Intanto ricordo che comunque sul mio sito http://stefano.dalli.it/model/schlossbach/ riporto gli aggiornamenti.
In particolare qui vorrei scrivere sui modelli di edifici che realizzo.
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Uso Google SketchUp 8 per realizzare i modelli 3D in scala al vero e trovo questa attività preparatoria estremamente utile.
Quando il modello 3D è ok, procedo con l’esplosione delle facce in elementi bidimensionali che poi stampo in scala 1:160.
Poi, incollo le stampe su cartone molto compatto (simile a quello impiegato dalle macchine ‘laser-cut’) di spessore 1.5 mm oppure su compensato o MDF 4 o 6 mm. Ritaglio quindi le forme con cutter o seghetto. Infine assemblo gli elementi avendo prima avuto cura di completare con tutti gli oggetti pertinenti (intonacatura, pittura, porte, finestre, tetto, grondaie, fregi, ecc).
Il ponte Schlossbach
Il ponte ferroviario in ferro a un binario Schlossbach si trova nelle vicinanze di Zirl e Seefeld, Austria lungo la linea della Mittenwaldbahn che collega Salisburgo a Monaco di Baviera. Il ponte attraversa la gola e il torrente omonimi con una altezza di circa 60 metri.
Il modello in scatola di montaggio della NOCH molto ben fatto grazie alla tecnologia ‘laser-cut’ si è però dimostrato molto delicato da montare, maneggiare e poi da inserire nel contesto del diorama.
Il ponte è stato dipinto con un colore blu-verde simile all’originale.
Ho comunque realizzato un modello 3D semplificato in cartone che ho inserito nel diorama durante i lavori per non danneggiare quello ‘buono’ che ho inserito alla fine.


Il Castello di Andraz Livinallongo
Il castello si trova in provincia di Belluno lungo la strada che porta al Passo Falzarego.
La realizzazione del modello 3D ha mostrato alcune complessità a causa soprattutto dei distacchi e dei crolli delle pareti posteriori e interne. Il castello è privo della copertura e i ‘merli’ che si vedono sarebbero in realtà gli incassi delle travature.
Fortunatamente la parte anteriore è ben mantenuta.
Il castello è stato recentemente restaurato aggiungendo una copertura in lastre di vetro.

Ecco qui invece il castello esploso in elementi bidimensionali.

Ho impiegato compensato marino di 6 mm di spessore per ritagliare le facce che sono state poi intonacate da ambo i lati con una sfoglia di DAS di circa 1/2 mm. Una volta essiccato ho proceduto ad incidere i conci con punte di 0.6 e 0.2 mm; ho ‘sacrificato’ 2 vecchi Rapidograph per fare l’operazione.

Il castello è stato montato su una corteccia di sughero alta circa 300 mm.

Quando ci sono componenti con un dettaglio molto spinto ho proceduto con la stampa 3D i cui costi si sono dimostrati molto contenuti (come ad esempio la griglia di travi del tetto; vedi immagine di sotto).
Immagine:

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Ho poi sottoposto il lavoro di scolpitura dei conci ad un processo di invecchiamento che rendesse più verosimile il tutto; ho quindi intonacato alcune parti e con un bisturi usato a mo' di falcetto ho spianato alcuni conci lasciandone in evidenza altri; in questo modo ho creato un effetto di profondità. Infine ho proceduto a sporcare (non tinteggiare, orrore!) con pennello finissimo ma soprattutto col pollice.
Il risultato è questo.


