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GR 480…029 scala 1 : 80

Locomotive - carrozze - carri - altri rotabili.

Moderatori: lorelay49, cararci, MrMassy86, adobel55

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claudio_62
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GR 480…029 scala 1 : 80

#1 Messaggio da claudio_62 »

Volevo farmi un'altra vaporiera, ma, in questo periodo, il tempo libero scarseggia e volevo evitare la progettazione con il CAD.
L’ideale era trovare qualcosa di già congegnato, per rendere il tutto un… esercizio defatigante.
Mi sono messo a spulciare sul web per cercare un qualche kit ed… ho trovato la locomotiva.
E che locomotiva!
La Gr 480 009 è sul sito FIMF/GIB, sezione galleria corsi, dove il Maestro Di Modica l’ha inserita con tanto di sviluppo dei pezzi in lamiera già realizzati, pronti da stampare.
Il tutto dichiarato a disposizione di chiunque abbia voglia di realizzarsela per sé.
Una iniziativa encomiabile, che diventa una occasione irripetibile!
Con il cartamodello già pronto, restavano da recuperare i pezzi inderogabili ed il gioco... era quasi fatto.
Scusate la pessima qualità delle immagini, ma senza luce solare il risultato è devastante!
1 fianco sin.jpg
2 fianco dx.jpg
Pazientando un po’, sono riuscito a trovare gli assali ed il biellismo di una 740/940 RR vintage.
Per questo la scala di riduzione resta vincolata alla “storica” 1 : 80 dalle dimensioni dei pezzi rimediati.
L’unico vantaggio è che, per il 5° asse, approfittando dell’identico raggio di biella, ho usato un assale del calimero RR che avevo già, come le ruote del tender ed il motore.
Recuperati i pezzi inderogabili e stampato il cartamodello, ho “ponderato” la situazione ed ho deciso di realizzare una motorizzazione differente rispetto a quella prevista dal progetto originale.
Tutti i miei lavori in latta sono risultati piuttosto pesanti e necessitano di un motore… generoso.
Nel timore che una motorizzazione da caldaia finisca per lavorare in sovraccarico solo per il peso proprio della locomotiva, ho pensato di rinunciare al beneficio estetico ed installare il motore… nel tender.

Deciso ciò, ho iniziato con la locomotiva.
3 loco dx.jpg
4 loco sin.jpg
5 loco fronte.jpg
6 loco sopra.jpg
L’insieme è un ibrido, con carrozzeria, pancone e blocco cilindri ricavati dal cartamodello, mentre il telaio (con le fiancate semplificate) l’ho realizzato in lamierino di ferro da 7/10 usando, per posizionare i fori degli assi in accordo con i fori del biellismo, una mascherina ricavata dal telaio di una RR L740R.
L’asse motore principale è il 3° ed ho inserito nel telaio un ingranaggio di rinvio e la vite senza fine, con la riduzione primaria nel forno della locomotiva.
Per il carrello anteriore, cautelativamente, non ho azzardato lo Zara, ma ho realizzato un Bissel con la solita ruota autocostruita.
Le guide dei testa a croce le ho realizzate con filo armonico saldato.
Il sostegno dei glifi l’ho fatto ex novo, necessariamente semplificato, con il meccanismo di inversione posticcio e non collegato alla biella del corsoio.
loco sotto.jpg
loco bielle.jpg
cabina.jpg
loco forno.jpg
loco pompa.jpg
Una volta congegnata la locomotiva, ho realizzato il moto-tender, la barra di accoppiamento e gli organi di trasmissione del moto.
La barra di accoppiamento ho dovuto posizionarla in basso, al livello del piano dei ganci.
Utilizzare le asole presenti sulle testate della loco e del tender (come al vero), avrebbe consentito di usare solo una barra corta, con un punto di fissaggio sulla loco troppo arretrato.
Per la trasmissione del moto, ho realizzato un albero telescopico con doppio giunto omocinetico.
La soluzione è un po’ laboriosa, ma non presenta problemi di funzionamento ed assorbe le differenze di lunghezza dovute alle curve ed alle variazioni di pendenza.
10 tender dx.jpg
11 tender retro.jpg
12 tender sopra.jpg
giunto cardanico.jpg
Collaudato anche il sistema di trazione e calibrate le molle degli assi accoppiati, ho completato il tutto con le minutaglie che sono riuscito a realizzare.

