Viaggio: Riviera di Ponente
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Viaggio: Riviera di Ponente
Durante il viaggio utilizzerò un treno Intercity, un treno Eurocity e due treni Regionali. Utilizzerò treni delle aziende di trasporto Trenitalia e Thellò.
Il viaggio inizia nella stazione di Torino Porta Nuova alle 5:45 circa, quando arrivo in stazione per attendere il treno Intercity 503 che mi porterà a Genova. Per raggiungere il capoluogo ligure utilizzo il treno Intercity 503 di Trenitalia, previsto in partenza alle 6:05.
Il treno parte dal binario 1 ed è una composizione di 4 carrozze tipo Z di seconda classe, trainate dalla locomotiva elettrica E 403.011.
Ho acquistato il biglietto online al prezzo di 9,90 euro con la tariffa Super Economy, tariffa che non consente alcun rimborso in caso di rinuncia al viaggio né la possibilità di cambio ora e data. Il biglietto base, per questa relazione, costa 20,50 euro, mentre il biglietto per un treno Regionale costa 12,40 euro. I tempi di percorrenza sono praticamente simili tra Intercity e Regionali, attestandosi a circa 2 ore in entrambi i casi, per una percorrenza di 167 km.
Salgo a bordo del treno, dove ho assegnato il posto 76 nella carrozza 2. La vettura è una tipo Z non ristrutturata, che si presenta in scarse condizioni di ordine e pulizia. Sono disponibili posti a sedere in compartimenti da 6, non sono presenti prese elettriche né monitor informativi, mentre gli annunci audio sono udibili con difficoltà visto il basso volume di diffusione. La composizione del treno è disomogenea, con alcune vetture che si presentano in migliori condizione e dotate di prese elettriche ed altre in pessimo stato. In generale, tutto il treno, restituisce un aspetto obsoleto.
Partiamo in orario alle 6:05, quindi ci dirigiamo verso Torino Lingotto, dove fermiamo alle 6:12. Salgono a bordo alcuni passeggeri, ma la frequentazione è scarsa e si manterrà tale per tutto il viaggio. Dopo la fermata a Torino Lingotto ci avviamo verso Moncalieri e Trofarello, quindi lasciamo l'area metropolitana di Torino e procediamo ad una velocità di circa 160 km/h verso Cambiano Villanova. Le campagne circostanti sono ancora avvolte nel buio notturno quando una brusca frenata, nei pressi della stazione di Cambiano, arresta la corsa del treno. Il treno rimane fermo per oltre 10 minuti, quindi il personale di bordo avvisa che siamo fermi a causa di un treno precedente fermo in linea. La sosta di prolunga per circa 30 minuti, quindi ripartiamo a velocità ridotta e giungiamo a Villanova, dopo la quale riprende la marcia a velocità regolare. Fra la sosta poco dopo la stazione di Cambiano e gli oltre 15 km percorsi a velocità ridotta, il treno ha accumulato oltre 45 minuti di ritardo. Successivamente, informandomi sull'evento, scopro che il ritardo è stato causato dall'investimento di un animale di grossa taglia, cosa a cui probabilmente è dovuta la brusca frenata presso la stazione di Cambiano.
Superiamo le stazioni di San Paolo Solbrito e Baldichieri, quindi giungiamo ad Asti alle 7:20, con 42 minuti di ritardo. Il viaggio prosegue senza altri inconvenienti verso Alessandria e Novi Ligure, dove giungiamo avendo recuperato alcuni minuti di ritardo. Procediamo ora verso Ronco Scrivia, dove ci immettiamo sulla linea "Succursale dei Giovi" ed oltrepassiamo il confine con la Liguria, per giungere quindi nei pressi di Mignanego e Campomorone.
Procediamo ora discendendo la valle del torrente Polcevera, quindi a Bivio Fegino imbocchiamo la galleria Granarolo che ci porta direttamente nella stazione di Genova Piazza Principe, dove giungiamo alle 8:26, con 23 minuti di ritardo.
