Ben arrivato! Fai login o registrati per fruire di tutte le funzionalità del forum e del sito.
Se eri già registrato e non ti ricordi la password usa questo link per recuperare l'accesso.
Sito e forum dedicati al fermodellismo, il nostro hobby viene praticato in molte maniere diverse, tutte ugualmente valide: hai un plastico? oppure sei un collezionista? oppure un semplice appassionato? Non esitare a scrivere nel forum, tutti gli interventi sono benvenuti... Postate foto e video del vostro plastico e chiedete aiuto per ogni problema o curiosità inerente al nostro hobby.
Salve a tutti,
tanto per tastare il terreno la domanda è quella in oggetto.
Per la cronaca ho fatto svariati progetti in Scarm con alcune marche e bene o male mi sembra che siano tutte valide, chi più chi meno, poi girando in rete e leggendo oltre a verificare prezzi e disponibilità mi sarei orientato per i Piko HO A per armare il plastico.
Attendo i vostri pareri e suggerimenti in merito, grazie
Immagino tu abbia presente la differenza del codice rotaia: codice 100 per i vecchi tipi di binario, 2,5 mm di altezza, poco realistici e codice 75 con 1,9 mm di altezza, i più realistici. Di mezzo il codice 83 con altezza 2,1 mm, per certi versi ancora accettabile e adatto anche ai vecchi rotabili con bordini delle ruote alti.
Quello che dovrebbe guidarti nella scelta dell'armamento è soprattutto la geometria dei deviatoi e di conseguenza l'interbinario determinato da dette geometrie.
Gli angoli dei deviatoi con rispettivi raggi di deviata e ancor di più i raggi delle curve devono poi essere rapportati all'epoca cui il tracciato si riferisce.
Le locomotive, i carri e le carrozze corte delle prime epoche girano su tutto mentre le locomotive più recenti e le carrozze da 30 cm spanciano paurosamente su curve strette e mal digeriscono deviatoi dagli angoli generosi e raggi di deviata stretti.
Detto questo i Piko A sono degli onestissimi binari che si adattano a molte situazioni pur non avendo molte scelte in fatto di deviatoi.
Prendi in considerazione anche i Peco, meglio ancora se in codice 75.
Piko è una buona marca, ho sentito che ha gli aghi degli scambi fragili e vanno rinforzati, io personalmente mi piace di più roco, lo trovo più affidabile
Massimiliano
Grazie Mauro per le info interessanti, dato che vorrei creare un plastico e non lavorare su moduli credo che il fattore realismo sia importante ma non determinante.
Il problema reale sono appunto i rotabili che userò in futuro e che andranno in base al mio gusto e al piacere di veder girare una loco rispetto a un altra semplicemente perchè mi piace quella rispetto a un altra.
Per esempio ho acquistato una coppia di ALn 990 di Os.kar che come ben sai mal digeriscono raggi sotto i 420 e che se usate su raggi da 500 o superiori rendono abbastanza realistico il movimento, ovviamente per quel tipo di rotabile ci vorrebbero dei raggi da 700 o superiori.
Al tempo stesso mi piace la 626 che non richiede raggi elevati per girare, insomma come vedi prediligo un determinato periodo che è quello tra il 30 e l'80, epoca boh, la memoria per ricordare tutte le epoche vacilla un pò.
Non ho roba vecchia da far girare per cui potrei anche usare da subito un codice 75 (forse, la 626 è un acquisto recente ma è un modello di parecchi anni fa e magari non gira tranne che col 100). La scelta del codice per cui diventa ostica anche perchè non mi sembra di aver letto sui rotabili i codici a cui si adeguano, sarà che mi è sfuggito? Comunque hai qualche consiglio su che marca potrei utilizzare e con che codice? Ringrazio anche Max per il suo punto di vista e anche a lui chiedo consigli più precisi in merito oltre alla sua preferenza.[:I]
Mi verrebbe da risponderti che un tipo di binario che soddisfa molti criteri è il codice 83 marca Tillig. Permette la circolazione di rotabili anche vecchi con bordini alti, è molto bello da vedere, con rotaie già brunite in origine e ha molte scelte in fatto in deviatoi ma non è il più economico. Come seconda scelta direi, sempre come codice 83, i Roco Line senza massicciata o i Peco (questi ultimi sono presenti con rotaie di tutti e tre i codici).
Grazie Giovanni, Pierluigi e Mauro, mi spazzolo un po di siti per capire i costi delle varie marche da voi citate e poi ovviamente provo a riprogettare con ogni marca il mio futuro plastico, con i Piko ero sui 1400-1600 euro solo di armamento, vediamo a che soglia arriverei con gli altri!
Peco oppure Hornby cod.100 (in pratica sono la stessa cosa) sono le scelte sicure e più economiche. Roco e Tillig cod.83 sono le scelte più "smart" (ottima qualità, ottime performances con tutti i rotabili, un po' meglio i Tillig come estetica) ma sono anche i più costosi, Peco cod. 75 è la scelta un po' più rischiosa (qualche problema con rotabili molto datati ma, comunque, meno di quello che si potrebbe pensare) ma relativamente economica e di ottima qualità. Da sconsigliare, invece, i Peco cod. 83 perchè riproducono l'armamento americano.