Grosso modo ho realizzato il 20% dei dettagli, molti dei quali semplificati (es: l’interno della cabina di guida), oppure con forme un po’ squadrate (es: il duomo), ed anche solo abbozzate (es: i rubinetti e gli attacchi delle tubazioni sulle testate).
Il carbone è … sale grosso da cucina, incollato su di un pezzo di cartoncino sagomato e pitturato a parte.
Mi sono dimenticato di incollare i finestrini frontali prima del montaggio finale.
Li metterò più avanti.
La livrea ha qualche imprecisione, tipo le scalette di estremità rosse e non nere (non ho azzardato col pennello) ed anche il leverismo di comando dei glifi, tutto nero e non metallico (per evitarne l’ossidazione).

Il lavoro di carrozzeria è proceduto in modo spedito, il cartamodello è perfetto.
Nel complesso, seppure privo delle chiodature e con molti particolari “richiamati nelle forme” ma non simili al reale, non è malaccio.
Circola sulle curve R430 (senza gli steli degli stantuffi) e la forza di trazione non gli manca.
Il peso complessivo del tutto è “contenuto” in un chilogrammo.
Per rispetto nei confronti del progetto e della macchina reale, ho dato un numero di matricola over-range: 480 029.
Io ne sono felicissimo, anche se il tanto agognato “esercizio defatigante” descritto all’inizio del testo… è durato poco.


Grazie a tutti.


Claudio


Claudio

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matteob
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Re: GR 480…029 scala 1 : 80

#2 Messaggio da matteob »

Complimenti! Tanto lavoro e tempo immagino... La trasmissione con vite senza fine, oltre che al peso e ai biellismi che a volte si impuntano va a gravare non poco sul motore. Il tender traina con tutti gli assi?
Matteo

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MrMassy86
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Re: GR 480…029 scala 1 : 80

#3 Messaggio da MrMassy86 »

Claudio innanzitutto complimenti per il risultato ottenuto, si vede, come nelle altre realizzazioni che hai una mano notevole :) per questo però onestamente rimango perplesso da alcune tue scelte di riproduzione in scala, visto che sei partito da 0 senza elaborare qualcosa di esistente e considerando che oggi si trovano i ricambi in perfetta scala perché non puntare direttamente su quelli invece dei vecchi Rivarossi come base di partenza?
Vista la bravura e il risultato il lavoro meritava la perfetta scala :wink:
Massimiliano [253]
Massimiliano Paolinelli - il mio canale YouTubeViaggio in quel di Verni -Il Ponte dei Pescatori - C.L.A.F. Lucca

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robiravasi62
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Re: GR 480…029 scala 1 : 80

#4 Messaggio da robiravasi62 »

Non te lo dico neanche più, sei bravissimo
Roberto

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adobel55
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Re: GR 480…029 scala 1 : 80

#5 Messaggio da adobel55 »

Veramente un ottimo lavoro.
Ciao

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red
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Re: GR 480…029 scala 1 : 80

#6 Messaggio da red »

veramente ottimo lavoro.
Il modellismo che piace a me... quello fatto a mano.
Pietro

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Egidio
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Re: GR 480…029 scala 1 : 80

#7 Messaggio da Egidio »

Bravo Claudio, ottimo lavoro. Saluti. Egidio. [51]
Egidio Lofrano

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claudio_62
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Re: GR 480…029 scala 1 : 80

#8 Messaggio da claudio_62 »

Grazie a tutti per aver “sbirciato” l’ultima nata e chiedo scusa per il ritardo alla risposta, ma ho dovuto “metabolizzare” i vari quesiti per dare spiegazioni.

Rispondo in ordine cronologico.

@ Matteo/Matteob

Ti chiedo scusa, ma in un punto del testo ho introdotto il concetto di “moto-tender” che ha generato un po’ di confusione.
La trazione è sui cinque assi accoppiati della locomotiva, con il motore nel tender (è un motore a 5 poli da automodello).
Allego tre foto che non ho inserito in precedenza (non volevo esagerare).
motore.jpg
trasmissione 1.jpg
trasmissione 2.jpg
Per il resto, le difficoltà sono solo apparenti.
Con lo sviluppo dei pezzi da ritagliare già su carta la quantità di lavoro e la tempistica non hanno valori insopportabili.
La preparazione dei pezzi richiede due o tre serate, per il resto la velocità di montaggio è paragonabile a quella dei lavori in fotoincisione.
Il biellismo non ha dato problemi, anche se è del tipo articolato, con gli assali molleggiati ed un’escursione verticale di 0,5 mm.
Realizzando un telaio con i dovuti interassi, l’onere di congegnare i giochi di funzionamento è restato a carico dei tecnici del costruttore.
Con una mascherina guida-fori clonata da un telaio associabile al biellismo il risultato vien da sé.


