Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
Siamo con i lavori in corso quindi siccome desidero creare tanti "angolini"... ecco due possibili soluzioni, non ancora invecchiate e colorate come vorrei, ma che rendono l'idea.
Ecco i due paraurti che ho a disposizione... Credo che questa sia la soluzione migliore, colorando a ruggine il paraurti e aggiungendo della vegetazione e altri dettagli che vedrò in fase finale, quando il piano sarà definitivamente poasto nella vetrina. Mi piacciono le tue immagini Massimo.
Una delle difficoltà che riscontro in questo progetto è la difficile reperibilità di immagini di un DL in epoca III a colori che ritraggano tutto fuorchè un rotabile in primo piano.
Immancabilimente il rotabile "impalla" la visione di quello che erano i manufatti che "occupavano" la vita di tutti i giorni intorno a fabbricati e rotabili.
Carriole, bidoni, scale, sgabelli, attrezzi e molto altro ancora saranno da posare.
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
Per guadagnare in colpo d’occhio lo metterei più staccato dal muro.
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
Grazie...
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
Dopo aver posato lungo tutti i binari la massicciata sono passato alla posa della graniglia sotto i deviatoi Tillig Elite Cod. 83. Operazione delicata per evitare problemi sugli aghi dovuti alla posa di graniglia e colla e in seguito alla verniciatura (ancora da eseguire).
Determinata la zona di movimento degli aghi (vedi segni bianci sulle traversine evidenziati dalle frecce rosse) lentamente ho lasciato cadere la graniglia (Tillig art. 86607) e con l'ausilio di un pennellino piccolo l'ho distribuita tra le traversine cercando di restare al di sotto della parte superiore delle traversine.
Nella zona della tiranteria degli aghi non ho posato la massicciata per evitare problemi, una buona verniciatura di nero opaco preventiva dopo la posa del deviatoio e una successiva sporcatura basteranno a mascherare la zona A secco ho mosso più volte il deviatoio nelle due direzioni, curando che tra aghi e controaghi non si fosse incastrato qualche "sassolino".
Successivamente ho testato il transito con un carro (spinto a mano) e poi con un paio di locomotori Diesel (Kof e BR 204) in trazione.
Verificato che il movimento degli aghi e il passaggio dei rotabili non dasse problemi ho procedito con l'incollaggio. Con un contagocce ho distribuito dell'alcool denaturato al 90° facendo attenzione a farlo cadere tra le traversine sulla massicciata fino a bagnarla (bastano poche gocce).
Poi con un'alto contagocce ho distribuito la solita miscela di Vinavil (1 parte), acqua (2 parti) e alcune gocce di detersivo per piatti, facendo scrupolosa attenzione di far cadere le gocce sopra la graniglia.
L'acool preventivamente applicato aiuta la miscela a correre e penetrare tra la massiccita.
Nel caso la miscela finisca sui cuscinetti di scorrimento o sul lato dei binari un cotton fioc o uno stuzzicandenti con del panno asciutto aiutano a togliere le eccedenze di miscela in questa zona. Ho ancora mosso più volte il deviatoio nelle due direzioni, controllando che tra aghi e controaghi non si fosse mossa della graniglia e poi qualche test di passaggio con rotabili.
La posa della massicciata in linea può essere effettuata quasi a "cuor leggero" ma con dovuta attenzione e cura, mentre la zona dei deviatoi, specie dove scorrono gli aghi, impone calma e cura particolari quindi e sempre bene prendersi il tempo necessario per evitare sorprese.
Per le fasi di verniciatura di binari e deviatoi... ne parlerò più avanti.
Anche questa volta nessun richiamo al mio sito...
Ci vediamo a Verona... Ciauz
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
In più non contento ho iniziato a vernicare e invecchiare alcuni tratti...
La colorazione viene eseguita con il metodo del certosino, cioè pennellino e colori acrilici, quali il nero ossido (Amsterdam Standard Series N° 735) come base, poi dark grey blue (Vallejo N° 71054), per la ruggine light rust (Vallejo N°71129).
Nelle foto che seguono a sinistra binari e deviatoi già colorati, a destra il binario ancora "pulito". Iniziata anche la posa e la colorazione dei tombini che nascono i deviatori a slitta per il comando elettrico dei deviatoi,
Qui il colore di base è il cement grey (Vallejo N° 71045), poi con il pennellino sporco dalla colorazione di binari e massicciata si da vita all'invecchiamento, nella foto solo ancora parziale La zona del movimento degli aghi va "caricata" con il dark grey blue, in quanto il grasso usato (al vero) per mantenere in esercizio gli aghi dei deviatoio, sporca pesantemente la zona. La verniciatura nel DL non è tutta uguale e varia da zona a zona, per ora questa parte è soggetta a movimento quindi al centro con del colore bianco, quasi secco lo si posa ial centro e poi con il pennellino lo si "tira" parallelamente alle rotaie, mi raccomando una cosa leggerissima.
