Riguardo le conversioni, condivido in parte i pareri espressi. Tuttavia espongo il mio punto di vista, che ribadisco essere solo il mio punto di vista delle cose.
Molte delle ferrovie oggi in uso, così come anche quelle soppresse, sono state costruite in un epoca in cui, praticamente, il treno era uno dei pochi mezzi terrestri disponibili (a parte i cavalli e le carrozze) e l'unico di massa (sia per merci che passeggeri). Va da se che, ciò che un tempo era indispensabile, oggi può non esserlo più, per la comparsa di nuovi mezzi e le mutate esigenze. Credo che, per ogni realtà, un mezzo di trasporto possa essere il più idoneo ed è ottima cosa connettere i vari mezzi tra loro, per formare una rete e utilizzare il mezzo più adatto ad ogni contesto. Molte variabili concorrono a definire quale sia il mezzo più idoneo, dalla fruibilità, al costo, a parametri ecologici e di sicurezza, al contesto in cui deve operare il mezzo. Ne consegue che, a mio parere, in alcuni contesti è il bus ad essere il mezzo più idoneo , in altri contesti il treno, il tram, la nave, l'automobile privata, l'aereo o altri mezzi.
Per esempio, in un contesto di una popolazione distribuita e ove non ci siano problemi di congestione di traffico, problemi ambientali e climatici, il bus può usare la stessa infrastruttura stradale (che comunque deve esistere anche in assenza di servizio pubblico) e offrire un servizio capillare. In un contesto analogo, ma dove ci siano criticità ambientali e di congestione stradale, allora idea di utilizzare una infrastruttura tranviaria è sicuramente da preferirsi, pur dovendo manuntenere una infrastruttura in più.
Credo sia importante usare, per ogni contesto, il vettore che permette di ottenere il miglior servizio possibile per chi deve spostarsi, a cui poco interessa su che mezzo si muove, mentre è molto interessato a muoversi in modo efficiente, rapido e conveniente (e non per ultimo, sicuro). In pratica, secondo me , l'obbiettivo e dare un servizio appetibile ed efficiente. Per farlo è importante scegliere il mezzo (o i mezzi) più adatti per ogni contesto e farli lavorare in sinergia tra loro. Quindi, pur essendo io appassionato di ferrovie, non le difendo ad oltranza, ma vorrei che la ferrovia si ritagli il suo ruolo dove può dare il massimo delle sue potenzialità, in modo che possa continuare a vivere e svilupparsi, grazie ad una sana convenienza, che penso sia uno dei principali motori per lo sviluppo di ogni cosa.
Con questo non voglio assolutamente dire che è giusto dismettere ferrovie, ma voglio solo dire che, secondo me, la dismissione di alcune ferrovie e la nascita di altre, così come l'uso di altri mezzi e la riconversione in un modo o in un altro delle sedi, è solo il naturale evolversi delle cose. Se tutto questo è fatto con coerenza, con l'obbiettivo di offrire una rete di trasporto efficiente e migliorare la situazione delle aree attraversate, è una cosa positiva. Considererei anche il fatto che, in una area, la rete di trasporti è necessaria e rappresenta una fonte di benessere per l'area, ma deve anche convivere, integrarsi e dare spazio alle altre realtà.
Spesso questo non accade, non si ragiona con l'obbiettivo di ottenere il migliore effetto, ma si ragiona solo in termini economici. Questa, allora, è una cosa negativa.
marione ha scritto:
Nessuno sa se, dove, come è possibile reperire la pubblicazione.....
Ciao Marione. Non credo sia possibile reperire la pubblicazione presso qualche ente. Proverei a chiedere ad una tipografia, magari riescono a farti un prezzo interessante.