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Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

Discussioni relative alla scala H0 1:87

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luciano lepri
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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#701 Messaggio da luciano lepri »

Egidio ha scritto:

Ottima variante Luciano. Peccato per la galleria stradale. Era intrigante ugualmente la sua collocazione...... Saluti. Egidio. :cool:

Si lo so,Egidio, a me piaceva anche il portale così come lo avevo concepito. Accanto agli altri due portali ferroviari,però, ho avuto l'impressione del "troppo pieno" , e l'ho tolto!!!!



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v200
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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#702 Messaggio da v200 »

Molte volte parti con una idea, poi lavorando ti accorgi che qualcosa stona meglio cambiare fino a che si è in tempo per arrivare a un risultato che ci appaghi.
Ciao Luciano.
Robi
:wink: :grin:
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luciano lepri
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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#703 Messaggio da luciano lepri »

v200 ha scritto:

Molte volte parti con una idea, poi lavorando ti accorgi che qualcosa stona meglio cambiare fino a che si è in tempo per arrivare a un risultato che ci appaghi.
Ciao Luciano.
Robi
:wink: :grin:

E' proprio così!

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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#704 Messaggio da MrMassy86 »

Bene Luciano, conoscendo le tue abilità non vedo l'ora di ammirare il borgo tipicamente toscano, credo sarà la cilieegina sulla torta del tuo plastico :wink: Massimiliano :cool:
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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#705 Messaggio da adobel55 »

Anche io ti seguirò Luciano.
Sempre bello rimirare il piano stazione.
Ciao.
Adolfo

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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#706 Messaggio da luciano lepri »

Prosegue il lavoro sulla collina.

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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#707 Messaggio da Egidio »

Semplicemente bellissimo....... Saluti. Egidio. :cool:
Egidio Lofrano

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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#708 Messaggio da MrMassy86 »

Luciano vedo che tutto procede per il meglio, ottimo :cool: Massimiliano :cool:
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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#709 Messaggio da v200 »

Più vedo i lavori di Luciano più vado in crisi per quello che dovrò fare :cool: :cool:
Spero di fare qualcosa di carino per non sfigurare con tale maestria[:I]
Roby
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pichi
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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#710 Messaggio da pichi »

Io ho una cartella nel computer dedicata a Luciano dove salvo tutte queste immagini, sta diventando una enciclopedia di modellismo. Poi che dire sulla qualità, per me non è terrestre!
Grandissimo, almeno quando guardo le tue opere mi viene un pò di buonumore.
Pietro

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canespinone
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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#711 Messaggio da canespinone »

La qualità eccelsa del lavoro del "maestro" Luciano è talmente elevata, che sprecare ulteriori lodi sarebbe inutile. Tempo addietro leggendo di una critica rivolta all'autore sullo stile di posa di binari (critica che per carità poteva anche starci), per pura goliardia (o per morbosa insana invidia), mi venne per un attimo in mente di istituire una nuova rubrica sul forum: "trova un difetto al plastichetto". :smile:
Ora invece, con il solo scopo (secondo il mio modesto parere) di portare quest'opera verso la pura perfezione, mi piacerebbe tanto che il piano del ferro di Castello venisse modificato, perché il fatto che i treni possano essere istradati verso la nuova sezione solo attraverso il primo binario (rendendo di fatto impossibili gli incroci), stona proprio con un lavoro di tale qualità. Capisco che questo sia (in parte) un retaggio della precedente impostazione di detto piano (pre spostamento lavatrice), ma se Luciano me lo permette, almeno affettivamente quest'opera "appartiene" anche a noi, perché oramai è entrata nel nostro immaginario collettivo. Credo infatti di non essere il solo a loggarmi spesso, con il solo intento di trovare nuove foto che descrivano lo stato di avanzamento dei lavori per poi magari rimanere deluso perché ne avrei volute delle altre, altre, altre, altre.....
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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#712 Messaggio da luciano lepri »

Caro Massimo, mi hai infilato un coltello nella piaga! Lo so, e l'avevo visto anche allorquando decisi di togliere la lavatrice ed allungare il plastico. Nonostante non sia ferrato in materia( vedi come mi sono avvicinato a questo mondo nella mia presentazione), mi accorsi che dal secondo binario non si poteva accedere alla zona nuova. I portali erano già lì come i marciapiedi di stazione e come i semafori. Non me la sono sentita e,francamente non non me la sento nemmeno ora, di "sbudellare"il tutto per la risoluzione del problema. Se mettessi uno scambio-incrocio dovrei allontanare dalla posizione attuale i due scambi sulla sx riducendo così la lunghezza dei binari di stazione. Allo stesso modo risulterebbero più corti se inserissi due nuovi scambi prima dei semafori per aprire il binario 2 al nuovo itinerario. In altre occasioni i Vostri consigli sono stati per me una fantastica guida al miglioramento del lavoro, questa volta però non me la sento di fare una modifica così importante.
Cmq ti ringrazio particolarmente perchè dalle tue osservazioni ho capito che sei un assiduo frequentatore del mio spazio; come del resto ringrazio tutti gli amici che mi riempiono continuamente di complimenti!!!!
Spero di riuscire a distoglierti dal problema che mi hai posto con le foto che posterò del paesino che stò progettando (nipotina permettendo!!!!). :razz: :razz:

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canespinone
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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#713 Messaggio da canespinone »

Caro Luciano, ognuno di noi è spesso fissato con una particolarità: chi con linea aerea perfettamente corrispondente al vero (portali, sezionamenti, zone, ancoraggi, cartelli monitori, sezionatori da palo), chi con un attrezzamento tecnologico esattissimo (segnalamento, meccanismi manovra deviatoi, cdb, picchetti vari, cassette verticali, tabelle), chi con armamento e massicciata perfette (modelli delle traverse, distanziamento delle stesse, gii, tipo dimensioni e colore del ballast), chi con le opere civili (ponti, fabbricati, ecc.), chi con il paesaggio. C'è anche chi in un plastico guarda solo i treni che vi circolano (dimenticandosi magari in toto del resto). Personalmente a me interessa di più un concetto diverso la verosimiglianza, ma non è questo il punto.

