Come vedreste un'idea del genere ?
- ho_master
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Come vedreste un'idea del genere ?
di una nuova generazione di fermodellisti, c'e' voglia di fare qualcosa di nuovo . . .
Che ne pensate di questa idea
Train in a Box
Ovviamente coinvolgendo istituzioni, costruttori, negozi, volontari se ne potrebbe
cavare una versione italiana a basso prezzo ed elevata giocabilita' sponsorizzata
dalla FIMF.
Io lancio il sasso
Antonello lato
- adobel55
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
Certo che non è per una platea a cui interessa solo il gioco, ma quello che interesa è anche sviluppare la voglia di fare, un pò come la LEGO.
Un saluto.
Ciao.
Adolfo
- saverD445
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
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- v200
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
La distribuzione come? Tramite negozi di modellismo? Mhhhhhh la vedo complicata, attivando le scuole? Hiii ancora peggio.
Riuscire a risolvere come promuoverla sarebbe lodevole, il sistema migliore sarebbe tramite le scuole od oratori ma ci si scontra con i finanziamenti questi enti se non gli si regala il materiale non si attivano e se anche avvenisse tramite uno sponsor non è detto che svolgano l' attività ludica/divulgativa che proponente .
Con i negozi se non c'è rendita e come parlare a un sordo, forse tramite club od associazioni unica possibilità concreta.
Sia in Francia ( da dove prendete l' idea) che in Germania o Giappone e USA oltre ai negozi che promuovono corsi ai neofiti anche molte associazioni svolgono attività propedeutica verso il fermodellismo( utile per futuri introiti) per chi inizia qui da Noi unica eccezione sono i negozi della GAME WORKSHOP ( miniature fantasy per giochi da tavolo) che organizzano corsi e stage di differente livello ovviamente venendo dall' Inghilterra hanno un know out sul modellismo assai differente( ne è la patria).
Un altro fattore, i negozi di fermodellismo nei paesi menzionati sono presenti molto più capillarmente e con personale molto preparato, mentre nella nostra realtà vi è una grande contrazione dei negozi fermodellistici che in alcune città totalmente assenti questa mancanza di punti vendita e aggregazione fa calare notevolmente l' interesse ed accesso.
Ora come valida risorsa sarebbe il volontariato dei club ma a patto di avere il materiale propedeutico a basso bassissimo costo e i volontari.
Non vedo altra soluzione per questo progetto, riuscire ad avere il materiale ad un costo economico tramite sponsor ( che per le ditte sarebbe una buona pubblicità oltre a crearsi un futuro serbatoio di clienti) nazionali ma vedendo in che acque navigano le varie ditte fermodellistiche nostrane non ci farei affidamento.Acquistare in proprio il materiale per poi girarlo a un prezzo speciale alle associazioni vuol dire come trovare i finanziamenti impresa ostica con i vari enti comuni o banche in questo periodo di crisi i cordoni sono chiusi prima della crisi qualcosa si otteneva.
Pertanto se non si riesce ad avere il materiale diventa una "Fatica di Sisifo" destinata ad un nulla di fatto con tanto dispendio di forze, il dunque rimane come avere il materiale.
Una mezza idea sarebbe indirizzare le ditte a sfornare uno start set con un ambiente termoformato( vedi Kato o Rokuan in Giappone ) che tramite il web insegnano a costruirlo, ma li siamo in Giappone.
Personalmente sono favorevole all' idea ma conscio delle difficoltà a cui si va incontro da valutare molto bene per non fare un flop.
Roby
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
- Giacomo
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
però, ripeto, l'idea è molto interessante e sarebbe da sviluppare davvero.
Giacomo
- v200
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
Da mia esperienza quando fai notare che devi usare le mani per incollare,segare,martellare,saldare,colorare oltre a studiare un po di elettronica il 90% gira i tacchi, peggio se deve esserci un genitore assieme! Si stupisce che non ci sia il prodotto montato e finito oltre l' idea di sobbarcarsi il lavoro di montaggio ( scusa banale è che non ha tempo).
