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Sito e forum dedicati al fermodellismo, il nostro hobby viene praticato in molte maniere diverse, tutte ugualmente valide: hai un plastico? oppure sei un collezionista? oppure un semplice appassionato? Non esitare a scrivere nel forum, tutti gli interventi sono benvenuti... Postate foto e video del vostro plastico e chiedete aiuto per ogni problema o curiosità inerente al nostro hobby.
Ciao a tutti.
Volevo condividere con voi il banco acei che ho costruito in modo molto "artigianale". Ho cercato di ispirarmi ai banchi acei di ultima generazione. Ho impiegato circa un anno di lavoro per riuscire a farlo funzionare... I due moduli a cui va collegato sono tutt'ora agli albori in quanto sono stati posati solo i binari e costruito la parte elettrica (tutt'ora da perfezionare). Questo banco permette di creare itinerari e istradamenti per una piccola stazione di tre binari e per un posto di comunicazione di un tratto di linea affiancata. Gli itinerari vengono "distrutti" o manualmente dal banco o in automatico da ampolle reed opportunamente posizionate sul tracciato. Per la costruzione della parte elettrica mi sono ispirato a vari schemi (molti dei quali di roy67...un mito!).
Diciamo che è stata una buona palestra per capire il funzionamento di molti componenti e per imparare a usare saldatore, stagno e affini..
Ciao a tutti!
Complimenti Alex, un lavoro ben fatto!
Hai riprodotto fedelmente un banco come nella realtà. La sala relè poi è fantastica.
Solo una volta a Verona ho visto qualcosa di simile fatto da un ragazzo di Roma; sul forum deve esserci una discussione vecchia.
Ricordo che in quell'impianto le occupazioni avvenivano proprio come nella realtà e ogni carro aveva una piccola resistenza sulle ruote per le occupazioni dei circuiti di binario.
Da ignorante in assoluto in elettronica quale sono io, posso solo farti i miei migliori complimenti, un banco così ti darà notevoli soddisfazzioni, ottimo progetto !
Lo stesso pensiero espresso da Andrea vale anche per me in elettronica, quinti ti faccioi miei piu' sinceri complimenti per la realizzazione Massimiliano
Grazie a tutti! Troppo buoni.
Al momento manca solo di vedere l' occupazione dei binari in quanto non ho ancora in mente come fare. Se qualcuno ha qualche idea da darmi...
L' uso delle ampolle reed non ce la vedo molto bene...
Cmq grazie a tutti ancora
Ciao
Anch' io da totale incompetente in campo di elettronica non posso giudicare in maniera appropriata. Vedendo le tue foto allegate
credo che tu abbia fatto un bel lavoro, davvero ! Saluti. Egidio.
Grazie a tutti! Troppo buoni.
Al momento manca solo di vedere l' occupazione dei binari in quanto non ho ancora in mente come fare. Se qualcuno ha qualche idea da darmi...
L' uso delle ampolle reed non ce la vedo molto bene...
Cmq grazie a tutti ancora
Ciao
Concordo pienamente, con le ampolle hai un impulso che viene dato da un magnete posto sotto il treno, ma non hai la possibilità di sapere quando il treno stesso ha liberato il cdb, in quanto il magnete è sotto un punto preciso del convolgio.
Usando i reed, tutto il treno dovrebbe essere un magnete
Una alternativa potrebbe essere quella di usare una fotoresistenza posata sui binari che al passaggio del treno viene oscurata dallo stesso, oppure una barriera a raggi infrarossi dal funzionamento simile.
Tuttavia, questi sistemi potrebbero non essere costanti nel tempo, in quanto tra un vagone e l'altro del treno vi è sempre uno spazio che potrebbe falsare la lettura.
L'ideale sarebbe quello di fare come nella realtà, cioè creare dei cdb che leggano l'assorbimento di un treno in transito.
La loco di un treno di per sè genera un assorbimento, mentre il resto del convoglio no, in quanto ha le sale isolate ed è privo di motore. L'ideale sarebbe dotare di tutti i carri di una resistenza che metta in comunicazione le rotaie, e di valore pari a quella di un motore elettrico, che solitamente si aggira su qualche centinaio di ohm.