La tratta tra Torino e Genova ha richiesto 2 ore e 20 minuti per una percorrenza di 167 km, con fermate a Torino Lingotto, Asti, Alessandria e Novi Ligure. Il treno, durante il percorso, ha accumulato fino a 45 minuti di ritardo, per giungere poi a destinazione con un ritardo di 23 minuti.
Ho acquistato il biglietto per questo treno a 9,90 euro, il che rende conveniente l'uso di questo treno, soprattutto in relazione alla distanza percorsa. Il servizio non può però definirsi di qualità, con carrozze cattivo stato di conservazione e tempi di percorrenza analoghi a quelli dei treni Regionali. Tuttavia l'avere acquistato il biglietto a 9,90 euro, quando il biglietto per un treno Regionale ne costa 12,50, rende conveniente la scelta.
A Genova attendo l' Eurocity 142 per Nizza, che è un treno "Thellò", uno degli obbiettivi di questo viaggio. I treni Thellò svolgono servizio diurno tra Milano, Nizza e Marsiglia, mentre un unico treno notturno collega Venezia e Milano con Parigi. Ho acquistato il biglietto per questo treno tramite il sito internet di Trenitalia e il biglietto stesso è disponibile, in formato elettronico, anche sulla app "Trenitalia".
Per raggiungere Imperia, successiva tappa del viaggio, utilizzo quindi il treno Thellò 142 Milano-Nizza, previsto in partenza dalla stazione di Genova Piazza Principe alle 8:56. Il treno viene annunciato in arrivo al binario 18 con 8 minuti di ritardo, quindi mi reco al binario di partenza previsto. Il treno giunge da Milano trainato da una E 402B, che viene sganciata dal convoglio poco dopo. Nella stazione di Genova è infatti necessario cambiare la locomotiva per procedere verso la riviera di ponente, poiché il treno non è del tipo reversibile. Tutti i treni Thellò sono formati da vetture tipo IC 901 con vettura semipilota, ma quest'ultima non è mai attiva. Si tratta infatti di vetture semipilota tipo Z di prima serie, che non sono mai usate con la funzione di semipilota ma solo come normali carrozze. Vista l'impossibilità di reversibilità viene agganciata in coda al treno una altra locomotiva E 402B, che trainerà il convoglio fino a Ventimiglia.
Sui marciapiedi della stazione non sono presenti monitor che indicano il numero della carrozza, ma gli annunci audio informano se la sezione di prima classe di trova in testa o in coda, in modo da favorire il posizionamento delle presone lungo la banchina e favorire le operazioni di accesso al treno. Ho il posto assegnato nella vettura 11, che si trova in testa al treno, quindi salgo a bordo e mi siedo al posto numero 11A, quello che ho scelto in fase di acquisto del biglietto.
Il treno si presenta in ordine e pulito, a bordo sono disponibili tavolini e prese elettriche ad ogni posto. Nella vettura a centro treno è disponibile servizio di bar-caffetteria, il climatizzatore mantiene una temperatura adeguata.
Partiamo da Genova Piazza Principe con un ritardo di 6 minuti, quindi ci dirigiamo verso Genova via di Francia e Sampierdarena, per superare il ponte sul torrente Polcevera ed inoltrarci verso il ponente ligure. Attraversiamo una zona fortemente urbanizzata, dove strade, linee ferroviarie, abitazioni, fabbricati industriali e infrastrutture portuali convivono in un ristretto spazio formando una complessa soluzione che lascia spazio a numerosi conflitti fra le varie entità esistenti. Grossi impianti industriali convivono in vicinanza alle abitazioni civili, mentre strade e ferrovie si inseriscono a forza fra le case, i fabbricati industriali e gli impianti, talvolta sovrastandoli o attraversandoli di netto. Superiamo la zona delle acciaierie ILVA, quindi giungiamo in vicinanza dei nuovi terminal container di Voltri-Prà, poi usciamo dall'area urbana di Genova per dirigerci verso Arenzano e Cogoleto. La ferrovia procede a ridosso del mare ed è caratterizzata dalla presenza di numerose gallerie. Circa 30 minuti dopo la partenza giungiamo nei pressi di Savona, prima delle fermate previste. A Savona salgono a bordo alcune persone, mentre la frequentazione si mantiene discreta lungo tutto il viaggio. Il viaggio prosegue ora verso Finale Ligure e Loano, quindi giungiamo ad Alassio, dove fermiamo ed incrociamo un treno Thellò che viaggia in senso opposto, l'Eurocity 139 Nizza-Milano.
