Gr. 880 006 FS a Mantova

[MarcoMN]

Occasione per una escursione domenicale, Mantova è una città che può offrire molto agli appassionati di storia, storia dell'architettura europea. E perchè no, mangiare bene.
Proprio accanto a Palazzo Te, meta da non perdere nella visita della mia città, si erge una monumentale installazione con soggetto proprio lei: una FS Gruppo 880 -006.
Quasi centenaria, questa locomotiva effettuava servizio sulla Cremona-Mantova. Alcuni anni fa si ridusse, già monumentata, in uno stato precario di conservazione.
Furono varie associazioni a unire le forze e restarurarla esteriormente, pochissimi anni fa: oggi giace in piena forma e splendore.
Quanto al possibile funzionamento non ho notizie a riguardo.

Le condizioni in cui giaceva (fonte: Flickr)


OGGI:



DOVE SI TROVA (GOOGLEMAPS)

QUI un po di storia da Wikipedia

QUI UN ALBUM CON ALCUNE FOTO

[marioscd]

bella la 880, una delle macchine a vapore mie preferite!! però... potevi completare la guida turistica dicendo anche "dove" mangiare bene... eheheheheh!!! prima o poi un giretto a Mantova lo faccio di sicuro, con consorte!

ciao

[MarcoMN]

OT
Bè se capiti dimmelo che ti mando a mangiare i tortelli di zucca migliori della provincia. In periferia però...
In generale di posti buoni qui ce ne sono tanti. Difficilmente, salvo posti palesemente turistici o commerciali, si può restare delusi.
Una indicazione generica è: se si proviene da Ovest, basta deviare sulle colline morenche del Garda (lato verso la valle) e ci son posticini buoni in ogni dove.
In città anche ma alcuni sono locali abbastanza in su.
/OT

[Docdelburg]

Marco ti aspetto a Verona con una 880 Roco proprio uguale e digitalizzata con sound!

[MrPatato76]

Bellissima macchina!!!

Se qualcuno capita dalle parti di Monza, il 22 marzo l'associazione Ale883 ha organizzato un treno storico per un'agenzia tedesca con trazione effettuata dalla 625-100 e dalla 880-051.
Magari...per fare un aperetivo ferroviario in vista del Porte aperte di Milano Smistamento....


Ciao

Roberto

[lorelay49]

Gran bella macchina, e per essere fedele a quanto ho detto confermo di averne ben 3 riproduzioni del modello in H0

[MrMassy86]

Molto bella ed ottimo il lavoro di restauro estetico

[roy67]

Grazie Marco. Ho capito perfettamente ove si trova. Andrò a fare qualche foto della pompa "Westighouse". Mi serve sapere esattamente ogni tubo di collegamento aria-vapore

Strano, però, che nella revisione non gli abbiano fatto i "calzini".

[MarcoMN]

....
Strano, però, che nella revisione non gli abbiano fatto i "calzini".

Non ho sentito puzze particolari... ... seriamente, di cosa si tratta?

[roy67]

....
Strano, però, che nella revisione non gli abbiano fatto i "calzini".

Non ho sentito puzze particolari... ... seriamente, di cosa si tratta?

Venivano chiamati "calzini" le contornature in biacca dei cerchi. Che gli davano il tipico aspetto del "cerchio bianco".

Ciò serviva ad evidenziare eventuali crepe o cedimenti. Crepando, il cerchio, avrebbe fatto staccare la biacca. evidenziando da lontano il problema.
Ora, non serve, non deve andare sotto sforzo. ma una verniciata di bianco.. Gli avrebbe conferito il tipico aspetto di quando era in servizio.

[MarcoMN]

Immagino sia stata ridipinta da volontari. Seppure con tutta probabilità qualche esperto ci sarà stato, avranno optato per proteggere semplicemente i materiali. Il grigio infatti mi sa che è un potente antiruggine...

[Docdelburg]

.....e oggi abbiamo imparato anche cosa sono i calzini di una loco.

Grazie Roberto per la simpatica spiegazione .

[roy67]

.....e oggi abbiamo imparato anche cosa sono i calzini di una loco.

Grazie Roberto per la simpatica spiegazione .

Grazie Mauro.
E' una tecnica del 1900, utilizzata in tutt'Europa. Tale materiale serviva, inoltre, a verificare il surriscaldamento del cerchio sulle ferrovie di montagna.

Oltralpe, le locomotive (a vapore) avevano un sistema freno in contropressione (Riggenbach), per le lunghe percorrenze in discesa. Per evitare che i ceppi, in attrito per tempi prolungati con il cerchio della ruota, arrivassero a temperatura di fusione (erano di ghisa).

In Italia... No! Si frenava con i ceppi, riducendo il vapore. Se la biacca diveniva color "marrone terra bruciata". Significava che il cerchio si era surriscaldato oltremodo, con rischio di deformazioni o cedimenti.


Ecco perché, le locomotive italiane avevano tutte i calzini (se scompariva era tempo di revisione), mentre in Austria, Germania, Svizzera, non sempre. Presente solo sulle locomotive che svolgevano servizio merci pesante alpino/montano, non dotate di freno Riggenbach. La sua presenza (di tale sistema di frenata lunga) era ben riconoscibile da un grande silenziatore vicino al fumaiolo, che aveva scopo di ridurre il sibilo del vapore in scarico dai cilindri.