Sconsiglio i binari con massicciata (sono più giocattolosi anche se i Fleischmann sono indistruttibili) e anche i Piko (vanno bene, al massimo, nelle tratte nascoste).
Ultima cosa... Peco e Roco sono disponibili sia con traversina riproducente quella datata in legno sia quella, moderna, in cemento.
Per le marche quanto detto da Mario è OK; personalmente ho scelto i Roco codice 83 con traversine di cemento per la linea principale e il Peco codice 75 con traversine di legno per le linee secondarie e scali merce. Nessun problema a passare da un codice all'altro (solo 0,2 mm di differenza).
Ciao
Saverio
Ciao, Luca.
Concordo con le recensioni positive circa i Roco cod. 83. Sul mio impianto ho messo quasi solo quello.
Permettimi di raccontare una mia esperienza.
Volendo installare diversi incroci inglesi la scelta, limitatamente ad essi, si era spostata sui Tillig (cod. 83). Bellissimi, italianissimi, con geometrie perfettamente compatibili con i Roco 83, ed estremamente realistici. Ma la loro finezza mi ha procurato diversi problemi di posa (trattasi del mio primissimo plastico) e di funzionamento in quanto gli aghi sono elastici, molto duri e ci vogliono motori "tosti" per gestirne il movimento (ho usato i Tillig). La posa non perfetta è probabile causa di numerosi svii (sebbene non con tutti i miei rotabili, solo con alcuni). Così ho deciso di dare il via ad una sperimentazione per sostituzione degli inglesi Tillig con i Peco 75: Hanno gli aghi incernierati con molla di blocco e, ad una prima impressione, sembrano essere montati con un layout più "rozzo" ma più robusto rispetto ai Tillig (mi ricordano un po' gli inglesi Roco, quelli Baesler). Dovrò fare i conti con la geometria leggermente diversa rispetto ai Roco (che mi costringerà a compromessi con gli interasse) e con l'altezza della rotaia, ma si parla di decimi di millimetro e il mio fornitore mi ha detto che, rispetto ai più economici Peco cod. 100, la differenza tra 83 e 75 si nota meno che tra 100 e 83... Vedremo.
Intanto, buona scelta a te!
Io ho messo il tillig nel piano di stazione compresi gli scambi mentre nel tratto di parata ho utilzzato il roco. Ho utilizzato il flessibile ho trovato il tillig,preso in kit da 1 mt, più morbido del roco.
Roberto - Non bisogna confondere la gentilezza con la debolezza.
WOW!!!
Quante risposte e quanti suggerimenti, un complimento ci sta tutto a chi frequenta questo forum e al suo ideatore.
Grazie a tutti e giù di Scarm per provare tutti i vari suggerimenti.
Buongiorno a tutti,
intanto che sondo la rete per la scelta dell'armamento posto l'immagine di una sezione con elicoidale.
La domanda è: quanto spazio devo riservare ai 3 tracciati comprendendo i corretti interbinari tra le tre linee e le relative o relativa rampa di salita in legno?
Il dubbio è quello di non sapere quanto spazio effettivamente un elicoidale vuole per starci compreso legno e barre filettate per sorreggerlo.
Nell'immagine si vede l'elicoidale che è a filo con i bordi del piano di base che è largo 130 cm. Gli interbinari sono a circa 65 mm. tra la linea interna e la mediana e a 57 mm. tra la mediana e l'esterna, la linea esterna è stata fatta con flessibile e le altre due sono con R4 ed R3 che poi cambierò con altri flessibili.
Tutto è fatto con i Pico A HO.
Grazie
Per fare le cose per bene devi considerare che le pendenze accettabili dei tracciati ferroviari in miniatura sono al massimo del 3-3,5% (ma siamo già al limite). L'ideale sarebbe stare sotto il 3%, quindi intorno 2,5%, ricordando che in curva, allo sforzo della salita, si sommano gli attriti dati dalla curva stessa.
Poi si deve considerare lo spazio minimo necessario al passaggio del convoglio che dev'essere almeno di 70-75 mm, ma anche qui, se devi pensare di infilare una mano per fare manutenzione o recuperare un rotabile sviato, più spazio hai e meglio è.
In un elicoidale, considerando le premesse, considerando lo spessore del piano su cui appoggiano i binari (solitamente 8-10 mm) più il sughero più l'altezza del binario (rotaia e traversine), occorre che tra i due piani del ferro ci siano come minimo 85 mm (e siamo tirati, meglio sarebbe averne più di 90).
Prendi qualsiasi tipo di binario e fai le prove e vedrai che per avere uno spazio di 8,5-9 cm tra i due piani del ferro sovrapposti, tenendo una pendenza entro il 3% non puoi scendere sotto i 450 mm di raggio.
In conclusione un elicoidale ad un solo binario con pendenza "accettabile" per la meccanica delle loco ti occupa circa 1 metro x 1 metro di spazio; ogni binario in più ti occuperà lo spazio necessario per garantire un interbinario di almeno 55-60 mm.