Durante la marcia il treno è stabile e silenzioso, non affollato. A bordo sono disponibili annunci audio diffusi in italiano, francese ed inglese che avvisano sull'approssimarsi delle fermate. I sedili sono larghi e comodi, mentre lo spazio tra i sedili, abbastanza ampio, garantisce dei buoni livelli di comfort.
Ripartiamo da Alassio e ci dirigiamo verso Andora, dove inizia la nuova variante attivata nel 2016. Nei pressi di Andora si nota la sede ferroviaria della vecchia linea, priva dei binari e della linea elettrica, mentre la nuova ferrovia procede in maniera rettilinea e si inserisce nella nuova galleria subito dopo la stazione di Andora, nuova anche questa. La nuova variante di tracciato, a doppio binario, sostituisce la vecchia linea che procedeva lungo la costa del Mar Ligure, a singolo binario e soggetta a mareggiate ed intemperie. Lungo la nuova variante sono state costruite tre nuove stazioni, che sostituiscono le 5 dismesse lungo la vecchia linea. Le nuove stazioni sono quelle di Andora, Diano ed Imperia, mentre sono state dismesse le vecchie stazioni di Andora, Cervo-S. Bartolomeo, Diano Marina, Imperia Oneglia ed Imperia Porto Maurizio. La nuova ferrovia scorre per la quasi totalità in galleria, ammette velocità massime fino a 200 km/h ed essendo a doppio binario consente una migliore gestione del traffico, ma le nuove stazioni sono tutte abbastanza distanti dai centri dalle relative città. Procediamo all'interno delle gallerie Collecervo, Caighei, Castello e Gorleri, quindi giungiamo nella nuova stazione di Imperia alle 10:33, con 10 minuti di ritardo.
La tratta tra Genova ed Imperia ha richiesto un ora e 38 minuti per una percorrenza di 102 km e fermate a Savona, Finale Ligure, Albenga, Alassio e Diano. Il prezzo del biglietto, di 21 euro per il servizio di prima classe, non è dei più economici. Thellò non rende disponibile alcuna tariffa promozionale e per l'acquisto dei biglietti è disponibile un' unica tariffa, la Flexi. La qualità del servizio è buona, soprattutto per via del sedile comodo e dello spazio attorno allo stesso, decisamente ampio rispetto ai servizi della medesima categoria. Non molto bene per i tempi di percorrenza, che non sono particolarmente brevi ed a cui si vanno ad aggiungere 10 minuti di ritardo. Dalla stazione di Imperia raggiungo a piedi il centro del quartiere Oneglia, che si trova a circa 15 minuti di cammino.
Dopo circa un ora e mezza, alle ore 12:00, ritorno in stazione per intraprendere il viaggio di ritorno verso Torino. La giornata è calda e soleggiata, con una temperatura di circa 25°C alle 11:00 del mattino.
La stazione di Imperia è stata attivata nel 2016, in concomitanza con la apertura della variante "Andora-San Lorenzo", che consente il raddoppio della linea Genova-Ventimiglia tra Andora e San Lorenzo al Mare. La stazione di trova su di un viadotto sopra il torrente Impero, fiume che divide la città in due parti. Sono disponibili due accessi alla stazione, uno su Via Argine Destro, che serve la zona di Porto Maurizio e uno su Via Argine Sinistro, da utilizzarsi per raggiungere il quartiere Oneglia. Rispetto alle due stazioni precedenti, quella nuova unificata, è più distante da entrambi i centri dei quartieri Oneglia e Porto Maurizio, i due principali rioni della città. La distanza dal centro del quartiere Oneglia non è eccessiva, seppure a piedi si impiegano oltre 15 minuti su camminamenti pedonali che potrebbero essere in migliori condizioni. Sono disponibili anche dei collegamenti con mezzi pubblici, che però non ho utilizzato. In stazione non sono disponibili punti vendita per i biglietti dei mezzi pubblici.
