I condensatori sono pericolosi proprio perché mantengono la carica anche dopo giorni, e la scarica non è elettrostatica, come quella che si prende scendendo dall'auto. E' proprio capacitativa, quindi satura di "potenza elettrica". Ma ne parleremo, proprio in questa discussione.
Addentriamoci ora nei componenti elettronici, abbiamo.... per meglio dire... Ho parlato della resistività dei conduttori... Parliamo quindi della resistenza....
I resistori
I resistori, nome corretto degli specifici componenti elettronici, e non "resistenze", nome erroneamente datogli, sono dei componenti che hanno la funzione di aumentare la resistività in un punto specifico del circuito. Oggi per comodità, per sbagliata abitudine, viene chiamato resistenza anche il componente in quanto, come "resistore", viene definito in modo generico qualsiasi componente od utilizzatore che crei resistenza elettrica (lampadina, avvolgimento elettrico, etc...)
Un resistore non è un "trasformatore" di corrente, ma è un componente che ha la capacità di aumentare la resistività elettrica, facendo diminuire l'assorbimento elettrico, riducendo gli ampere in transito. Il resistore (o resistenza) è un cilindretto composito, formato da varie leghe e polveri di carbone, con due estremità metalliche che hanno lo scopo di collegarlo, tramite saldatura a stagno, al circuito. Le due estremità sono dette "reofori", come tutte le estremità lunghe a "saldare" dei componenti elettronici.
Lo scopo di un resistore è quello di portare la corrente ad un valore preciso nel circuito, per poter avere "parametri" di corrente idonei ad un certo funzionamento ed ottenere parametri precisi su altri componenti. L'eccesso di corrente in transito che viene "bloccato" è trasformato in calore. Tale differenza di potenza trasformata in calore viene calcolata in Watt.
La capacità di resistenza di un resistore viene calcolata in Ohm, ci sono ovviamente multipli, come per tutte le unità di misura. Partendo dalla base di misura che è l'Ohm, avremo i 1000 Ohm che corrispondono a 1 KOhm (chiloOhm), 1.000.000 Ohm corrispondono ad 1 MOhm (megaOhm).
La capacità di dissipazione (dispersione di calore) invece viene misurata in Watt, dovremo quindi calcolare quanti watt dovrà dissipare la nostra resistenza per avere un funzionamento ottimale, senza bruciare o fondere nulla. 1/4 W equivale a 0,25 Watt, 1/2 W equivale a 0,5 Watt, etc....
Per i calcoli di dissipazione ne parleremo più avanti.
La resistività del resistore viene indicato sul componente con dei codici colore unificati o sigle. Questi colori indicano la resistività del componente, nonché la tolleranza d'errore della resistività stessa.
Esistono 4 diversi modi per siglare la capacità di una resistenza, due a codici colore e due con sigla alfanumerica.
I codici colore:
A 4 strisce (più comuni): tre definiscono il valore, una la tolleranza
A 5 strisce (resistori speciali): tre definiscono il valore, una il divisore o multiplo, una la tolleranza. Queste sono resistenze speciali, poco utilizzate in ambito "amatoriale". Quindi non ne spiegherò per il momento il significato, lievemente diverso, della 3^ e 4^ striscia.
I colori corrispondono ad un numero, o decina, o centinaia, o migliaia, a seconda della loro posizione.
Di seguito l'elenco base dei colori e corrispondente numero:
nero= 0
marrone= 1
Rosso= 2
Arancio= 3
Giallo= 4
Verde= 5
Blu= 6
Viola=7
Grigio= 8
Bianco= 9
Come identificare il valore di resistività di una resistenza.
Se guardiamo lo schema seguente, vedremo che le righe (o strisce) sono decentrate. La prima striscia è sempre quella più vicino al reoforo.
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La prima striscia (dell'esempio nello schema) sta ad indicare il valore ed è rossa, corrisponde quindi a 2.