Guardando il restante 10% si intuisce che i numeri per produrre un kit sono troppo bassi per riuscire a strappare un prezzo ottimale da un produttore.
Guardiamo la realtà un hobby manuale come il nostro avrà poche leve se in casa non c'è un esempio padre o nonno che vi si applica, basta guardare in negozio o alle fiere tra noi che le frequentiamo abbondano i capelli grigi che sono dell' epoca in cui la manualità era una necessità primaria per qualsiasi settore produttivo.
Quasi tutte queste operazioni finiscono in un mordi e fuggi si puoi attirare l' attenzione di un ragazzino per un tempo limitato che abbandonerà appena sorgono altri interessi, anche per chi si avvicina con età più mature di solito si traduce in una esperienza temporanea , sono dell' idea che le case debbano offrire dei set facilitati con materiale preassemblato ( vedi la Rokuan , Tomix e Bandai ) la case giapponesi per chi inizia offrono start set preassemblati dove permettono ai neofiti di provare a fare qualcosa di fermodellismo senza grossi problemi con linee complete e dedicate dove hai tutto dalla A alla Z e con un semplice clic compri on line.
Ovviamente se ci si appassiona si ha tutto l' occorrente per crescere.
Questo mio pessimismo nasce da esperienze simili avvenute nel club di modellismo statico militare dove ho militato per alcuni anni, su una cinquantina di ragazzi che avevo seguito negli stage modellistici solo cinque hanno abbracciato il modellismo seriamente e ancora oggi lo praticano per il resto persi.
Realisticamente non fatevi grandi illusioni non siamo pronti ad abbracciare in numero congruo un hobby culturale, manuale ed impegnativo non che dispendioso , frequentando vari forum assiduamente gira e rigira siamo sempre i soliti sono molto pochi i nuovi entrati che proseguono al massimo una volta terminato ( più o meno ) il plastico spariscono.
Meditate bene il da farsi, spero di sbagliarmi ma con i trascorsi passati Bhe non vedo la buona riuscita del progetto.
Roby
- adobel55
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
Pezzettini da montare secondo istruzioni, oppure di propria fantasia.
Credo che ci sia voglia di manualità se si inizia da piccoli.
Ricordo che molti anni fa c'era la materia applicazioni tecniche, ma essendo scuola era malvista.
Io la mia manualità l'ho ereditata da mio padre, che mi teneva vicino in qualsiasi attività manuale.
Quindi dipende dai genitori lo stimolo, poi se c'è terreno fertile l'interesse si sviluppa.
Oggi l'essenziale che i figli non rompano, quindi tele, telefonini videogiochi li tengono a bada.
Attenzione la tecnologia è importante altrimenti se non si è adeguati saremmo gli analfabeti del futuro.
Ciao
Adolfo
- MrPatato76
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
Per sopravvivere, ha dovuto cambiare un po' anima, seguendo il mercato dei videogiochi e del fantasy....altra cosa è che poi con i Lego fai e smonti come e quando vuoi.....con un plastico ferroviario no....
- adobel55
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
Ciao
Adolfo
- Alessandro Giglio
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
Ed è quello che vorrei fare con il "progetto scuola" partendo da diversi presupposti.
Non è vero che i bambini imitano il lavoro dei padri, il mio non era fermodellista, né ferroviere. Esempio lo è Matteo Santoni (13 anni) di Viterbo, si sempre lui che prendo da esempio, si è innamorato dei "trenini" vedendoli a casa di un sui amico. Si è messo alla ricerca di altri appassionati per voler fondare un club nella sua città.
I ragazzi che dopo dieci minuti si stancano non fanno parte del nostro target.
Conta molto il modo come si approccia il progetto, cosa si vuole insegnare ai ragazzi. I bambini tedeschi o francesi non sono dei superman rispetto agli italiani, è vero c'è un salto di cultura non indifferente ma il nostro compito è anche "educare".
