sono emigrato in Francia

[58dedo]

ciao a tuTTi,
ultimamente attratto dal modellismo ferroviario francese e cercando appassionati della scala TT, ho trovato una discussione, sul forum LR PRESSE, di un appassionato che ha scoperto la veridicità della "scala perfetta". Mi sono inserito nella discussione, mi hanno invitato a pubblicare immagini del faro di Caprazoppa, un paio hanno visitato il nostro forum e li ho invitati a presentarsi.
Nella discussione è stato inserito da un forumista un filmato



di Stéphane Vlièghe, pieno di entusiasmo e passione e di progetti per espandere la passione per la "nostra" scala, è riuscito a mettersi in contatto con Tillig e Piko.
Vi invito a vedere il video è stimolante per prendere spunti e appunti.
Buona visione

[MrPatato76]

Interessante Diego.

[adobel55]

Interessante, ci vedo possibili sviluppi.
Parliamone

[lorelay49]

Molto interessante, sarebbe auspicabile metterci, come associazione, in contatto che ne pensate??
Grazie Diego

[wmax53]

MI sembra un ottimo inizio per collaborare con appassionati TT oltre confine.

[IpGio]

Desidero segnalare una cosa dopo la visione del video.
La soluzione dei moduli a forma di box, tipo FIMF 3000 (Italia) e FFMF 3000 (Francia) che vedrete passare è molto interessante.
Personalmente la consiglio... a tutti... e vi invito a seguire la discussione Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000).
Potrebbe essere l'occasione per studiare una nuova norma in scala TT con moduli a forma di box.
Comunque i "gemellaggi" sono sempre positivi e produttivi e "postcovid" sicuramente da coltivare.

IpGio

[Andrea]

Vi invito a vedere il video è stimolante per prendere spunti e appunti.

Molto interessante Diego.

[MrPatato76]

Desidero segnalare una cosa dopo la visione del video.
La soluzione dei moduli a forma di box, tipo FIMF 3000 (Italia) e FFMF 3000 (Francia) che vedrete passare è molto interessante.
Personalmente la consiglio... a tutti... e vi invito a seguire la discussione Una vetrina... quasi a norma (FIMF 3000).
Potrebbe essere l'occasione per studiare una nuova norma in scala TT con moduli a forma di box.
Comunque i "gemellaggi" sono sempre positivi e produttivi e "postcovid" sicuramente da coltivare.

IpGio

Dopo anni di fiere posso dirti due cose che rompono le balle (escluso il pubblico):
1) la catenaria (complica le cose in caso di recupero rotabili, è delicata, rischi di accecarti se ti pieghi troppo, va mantenuta perché ogni due per tre si rompe qualcosa.
2) Gli sfondi: sono belli e vanno molto bene per impianti fissi, ma sono d'impiccio (come per la catenaria) nel recuperare rotabili e raggiungere punti lontani.

[lorelay49]

Condivido quanto afferma Roberto

[IpGio]

Bene Roberto, vedo che dall'alto della tua esperienza dettata da anni di fiere, sicuramente costellate da soluzioni di moduli a box, hai azzeccato due problematica che son del tutto assenti nelle tipologie di sistemi modulari a cielo aperto.
Infatti le catenarie dei sistemi modulari a cielo aperto non danno alcun problema, visto che il 90% dei locomotori gira con i pantografi inesorabilmente abbassati e che i fondali anch'essi non sono un problema perchè vengono lasciati a casa o peggio non esistono proprio perchè neanche progettati.
I sistemi modulari a box che ho citato sono sviluppati dal FIMF Federazione Italiana Modellisti Ferroviari e dal Fédération Française de Modélisme Ferroviaire che da quanto mi risulta non siano avezzi a proporre "rompimenti di cabasisi" alle amiche a agli amici ferromodellisti del pianeta.
Non cito gli innumerevoli esempi di progetti di plastici composti da moduli a box, che si trovano in Internet, ma mi permetto di affermare che non è obbligatorio che un modulo debbe necessariamente uscire di casa ed essere presentato in un qualsiasi contesto fieristico.
Le differenze tra i moduli a cielo aperto e i moduli a box, mi paiono evidenti e il mio consiglio per chi ci legge è che in fase di progettazione si prenda in seria considerazione la soluzione del modulo a box e cito uno solo dei tanti vantaggi che è quello della illuminazione del plastico.
Ribadisco che se anche il sistema modulare GAS TT, prendesse in considerazione la realizzazione di testate per moduli a box, ne trarrebbe vantaggi.
Ripeto che la soluzione del modulo a box, in ambito casalingo, sia una soluzione da prendere in considerazione.
Va da se la dovuta che una dose di rompimento "cabasisiano" debba essere sempre alla portata di mano di ogni appassionato nell'esercizio quotidiano del suo hobby, ma a "dosi" limitate... limitate dalla conoscenza ed esperienza in campo.
Per chi ci legge...
La norma FIMF 3000
IpGio

[MrPatato76]

Caro Giorgio
I moduli a box mi piacciono tanto, ma non li ritengo adatti a fiere come Verona o Novegro.
Come hai detto tu, sono soluzioni ottime per impianti casalinghi, ma per impianti che monti e smonti e che stocchi magari in magazzino...per mesi ...semplicemente non li ritengo pratici.
Tutto qui..

