Plastico "Solis" (H0m - RhB)

[Luca Solis]

Ti dirò , Luca , dici di non essere soddisfatto di alcune cose... Nessuno ha la bacchetta magica, in nessun campo, sarebbe troppo facile, quindi va bene così e continuiamo a divertirci e sforzarci !!

Andrea, hai ragione su tutta la linea!
Nel mio intervento precedente volevo solo stemperare il tuo entusiasmo per il mio lavoro, che mi pare eccessivo e non del tutto meritato

Comunque io sono soddisfatto del mio lavoro anche perché perfettamente consapevole dei miei limiti.
Non aspiro ai livelli di alcuni "maestri" di cui ammiro i lavori in rete (e qualche cosa dal vivo nelle varie manifestazioni).

"Chi si accontenta gode" è il mio motto!

[Luca Solis]

Per quanto riguarda i rotabili addetti alla trazione, sarebbe sempre meglio dotarli di condensatore tampone, che con binari non perfettamente posati e puliti sono una sorta di "manna"

Ce l'ha, montato di serie da Bemo, il TM 2/2 (necessario viste le risicate misure del rotabile).
Le altre tre locomotive non hanno problemi di sorta anche su binari non puliti da settimane:
Il Ge 4/4 II, come dicevo, ha il nuovo motore Bemo a cinque poli.
I due Ge 6/6 sono avvantaggiati dall'avere sei assi e il 6/6 II 701 ha addirittura due motori.
Molto più critiche erano le vecchie Ge 4/4: vecchi motori a tre poli e solo 4 assali.
Ma soprattutto erano penalizzate da un completo inutilizzo di quasi trent'anni.
In analogico funzionavano con qualche difficoltà ma comunque ad un livello accettabile.
Con il digitale sarebbero state decisamente troppo critiche.
Una l'ho digitalizzata comunque e inizialmente andava ma appena pochi giorni di inattività saltavano fuori i problemi...
Morale: decoder smontato a favore di un'altra loco e "pensionamento" sul diorama.

Da ultimo concordo con l'ultimo intervento di Andrea.
Per la vegetazione, puoi sempre integrare il tutto con l'autocostruzione, piano piano.

In programma, alla fine dei lavori per "Bierdorf"...

Un poco di invecchiamento sugli edifici non sarebbe male.

Sono abbastanza soddisfatto dell'attuale livello di invecchiamento, eseguito a pennello.
Potrei comunque provare con le polveri. Il problema è che accedere ad alcuni edifici è adesso complicato.
In particolare il FV è a 150 cm e con le di catenarie davanti ad ostacolare...

[Luca Solis]

E' veramente uno spettacolo

Troppo generoso...

Sarebbe interessante conoscere le tue tecniche di verniciatura e invecchiamento sia sugli edifici che sui rotabili, c'è sempre da imparare (magari aprendo un ulteriore post nella sezione dedicata).

Ho già fatto qualche accenno.
In sintesi: tutto ciò che ho realizzato fino al 2020 (ovvero tutti gli edifici) sono stati dipinti (con colori Tamiya) prima dell'assemblaggio e poi una volta montati i kit leggermente invecchiati con colori a tempera molto diluiti dati a pennello, rimuovendo con un cotton-fioc eventuali eccessi.
Da inizio di quest'anno ho acquistato delle polveri (Artitec) e l'aerografo. Ho fatto prima delle prove e poi l'invecchiamento con la procedura già descritta.
Ma devo ancora prenderci la mano.
Ho tutti i rotabili di "Bierdorf" da fare...

magari aprendo un ulteriore post nella sezione dedicata

Ci penserò, anche se non credo di avere molto da insegnare...

[FrancoV]

Comunque c'è da dire che negli anni '80 i treni della RhB viaggiavano meno puliti rispetto ad oggi (sono quasi sempre impeccabili grazie alla stazione di lavaggio).