La seconda striscia indica ancora il valore, ed è rossa. Quindi 2
La terza striscia indica il divisore od il moltiplicativo. All'elenco colori, in questa sezione, dobbiamo aggiungere altri 2 colori e rivedere il loro significato.
Elenco colori terza striscia:
nero= / Nullo
marrone= 0 (moltiplica per 10) - (marrone, nell'elenco base, significa "1", quindi 1 zero)
Rosso= 00 (moltiplica per 100) - (Rosso, nell'elenco base, significa "2", quindi 2 zeri)
Arancio= 000 (moltiplica per 1000, ovvero 1 Kohm)
Giallo= 0000 (moltiplica per 10.000, ovvero 10 Kohm)
Verde= 00000 (moltiplica per 100.000, ovvero 100 Kohm)
Blu= 000000 (moltiplica per 1.000.000, ovvero 1 Megaohm)
Viola=0000000 (moltiplica per 10.000.000, ovvero 10 Mohm)
Argento= :100 (dividi per 100)
Oro= :10 (dividi per 10)
Quindi, ad esempio, una resistenza a quattro strisce che porta i seguenti colori: Rosso-Rosso-Arancio -Argento significa che ha il seguente valore:
Prima linea (valore): Rosso= 2
Seconda linea (valore): Rosso= 2
Terza linea (N° zeri dopo il valore): Arancio= 3 (tre zeri)
Ciò sta a significare: 2-2-000, quindi 22 KiloOhm... Oppure 22.000 Ohm.
Vi è una quarta riga, che riporta la tolleranza del valore stesso:
Marrone= 1%
Rosso= 2%
Oro= 5%
Argento= 10%
Questi sono i colori più comuni. Vi sono altri colori che definiscono la tolleranza decimale, utilizzati in resistori di precisione. Per informazione li metto comunque.
Grigio= 0,05%
Viola= 0,1%
Blu= 0,25%
Verde= 0,5%
Questo significa, nel caso del nostro resistore da 22 K, che ha una tolleranza di +/- 10%, quindi più o meno 220 Ohm rispetto i 22.000 dichiarati.
Da ricordare, perché importante, che la striscia nera, equivalente a "zero" è valida solo in seconda posizione. Se messa in prima o terza posizione ha significato "/" ovvero.. Nullo.... Niente.. Nisba.
Una resistenza marcata Nero-Rosso-Marrone, significa "/-2-0. Ovvero 20 Ohm.
Ma normalmente la siglatura viene fatta inversa, cioè Rosso-Nero- Nero... Ovvero, appunto, 2-0-/, quindi sempre 20 Ohm.
E' possibile trovare anche sigle alfanumeriche stampate sulla resistenza stessa. queste sigle riportano la resistività direttamente dichiarata. Per utilizzare lo stesso esempio avremo la sigla 22K per la nostra precedente resistenza.
oppure 2K2 per indicare 2,2 kiloOhm, etc.
Un altro sistema è quello numerico. Ovvero 223. Che significa sempre 22 K. L'ultimo numero indica quanti zeri seguono... Quindi 3 zeri seguono il 22.... 22000 Ohm.
Come calcolare i watt che deve dissipare?
La formula l'abbiamo già vista. V"A=W. Quindi, se dobbiamo inserire una resistenza su un led che viene alimentato a 12 V ed ha necessità di 0,018 A... 12x0,018=0,216. la nostra resistenza dovrà dissipare 0,216 watt, quindi, una resistenza da 1/4 watt (0,25 watt) è sufficiente.
La capacità di dissipazione di una resistenza fa cambiare le dimensioni della resistenza stessa.
Di seguito una foto di alcune resistenze da 1/4W - 1/2W - 1W - 2W - 3W - 5W
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<font color="red">Chiedo scusa. Ho modificato un po' di errori grammaticali e di punteggiatura (sicuramente non tutti [:I])</font id="red">