Ne mio costruendo modulo Brianza ho lo stesso problema e come te sto cercando una soluzione.
Grazie Edgardo.
Avevo pensato anche io ad un circuito con i led infrarossi ma poi l'ho scartata perche secondo me è di difficile messa a punto vista la varietà dei rotabili.
Proverò a prendere in considerazione di fare dei cdb come nella realtà... mi documentero un po prima di fare esperimenti.
Grazie ancora!
Ciao
Il modo più semplice per rilevare la presenza di un treno in una tratta è con un sensore di assorbimento; in questo forum è stato presentato il circuito completo di un sensore e di segnale utilizzato nel plastico modulare del CMP. Ne abbiamo 6 che funzionano in modo soddisfacente (dopo un lungo periodo di messa a punto non dipendente dal circuito ma semplicemente dall'alimentatore "maledetto" che avevamo utilizzato). La riproduzione della stazione di Pavia che sto realizzando (8 moduli standard FIMF più varie mensole per avere un maggior spazio trasversale) ha oltre 30 rilevatori di assorbimento.
Unico problema è che occorre avere, oltre alla locomotiva, anche qualche carrozza che assorbe corrente per l'illuminazione oppure carri merci con una resistenza saldata tra le vele delle ruote. Sembra un grosso handicap ma in realtà è meno grave di quello che sembra. Il sistema può essere utilizzato sia in analogico che in DCC; logicamente i sensori potrebbero essere diversi, ma quello che circuito presentato funziona in entrambi i casi.
Ciao
Saverio
Grazie a tutti! Troppo buoni.
Al momento manca solo di vedere l' occupazione dei binari in quanto non ho ancora in mente come fare. Se qualcuno ha qualche idea da darmi...
L' uso delle ampolle reed non ce la vedo molto bene...
Cmq grazie a tutti ancora
Ciao
... oppure una barriera a raggi infrarossi dal funzionamento simile.
Tuttavia, questi sistemi potrebbero non essere costanti nel tempo, in quanto tra un vagone e l'altro del treno vi è sempre uno spazio che potrebbe falsare la lettura...
Ciao. Mi permetto di approvare l'idea di Edgardo del sistema ad infrarossi. Per il problema dello spazio tra un vagone e l'altro, potrebbe essere un'idea il posizionamento in diagonale del ricevitore e del trasmettitore, così da avere sempre interruzione del fascio infrarosso.
Mi pare una buona soluzione perché la sto sperimentando anche io per i miei tratti nascosti.
Buon lavoro e... complimenti infiniti per il banco ACEI: Davvero notevole!
attenzione però ad una cosa: un sensore di assorbimento è attivo per tutto il tempo in cui il convoglio (o, meglio, la loco o la carrozza con l'illuminazione o la resistenza di assorbimanto) è presente nella tratta controllata mentre con gli altri tipi di sensore (pedale meccanico, sensore fotoelettrico, magnete e ampolla reed) si controlla la presenza o meno su un punto specifico dell'impianto. Bisogna tenere conto di questa importante differenza...
@albjal. Avevo letto anche io per i rilevatori ad infrarossi di metterli in diagonale come hai illustrato, però il problema si pone nelle tratte dove non posso nascondere tx e rx. Nelle tratte nascoste è una buona soluzione ma ad esempio nella stazione a vista ho difficoltà a "mimetizzare" i due sensori.
@albjal. Avevo letto anche io per i rilevatori ad infrarossi di metterli in diagonale come hai illustrato, però il problema si pone nelle tratte dove non posso nascondere tx e rx. Nelle tratte nascoste è una buona soluzione ma ad esempio nella stazione a vista ho difficoltà a "mimetizzare" i due sensori.
@albjal. Avevo letto anche io per i rilevatori ad infrarossi di metterli in diagonale come hai illustrato, però il problema si pone nelle tratte dove non posso nascondere tx e rx. Nelle tratte nascoste è una buona soluzione ma ad esempio nella stazione a vista ho difficoltà a "mimetizzare" i due sensori.