@ Massimilano/MrMassy86

Devo articolare un po’ la risposta per spiegare il tutto.

Per questa 480 la scala non standardizzata è dovuta alla mia scarsa pazienza, che mi obbliga a finire un lavoro, al massimo, in un paio di mesi, pena l’accantonamento.

La macchina l’ho attenzionata a metà settembre, mentre finivo di rimontare la 470 ma la volevo a tutti i costi sotto l’albero di Natale.
Spulciando sul web, avevo anche trovato, in negozi diversi, ruote e biellismo della 740 HR.
Metalliche con isolamento al mozzo son bellissime, ma il biellismo l’ho giudicato troppo fragile per affrontare un mio lavoro di prototipazione del telaio (ho le mani “pesanti”, poco adatte a lavori delicati).
La scelta l’ho intrapresa “al volo”, il 9 ottobre, quando ad un mercatino ho spuntato un “prezzaccio” per un po’ di pezzi usati di varie marche.
Evitando di usare le bielle “vintage” e rifacendone di nuove avrei potuto ridurre un po’ le dimensioni, ma il tempo iniziava a “stringere” ed ho deciso di usare le bielle acquistate per essere sicuro di non… rischiare di accantonare il lavoro.

A breve sceglierò se finire l’ultimo lavoro residuo (metallico, in H0, accantonato nel 2001) oppure far qualcosa di nuovo, ovviamente riferendomi agli standard di riduzione in scala.
Parallelamente devo migliorare la qualità del lavoro (in primis la pittura), aggiornando a dovere tutta l’attrezzatura (data la quantità di elementi necessari, dovrò procedere in modo progressivo, partendo dall’aerografo, la cui mancanza mi ha tenuto lontano dalle elaborazioni).
Sopra tutto devo prender confidenza con le tecniche del modellismo 3.0, sino ad ora ho solo realizzato qualche clone di pezzi piccoli e non ho mai provato con la fotoincisione.
Una volta migliorata la tecnica esecutiva, potrò “alzare l’asticella” e tentare di migliorare il tutto, ovviamente ricorrendo a rodiggi realistici e particolari aggiuntivi “ad hoc”.



@Roberto/robiravasi62
Ti ringrazio tantissimo, ma ti chiedo la cortesia di non sopravalutarmi.
In realtà sono un modellista mediocre, con poca cultura ferroviaria, pochissima documentazione ed un paio di lenti belle spesse.
Praticando il modellismo 1.0, riesco a realizzare forse il 10% di quanto erano capaci di fare i “Maghi” (così li definisco) che lavoravano negli anni ’60.
Metto una foto “emblematica”, per raccontare un episodio che spiega tutte le mie mancanze.
tender.jpg
Nel 1999 m’ero fatto una Gr 640 in latta che, pur essendo un simulacro, appagava l’occhio.
Stupidamente l’ho ceduta tre anni dopo ad un collezionista che, innamorato della MET, non era riuscito ad acquistarsela.
Nel realizzarla riuscii a sbagliare il tender.
Le fotocopie dei bozzetti erano mescolate ed avevo iniziato un 3T12 “piatto” al posto del 3T20.
Con un po’ di cultura mi sarei accorto subito ed avrei messo in ordine i bozzetti, scrivendo anche sui fogli le macchine corrispondenti.
La carrozzeria (non finita) del 3T12 “piatto” non l’ho mai utilizzata perché incoerente con altri lavori fatti in seguito.
Vent’anni fa non portavo ancora gli occhiali e potevo permettermi lavori più fini di quelli attuali, ma le chiodature molto marcate e tutte diverse tra di loro non erano certo un bel lavoro.
Di recente ho fatto una prova perché volevo piazzarle sull’E320 ma ho dovuto lasciar perdere per le troppe imprecisioni.

Perdonatemi la lunghezza dei testi.

Claudio
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Egidio
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Re: GR 480…029 scala 1 : 80

#9 Messaggio da Egidio »

Grazie Claudio per le spiegazioni......... Saluti. Egidio. [51]
Egidio Lofrano

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