Sicuramente saranno stati quelli che abitano vicino alla ferrovia a protestare per lo stato del materiale

[Senialas]

Ciao Luca, questo ce l'hai?
Ciao

[Luca Solis]

Ciao Roberto.
Gli speciali di MF sulle Retiche erano tre di cui il secondo quasi interamente dedicato alla linea del Bernina.
Quindi penso che il contenuto sia simile a quello del numero che mi mostri tu (sempre MF) che non ho.

Anni fa ho avuto la fortuna di percorrere l'intera linea da Tirano a St. Moritz: semplicemente fantastica.

Più di recente ho fatto un ampio giro automobilistico di due giorni.
Allego qualche mio scatto (non solo Bernina...):

[Andrea]

Complimenti Luca, layout spettacolare.
Tutto estremamente realistico e con grande cura dei particolari.
Non aggiungo altro perchè rischierei di essere ripetitivo...
Ti seguirò con interesse.

[Luca Solis]

Grazie.
Da parte mia complimenti per il tuo plastico e soprattutto per il forum.
Si respira una bella aria di sincera collaborazione tra gli utenti.
Inizialmente mi aveva frenato dall'iscrivermi l'essere dedicato ad una scala diversa da quelle che pratico io.
Approfondendo la navigazione ho scoperto che è una comunità che promuove il modellismo ferroviario a 360° e quindi mi sono iscritto.
Spero di poter apportare il mio piccolo contributo...

[IpGio]

Grazie.
Da parte mia complimenti per il tuo plastico e soprattutto per il forum.
Si respira una bella aria di sincera collaborazione tra gli utenti.
Inizialmente mi aveva frenato dall'iscrivermi l'essere dedicato ad una scala diversa da quelle che pratico io.
Approfondendo la navigazione ho scoperto che è una comunità che promuove il modellismo ferroviario a 360° e quindi mi sono iscritto.
Spero di poter apportare il mio piccolo contributo...

Luca uno dei punti di forza del GAS TT è quello di accogliere tuTTi gli appassionati di ferromodellismo ed ospitare tuTTe le esperienze che ogni amico decide di condividere.
Personalmente ho sempre da ricercare qualcosa che mi possa arricchire o di cui possa discutere... insomma non si finisce mai di imparare.
Il contributo anche di un semplice intervento di qualunque natura è bene prezioso per questa comunità che si esprime non solo nel forum ma anche nel nostro sito web e nella associazione che vede molti di noi come soci.
Quindi grazie a Te per quanto vorrai esprimere della tua esperienza.

IpGio

[Egidio]

Bravissimo !! Saluti. Egidio.

[Luca Solis]

Grazie Egidio!

[58dedo]

ora sono a casa mia e posso dire che è un plastico notevole (l'altro forum è poco stimolante), la ferrovia transita in immensi spazi verdi, come nella realtà, "disturbandola" lo stretto necessario per il piano binari e la stazione, vedere questo plastico ti da tanta pace e tranquillità come dal vero. Forse l'unico neo è non avere progettato una stazione nascosta.
Le RhB hanno il loro fascino, CHAPEAU!!!

[Egidio]

ora sono a casa mia e posso dire che è un plastico notevole (l'altro forum è poco stimolante), la ferrovia transita in immensi spazi verdi, come nella realtà, "disturbandola" lo stretto necessario per il piano binari e la stazione, vedere questo plastico ti da tanta pace e tranquillità come dal vero. Forse l'unico neo è non avere progettato una stazione nascosta.
Le RhB hanno il loro fascino, CHAPEAU!!!

Sono solidalmente d'accordo con quanto affermato dall'amico Diego. Saluti. Egidio.

[Luca Solis]

ora sono a casa mia e posso dire che è un plastico notevole (l'altro forum è poco stimolante)...

Ciao Diego, ti ringrazio per i complimenti...
In effetti ho deciso di iscrivermi a questo forum (dopo mesi di navigazione in "incognito") perché trovo un clima decisamente più rilassato e un sincero desiderio da parte di tutti di aiutarsi ed essere propositivi!