Per raggiungere Torino utilizzerò due treni Regionali, cambiando a Savona. I primi due treni disponibili in direzione di Savona sono il Regionale delle 12:02 e quello delle 12:29, poi c'è un buco di oltre un ora e mezza fino alle 14:02.
Per raggiungere Savona utilizzo il Regionale 24557 Ventimiglia - Savona, previsto in partenza alle 12:02. Il treno giunge in stazione con 5 minuti di ritardo ed è una composizione reversibile di vetture Medie Distanze spinte da una locomotiva E 464 che si trova in coda al treno. Salgo a bordo della seconda vettura, quella dietro la semipilota che si trova in testa al treno. La carrozza è una MDVE del tipo ristrutturato, che si presenta in ordine e pulita. A bordo del treno sono disponibili prese elettriche ed annunci audio, il climatizzatore mantiene a bordo una temperatura adeguata. Non tutto il treno è composto da vetture ristrutturate, ma la composizione è mista di carrozze MDVE, MDVC del tipo ristrutturato e non. Sulle carrozze non ristrutturate non sono disponibili le prese elettriche, mentre ci sono gli annunci audio. Su nessuna carrozza sono disponibili monitor informativi. A seconda del fatto che si prenda posto in una vettura del tipo ristrutturato o no, cambia le percezione della qualità nel servizio offerto. Le vetture ristrutturate si presentano abbastanza moderne e funzionali, mentre quelle non ristrutturate sono obsolete.
Il treno parte dalla stazione di Imperia ed impegna la galleria Gorleri, quindi giunge nella stazione di Diano, anch'essa attivata nel 2016 assieme alla variante di tracciato. Ripartiamo da Diano e ci dirigiamo verso Andora, dove il treno effettua la seconda fermata prevista alle 12:19, con cinque minuti di ritardo. La sosta nella stazione di Andora si prolunga, poiché dopo questa stazione la ferrovia è a singolo binario e dobbiamo attendere l'incrocio con il treno Intercity 1536 Milano-Ventimiglia. La sosta dura oltre 10 minuti, poi transitato l'Intercity possiamo riprendere la marcia verso Savona. Siamo ora sul tracciato originario della ferrovia Genova - Ventimiglia, dove la ferrovia scorre a ridosso del mare e da cui si può ammirare un panorama molto suggestivo. Attraversiamo in successione tutti i centri rivieraschi che si susseguono lungo la costa, in questo periodo non sono molto frequentati.
Procediamo verso Ceriale, Loano e Pietra Ligure, viaggiando sempre a bassa velocità, dato che le fermate si susseguono a breve distanza tra di loro. Il treno effettua fermata in tutte le stazioni, ognuna delle quali utilizzata da diversi passeggeri in salita e discesa. La frequentazione, inizialmente scarsa, aumenta sempre di più mano a mano che ci avviciniamo a Savona. Da Finale Ligure la ferrovia torna ad essere a doppio binario, quindi ci avviciniamo a Savona, dove giungiamo alle 13:29, con 5 minuti di ritardo.
La tratta tra Imperia e Savona ha richiesto un ora e 28 minuti, con fermate a Diano, Andora, Laigueglia, Alassio, Albenga, Ceriale, Borghetto Santo Spirito, Loano, Pietra Ligure, Borgio Verezzi, Finale Ligure, Spotorno e Quiliano-Vado. Il prezzo del biglietto è di 6,60 euro per una percorrenza di 70 km. Il treno ha dei tempi di percorrenza abbastanza lunghi, ma garantisce un servizio capillare con fermata in tutte le stazioni. Tra Imperia e Savona esistono anche treni Regionali Veloci, che effettuano meno fermate e consentono di collegare le due città in circa un ora. La frequenza dei treni lungo la tratta non è però molto elevata ed è necessario attendere anche parecchio tempo fra un collegamento e quello successivo.
Sono le ore 13:30 ed il successivo treno per Torino partirà solo alle 15:30, mi reco quindi in città per il pranzo. Lascio la stazione e mi reco a piedi verso Corso Cristoforo Colombo, situato sul lungomare della città.
