Ricordi di .... Natale 2 !
- marione
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Ricordi di .... Natale 2 !
Vi aggiungo, dunque, la seconda puntata ...
buona lettura !
La concitazione della Vigilia
La vigilia di Natale era il giorno più carico di atmosfera, perchè il Natale era, sopratutto, un evento gastronomico, pensato e curato particolarmente nella ricerca della qualità. Si conservavano, per tempo, il vino più buono, il cafè vero. Il rituale della ricerca delle galline e dei capponi attivava il circuito delle conoscenze di 'campagna'. In macelleria si comprava solo la carne ( lingua, bianco costato, osso) per 'tagliare' il brodo dei tortellini. Il pollame arrivava a domicilio vivo. Nessuno spirito animalista aleggiava nelle case di allora. Si, c'erano gli animali deomestici, cani, gatti, ma per vivere, si dovevano arrangiare, come tutti. I gatti si nutrivano ancora di topi o confidavano nella distrazione ( poco probabile) della padrona di casa per rubare qualche resto rimasto incustodito. I cani 'bastardini' in genere rincasavano dopo aver 'rimediato' il pasto giornaliero. In casi estremi si improvvisava una zuppa con pane raffermo e brodo allungato dalla raschiatura del tegame del sugo.
Dunque tirare il collo a una gallina era un vero piacere, un appuntamento atteso, meritato, che spettava al capofamiglia o alla donna più energica ( in genere alla nonna). Lo strattone al collo, precedentemente ritorto, doveva essere forte e deciso, non tanto ad evitare inutili supplettive sofferenze al pollo, quanto ad evitare che il sangue rappreso, dopo inefficaci tentativi di strangolamento, si diffondesse nel resto delle carni, annerendole. Seguiva lo spennamento possibilmente a caldo, diversamente si doveva ricorrere allo 'sbollimento' ( ovvero passare il pollo nell'acqua bollente), per facilitare l'asportazione delle penne che, ovviamente, non finivano nei rifiuti ma, raccolte, andavamo ad imbottire i cuscini.
Del resto, niente, si 'scartava' tutto andava in pentola: dal collo alla cresta, dalle 'budelline' alle zampe. Il 'cadaverino' spennato svuotato dalle interiora, veniva appeso ( a scolare il sangue su un piatto) alla finestra. E quello era il segnale, visibilmente all'esterno, dell'imminenza natalizia. La percezione del Natale era forte, probabilmente perchè concentrato in un arco di tempo, molto contenuto.
Non esistevano luminarie 'stradali' tantomeno prodotti natalizi che, come oggi, fossere esposti fin da ottobre, sugli scaffali dei supermercati ancora di là da venire. Il papà, quando aveva la fortuna di lavorare, riceveva solamente alla vigilia di Natale un 'pacco' ovvero panettone confezionato nella scatola quadrangolare e la bottiglia di spumante.
I bambini vivevano appieno l'eccitazione della festa che li avrebbe coinvolti anche nei preparativi culinari. Non era solo un gioco, avvertivano la chiara percezione di essere 'fortunati' -facendo parte della cerchia di quelli che festeggiavano il giorno più bello dell'anno con un pasto speciale. I racconti degli adulti, appena usciti dalla guerra, le stesse favole allora in auge, ci tramandavano storie da brivido: freddo, fame, lupi cattivi ... e noi eravamo al caldo della stufa, annusavamo aromi ancora oggi indimenticati e, dopo la preparazione delle creme destinate alla zuppa inglese, in premio per la collaborazione, potevamo leccare il cucchiaio di legno che c'era servito per mescolare ( gira il cucchiaio che si attacca!). Si poteva desiderare di più? Il menu della vigilia, assolutamente privo di carne non era solo o tanto una tradizione 'religiosa', ma aveva lo scopo di accentuare per contrasto, il gusto del pasto natalizio:
minestrina, formaggi magri e frutta.
Dopo cena si preparava il presepio e l'albero di Natale, ciuffi di coltone, creavano l'effetto neve, mandarini, alcune pigne secche, colorate con la 'porporina' e qualche ciondolino di cioccolato rimediato dalla mamma con quello che lei chiamava un salto mortale sui risparmi della spesa, completavano l'addobbo. Per noi bambini c'era la Befana al posto di lavoro del papà ( impiegato statale). Ma il tripudio finale, mentre ci si avvicinava alla mezzanotte, era dato dalla preparazione dei casoncelli. La mamma tirava la sfoglia, subito tagliata col bicchiere che noi bambini riempivamo d'impasto ( fate presto che non si secca perchè dopo è fatica chiuderli). I più bravi potevano anche 'chiuderli' con la classica foggia.