Forse l'unico neo è non avere progettato una stazione nascosta.

Hai ragione, tornassi indietro metterei almeno un raddoppio nel cappio di sinistra (a destra non ci starebbe).
Come ho già scritto, nel lontano 1998 ho scartato progetti ben più ricchi di binari. Poi la consapevolezza di avere poco tempo da dedicare al plastico mi ha fatto propendere per la soluzione più semplice.
E in effetti ci ho messo oltre vent'anni a terminare questo progetto decisamente semplice.
Oggi il tempo a disposizione è molto di più ma ormai è troppo tardi.
Un intervento adesso comporterebbe un quasi totale rifacimento del lato sinistro.
Preferisco fare altro (per ora Bierdorf ma ho altre idee interessanti nel cassetto per quando Bierdorf sarà terminato...).

Le RhB hanno il loro fascino

Senza dubbio.
Aggiungo che più in generale lo scartamento ridotto consente (a parità di spazio a disposizione) di progettare impianti ben più realistici rispetto allo scartamento normale.
Le RhB, tra i possibile soggetti a scartamento ridotto, sono quelle che offrono più varietà di rotabili.
Il difetto principale è che ci si deve "legare" a Bemo che è costosa.
Un difetto "minore" è che la linea aerea è praticamente obbligatoria, con tutte le complicazioni che questo comporta.
In un impianto a scartamento normale propendo per linee a sola trazione termica (es. Bierdorf), risparmiandomi i grattacapi della linea aerea...

[Luca Solis]

La giusta osservazione di Diego sulla mancanza di un'adeguata stazione nascosta, mi da lo spunto per mostrarvi a titolo di curiosità i pochi progetti scartati di cui sia sopravvissuto il disegno.
La progettazione di Solis ha occupato tante giornate invernali del biennio 1996-98.
All'inizio progetti complicatissimi (alcuni a scartamento normale) e poi, man mano che mi rendevo conto di avere poco tempo da dedicare al modellismo, sempre più semplici.
La numerazione dei progetti "sopravvissuti" vi fa capire che non è stata una decisione né veloce né facile.
Parto dal progetto n°29 caratterizzato dall'uso pressoché integrale dello spazio a disposizione.
In pratica, a parte lo spazio per l'apertura della porta, la stanza è completamente occupata dal plastico.
Ovviamente erano previste delle botole per raggiungere ogni punto del plastico.
Il soggetto è una stazione di testa. All'estremità opposta un lungo cappio doppio costituisce la stazione nascosta.
Sicuramente molto scenografico ma un pò eccessivo, considerando che lo spazio libero al centro di "Solis" costituisce oggi la mia area per lavorare.
Se avessi realizzato il progetto n° 29 come avrei fatto?

[Luca Solis]

...proseguo con il progetto n°37.
La parte a vista è molto vicina a quanto realmente realizzato: nella stazione mancano del tutto i tronchini ma in compenso ci sono tre binari e non due come nella vere "Surava" o "Solis".
Inoltre c'è un passaggio a livello subito prima della stazione come a "Surava". Più in generale c'è un pò più spazio per la riproduzione del paese e della strada che lo attraversa...
La parte nascosta è invece parecchio più complessa con elicoidali e due lunghi cappi nascosti ad entrambe le estremità della linea.
Nel progetto noterete diverse ipotesi di pendenza della linea (i numeri in vari colori indicano l'altezza in cm da terra).
Un ultimo particolare: potrete notare come nell'angolo in basso a destra ci sia un deviatoio che conduce fino al bordo del plastico.
Era l'idea di avere una possibile futura espansione del plastico fuori dalla stanza dedicata, verso cantina e garage.
Un vero megalomane...

[IpGio]

Luca se sei d'accordo per questi due progetti aprirei discussioni dedicate che magari richiamano questa discussione.
I progetti in scala H0m qui scarseggiano e quindi vanno valorizzati anche per aiutare nelle ricerche gli amici appassionati.
Che dici?
IpGio

[Luca Solis]

Ciao Giorgio.
Se lo ritieni utile lo faccio senz'altro.
Stavo per completare questa specie di "amarcord" con un terzo progetto.
Che dici lo metto ugualmente qui e poi duplico il tutto in un nuovo thread?