Negli apparati reali esistono tantissi meccanismi di controllo della percorribilita' del perscorso stabilito, per cui provo a fare una panoramica.
Circuiti elettrici di occupazione dei binario - grazie allo svilippo dei componenti elettronici oggi e' possibile realizzare dei circuiti elettronici ad assobimento, anche di poche decine di mA, che indicano se il binario e' libero o occupato.
I pedali, o contatti a pressione, sono indicati per l'attivazione dei PL, o altro apparato, sempre la dove vi sia la necessita' di inviare un impulso, non certo un segnale continuo; questo tipo di comando puo' essere utilizzato anche per il comando degli scambi.
I traguardi a raggi infrarossi con diodo illuminatore e quello ricevitore, e' una forzatura, poiche' questi comandi sono poco utilizzati negli impianti ferroviari, se non quello di svolgere un secondo controllo ottico su di un apparecchio ridondante.
In ogni caso quando ci si addentra nella realizzazione di un AC vuoi per la mancanza piu' che giustificata di informazioni ( comprensibili per motivi di sicurezza), portano a concepire un impianto di un plastico, almento 150 volte piu' complicato del reale, inventando rele' e controlli fantasiosi, quando basterebbe seguire un concetto basilare dell'apparato reale stesso.
In realta', conoscendo la completa struttura di un AC, con la componentistica e l'informatica, oggi diventa un gioco da ragazzi realizzarne uno e adattarlo ad un plastico, ed appunto conseguentemente a questo fattore, che viene maggiormente sigillata l'informazione.
Personalmente non condivido che chi opera a qual banco emuli un DM come lo testimonia il berretto e le palette di partenza, trattandosi di un plastico, anche se aderente al vero, si possono evitare certi oggetti che portano a giudicare il caratteristico scimmiottamento !!!!
L'apparato rappresentato in questa foto raffigura un impianto di I° Generazione, con il sinottico in vetro serigrafato, mentre quello che ha realizzato Nigt Train e' del tipo ante quadri sinottici LCD, cioe' con il sinottico a tessere, partito a titolo sperimentale con il piccolo impianto capostipite della stazione Navacchio ( linea Pisa Firenze), poi seguito da quello della stazione di Pisa S. Rossore, per poi realizzare quello della stazione di Milano C.le .
Attualmente quello di Pisa S. Rossore e' stato ingrobato nel CTC della costa Tirrenica, che sovrintende dalla sede di Pisa da Genova Brignole fino a Maccarese.
Anche i vari programmi commerciali , vuoi per carenza di informazion i dipendenti da ragioni di sicurezza, da parte di chi li progetta prevale la tendenza a l'impostazione giocattolesca quasi come un vieo game, quindi questo in realta' sono molto lontani dalla configurazione operativa di un apparato, quindi poco attendibili .
Perdonatemi se personalmente evito di parlare di questi argomenti e' molto pericoloso, ne va della sicurezza della circolazione ferroviaria.
Eccolo!
E' proprio quello di cui parlavo poco sopra ed ho avuto modo di vederlo dal vivo a Verona 3 anni fa.
Personalmente sono stato letteralmente folgorato dalla fedeltà della riproduzione e dalla simpatia dell'autore che non ha perso tempo nello spiegare nei minimi dettagli il suo lavoro.
Ero presente con un collega capostazione ed un paio di macchinisti dove simpaticamente ci siamo divertiti a simulare movimenti ferroviari cercando invano di mettere in crisi l'impianto.
Lo slogan della postazione come da foto recitava: "Un giorno da Capostazione a Roma San Pietro"
Che dire, grazie Franco58 per la citazione e un caro saluto all'autore di questo impianto sperando di poterlo ritrovare un giorno in qualche manifestazione
Tornando sull'impianto di Alex, credo che alla fine valgano i suggerimenti di Mario e Saverio in merito ai sensori di assorbimento. La chiave è tutta lì e tutto il treno deve per forza generare un assorbimento anche minimo per informare la centrale quando vi sono occupazioni di binario. Con le luci delle carrozze o con delle resistenze inserite debitamente su ogni vettura. Certo che alla fine non è molto pratico.