Ciao Adolfo, come dice Fabrizio va usata sempre una resistenza di limitazione posta in serie ad uno dei poli del led, altrimenti si brucia.
Il led è un componente polarizzato, cioè, al contrario di una comune lampadina ha un polo positivo (anodo) ed un polo negativo (catodo).
Per riconoscerli basta guardare il led e vedrai che avrà un lato smussato in corrispondenza del catodo. Quindi quel polo va collegato al negativo
altrimenti il led non si accende. Poco male, inverti i fili che si accenderà.
Come dicevo, la resistenza si collega in serie ad uno dei due poli, non importa quale.
Il valore della resistenza è variabile, in quanto esistono molti tipi di led e dipende dalla lunghezza d'onda emessa e dalla tensione di alimentazione.
Comunque non è critico ma importante; per un led a luce bianca alimentato a 12 Volt (tensione nominale del modulare) puoi benissimo usare una resistenza da 1800 ohm da 1/4 di watt. Per riconoscere il valore delle resistenze esiste una tabella di colori, per 1800 ohm devono essere "marrone, grigio, rosso, oro":
- marrone=1;
- grigio=8;
- rosso=2 (numero degli zeri dopo 1 e 8 quindi 2)
- oro, tolleranza del 5%. Anche se argento (10%) va bene.
Per la potenza di 1/4 di Watt non c'è una vera e propria indicazione, lo si capisce dalle dimensioni della resistenza stessa. Comunque quando le acquisti solitamente ti danno quelle, a meno che non richiedi un wattaggio superiore o inferiore. E comunque anche questo valore non è assolutamente critico.
Allego un disegno dei collegamenti:
Collegamenti LED:
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...Complimenti per l'edificio che stai realizzando
Ciao
Edgardo