[IpGio]

Si certo poi abbiamo due strade o da qui rilanci sui nuovi e cancelliamo gli interventi che desideri o da qui mi rilanci sui nuovi.
Importante nei nuovi, metti il collegamento a questo.
IpGio

[Luca Solis]

Ok allora concludo qui con l'ultimo progetto e poi apro un thread specifico.

Questo progetto (n°40 ) si differenzia di precedenti per l'assenza dei cappi.
C'è invece una stazione nascosta (collegata con entrambi i lati del percorso) che consente di alternare diversi convogli.
Questi però non possono mai essere girati e quindi percorreranno sempre il percorso nella stessa direzione: cosa assai poco realistica.
Però le complicazioni legate ai cappi sono evitate...
Per consentire la leggibilità del disegno la stazione nascosta è su un foglio a parte.
Le due estremità della stazione nascosta ai collegano con la linea disegnata nel primo foglio nei punti contrassegnati da una S inserita in un cerchio.
Non è purtroppo sopravvissuto il disegno con il paesaggio come nei progetti precedenti...

P.S.
non avevo ancora scoperto che i deviatoi Peco non sono tallonabili.
La mia sola esperienza era a quel momento con i Profi-Gleis di Fleischmann...

[IpGio]

Grazie Luca...
Dunque seguo le tue nuove discussioni con interesse.
IpGio

[FrancoV]

....
Questi però non possono mai essere girati e quindi percorreranno sempre il percorso nella stessa direzione: cosa assai poco realistica.
Però le complicazioni legate ai cappi sono evitate...
...

Prescindendo dal fatto che i cappi di ritorno non sono poi quella difficoltà insormontabile c'è sempre la soluzione del "falso doppio binario" o del "finto punto a punto"

[Luca Solis]

Prescindendo dal fatto che i cappi di ritorno non sono poi quella difficoltà insormontabile...

Hai ragione.
Infatti nel mio progetto i cappi ci sono eccome.
Quando il plastico funzionava in analogico utilizzavo il ponte di diodi, mentre adesso in digitale ho installato un apposito modulo Roco.
Lo citavo semplicemente come elemento distintivo di questo progetto rispetto agli altri e sapendo che per alcuni modellisti il cappio non è graditissimo...

c'è sempre la soluzione del "falso doppio binario"

direi poco adatto alle RhB dove, tranne che in prossimità di alcune stazioni importanti, la linea è sempre a binario singolo (e di sicuro lo è nella linea dell'Albula che io ho scelto di riprodurre).

[FrancoV]

direi poco adatto alle RhB dove, tranne che in prossimità di alcune stazioni importanti, la linea è sempre a binario singolo (e di sicuro lo è nella linea dell'Albula che io ho scelto di riprodurre).

Ooops, hai ragione, mi ero perso il dettaglio .... beh, se non vuoi complicarti la vita resta sempre la soluzione del finto punto a punto

[Luca Solis]

Ooops, hai ragione, mi ero perso il dettaglio .... beh, se non vuoi complicarti la vita resta sempre la soluzione del finto punto a punto

Ciao Franco.
Il mio tracciato è ormai quello dal lontano 1998...
I cappi sono, a mio parere, la miglior soluzione per avere una circolazione realistica dei convogli su una linea a singolo binario (i treni che partono dalla stazione in una direzione vi devono fare ritorno dalla stessa parte, e non girare in tondo).
Se stiamo parlando di non fare cappi è solo perché ho voluto pubblicare dei vecchi progetti (scartati per diversi motivi) di cui uno caratterizzato dalla mancanza dei cappi.

Le possibili soluzioni nella definizione del tracciato di un plastico sono numerose, ciascuna con i suoi pregi e i suoi difetti...