Educare le aziende commerciali e farle uscire dalla ottusa ottica del guadagno immediato; ma è stato mai proposto alle aziende un progetto del genere? Dubito, solo azioni locali senza risvolti nazionali, e se continuiamo a guardare solo nel nostro
orticello non si va da nessuna parte.
Offrire ai ragazzi oltre alla possibilità di imparare tecniche di lavorazione e materiali anche degli incentivi. Alle elementari ho avuto per fortuna un insegnante che ci faceva lavorare il cartoncino e vinsi un premio per aver costruito la Mole Antonelliana, è da questi presupposti che bisogna partire.
La fattibilità del progetto: è chiaro che bisogna muoversi con i piedi di piombo, capire chi sono i personaggi da contattare, sondare la possibilità di simili progetti. Ci sono nelle scuole alcuni insegnanti dedicati alla ricerca di progetti con finanziamenti statali o addirittura europei. Il Gruppo Valle Olona con la collaborazione delle scuole di Busto hanno reso agibile la stazione creandone un Museo, progetto partito dalle scuole. Ma che rapporti abbiamo noi con le scuole?
Ma sanno le scuole che esistiamo? Se si offre un prodotto "statico" senza un progetto di sviluppo ci sarà un basso livello di gradimento.
Sapete che all'Ospedale di Parma e di Seriate (Bg) nei reparti di pediatria ci sono dei plastici per i bambini? All'Ospedale traumatologico S.Giovanni Bosco di Napoli il primario di riabilitazione pediatrica fa giocare i bambini con il plastico per la rieducazione motoria. Finiscono qui gli esempi? Sono convinto che ce ne sono ancora tanti altri ma che nessuno divulga.
Quindi approccio alle scuole, capire le necessità e le possibilità, creare dei gruppi di "volontari" che si impegnano nel progetto, progetto che non sarà centralizzato ma ogni Club dovrebbe farsi carico dei progetti delle proprie zone.
I volontari: è un progetto che non vedrà mai la luce se non ci sarà il pieno appoggio dei Club, la FIMF potrà dare delle indicazioni, delle linee guida, contattare le aziende, ma l'operatività sul campo avverrà a livello locale.
Dovrà essere chiaro che il progetto assumerà la sua dimensione di globalità sei i Soci lo accetteranno e lo condivideranno alzandosi le maniche della camicia e contribuire al successo del progetto. Solo così la FIMF potrà connotarsi davvero come la Federazione di tutti, acquisire quelle visibilità tanto reclamata, come una federazione attiva che lavora, progetta, sostiene e divulga. Se è vivo il senso di appartenenza alla FIMF ogni cosa potrà diventare semplice.
Sono consapevole delle enormi difficoltà ma le sfide sono belle per questo, senza sfide, senza progetti la vita perde di valore, Colombo, Meucci, Marconi ecc insegnano.
Ho già preparato una bozza del progetto, ho già avviati alcuni contatti e se le risposte dovessero arrivare in tempi utili, il progetto potrebbe essere già presentato a Novegro.
Ma per arrivare a questo progetto ho necessità di avere il sostegno e l' appoggio di tutti quei Soci che sono coinvolti nel mondo della scuola: insegnati, dirigenti scolastici, genitori impegnati nei consigli, o quanti altri sono legati o a conoscenza del mondo scolastico, io brancolo nel buio. Tutti i vostri suggerimenti, le vostre idee e proposte saranno linfa vitale per lo sviluppo del progetto. Impossibile? Nulla è impossibile se c'è tanta buona volontà e voglia di esserci.
Scusate per la lunghezza del messaggio, vi ringrazio.
Alessandro
- Alessandro Giglio
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
Forse vi ha spaventato il mio tono "perentorio" ? Forse ha preoccupato l' invito rivolto ai Soci di rimboccarsi le maniche e a collaborare al progetto? Forse il sogno è impossibile e il progetto troppo ambizioso? I miei interventi sono sempre troppo lunghi e pallosi da seguire?
