Questo l'ho fatto io
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Dopo la fase "H0rivarossiana" di cui vi parlerò un'altra volta perchè non gli ho mai fatto nessuna foto, a metà degli anni '70 scopro il mondo dello scartamento ridotto ma, allo stesso tempo, mi sposo, si frappongono un paio di traslochi e altre questioni con cui non vi annoierò.
Nei momenti di relativa tranquillità riesco a mettere insieme:
modello in H0e (al vero lo scartamento era 1100 mm) dell'elettromotrice ad accumulatori della CGTP (Compagnia Generale dei Tramways Piemontesi)
ricavata da un porta spazzolino da denti sul telaio di un'elettromotrice tedesca in N della Roco che ho allungato per portarlo alla dimensione corretta ...
un'automotrice di fantasia ricavata da una carrozza Liliput a cui o costruito le cabine di guida e il cofano motore, il tutto si incastra sul telaio di una V200 Arnold ridotta a due assi ....
sempre su un telaio Arnold, un locomotore diesel a carrelli in "stile anni '60" (vagamente ispirato ai 234 FS) ....
un carro per il treno cantiere, un semplice pianale Bemo ridipinto e accessoriato....
un carro officina con tanto di incudine, forgia, sacchi di carbone (non si vedono ma ci sono) e barile d'acqua per raffreddare i pezzi, in origine un carro chiuso RhB modificato ....
una "U" Liliput della prima serie "italianizzata" e con biellismo rifatto
Chiedo scusa per la pessima qualità delle foto ma erano anche i primi esperimenti con la macchina digitale
Fine prima puntata
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Re: Questo l'ho fatto io
Sarei interessato a capire come è nata l'automotrice...che tecniche e materiali hai usato….
- FrancoV
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Re: Questo l'ho fatto io
Gli unici pezzi "commerciali" sono i tergicristalli (uno per testata).
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Re: Questo l'ho fatto io
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Re: Questo l'ho fatto io
carro chiuso, sempre il modello Liliput però con ringhiera in ottone e tutti gli altri dettagli già descritti per le carrozze ... visto che una delle porte è aperta, una cassa in legno tanto per far vedere che dentro c'è qualcosa ....
il classico carro a sponde alte, oltre a quanto gia fatto per gli altri, si è visto applicare una garitta, il carico di carbone e gli anelli per fissare il telone copri carico .... fatti uno ad uno
..... segue
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Massimiliano
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Re: Questo l'ho fatto io
Belli come rotabili , molto interessanti
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Re: Questo l'ho fatto io
uno dei vantaggi di frequentare l'istituto tecnico industriale era di disporre di un' officina attrezzata di torni, fresa e utensili vari, avrete riconosciuto la classica 835 che originariamente era a biellismo semplificato
le cassette degli attrezzi accanto alla caldaia sono state asportate, rifatto un pezzo di caldaia, il blocco cilindri sostituito con quello della 851 (modificato) aggiunto il biellismo (sempre della 851) e tutti i vari mancorrenti, predellini, rialzo in legno della carboniera, iniettori ecc. ecc. (salute) conformemente alla 835 271 di Novi Ligure e successivamente ad Alessandria.
Questo modello mi valse i complimenti nientepopodimenoche da parte Enrico Milan (nome mitico per chi è nella terza giovinezza, per gli altri basti dire che se la Roco fece il primo E626 fu merito suo) che con un pizzico di malizia mi chiese perchè non avessi usato il kit Merker& Fischer .... gli risposi candidamente che le mie finanze non me lo permettevano ma che ne avevo seguito puntualmente le istruzioni .... si fece una bella risata.
l'altrettanto classica 851, qui il modello era già abbastanza raffinato (compatibilmente con gli standard dell'epoca) del suo, qui ho riportato le saracinesche di mandata dell'acqua in caldaia realizzato col solito metodo degli spilli e flio di rame saldati, qualche tocco di colore e estrema raffinatezza il comando dello spurgo cilindri realmente funzionante.
in ultimo la 680 102 (una delle famose scatole di montaggio) cui, oltre a riportare/aggiungere tutti i vari particolari compresi i tubi del circuito di lubrificazione in filo di rame da 0,2 mm (vado a memoria), il comando della sabbiera realmente funzionante e i ceppi freni sulla locomotiva, ho modificato il blocco cilindri per renderlo conforme al prototipo (confrontare le prime due foto), agganciato il tender da 22mc poichè proprio la 102 fu la prima di questo gruppo a esserne dotata fin dall'uscita di fabbrica (Schwartzkoppf) ottenuto dalla trasformazione di un 29mc, "trasferito" il motore nel tender con albero di trasmissione sulla macchina e conseguente riproduzione della cabina, in realtà quest'ultima l'ho copiata da quella della 685 perchè non avevo documenti sottomano e a metà anni '70 internet era di la da venire.
