TrenoVelox

[Davide]

Ciao a tutti, volevo presentarvi un progettino che ho sviluppato qualche anno fa per misurare la velocita' dei treni in scala e per poterne settare la velocita' massima o di transito in vari punti del tracciato (sia in analogico che in digitale) in maniera realistica. Questo circuito e' portatile, alimentato a batterie e permette di calcolare la velocita' del treno attraverso due rivelatori di prossimita' a raggi infrarossi che sono attivati in sequenza dal passaggio della motrice. Il principio di misura e' molto semplice: una volta rilevato il passaggio davanti ad un sensore il circuito inizia a contare il tempo che il convoglio impiega per arrivare davanti al secondo e poi, conoscendo la distanza tra i due sensori, calcola la velocita' come spazio/tempo. Il resto delle operazioni sono solo accessori:

- Scelta della scala (0,I,II,S,H0,TT,N,Z, o "personalizzata" - cioe' impostabile dall'utente, pensata per i convogli 1/80 o 1/100)
- Unita' di misura in Km/h o Mph
- Aggiustamento della velocita' come da NEM661
- Selezione della potenza del fascio IR di detezione
- Scelta della luminosita' e contrasto del display
- Stato di carica delle batterie
- Spegnimento automatico

Nei prossimi giorni aggiornero' sia questo post sia il mio sito rilasciando gli schemi e i sorgenti FW dello strumento come open source.

Questo e' un piccolo filmato sui settaggi dei diversi parametri operativi:



E queste sono un paio di misure di velocita':



Al minimo, per testare un circuito analogico di controllo del carico (in salita):

[Egidio]

E' la prima volta che sento parlare in assoluto di questo "aggeggio". Comunque molto interessante.......... Saluti. Egidio.

[Digtrain]

Davide e' un vulcano di progetti!!
Lo costruiro' sicuramente, cosi' dimostrero' ai soci del club che non e' vero che regolo i convogli su velocita' eccessive!
ciao Waltet :geek:

[Davide]

Ciao Walter, eh si la tendenza e' quella di farli correre troppo, pero' oltre all'effetto "in scala" si deve tener conto di questa raccomandazione NEM, proprio per salvare l'effetto finale e rendere il tutto piu' godibile. Il misuratore ne tiene conto, e la correzione puo' essere disabilitata - non ti dico le infinite discussioni con amici e colleghi.... NEM661_ITA.pdf (40,04 KB)

[Digtrain]

Grazie Davide,
questa norma non la conoscevo!!!
Perfetto la sbandiererò in faccia ai soci!!!!!

Ciao Walter :geek:

[cararci]

Se ho capito bene, qualora una loco, che nella realtà avesse una velocità massima di 120 km/h, in scala dovesse impiegare 3 secondi a percorrere 100 metri (115 cm.), in base alla norma citata bisognerebbe aumentarne la velocità almeno del 20% e fino al 40%, facendole percorrere quella distanza tra i 2"4 e addirittura 1"8. Giusto?
Beh, se fosse così, l'effetto ottenuto non mi piacerebbe, la loco sarebbe troppo veloce per i miei gusti, norma Nem o non norma Nem! In particolare in un plastico casalingo con tratte esposte di 2 o 3 metri.
Ma probabilmente è questione di gusti.

[magin81]

Ciao Davide,
questo apparecchio è fichissimo, praticamente è lo stesso funzionamento dell'autovelox. Sono curioso di vedere il progetto cosi magari da poterlo replicare un giorno.

@carcaci: ciao carlo, missa che hai sbagliato un tantino i conti: 120 km/h al vero sono circa 33 m/s, dividendo in scala 1:87 sono 0.38 m/s e con la maggiorazione del 40% arrivi a 0.53 m/s. Una velocità molto realistica devo dire

ciao

Davide

[sma835_47]

Ottimo apparecchio, utile soprattutto per far girare i treni a velocità umane e non stratosferiche (Vero Digtrain).
Comunque penso che sarebbe utile costruire un apparecchio come questo. Scusa Davide, puoi gentilmente indicare dove hai preso il progetto (a meno che non sia tuo)?
Ciao e grazie
Saverio

[cararci]

ciao carlo, missa che hai sbagliato un tantino i conti: 120 km/h al vero sono circa 33 m/s, dividendo in scala 1:87 sono 0.38 m/s e con la maggiorazione del 40% arrivi a 0.53 m/s. Una velocità molto realistica devo dire.
Davide