Attenzione, durante la verniciatura provvedete a ripulire subito gli eccessi sulla testa del fungo rotaia e al termine prima di una prova di circolabilità passate sempre la gomma abrasiva (tipo austriaco) e nei punti balordi aiutatevi con un bastoncino in legno da spiedino.
Da ultimo, visto che ho deciso di fare in modo che gli edifici siano amovibili per manutenzione (specie le rimesse), sto studiando un sistema che permette il poasizionamento e il collegamento elettrico con un concetto di presa e spina.
L'edificio fa da spina e il basamento da presa, il tutto con tubo e tondino di ottone... ne riparleremo,
Non vi rimando al mio sito,,, per approfondimenti, mi spiace per ora non riesco.
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
colori molto bene
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
Le posizioni dei fabbricati e delle infrastrutture sono abbastanza definitive e i loro montaggi proseguono.
La verniciatura dei fabbricati e infrastrutture non è definitiva, anzi sono grezzi o andranno ridiopinti.
Ad oggi le due rimesse hanno ricevuto una modifica che permette lo smontaggio del fabbricato e nello stesso tempo ricevono l'alimentazione per l'illuminazione.
In pratica il fabbricato fa da spina maschio e il basamento fa da presa femmina.
A tempo debito descriverò nel dettaglio.
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
Saluti. Egidio.
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
Sto raccogliendo immagini ed esperienza del lavoro mano a mano progredisce e sicuramente pubblicherò il tutto.
Per ora la parte meccanica funziona, manca quella elettrica perchè sto aspettando del materiale per l'illuminazione.
L'idea va bene anche per veicoli statici in genere, dove nella stessa posizione si può intercambiare un veicolo con illuminazione.
Stessa cosa vale anche per porzioni di paesaggio, i perni fanno da riferimento, addirittura si potrebbe avere più edifici da intercambiare a volontà.
La rimessa grande ha 4 perni, la più piccola due, posti in diagonale agli angoli, per gli altri devo ancora decidere sul da farsi.
Sempre nella rimessa a due stalli, il tetto è asportabile e ha due perni con la stessa tecnica, visto chè andrò a fissare dei led SMD, alle due capriate.
Il fatto di aver reso asportabile le rimesse permette di andare a pulire i binari che altrimenti resterebbero coperti dall'edificio.
Attenzione io non ho riprodotto nulla all'interno di alcun edificio, visto lo scopo della vetrina, solo ci sarà una colorazione e un illuminazione mirata, sperando di non incorrere troppo in un effetto presepe.
L'illuminazione sarà a 12 volt con led a luce calda.
Resterà poi da risolvere un problema, la luce che filtra da sotto la base dell'edificio, ma ho una mezza idea, vedremo.
A lato di questo, la gru di sollevamento (capra o capria), infrastruttura presente il DL di una certa importanza, per la manutenzione dei tender delle locomotive a vapore,
Io ho montato e posato un modello non in stile italiano, in quanto non ne esistono in commercio, fatto salvo ditte artiginali e non volevo intraprendere il fai da Te.
Mi son preso una delle tante licenze ferromodellistiche presenti in questo impianto, che intende "ricreare" l'ambientazione di un DL in stile italiano e comunque permettere, con un tracciato abbastanza verosimile, la movimentazione di rotabili in Epoca III e trazione vapore e Diesel.
Alla prossima...
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
Questa vetrina sarebbe bello farla in scala TT si potrebbe fare il 40 % in più sul tracciato e completare meglio il DL.
Qui mancheranno alcuni edifici e si adatta di più a rotabili tipo locotender, ma suvvia ci faremo girare di tuTTo un po'.
Di certo la soluzione della norma FIMF 3000 applicata alla scala TT non sarebbe male.
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
Sistemazione dei cavi già posati e nuova stesura dei cavi per l'illuminazione di edifici e lampioni. Visto che siamo in tema di "eletricità", devo allestire un cavo di alimentazione a 3 coppie ed ho acquistato un connettre Molex a 6 pin e siccome non li ho mai usati qualcuno, gentilmente, mi sa indicare dove trovare un minimo di istruzioni per il montaggio/cablaggio? Grazie...
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
Questi si infilano a scatto nel connettore in plastica.
I terminali maschio vanno nel connettore femmina e viceversa.
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
Occorre però osservare alcune regole per ottenere il massimo dell'efficienza.
Nelle prese femmine vanno inseriti i contatti maschio, nelle prese maschio vanno inseriti i contatti femmina.
Spellate il filo per un tratto molto breve, non più di 5-6 mm.
Inserite il filo nella parte posteriore del contatto e fate una prima crimpatura sulla parte coperta dalla plastica isolante usando le linguette più lunghe e più distali.