Ci tengo a precisare che, a parte il pezzo di caldaia dell' 835, tutto il resto è stato realizzato con attrezzi che un neanderthaliano considererebbe primitivi.
.... tornerò
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Re: Questo l'ho fatto io
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Re: Questo l'ho fatto io
Io sono un appassionato delle loco RR scala 1/80.
viewtopic.php?f=105&t=14379
Ciao
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Re: Questo l'ho fatto io
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Re: Questo l'ho fatto io
Le ultime cose che vi ho fatto vedere sono, citando Gioacchino Rossini, "péchés de jeunesse" infatti risalgono agli anni '75/'77; poi da metà '80 ai '90 la passione per lo scartamento ridotto prende il sopravvento anche perchè mi ero un po' stufato di avere a che fare con gente che, pur non sapendo fare una "O" con un bicchiere, si permetteva di pontificare sul fatto che il tale "accessorio" che avevo riprodotto (facendomi magari un c... a parapioggia) era stato montato per la prima volta il 27 aprile alle 15 (era un martedi con tempo variabile) mentre "quella locomotiva" era stata demolita il 12 marzo alle 9,30 del mattino (era un giovedi e pioveva) .... alla terza volta stavo mandando il tizio (tipi così se ne trovano sempre e dovunque) a farsi un giro e allora, per prima cosa, ho pensato di rivolgermi a un settore del nostro hobby con meno "obblighi" di coerenza logistica e/o temporale ...
a seguire ....
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Re: Questo l'ho fatto io
Intanto siamo arrivati nel 21° secolo ( non vi dico la delusione per me nato a metà anni '50) e un giorno, dovendo partecipare a una mostra ho pensato che sarebbe stato meglio presentare le mie opere su qualcosa di meglio che il solito spezzone di binario.
Così prendo una tavoletta di compensato da 10mm (ne ho qualche ettaro), uno scambio Rivarossi risalente al neolitico e .... tre spezzoni di binario.
Faccio uno scasso nel piano in modo che la testa della rotaia sia a livello della superficie, qualche goccia di colla qui e la e una cazzuolata di DAS a coprire tutto, l'idea è quella di un binario annegato nella pavimentazione di un cortile asfaltato mentre la sede del binario è in pavé; quando il DAS è a metà essiccazione, con un carrello spinto a mano ricavo la "gola" e incido le varie pietre con il solito sistema dei tubi schiacciati quindi con un vecchio spazzolino da denti lo picchietto in modo da riprodurne la rugosità, segue pittura con colori a tempera. Devo precisare che non era mia intenzione fare un diorama con tutti i crismi ma semplicemente una base d'appoggio a quel punto, però, avendo utilizzato uno scambio era d'obbligo mettere un apparato di manovra, quello che vedete in foto è il tipo "Deacauville" realizzatoin stampa 3D, la lamiera antiscivolo che copre il meccanismo è un pezzo di reggetta recuperato da un pacco mentre il segnale me lo sono inventato ispirandomi un po' qui e un po' la, il muro che fa da sfondo è un semplice pezzo di cartone ondulato su cui ho incollato dei "mattoni" stampati su carta da pacchi, il portone è un pezzo di cartoncino su cui ho incollato dei bastoncini da gelato a simulare la lamiera grecata.
