l'altezza della struttura: i binari corrono da un minimo di 135 ad un massimo di 150 cm da terra.
Le cime delle montagne superano i 2 metri. Mentre il bordo inferiore è a 120 cm da terra.
Fu una scelta fatta sia per vedere i treni ad altezza occhio (sono alto 184 cm) sia per facilitare l'accesso dal basso per la manutenzione delle parti nascoste del tracciato.
Come ho scritto questa mattina nel post di presentazione, il fatto che il plastico sia così alto mi consente adesso di riporvi sotto i moduli del mio secondo plastico ("Bierdorf").
Dopo molte riflessioni e molti progetti ben più ricchi di binari e quindi più complessi, scelsi il progetto definitivo nel lontano 1998.
Allego la scansione del progetto originale, disegnato a mano (allora non c'erano i programmi per PC di oggi...).
Comunque, come potete vedere, si tratta di un tracciato molto semplice, con una sola stazione e due cappi che consentono di girare i convogli e costituiscono contemporaneamente due "mini" stazioni nascoste.
I treni che partono dalla stazione di Solis in senso orario vi faranno ritorno in senso antiorario (e viceversa), anche se, non utilizzando i cappi, è teoricamente possibile una circolazione circolare, assolutamente irrealistica.
Ho privilegiato l'inserimento armonico della ferrovia nel paesaggio piuttosto che la ricchezza e la varietà del traffico riproducibile sul plastico.
Comunque i ganci ad occhiello di Bemo scoraggiano ogni velleità di farsi un plastico da manovra...