Crimpate poi la parte di filo spellato con le linguette più corte, poste appena all'interno delle prime linguette che avete appena crimpato.
Su questa parte di filo spellato crimpata date un punto di saldatura a stagno; questo vi garantirà una tenuta nel tempo, altrimenti potrebbe succedere che il filo elettrico si sfili da crimpature eseguite in modo non perfetto.
Se usate due connessioni simili ravvicinate, fate in modo che sulla stessa parte ci sia una presa femmina e una maschio così da non confondere le rispettive connessioni controlaterali
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
Ho aggiunto della guaina termorestringibile (la devo solo scaldare) ai due capi del vao prima dei blocchetti.
Funziona, ma e dico MA... MAI PIÙ senza una pinza crimpatrice ad hoc.
Siccome non monto tutti i "mercoledì" del mese dei connettori Molex, ho fatto tutto a mano con spelafili, pinzette varie, ditoni, cerotti e santeparole rivolte alla volta celeste che tuTTi ci sovrasta.
Ho evitato l'inutile spesa della crimpatrice per un solo cavo, ma tra santi e tempo per la realizzazione... fate voi.
In passato ho realizzato altri connettori di tipo DIN e D-SUB, sempre con cavi saldati, ma anche qui il mio punto critico erano le saldature, oppure mammut a spina ed oggi che ho optato per i Molex con l'esperienza sul campo, personalmente, per il futuro userò quelli che seguono (esempio 15 pin):
Connettore DB15, installato su un pratico PCB e racchiuso all’interno di un robusto guscio in materiale plastico.
Consente di mettere a disposizione tutti i contatti, mediante un comodo morsettiere a vite numerata, si rende perfetto pertanto per effettuare rapidamente cablaggi e connessioni, senza l’ausilio del saldatore. Bene ora la "corrente" a vario titolo scorre "allegra" nei cavi, solletica motori, eccita solenoidi e allampa luci e di seguito i primi test di illuminazione di edifici e tracciato.
Occhio... le foto che seguono sono solo test di illuminazione notturna provvisorie. Gli edifici non sono ancora verniciati (esterno e sopratutto interno) e i led a luce calda non sono ancora mascherati e magari opportunamente "rizavorrati" a livello di resistenza.
Concludo che la manipolazione degli edifici dotati del sistema perni e tubicini che ho descritto in precedenti messaggi mi sta dando soddisfazione, specie in questa fase dei lavori.
Sia il continuo posa e togli e la connessione elettrica sono facilitati e al momento mi sento di suggerire di mettere ad ogni edficio almeno 4 di questi contatti se non altro per il fatto che gli edifici seppur montati con perizia, non hanno angoli e pareti verticali perfetti e il posare soli due perni in diagonali, può dare dei problemi vincolando l'edificio a non posarsi perfettamente sul piano.
Troverò rimedio...
Non vi rimando al mio sito per ulteriori approfondimenti... è inutile non ci riesco a tenerlo aggiornato...
IpGio
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
Le bretelle di collegamento non sopporterebbero certi flussi di corrente.
I Molex_midifit vanno bene soprattutto per le dorsali dei plastici modulari dove si usano cavi elettrici dal diametro minimo di 1,5 mm.
Senza comperare la crimpatrice, per i connettori possono bastare una forbice da elettricista e una piccola pinza a becchi corti.
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
Il mio impianto è "piccolo" ecco perchè ho comunque optato per i Molex e i diametri dei cavi sono minori.
Il cablaggio di un impianto è sempre cosa da valutare bene partendo dalle dorsali (bus trazione, bus accessori e bus illuminazione, fino all'utenza.
Ci sarebbe da scrivere una bella fotoguida a riguardo...
IpGio
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
Meglio così... ... oppure ci metto un cancello stile FS?
Sarei orientato con la soluzione "cancello stile FS" aperto o semi chiuso, anche se poi ho lo sfondo da sistemare un attimo in fase di posa.
Come tutto il DL, poi sarà ravviavato da altri particolari, ma per ora mi limito alla posa degli oggotti più "grossi".
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
Credo che dare un uscita al complesso DL dia più ampiezza.
Ciao
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
Edificio arancio e torre piezometrica sono nella posizione definitiva?
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Re: Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000)
La torre piezometrica è ancora "ballerina" ma credo che sia avviata alla posa in quella posizione.
Tenete presente che per via della gestione dei deviatoi che sarà prettamente manuale il portarla in altri punti o ostacola il passaggio delle mani/braccia o 'impalla" un poco la vista dei deviatoi dalla parte dello spettatore e/o movimentista.
Ho dei pali con lampioni da posizionare e anche qui sono in difficoltà e devo tenere anche in considerazione la pulizia dei binari che seppur facilitata dalla possibilità di togliere/mettere gli edifici con i perni che ho descritto in precedenti messaggi devo rendere semplice nella esecuzione.
IpGio
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