Io calcolo così: un treno a 120Km/h percorre un chilometro in 30", dunque 100 m. in 3". Fin qui è giusto? Ora, trasferendo in scala le distanze, risulta che un chilometro equivale a 11,5 m. e 100 m. equivalgono a 1,15 m. Quindi il treno H0 che percorre gli 11,5 m. in 30" e 1,15 m. in 3" va a 120 km/h.
Secondo me, il tuo errore è nello scalare a 1/87 soltanto i 33" di cui parli, mentre devi scalare anche il metro. Del resto, ragioniamo, quale trenino dei nostri potrebbe percorrere 1 metro effettivo in soltanto mezzo secondo? Fa' la prova con uno dei tuoi. Quel tempo di 0,38 secondi è relativo al percorso di 1,15 cm. (1 metro ridotto in scala).

[roy67]

Attenzione Carlo. Davide si riferisce a 0,38 m/s.. che significa 0,38 metri al secondo. Calcolo ricavato da:

120 Km/h = 120.000 metri all'ora

120.000:60= 2000 metri al minuto
2000:60= 33,3 metri al secondo

Per cui

33,3:87= 0,38 metri al secondo

Comunque. Concordo con te sulla percezione della velocità.
Anzi, non concordo per nulla con la norma NEM. In quanto, se guardassimo un video di un treno lanciato a 180 Km/h che passa a lato della telecamera, e lo paragoniamo alla percezione che abbiamo sul nostro plastico, dalla stessa visuale, ci renderemmo conto che la percezione della velocità del modello è quasi doppia.

[Edo Mazzo]

Fantastico.....molto bello =)

[cararci]

Attenzione Carlo. Davide si riferisce a 0,38 m/s.. che significa 0,38 metri al secondo. Calcolo ricavato da:

120 Km/h = 120.000 metri all'ora

120.000:60= 2000 metri al minuto
2000:60= 33,3 metri al secondo

Per cui

33,3:87= 0,38 metri al secondo

È vero, mi era sfuggito il riferimento al metro e non al secondo in quel 0,38m/s!
Chiedo scusa a Davide. Dunque con calcoli diversi arriviamo allo stesso risultato, ma l'aumento del 40% continua a sembrarmi non realistico: il treno sfreccerebbe in 1,8" nel metro e 15 cm. (che rappresenta i 100 metri), cioè come se andasse a 200 km/h!
Da 120 a 200 c'è un abisso e si vede!

[roy67]

Dunque con calcoli diversi arriviamo allo stesso risultato, ma l'aumento del 40% continua a sembrarmi non realistico: il treno sfreccerebbe in 1,8" nel metro e 15 cm. (che rappresenta i 100 metri), cioè come se andasse a 200 km/h!
Da 120 a 200 c'è un abisso e si vede!

Sono d'accordo. Anche perchè la differenza di massa in movimento sviluppa vibrazioni e rollii alquanto irrealistici (riferito al modello).

Io sono sempre stato propenso ad una riduzione della velocità del 30-40%. Non capisco, chi ha detto e scritto che bisogna aumentarla, da quali calcoli scientifici od empirici lo abbia tratto.

[Massimo Salvadori]

L' aggeggino è molto interessante e molto ben progettato e costruito , ma ancora di più è interessante la discussione sulla velocità in scala. Concordo che i nostri treni - stante la lunghezza ridottissima dei binari - più vano piano e meglio è per l 'occhio dell' appassionato; ma il problema di fondo è : il tempo può essere ridotto in scala ? Riduciamo le tre dimensioni senza problemi, ma la quarta dimensione è possibile ridurla ?
Riducendo le dimensioni non è che il tempo si dilata ?

[sma835_47]

Concordo con quanto detto da Massimo: penso che il lato più difficile sia il rapportare il tempo dal reale alla nostra realtà in 1/87.
Come si fa?
Ciao
Saverio

[roy67]

Purtroppo non si fa e non si può fare.

Ma non possiamo accelerare la velocità dei modelli per ridurre il tempo in scala...

P.S. Con tutto questo ho dimenticato di fare i complimenti a Davide per l'oggetto veramente utile.

Io uso un laser interferometrico.. ma perché l'ho per altri scopi....