Ecco il bello del Natale era tutto lì, nella concitazione della festa, nelle speranze, meglio nell'illusione della 'normalità' rassicurante. Le tensioni sopite durante la viglia esplodevano spesso, proprio il giorno di Natale, e non era raro che noi bambini, a causa degli sbalzi di temperatura del giorno prima quando la stufa a legna, per risparmiare si lasciava spegnere, si rimanesse a letto bloccati con febbre e tonsillite acuta.
Forse per questo ancora oggi, scomparsi o ridotti al minimo i riti culinari, è rimasto 'dentro' quel misto di aspettativa e di ansia .... di nuovo
Buon Natale a tutti !
Marione
- Egidio
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Re: Ricordi di .... Natale 2 !

- robiravasi62
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Re: Ricordi di .... Natale 2 !
io ci ho creduto fino a 6 anni, in prima elementare. Alla fine delle vacanze a scuola un mio compagno mi ha svelato che erano i genitori a mettere i doni...
a 5 anni la gioia e lo stupore nel trovare il tavolo letteralmente pieno di automobiline e il plastico (un ovale con stazioncina con luce, fatto da mio zio guido) con il mio primo treno Lima (D342 e carri merci vari(cisterna shell e aral e carro chiuso con porte scorrevoli!)) sono indescrivibili. Tantissima abbondanza quell'anno: tutti avevano dato il massimo per farmi contento, dopo la morte di mia sorella.
Raccontate il vostro Natale e il vostro primo trenino.
- venturi giampiero
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Re: Ricordi di .... Natale 2 !
Lo ricevetti da un villeggiante ospite da mia nonna, che aveva trascorso la stagione in quel di Pracchia
Allora, forse si era nel 1966, avevo 5 anni, la FAP, era stata chiusa poco più in là da pochi attimi...e non ne sapevo nulla
Ma il mio andirivieni sulla montagnola davanti casa per guardare passare i treni da vicino, era stato notato
dall'ospite e per questo, penso volle gratificarmi
Ho descritto questa storia in "Perchè i treni?" sul bollettino FIMF di qualche numero fa
Fu invece il Natale successivo quando ricevetti da mio padre una estensione del cerchio Lima
Si trattò di uno scambio, 4 binari drittti, terminale e tre vagoni merci: pianale con garitta, cisterna ESSO, coperto BANANE!
Così la D342 poteva lasciare un pò le due CORBELLINI e fare qualche manovra.....
Le passioni nascono così, lasciando che la fantasia si faccia portare a giro da un trenino che gira in tondo....
quindi, BUON TRENINO E BUON NATALE A TUTTI
- sal727
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Re: Ricordi di .... Natale 2 !

che dire, il Natale è sempre stato per i piccoli un periodo di attesa e divertimento, si facevano le feste in casa con i parenti tutti insieme c'erano i vari piatti di Natale e arrivavano i regali, ai miei tempi più contenuti anche in base alle possibilità, c'erano le bancarelle con i dolci, ricordo che stavo col naso attaccato alla vetrina dell'unico negozio di giocattoli del mio paese e guardavo sia i giochi che le statuine del presepe ancora fatte in terracotta o gesso, quest'ultimo mi ha sempre affascinato e ancora adesso lo faccio con passione, anche utilizzando le varie tecnologie, quest'anno per esempio ho fatto un mini presepe con effetti alba giorno tramonto e notte, tornando ai giochi ho ricevuto per natale il mio primo trenino, era a molla, fatto di latta con loco a vapore e due carri passeggeri, per farlo andare una chiavetta in metallo si caricava la molla e girava nel suo piccolo ovale, poi una volta cresciuto è arrivata la prima vera confezione della Lima, una gioia immensa e quando riuscivo con la paghetta acquistavo dei pezzi in più, una passione che ho sempre avuto fino ad oggi, forse qualcuno lo ricorda, era usanza tempo fa la strenna del ferroviere, i dipendenti delle ferrovie avevano come dono una confezione con trenino elettrico per i figli maschi e bambole per le femmine, avevo un amico col padre in ferrovia e puntualmente aveva questo regalo.
- Giacomo
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Re: Ricordi di .... Natale 2 !
- adobel55
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Re: Ricordi di .... Natale 2 !
Avevo 5 anni, l'altro ieri praticamente, sentii bussare alla finestra, aprii e trovai sul davanzale la scatola della RR con la loco pinocchio e le tre carrozze verdi.
Che gioia ed emozione che mi porto addosso ancora oggi.
Anche io conservo ancora il primo trenino e colleziono la vecchia RR.
Ciao e Buon Natale
Adolfo