Il segnale visto di punta e visto di tallone il pavé (ho scoperto che in Francia le dimensioni delle pietre sono standardizzate in rapporto all'uso) .... segue .....
e una vista d'insieme
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Re: Questo l'ho fatto io
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Re: Questo l'ho fatto io
Come dicevo con l'arrivo del nuovo secolo arrivano anche i primi problemi "oculistici" e non potendo ingrandire gli occhi è giocoforza ingrandire i modelli;
quindi si tira fuori dal deposito dei modelli "monterò appena avrò tempo" una T3 Rai.Mo. (già Pola, già un altro marchio che non ricordo) che decido di italianizzare, il modello in origine era statico ma grazie a un amico che mi mette in fase le ruote, un po' di ingranaggi recuperati da apparecchi telefonici, qualche pezzo di ricambio Lima e un motore Trix (che oggi azionerebbe una lavatrice) la faccio anche funzionare. Unico rammarico il biellismo non funzionante, ma se trovassi un laboratorio di fotoincisione per cui non dovessi accendere un mutuo .... avete qualche idea?
sempre per svincolarmi il più possibile da obblighi di coerenza spazio/temporale l'ho lasciata il più neutra che potevo immaginando che fosse impiegata per le manovre su un raccordo industriale o all'interno di uno stabilimento
..... non andate via ...
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Re: Questo l'ho fatto io
l'interno di una delle cabine di guida, (l'altra è uguale) il banco di manovra è un semplice parallelepipedo di legno, tanto alla fine non si vede, mentre il volante del freno a mano è un candeliere navale cui ho saldato il "maschio" di un bottone a pressione, essendo alto e dipinto di rosso si vede una volta montata la cassa ...
.... una vista dall' alto del telaio allungato, si nota a destra il nuovo albero di trasmissione in filo d'ottone ....
.... vista dall'altro lato con la squadretta di alluminio a cui è avvitato il motore, sotto il telaio le casse degli accumulatori e il compressore bicilindrico fatto con tubo d'ottone, stucco, e tre chiodini.
Anche le fiancate dei carrelli sono autocostruite, non ho nemmeno provato a farle conformi al prototipo perchè troppo complesso ....
vista dal di sotto (l'avevate capito da soli) in cui si vedono bene anche i quattro serbatoi dell'aria compressa
.... alla prossima ....
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Re: Questo l'ho fatto io
per motivi che non ricordo un giorno mi trovai per le mani il carrello motore di un E 444 Lima in scala 0 ... lo misi in un cassetto dicendo "prima o poi ci farò qualcosa" e li rimase fino a quando non trovai dei disegni quotati di una Henschel cabinata a scartamento 1100 mm, il problema è che essendo questo carrello una versione maggiorata del vecchio "G" in H0 era troppo ingombrante e mal si adattava agli spazi così decisi di farne un trattore diesel. Il primo problema fu che eravamo al mese di agosto e tutti i negozi erano chiusi però in casa mia vi sono vari depositi di "roba che può sempre servire" così con qualche avanzo di plastica, legno, cartoncino, fili di rame e altri "scraps" ho messo insieme questo "robo"
gli unici pezzi non di mia produzione sono i quattro sportelli "bugnati" e le trombe che mi regalò un amico, professionista della resina, perchè gli erano avanzati da un Ko in 0 che si era fatto per lui.
Il macchinista era in origine uno dei serventi del famoso cannone da 88 Tamiya.
Visti i materiali di partenza ho usato dei normalissimi colori a tempera e la patina con della comunissima grafite (matita) spolverata e fissata con lacca per capelli.
.....
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Re: Questo l'ho fatto io
premesso che la "piccolina" è lunga una dozzina di cm, in effetti era quello che avevo in mente e all'uopo ho successivamente realizzato questo:
Il classico carro Gv a cassa in legno della rete FS siciliana a scartamento ridotto, la cosa interessante è che non ne ho mai visto uno dal vero e che l'ho ricostruito tutto sulla base delle foto pubblicate sulla famosa monografia del fu Nico Molino pubblicata da Elledi.
La base è un carro frigo Lima "0" a cui ho accorciato il telaio per portare il passo alla misura corretta, allargato la cassa (sempre per lo stesso motivo) sovrapponendo un paio di strati di compensato su cui ho praticato le scanalature a imitazione delle longherine di legno, la ferramenta è fatta di cartoncino incollato con colla vinilica ecc. ecc.
Nonostante tutte le approssimazioni dei metodi grafici con cui ho ricavato le misure è risultato più largo di soli 4mm ma, quando me ne sono accorto era praticamente finito e me lo sono tenuto così ..... manca la condotta del freno perchè impicciava nel gancio
Ah dimenticavo, sia questo sia il trattore sono in scala 1/35
.... non è finita ....