Da quando ho ricominciato a sognare "i treni" mi sono rituffato in questo mondo costruendo alcuni diorami, le cui realizzazioni potete leggere
tra le Fotostorie e le Fotoguide.
Ora ho deciso di iniziare la costruzione di un mio primo vero plastico. in scala H0.
La mia intenzione è quella di riprodurre, con un ovale un pò particolare, una linea a binario singolo e due scorci della "Porrettana".
Per la stazione, molto piccola, andrò di fantasia e si chiamerà "Castello" come il rione in cui abito.
Il ponte rappresenta quello "delle svolte" anche se ho dovuto adattarlo allo spazio a mia disposizione.
Nella realtà è un ponte a 10 archi di 10m con raggio di curvatura, se ricordo bene, di oltre 300m.
Il mio angoletto mi ha permesso di farlo con 5 archi che però sono perfettamente in scala 1:87, mentre il raggio è di 542.8mm.
Tutto sommato, quando sarà realizzato con tutto ciò che lo correda (casello, strada, passaggio a livello ecc.) penso che non dovrebbe essere male.
Ecco il ponte al quale mi sono ispirato.
Di seguito la sua riproduzione.
QUI puoi vedere
come è stato realizzato.
Nel disegno sotto, potete vedere le dimensioni del plastico.
Il tratto di binario che proviene dalla stazione nascosta, si immette con uno scambio nel tratto dritto esterno alla spirale.
Ed ecco la locazione del plastico con il primo vero pezzo dell'assieme, il cuore della spirale, e il relativo ovale.
Incominciano i lavori di "sopraelevazione" nell'attesa che arrivino le rotaie.
Prima di cominciare a tirar su la spirale, devo aver montato assolutamente le rotaie sulla pista che sale dalla stazione nascosta che è proprio
dietro.
Nel frattempo ho realizzato un altro ponticello.
Sempre rifacendomi a scorci della Porrettana, ho cercato di riprodurre un ponte sul fiume Reno.
Tutto Forex eccetto il piano dove poggeranno i binari.
Il forex (che incollo con l'attak) l'ho trovato in un laboratorio che lavora con il plexiglas.
Si amplia la dotazione di impianti fissi sul mio plastico.
È la volta della stazione di "Castello".
La scritta l'ho eseguita in rilievo come ho visto in certe piccole stazioni anche qui in Toscana…
Per il nome mi sono ispirato a "CASTELLO", il mio rione.
E come avrete notato dalla foto sopra, in stazione non poteva certo mancare una "ritirata"!
QUI puoi vedere
come è stata realizzata.
Anche lo scalo merci è autocostruito con compensato da 2mm.
Nel frattempo il plastico cresce e vengono posizionati i due ponti.
Ed ecco l'elicoidale con una parte dei binari posati.
Ogni giro il tracciato sale di 85mm pari a circa 3400mm lineari.
Per il raggio ho utilizzato come dima quello di Roco, cioè 542.8mm.
Ho anche dato una leggera sopraelevazione e nel tratto in curva del ponte già si nota.
Per l'elicoidale la darò una volta fissati i binari, agendo sui dadi interni alla curva.
I lavori procedono con la realizzazione del doppio tratto rimovibile.
La posa dei binari e sulla destra la futura stazione nascosta.
Febbraio 2011: la posa della Stazione di Castello al di sopra della stazione nascosta.
Inquadratura della stazione dalla visuale opposta.
L'elettrificazione della stazione nascosta è terminata.
Ecco la mia consolle su un pannello multistrato di 6mm.
Nella foto che segue si può notare il circuito che è stato chiuso: finalmente ho la possibilità di vedere il mio "minuetto" che percorre un
giro intero.
Nel frattempo inizia la realizzazione dei portali.
E fanno la comparsa i primi edifici.
Anche Castello avrà la sua piccola rimessa.
I finestroni e la porticina sono in plasticard da 1mm, mentre le "marsigliesi" sono in cartoncino spessore 0,6 mm circa e di 3mm x 4mm come
superficie.
Poi realizzerò i portoni di ingresso in compensato da 1mm x 2mm.
Viene autocostruita anche la "fossa d'ispezione".
Un altro piccolo particolare, anch'esso autocostruito, va ad arricchire la stazione di Castello: la pesa!
Ed ora le "casse di manovra".
Sono piccoli dettagli che però impreziosiscono l'opera.
Il materiale utilizzato è legno, eccezion fatta per il cilindretto che sbuca sulla parte superiore che è filo d'acciaio diametro 1mm.
In una stazione che si rispetti non può di certo mancare un parcheggio…
La ringhiera è autocostruita con stelo in plastica da 1,5mm di diametro e filo d'acciaio di 0,5mm di diametro.
Fanno la loro comparsa anche i primi alberi realizzati con fogliame della WOODLAND cosparso sulla famosa Teloxis Aristata.
Ed ecco la "grande muraglia" realizzata in forex con differenti pareti ed assemblata in loco…
Fanno la loro comparsa i primi rotabili…
Vengono realizzati i portali (forex) ed altri particolari quali questo serbatoio dell'acqua.
Anche i "macachi" sono autocostruiti.
Non avendo il tornio ho provato a realizzare la colonna con seghetto da traforo, una piccola troncatrice, alcune limette e molta pazienza…
Con il silicone ho realizzato un piccolo torrente.
QUI puoi vedere
come è stato realizzato.
La collinetta in un eloquente "prima" e "dopo".
Autocostruita anche la linea aerea.
Dopo fiumi e colline avevo proprio voglia di disintossicarmi… un "gabbiotto".
La realizzazione della vallata.
A differenza degli impianti fissi delle FS che, anche se ne sono rimasti pochi in buono stato, si riesce a trovare qualche disegno, per le
coloniche della mia regione è un problema.
La quasi totalità è stata ristrutturata e dell'aspetto "primitivo" non c'è più traccia.
La colonica realizzata è solo frutto di ricordi infantili…
Ho realizzato anche dei cipressi utilizzando il materiale che viene impiegato nella cappe aspiranti come filtro.
L'ho verniciato e incollato al tronco.
L'importante, per dare un pò di vita all'albero che potrebbe apparire come un carotone, è fare dei taglietti a lisca di pesce in senso verticale.
Anche il casello è realizzato in forex.
Ed ecco la strada provinciale…
Questo scorcio è praticamente ultimato…
Ho realizzato anche un cancello…
Ora si deve suonare per entrare nel podere…
Veduta panoramica.
L'autore Luciano Lepri, è a disposizione per domande, curiosità, informazioni e chiarimenti nella
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