Ritorno in stazione per intraprendere l'ultima parte del viaggio, da Savona a Torino. Nella stazione di Savona sono disponibili collegamenti con treni Regionali verso Ventimiglia, Genova e Sestri Levante, ma fermano in questa stazione anche treni Intercity ed Eurocity Thellò. Sono disponibili collegamenti con treni Regionali verso Torino ed Alessandria.
I treni della tratta Ventimiglia - Savona/Genova non sono in coincidenza con i servizi verso Torino, quindi arrivando dalla Riviera di Ponente, occorre attendere parecchio tempo prima di poter riprendere il viaggio verso Torino. I centri della Riviera di Ponente sono comunque collegati direttamente a Torino con alcuni treni Regionali Veloci.
Per raggiungere Torino utilizzo il treno Regionale Veloce 10134 di Trenitalia, previsto in partenza dalla stazione di Savona alle 15:28. Il treno è una composizione di vetture Medie Distanze miste fra MDVE e MDVC, alcune del tipo ristrutturato ed altre non ristrutturate. In testa al treno c'è una vettura semipilota tipo X, mentre in coda al treno, in spinta, c'è la locomotiva elettrica E 464.041. Il treno è appena giunto al binario 6 con un Regionale da Torino, quindi vengono eseguite alcune operazioni di pulizia ed il treno è pronto per la partenza.
Il treno si presenta in ordine e pulito, anche se la composizione eterogenea di vetture ristrutturate e non ristrutturate non garantisce una uniformità nel livello di servizio. Le vetture ristrutturate si presentano in buono stato, sono disponibili prese elettriche ai soli posti finestrino e gli impianti di climatizzazione sono in genere, ma non sempre, funzionanti. Le vetture non ristrutturate sono più obsolete e spesso in cattive condizioni, non sono disponibili prese elettriche e gli impianti di climatizzazione sono spesso inefficienti. Gli impianti di riscaldamento, invece, sono generalmente funzionanti, seppur mantengono temperature anche sensibilmente differenti tra le varie vetture. Prendo posto nella seconda vettura dopo la semipilota, una carrozza MDVE del tipo ristrutturato, che si presenta in discrete condizioni di ordine e pulizia. A bordo sono disponibili annunci audio che indicano l'approssimarsi delle fermate.
Il treno parte in orario alle 15:28, quindi usciamo da Savona e ci dirigiamo verso Santuario, risalendo la valle del torrente Letimbro. La ferrovia Torino - Savona, tra Savona e San Giuseppe di Cairo, è costituita da due rami a singolo binario, gestiti come una ferrovia a doppio binario. I treni in salita verso il Piemonte impegnano il tracciato originario, meno acclive, via Santuario-Ferrania, mentre i treni in discesa verso Savona impegnano il tracciato realizzato negli anni '30 che transita da Altare.
La ferrovia transita in una stretta valle circondata dai versanti delle montagne, coperte da fitti boschi di latifoglie che iniziano ad assumente la tipica colorazione autunnale. Il treno marcia a bassa velocità su una ferrovia abbastanza tortuosa, attraversando le stazioni di Santuario, Ferrania e Bragno, per giungere in orario a San Giuseppe di Cairo, prima fermata prevista.
Da San Giuseppe di Cairo procediamo verso Cengio, quindi costeggiamo gli stabilimenti ex ACNA ed entriamo in Piemonte, per poi raggiungere Saliceto ed immetterci nella galleria Belbo, che ci conduce a Sale delle Langhe e Ceva, dove giungiamo alle 16:17, 45 minuti dopo la partenza da Savona.
Da Ceva a Torino la ferrovia è a doppio binario, elettrificata a 3000V in corrente continua e ammette velocità comprese tra i 110 e i 150 km/h con i ranghi di circolazione A, B e C. la ferrovia è attrezzata con Blocco Conta Assi e Sistema Controllo Marcia Treni.
Da Ceva proseguiamo verso Mondovì, quindi lasciamo i rilievi delle Alpi Liguri per dirigerci nella pianura piemontese, dove le vaste coltivazioni di grantoturco sono al loro stadio terminale. Alcuni campi sono già secchi ed attendono la mietitura per la produzione del mais, mentre quelli ancora verdi sono destinati alla produzione dell'insilato per l'alimentazione del bestiame.
