La proposta del Doc è molto bella e sarebbe una cosa straordinaria fare un tour in giro per l'Italia. Purtroppo concordo con la difficoltà organizzativa, ma l'idea di avere una estensione a tutta Italia è bella e io ne sono sempre stato un sostenitore, cosa che si può dedurre dagli interventi precedenti. Quindi, bene parlarne e bene trovare delle soluzioni per attuare questa cosa.
Ora però mi viene anche in mente che è necessario procedere per gradi. C'è il grosso problema di come gestire le prossime manifestazioni con ciò che abbiamo e il problema più grosso è quello della gestione logistica dei moduli ad oggi in nostra disponibilità.
A proposito di questo, mi sono letto e riletto più volte tutti gli interventi in questa discussione e sto cercando di capire se è possibile trovare una soluzione da proporre in modo che sia possibile accontentare tutti e soddisfare le necessità di tutti nel prossimo immediato.
Passando allo step successivo, ovvero quello di come estendere il GASTT a tutta Italia,
Andrea ha scritto:
.....
Mi piace molto l’idea del “tour nazionale”, ma lo gestirei in maniera diametralmente opposta rispetto a quanto ventilato dal Doc ovvero con la creazione di “distaccamenti locali”.
E’ un termine brutto perché si potrebbe pensare che ciò crei disgregazione, ma a mio avviso non è così.
In questo modo avremmo la possibilità di fare molte più mostre durante l’anno e lungo lo stivale, con un relativo contenimento nei costi e minori disagi negli spostamenti. Poi nessuno vieta alla “sezione Lombarda” di partecipare ad un evento organizzato dalla “sezione Toscana”.
....
Volete che non si trovino 10 persone in tutto il Lazio disposte ad aderire al nostro progetto? .....
le proposte che mi sembrano più attuabili sono quelle fatte da Andrea e Mario, ovvero di creare distaccamenti sparsi per l'Italia.
Giustissime le considerazioni del Doc e di Mario
marioscd ha scritto:
.....
Ovviamente perchè questa idea possa concretizzarsi è necessaria la costituzione di un nucleo di almeno tre/quattro volontari che si prendano carico dello stoccaggio dei materiali e dell'organizzazione locale. ....
Docdelburg ha scritto:
.... La maggior parte dell'impegno ricadrebbe alla fine sempre sulle stesse persone (stesse persone probabilmente moltiplicato per il numero di distretti).....
Credo che tutto questo possa essere agevolato dall'avere sparsi, anche all'interno dello stesso territorio, più cappi e più moduli di blocco, oltre che ai moduli "normali". Statisticamente, essendoci più cappi e più moduli di blocco in gestione ai singoli è più facile che si possa mettere in piedi un modulare senza accentrare troppo il lavoro e consentendo di trasportare dalla "filiale locale" solo i materiali d'uso comune. limitando appunto il lavoro dei "soliti noti" a livello locale. Una cosa analoga, credo, possa valere per il fatto economico. Di sicuro, dalla sede centrale, qualcosa dovrà fluire per i materiali d'uso comune alle sedi locali. Ma se si limita al minimo indispensabile il materiale d'uso comune, facendo in modo che ognuno gestisca in proprio il suo modulo (portandosi al limite anche anche cavo elettrico, graffetta per catenella, bulloni e magari pure alimentatore) si limita automaticamente esborso ma sopratutto eccesso il carico di lavoro dei "soliti noti" locali.
Come si diceva, poi, nulla vieta che un gruppo locale possa accentrarsi e prevedere di spostarsi assieme, verso una sede di mostra lontana presumibilmente noleggiando un furgone.
Nell'immediato, secondo me, un discorso analogo vale per la più prossima sede, ovvero quella centrale, che per ora è quella all'orizzonte.