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Sito e forum dedicati al fermodellismo, il nostro hobby viene praticato in molte maniere diverse, tutte ugualmente valide: hai un plastico? oppure sei un collezionista? oppure un semplice appassionato? Non esitare a scrivere nel forum, tutti gli interventi sono benvenuti... Postate foto e video del vostro plastico e chiedete aiuto per ogni problema o curiosità inerente al nostro hobby.
In effetti sei prorio al limite con lo stazionamento visto così.
Però se consideri lo stazionamento tra le traverse segnate dalle frecce ci sta comodamente anche una loco più lunga e comunque non intralci la linea.
Poi fa niente se impedisci il transito verso l'incrocio, comunque sia la linea è libera.
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Ora che ci penso però hai molto più spazio a sinistra...
L'importante è liberare l'ultimo deviatoio del fascio.
Fino ad ora avevo lavorato sui moduli uniti, oggi ho tagliato i binari e li ho divisi, così lavoro meglio.
C'era il problema di come tagliare i binari che quasi sempre sono in diagonale.
Ho deciso di farlo perpendicolarmente a ciascun binario, questo significa avere i binari un po' sporgenti sul modulo officina, ma essendo che dovranno sempre essere uniti tra di loro, non ci dovrebbero essere problemi, spero.
Hai fatto bene a tagliare i binari! Il modo però (perpendicolare) lo trovo opinabile, nel senso che in termini di congiunzione non cambia granchè, mentre i binari sporgenti sono più sensibili a deviazioni da traumi.
Ti consiglierei di proteggerli per bene, magari avvitando alla testata un piccolo guscio protettivo in legno.
Quello che dici é vero, ma avrei dovuto tagliare in diagonale anche le traversine e questo mi ha fatto decidere.
Per la sporgenza, durante lavorazione e trasporto fisserò un listello appena sotto i binari che esca più di loro e lo toglierò solo al momento di giuntare i moduli.
Penso che così dovrebbe essere sufficientemente sicuro.
Per la sporgenza, durante lavorazione e trasporto fisserò un listello appena sotto i binari che esca più di loro e lo toglierò solo al momento di giuntare i moduli.
Penso che così dovrebbe essere sufficientemente sicuro.
Perfetto; è esattamente quello che intendevo suggerirti!
Vorrei qualche parere: secondo voi, questo serbatoio per l'acqua ha una chiusura sopra o é aperto? http://www.trenomania.org/fotogallery/d ... 1326&pos=2
La stima di una decina di metri di altezza la trovate corretta?
Grazie .
Basandomi solo sulla foto direi che per l'laltezza la stima dei 10 metri ci può stare, magari nove, ma non meno.
A sinistra c'è un capannone che sarà di circa sette metri e a destra un muro molto alto, diciamo minimo 6 metri.
Poi la prospettiva della foto inganna un po'...
Non so se questo tipo di serbatoi sia chiuso da sopra. Se fosse aperto raccoglierebbe l'acqua piovana che tracimerebbe
in caso di forti precipitazioni. Ho dato un'occhio su map ma non non localizzato la zona..
Basandomi solo sulla foto direi che per l'laltezza la stima dei 10 metri ci può stare, magari nove, ma non meno.
A sinistra c'è un capannone che sarà di circa sette metri e a destra un muro molto alto, diciamo minimo 6 metri.
Poi la prospettiva della foto inganna un po'...
Non so se questo tipo di serbatoi sia chiuso da sopra. Se fosse aperto raccoglierebbe l'acqua piovana che tracimerebbe
in caso di forti precipitazioni. Ho dato un'occhio su map ma non non localizzato la zona..
Un serbatoio del genere non può servire solo per raccogliere acqua piovane, in un mese mediamente, a Genova, cadono circa 10 cm. di pioggia, quindi sarebbe sempre vuoto.
Penso che dovrebbe avere un tubo per alimentarlo e uno per prelevare acqua.
La copertura proprio non saprei.
Guardando bene, sembra ci sia un foro in alto attraverso il quale si intravvede il cielo e questo significherebbe che é scoperto.
Sulla destra, sempre in alto, esce un tubo che scende e che potrebbe essere quello per il troppo pieno.
Come stima una decina di metri secondo me è ok. Non saprei dire se è aperto o chiuso, ma credo aperto. Forse si vede anche un foro, che potrebbe anche essere stato fatto proprio per "controllo livello", ovvero c'è un tubo per riempire (che si vede a destra), quando l'acqua tracima dal foro il serbatoio è pieno e si smette di riempire. Ammesso che quello sia un foro.....
Eh si, sembrerebbe proprio così, io non avevo pensato all'utilizzo del foro come segnale di pieno, ma potrebbe essere benissimo il suo scopo.
Ho trovato questa foto, ma non riesco a capire di preciso dove sia, sembrerebbe all'interno di uno stabilimento.
Per posizionare i pali alla giusta distanza dalla rotaia mi sono fatto una dima che mi agevoli il lavoro.
Non é nulla di speciale, ma velocizza e da una posizione perfettamente costante.
Giuseppe, non fare il modesto, è una MERAVIGLIA.
Credo che a Novegro il tuo sarà il modulo più apprezzato.
Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata
Ma daiii.
Il modulo dei depositi ha solo i binari, qualche barattolo, un tubetto di pastiglie e una biro.......
Quello dell'officina é un po' più avanti, ma mica tanto. .
E' anche vero che in questo ultimo mese ho lavorato quasi solo sulle lastrine che dovrebbero arrivare lunedì o martedì e allora dovrei andare un po' più spedito.
Comunque, quello che ho fatto finora mi soddisfa.
Comunque se non ti piace che si veda la zona che tu definisci DESERTICA, ci potremmo sempre piazzare la foccaccia ligure...
Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata
Comunque se non ti piace che si veda la zona che tu definisci DESERTICA, ci potremmo sempre piazzare la foccaccia ligure...
Mi dispiace, ma per Novegro, in qualche modo, lo spazio sarà occupato.
Se vuoi, posso lasciare le pastiglie, é potassio, male non dovrebbe farti
Dico bene Doc?
Comunque stai sereno... lo spazio per la focaccia ligure lo troviamo, eventualmente proprio sopra il modulo curvo 90°...
Adolfo... aspetta a fare il castello...
Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata
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