Il viaggio prosegue con le fermata a Mondovì, Fossano e Savigliano dove salgono a bordo diverse persone. La frequentazione è buona e cresce avvicinandoci a Torino, ma il treno non è mai sovraffollato. Fermiamo a Cavallermaggiore, dove i passeggeri trovano coincidenza per Bra ed Alba, quindi ripartiamo e giungiamo a Carmagnola, centro di media importanza alle porte di Torino. Ripartiamo da Carmagnola e ci immettiamo nel passante di Torino, quindi giungiamo a Torino Lingotto alle 17:26, dove termina il mio viaggio.
La tratta da Savona a Torino Lingotto ha richiesto un ora e 58 minuti di viaggio, per una percorrenza di 149 km ed un costo del biglietto di 11,10 euro.
Dalla stazione di Torino Lingotto utilizzo la linea urbana 18 per raggiungere Piazzale Caio Mario, quindi raggiungerò Piossasco con la linea extraurbana 1510 di GTT. Il bus della linea 18 ferma davanti alla stazione di Torino Lingotto e giunge in fermata circa due minuti dopo che sono sceso dal treno, quindi salgo a bordo e attendo che il mezzo arrivi al capolinea di Piazzale Caio Mario. La tratta richiede circa 10 minuti, scendo ed attendo il bus della linea extraurbana 1510, che ferma alla stessa fermata in cui sono sceso. In fermata è disponibile un monitor informativo che indica i bus in arrivo, ma io utilizzo l'applicazione per smartphone "Moovit". Sia il pannello informativo in fermata che la applicazione indicano un tempo di attesa di 5 minuti, quindi giunge in fermata il mezzo della linea 1510 Torino - Cumiana, che utilizzo per raggiungere Piossasco. La tratta dura circa 40 minuti, quindi giungo alla fermata di Piossasco Portici alle 17:30, in orario.
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Re: Viaggio: Riviera di Ponente
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Re: Viaggio: Riviera di Ponente
Una domanda, come mai la loco ha entrambi i pantografi alzati ??
Ciao
Adolfo
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Re: Viaggio: Riviera di Ponente
I paesaggi sono stati molto belli e vari. Nonostante fossimo già a metà Ottobre molte persone prendevano ancora il sole in spiaggia ed addirittura nuotavano. Di sicuro c'è molta più tranquillità rispetto alla ressa dei mesi estivi. Il panorama cambia molto valicando l'Appennino. In Piemonte il clima ed il paesaggio è ormai tipicamente autunnale, abbiamo incontrato nebbia al mattino, mentre al ritorno, salendo da Savona verso Ceva, si notava che i colori dell'autunno andavano ad accentuarsi mano a mano che si procedeva verso la pianura piemontese. In riviera, invece, era ancora tutto verdeggiante come in estate.
E' in modalità parking. In questa configurazione entrambi i pantografi della locomotiva vengono alzati e si accende una luce rossa simile al terzo stop delle auto (si vede in foto). La configurazione si usa quando il treno è fermo in stazione ed entrambi i banchi di manovra sono disabilitati. Si usa quando bisogna invertire la marcia del treno (e quindi, se c'è l'agente unico, c'è un momento in cui non c'è nessuno a bordo e bisogna disabilitare i banchi) oppure per lunghe soste in stazione, o almeno questo è quello che ho capito io. Non so perché durante la configurazione parking si usino entrambi i pantografi in presa. Forse perché non si sa ancora quale sarà la testa e la coda del treno (solitamente si usa sempre in presa il pantografo più lontano dalla testa del treno) o forse per ragioni di sicurezza, essendo entrambi i banchi disabilitati e non essendoci il personale di condotta a bordo, in caso di rottura di un pantografo c'è sempre l'altro che alimenta i servizi del treno. Magari qualcuno del settore potrà dirci di più.
Ciao
Fabrizio
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Re: Viaggio: Riviera di Ponente
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Re: Viaggio: Riviera di Ponente
Grazie Fabrizio!
Marione