Per carità non cerco il plauso né il riconoscimento, l' arrivismo e il protagonismo non mi appartengono, ma vorrei capire se la strada scelta è quella giusta. Da più parti si sollecitava un cambiamento della Federazione, cosa che credo sia avvenuta e stia avvenendo, ma per arrivare alla FIMF migliore possibile non è sufficiente il lavoro dei Consiglieri. Se questo "attivismo" spaventa i Soci sarebbe bene capirlo.
Alessandro
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
Alessandro Giglio ha scritto:
Sapete che all'Ospedale di Parma e di Seriate (Bg) nei reparti di pediatria ci sono dei plastici per i bambini? All'Ospedale traumatologico S.Giovanni Bosco di Napoli il primario di riabilitazione pediatrica fa giocare i bambini con il plastico per la rieducazione motoria. Finiscono qui gli esempi? Sono convinto che ce ne sono ancora tanti altri ma che nessuno divulga.
Alessandro
Ciao Alessandro,
di Seriate l'ho saputo per caso perchè mio padre cardiopatico è andato a fare una visita proprio pochi giorni fa, altrimenti non lo avrei mai saputo se non ora con questo messaggio (sono rientrato due giorni fa dalle vacanze con i bambini). Ma è stata divulgata la notizia del plastico a Seriate?
Per quanto riguarda il progetto, lo trovo interessante ma molto impegnativo. Comunque non impossibile da attuare, lo appoggio senza indugio.
Io stesso ho pensato un sacco di volte di coinvolgere in qualche modo la scuola elementare di mio figlio, cercando di convincerli a farmi montare il plastico in palestra o nell'aula di pittura (quando almeno la struttura sarà finita) per far vedere come si presenta un impianto casalingo prima della costruzione del paesaggio. Ma gli impegni giornalieri sono quello che sono e i lavori sono un pò indietro.
Quando sarò a buon punto tenterò la proposta!
Ora torno al lavoro, i controlli sono rinforzati !
Un saluto a tutti!
- Giacomo
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
chi si sobbarca la produzione di kit iniziali del genere, soprattutto dovendo mettere in conto un rientro economico minimo ( se ci sarà poi...) ... in Italia i produttori sono decisamente pochi, Vitrains, ACME, Lima e Rivarossi (che italiane sono solo di nome alla fin fine...)... chi di loro può permettersi, con la situazione economica generale italiana, di farsi carico di produrre dei kit da, praticamente, svendere... a chi poi?
chi si sobbarca l'onere di distribuire questi kit.... e a chi e attraverso quali canali? E poi chi segue gli eventuali destinatari di tale iniziativa?
E a chi si rivolgebbe? Purtroppo i giovani d'oggi sono più attratti da altre cose, purtroppo non sempre innocue.... lo vedo nella mia realtà, città non grande e considerata una specie di paradiso, cosa che purtroppo non è del tutto vera o almeno non sempre.... sono stati fatti, da parte di alcuni negozi, anzi, scusate, dei soli due negozi (ora solo uno...) di modellismo e giochi, alcuni tentativi di coinvolgere i ragazzi, con corsi, gratuiti, di modellismo, montaggio, pittura ecc ecc, e con la certezza che i risultati sarebbero stati esposti in alcune mostre.... risultato pari praticamente uguale a zero... all'ultima mostra organizzata dal mio club, nella categoria juniores c'erano 3 (tre...) partecipanti.... francamente queste considerazioni mi portato ad essere leggermente pessimista.. se poi ci mettiamo l'interesse della scuola (zero.....) per iniziative che esulino appena appena dal "seminato", vedete bene che i canali di appoggio si restringono ancora, poi non so se i ragazzi accetterebbero volentieri una cosa proposta dalla scuola, temo la vedrebbero come un "dovere" ulteriore.... che toglierebbe loro il tempo di blaterare sui social (ma chi cavolo li ha inventati.......), messaggiarsi sui cellulari e altre amenità del genere o andare a fare ca"""te assurde e pericolose per poi vantarsene in giro..... o a ubriacarsi e rincoglionirsi di musica a tutto volume (o peggio...) per ore e ore.... scusatemi...forse davvero son troppo pessimista.....
