Emozioni
- giacomo58
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Emozioni
In attesa di liberare il piccolo vano di 2x2,2 metri dove ricostruirò un plastico purtroppo di piccole dimensioni, mi trovo a pensare con nuove emozioni agli ambienti che tornerò a costruire, stazioni, palazzi, strade montagne, paesaggi e treni. Mi chiedevo cosa spinga noi modellisti a tanto impegno. Una passione qui finalmente condivisa, che spesso, dai "non addetti ai lavori", viene percepita come futile, infantile, e quando va bene un inutile dispendio di energie, tanto ( almeno per me ) da vivere in solitudine questa gioia.
Non capiscono quali emozioni possano suscitare dare vita a luoghi di fantasia ed epoche passate di treni, di partenze e di ritorni.
Vorrei chiedervi cosa vi spinga ad investire tempo e denaro in questa fantastica attività.
Personalmente, come scritto nella presentazione, un po' la voglia di ritrovare la gioia del mio primo "trenino", un po' il piacere di creare un mondo inesistente se non nella mia fantasia, un po' la passione dei viaggi e dei treni, mezzi che in gioventù mi portarono in giro per l' Europa.
E per voi? cosa ha alimentato questa passione?
Scusate se il quesito non è tecnico ma puramente teorico.
Se risultasse uno spunto riflessivo non gradito, mi limiterò in seguito a postare domande più inerenti e non toccherò più simili argomenti.
Ma in attesa di sporcarmi di nuovo le mani di colle e di colori, ecco qui il mio primo messaggio.
Buon divertimento, e non dimenticate mai che le passioni sono emozioni che nutrono il nostro spirito.
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- lorelay49
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Re: Emozioni
Come vedi c'è sempre un motivo per fare, creare e divertirsi. Il mondo modellistico ferroviario è una incubatrice di sogni che via via si materializzano nella mente per poi trasformarsi nella realtà in costruzioni, villaggi, scali merci.... insomma riprodurre tutto quello che la ferrovia (quella vera) attraversando con il percorso ferrato trova ed incontra nel viaggio.
Ciao e come si dice.... buon viaggio con il treno ovviamente
- adobel55
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Re: Emozioni
- Docdelburg
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Re: Emozioni
Vivevo a Verona e dalla finestra al 5° piano osservavo, ad una notevole distanza di chilometri, i treni transitare. Era l'esercizio che non mi stancavo mai di fare.....
La ferrovia, per me, è sempre stata fonte di emozione.
Da piccolo senza apparente motivo, poi, da ragazzo, era la raffigurazione del viaggio, della libertà di andare e di scoprire nuovi orizzonti. Il viaggio anche come modo di incontrare e reincontrare persone. E curiosità per le varie tipologie di rotabili, il gioco a riconoscere i vari locomotori e le livree delle carrozze. Per non parlare degli strani carri merci che pian piano popolavano le direttrici.
Ora la passione è motivata anche dal fatto che il fermodellismo è una sintesi di tanti aspetti tecnico-costruttivi come nessun'altro hobby. Mi entusiasma progettare, lavorare col legno, far funzionare accrocchi elettronici dopo aver saldato i vari componenti, mi piace addentrarmi nel mondo digitale e giocare con i programmi informatici di gestione dei plastici.
E poi perchè crescendo......... cambia solo il prezzo dei giocattoli!
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Re: Emozioni
- Andrew245
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Re: Emozioni
- giacomo58
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Re: Emozioni
Io mi scuso con coloro i quali non vivono queste emozioni, ma negli interventi che ho letto ho avuto la conferma che stiamo anche ricercando di far rivivere un mondo antico che non c'è più. Lungi da me la lode al passato tipica della terza età, ma a volte il ritmo frenetico del mondo attuale fa perdere lo spessore delle sensazioni, e il paesaggio non mostra più le finestre sconosciute di palazzi che non vedremo mai più, ma un'unica asettica striscia confusa sfuocata falla velocità dei 300 km orari. Buona notte
- Luca Solis
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Re: Emozioni
Era appeso alla parete della mia camera da letto e, per quanto di dimensione ridotte (stimerei 2,5m x 1,5m), aveva una grande stazione con tanto di piattaforma girevole.
I binari e la piattaforma erano di metallo come pure il lungo ponte ad arcate...
Quando avevo 14 anni ci trasferimmo, il plastico fu smontato e il materiale riposto in alcuni scatoloni e mai più utilizzato.
A 28 anni, ormai sposato e con il primo figlio in cantiere una notte sognai di fare un plastico.
Non ci crederete ma tutto è ripartito da un sogno...
La mattina ne parlai con mia moglie e lei mi propose di utilizzare parte dello scantinato dei suoi genitori.
Un vero colpo di fortuna anche perché lo spazio a disposizione era notevole (oltre 12 mq).
In cinque anni (1990-95) ho progettato e costruito il mio primo plastico (prima foto).
Scala H0, Soggetto DB, rotaie e impianto elettrico Fleischmann.
Nel 1995, casa nuova finalmente con la stanza per il plastico!
Famiglia e lavoro hanno lasciato pochissimo tempo libero: “Solis” (H0m, RhB, anni ‘80) fu infatti terminato solo nel 2020 "grazie" ai vari lockdown (seconda foto).
Sempre nel 2020 ho dovuto smantellare il mio primo plastico e, con il materiale recuperato, ho costruito un plastico modulare che ho chiamato “Bierdorf” (H0, DB, anni ’60, terza foto).
"Solis" e "Bierdorf" erano pensati per condividere in inverno la stessa stanza (quarta foto).
Nel frattempo mi era venuta voglia di realizzare "qualcosa" di FS, senza rinunciare però né a DB né a RhB.
Quindi la folle idea di ricominciare da zero, demolendo sia "Solis" che "Bierdorf" per poter ingrandire la stanza abbattendo una parete.
Ho progettato un originale plastico multi-livello con i tre soggetti presenti contemporaneamente.
Battezzato "4S" (quattro stazioni tutte con nomi che cominciano per S), è in costruzione dall'aprile 2022... (ultima foto).
E la passione continua...
- Andrew245
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Re: Emozioni
- giacomo58
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