[FrancoV]

Mah, la discussione sui fondali si trascina da sempre, i fotografi li vogliono mentre per gli operatori sono un impiccio in più; il grosso vantaggio per i nostri amici dall'altra parte delle Alpi è di avere (avuto) centinaia di kilometri di linee a doppio binario non elettrificati che semplifica non poco gli interventi anche in presenza del fondale.
Circa la questione dei moduli a box non capisco perchè sarebbero poco pratici, ne ho visti di impilabili, autobloccanti e via dicendo quasi concepiti più per essere facilmente immagazzinabili e trasportabili che per altro

[MrPatato76]

Perché spesso nelle fiere, gli operatori stanno dietro al plastico a supervisionare il funzionamento.
Capita poi che in fiera ti diano un spazio in mezzo al padiglione, e non a ridosso di una parete.
E anche se fosse con una parete dietro devi presedere un’area per i tavoli dove posare i materiali o gli alimentatori..se
Se sei dietro non riesci a vedere cosa succede davanti se hai un plastico cassonato.

[FrancoV]

Beh, uno spazio alle spalle è previsto in ogni caso, sia che ti posizionino contro il muro sia al centro della sala e poi dipende molto dal tipo di plastico, e da chi lo presenta nel senso che, se è un singolo, difficilmente si presenterà con un plastico "monumentale" e nella maggioranza dei casi avrà i comandi davanti in modo da poter intrattenere (e sorvegliare) i visitatori mentre lo fa girare; se è un club l'impianto può anche aver bisogno di un TIR per muoverlo e di un hangar per tenerlo ma a quel punto aumenta (sperabilmente ) il numero dei partecipanti alla gestione.

[adobel55]

In questo post inserito da Diego intravedo una possibilità di collaborazione e scambi di cultura hobbistica con gruppi esteri che operano in scala TT.
Pertanto mi piacerebbe che si aprisse una sguardo verso l'estero per una reciproca crescita.
Si potrebbe iscriversi come gruppo e portare le nostre esperienze.
Che ne pensate ?
Ciao

[MrPatato76]

Se ti ricordi Adolfo, un paio di anni fa a Novegro fummo contattati da un signore tedesco...anche lui membro o addirittura presidente di un club Fermodellistico in TT.
Ci aveva inviato a partecipare ad un raduno in Germania ma poi nulla...

[58dedo]

con il filmato, l'intenzione è quella di risvegliare gli "istinti" del nostro gruppo, anch'io per certi versi mi sono autostimolato iscrivendomi ad un forum francese, mi sono registrato ad un forum tedesco che tratta solo TT, ma non sono andato oltre la presentazione, per ora
Ma mi sono domandato, se solo Vliéghe è riuscito a fare così tanto, un gruppo dovrebbe riuscire a fare di più o raggiungere alcuni obiettivi più facilmente......
Buona domenica

[adobel55]

L'idea, per ora, è quella di scambi "culturali", le trasferte sono difficili in Italia, figuriamici all'estero.
Ma mai dire mai, magari una visita si potrebbe fare.

[IpGio]

Perfettamente d'accordo mi trovo con quanto scritto nei precedenti messaggi.
Scambi culturali, mediati dalla lingua, segnalazioni, forum, avvenimenti, sito web... tutto fa ferromodellismo specie in questo momento di difficoltà pandemica e del settore hobby ferroviario, che prima o poi passeranno e non devono coglierci impreparati alla ripresa.
Avere un paio di "ambasciatori" che se la cavano con le lingue mi sembra strategico in quanto ad argomenti e materiale culturale al GAS TT non manca nulla...
Non si dice forse... "di quello che c'è... non manca nulla", quindi... avete il mio modesto appoggio.
IpGio

[FrancoV]

Risegnalo qui un link che avevo già messo da qualche altra parte, tra l'altro ho avuto più di uno scambio con l'autore per altre cose e posso dire che è un tipo con cui è piacevole corrispondere
https://forum.e-train.fr/viewtopic.php?f=34&t=91470

[58dedo]

ciao Franco,
è dalla tua segnalazione che sono "emigrato", mi sono lentamente inserito, qualcosa della lingua è il ricordo dalle scuole medie, ma google aiuta tantissimo.
Anche in Francia la scala TT è poco conosciuta, ho presentato due miei moduli, ottimo successo, due iscritti hanno già visitato il forum, abbiamo accennato a collaborazioni, col tempo potrebbe uscire qualcosa di positivo.
Certo che anche in Francia, la cultura del modellismo ferroviario è avanti anni luce e attira anche giovani, come da noi in Italia

[FrancoV]

Beh, sicuramente c'è più "materia prima" e comunque (io ci sono dentro da parecchio) il problema del "ricambio generazionale" lo si sente anche li e non poco