- Andrea
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
Antonello, sasso ben lanciato!
- Alessandro Giglio
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
Prima fase. Per approcciare questo progetto devo innanzitutto capire e sapere:
- le esigenze delle scuole
- si fanno progetti?
-c'è la reale possibilità di sviluppare progetti diversi da quelli "scolastici"?
-c'è la possibilità per le scuole di attingere ai fondi europei?
- esiste all'interno delle strutture scolastiche una figura istituzionale che si occupa di progettualità?
-Quali sono le figure istituzionali da contattare: i docenti, il Dirigente scolastico, il Provveditore, l' assessorato alla cultura?
- A chi presentare un progetto?
C' è tra i frequentatori del forum un insegnante?
Sono queste le notizie di cui ho bisogno per partire con il progetto.
Il mondo non finirà mai di stupire. Oggi al TG3 Campania hanno dato un sevizio sulle attività post scolastiche del periodo estivo in una scuola non del Vomero o del quartiere Chiaia, per chi non conosce Napoli sono le zone "bene", ma nel popolarissimo quartiere di S.Giovanni a Teduccio non lontano dal Museo di Pietrarsa. Qui svolgono le attività più disparate, da danza, canto, corsi di fotografie e di video camere e varie attività artigianali. E' da queste realtà che bisogna partire per capire come e dove potesi muovere. Ogni vostro suggerimento o informazione sarà per me materiale di approfondimento. Poi verrà la seconda fase.
Ringrazio quanti vorranno dare il loro contributo e collaborazione.
Alessandro
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- Giacomo
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
Ci sono dei fondi a cui attingere e le scuole ne guadagnano nel senso che se non li spendono li perderanno anche in futuro. E' chiaro che non si può presentare un "progetto fermodellistico" perché non lo approverebbe nessuno ma bisogna dichiarare in maniera concreta, certa e fattibile la finalità del progetto. Se si parte con una finalità di "manualità di basso livello" tipo l'uso del traforo, del cartoncino, dal cartoncino alle casette, dalle casette alla stazione creando un percorso evolutivo cioè dalla pura e semplice manualità al concetto di progettazione e sviluppo, cioè quello che gli insegnanti desiderano: lo sviluppo creativo nel ragazzo. Se la finalità è il plastico cadiamo in un baratro. C'è un progetto in Francia, Antonello lo ha chiamato "scatola della pizza". E' un cartone tagliato a laser che si compone e ne viene fuori un mini plastico, come quei libri che aprendoli diventano animazione, paesaggio. Vuoi che in Italia non ci sia qualcuno capace di fare un po' di bricolage e sappia usare un taglierino laser? Se ritrovo il link lo pubblico.
Al momento di quello di cui ho bisogno sono solo notizie, la manualità attualmente non serve, siamo solo all'abbozzo del progetto, e partiremo solo quando avremo notizie e risposte certe, non possiamo correre il rischio di fare un grosso flop.
Il progetto è a lungo termine, ne parleremo a Novegro e sarà argomento di discussione al Congresso di Pesaro.
Buona estate a tutti
Alessandro
- Alessandro Giglio
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
Alessandro
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
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Il progetto qui presentato e' commerciale, ma si potrebbe mutuarne lo spirito.
Antonello Lato
- Alessandro Giglio
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Re: Come vedreste un'idea del genere ?
Purtroppo Aligi è scomparso lo scorso primo aprile di quest'anno lasciando un vuoto indelebile in chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, come gli Amici dell' ASN di cui era Socio.
Con toni emozionanti ne parla Mario Malinverno sul numero 96 della Rivista ASN.
Alessandro