[sma835_47]

Caro Roberto, negli USA per quanto riguarda le sessioni operative che logicamente non possono durare 24h, utilizzano orologi "veloci" con rapporti vari della velocità. In questo modo risolvono il problema delle distanze minime tra due punti dei plastici e riproducono le operazioni di una giornata o parte di essa, nelle poche ore di una sessione operativa. Si potrebbe tentare una cosa simile. Non so se è una cosa applicabile, ma potrebbe essere una strada da tentare.
Ciao
Saverio

[cararci]

Ma in tal caso, Saverio, si verifica un'incoerenza tra tempo scalato e velocità. Intendo dire che, data una certa velocità in scala su una data distanza, il tempo di percorrenza non può che essere quello realmente trascorso; se rallento il tempo, devo per coerenza rallentare la velocità. Non so se sono riuscito a spiegarmi e se il ragionamento fila.
Poi, per carità, tutto si può fare, sappiamo bene quanto siano ridicoli, ad esempio, i rilievi o altri aspetti paesaggistici se rapportati al vero.

[roy67]

Hai detto bene Saverio. Utilizzano orologi "velocizzati". Anche nei FREMO meeting utilizzano orologi "particolari" per attenersi agli orari di servizio.

Ma questo non deve incidere sulla velocità del modello. Se riduci tutto in scala, devi ridurre anche la velocità ma non il tempo di percorrenza.
Questo lo si può verificare su qualsiasi plastico.
Il lampeggio di un segnale non lo acceleri perché hai "ridotto" il tempo, ma cerchi di mantenere il realismo dato dal tempo e ritmo reali.
I segnali ad ala non aprono il via libera in 0,3 secondi.
I PL non si aprono in 0,5 secondi
Altrimenti diverrebbero realistici i deviatoi Lima, con motore a bobina. Ma installiamo i Tillig lenti....

Quindi.. ragioniamo su una norma... che spara una grande c""""ta. Che accelera i tempi di percorrenza di un convoglio, ma rallenta tutto quanl'altro si muove sul plastico..

Ma se il ragionamento è "Il tempo"... dovrebbe velocizzarsi tutto.

[gianfranco.p]

Ciao Davide, complimentoni...bella idea.

ps. a proposito di PL, presto ci risentiremo per "quel fatto".

bye!!

[Andreacaimano656]

Ottima idea!!![:X][:X] :geek:
Ciao
Andrea

[Handyman]

Innanzitutto complimenti per il progetto! Molto interessante.
A Chiasso utilizziamo una funzione di WinDigiPet per la misura della velocità. Ciononosante, al di là dell'aspetto tecnico, rimane anche una componente soggettiva.

[sma835_47]

Credo che la strada da seguire (è solo una proposta mai verificata in reale su un plastico) sia la seguente: se il treno reale impiega 1 ora per andare dal punto A al punto B distante 100km vuol dire che ha viaggiato alla media di 100km/h. Se rappresento nel mio plastico il punto A a 20m dal punto B e decido che utilizzo un tempo accelerato di 12 volte, vuol dire che il tempo per andare da A a B deve essere di 5' e quindi devo regolare la velocità del mio convoglio di conseguenza.
Logicamente tutto il rimanente (segnali ad ala, lampeggianti o PL) lo facciamo muovere a tempo reale altrimenti risulterebbero assurid. Che ne dite? E' ragionevole una cosa simile o è fuori come un balcone?
Ciao
Saverio

[roy67]

No. Non è fuori come un balcone. però ci dimentichiamo che, se la distanza fra "A" e "B" (nella realtà) è di 10 Km, nel nostro bel plastico in 1:87 non è di 115 mt.... ma solo qualche metro.

Quindi, dobbiamo tenere conto della compressione spaziale. Rallentando i convogli avremo la compensazione del tempo "mangiato" da tale compressione.

[Alex Corsico]

Caro Roberto, negli USA per quanto riguarda le sessioni operative che logicamente non possono durare 24h, utilizzano orologi "veloci" con rapporti vari della velocità. In questo modo risolvono il problema delle distanze minime tra due punti dei plastici e riproducono le operazioni di una giornata o parte di essa, nelle poche ore di una sessione operativa. Si potrebbe tentare una cosa simile. Non so se è una cosa applicabile, ma potrebbe essere una strada da tentare.
Ciao
Saverio

Non solo negli USA, ma anche da noi si utilizzano orologi "accellerati" per la realizzazione di sessione operative.
Io ne avevo realizzato uno anni fa, e ora utilizzo o programmi per computer o sistemi di sincronismo per orologi.
Personalemente quando organizziamo raduni FREMO utilizziamo 4 orologi gestiti da una centralina....

ciao