Il tuo plastico, guardato con un occhio esperto, rivela diversi errori in alcuni dei suddetti punti, ma è insuperabile in quanto ad armonia generale; tuttavia il mio non voleva essere per l'appunto un intervento del tipo "trova un errore nel plastichetto", che per carità magari ne avrà anche altri oltre a quelli che riesco a vedere io.

A me bastava inoculare il virus, nel senso che quando esso avrà attecchito, quella piaga nella quale avrei infilato il coltello, sarà tanto dolente da impedirti di non pensare ad altro ( :smile: . Ora è normale che i tuoi sforzi siano siano tutti tesi a completare il plastico, ma tra un po', quando avrai finito e comincerai a farci girare i treni, quel difetto (che tra l'altro oltre ad essere inverosimile ti impedirà di giocare a dovere), diventerà come "lo spigolo" del Castello di Subbiano.
Massimo

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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#714 Messaggio da luciano lepri »

Io ho capito benissimo il senso del tuo intervento e l'ho apprezzato moltissimo. La mia fissazione? Ovviamente il paesaggio e solo quello.
PS:spero che il virus non attecchisca.....ho una certa età!!! :razz: :razz:

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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#715 Messaggio da Marco16.10 »

A mio parere, Luciano, quella di concentrarsi esclusivamente sul paesaggio è stata la scelta migliore che potessi fare e soprattutto, cosa non facile, ti è riuscita benissimo. Hai catturato l'attenzione di tutti, il che vuol dire che hai fatto un gran lavoro e i commenti mi sembrano molto sinceri. Hai evidenziato un concetto madre, un concetto che non mi stanco di ripetere, ovvero che la ferrovia, in un plastico, è una cosa in più. Un plastico dovrebbe essere concepito secondo la filosofia di Luciano, a meno che non si dispone di spazi immensi, è inutile fare ammassi di binari, come io stesso stavo facendo, anche per inesperienza. Si finisce per costruire un giocattolo di lusso, cosa ben distante dal modellismo, ma se vogliamo fare modellismo ferroviario questo è un ottimo modello. Mettere binari su binari mi sa di un lavoro da manovale, mentre un binario solo, ma il contorno curato nel dettaglio, quello è da modellisti.
Mi spiace non avere a portata di mano persone come Luciano, che con pazienza ti insegnano il mestiere, ovvero come fare il paesaggio, come dipingere ecc.. perchè non esiste libro o video in grado di spiegarti allo stesso modo. Senza ombra di dubbio, questa discussione ricca di foto e tecniche mi sarà utile quando inizierò a costruire il plastico, darà senz'altro il suo contributo. Mi sono prefissato l'obiettivo di fare solo la stazione a vista, curata nel minimo dettaglio, niente linea di parata, solo quei pochi metri ma fatti bene. Ci vorrà tempo, anche perchè essendo una riproduzione del vero, non posso lasciare nulla al caso. Intanto gustiamoci gli aggiornamenti del plastico di castello.
Un saluto all'amico Luciano.
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luciano lepri
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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#716 Messaggio da luciano lepri »

Caro Marco, sono contento che la pensi come me. Questo non vuol dire però che Massimo avesse torto nell'elencare le varie sfumature del modellista. Ogniuno di noi ragiona con la propria testa e con la propria testa vede le cose alla sua maniera. Il nostro "passatempo" è bello perchè è come il mondo...è vario!!!
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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#717 Messaggio da v200 »

Da ex dioramista militare non ché figurinista il paesaggio è la parte principale per dare carattere al lavoro, poi nel caso di un plastico ferroviario deve essere l'insieme che da la prima sensazione e dopo i dettagli ,molte volte la distanza o posizione non permettono di apprezzarne appieno i virtuosismi costruttivi ma quello che si percepisce da subito e l'armoniosità del paesaggio che in questo caso è superlativo.
Bisogna tenere conto del lavoro svolto, per un diorama di pochi cm quadrati ci vogliono ore qua che parliamo di metri diventa una faticaccia non da poco ( tanto di cappello a Luciano che si è imbarcato in questo progetto).
Come dicevo da ex figurinista e modellista statico militare sono attratto dal'insieme paesaggio, invecchiamento rotabili (non diciamo sporcatura da dove provengo è un denigrativo) tecniche costruttive tutto quello che principalmente orbita nel arte pittorica e modellistica, è mia ambizione di coniugare i due ambiti modellistici nel plastico che sono in procinto di costruire pertanto seguo molto volentieri il procedere dei lavori per me fonte di ispirazione.
Grazie per i tuoi post Luciano.
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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#718 Messaggio da rpedi »

Buongiorno a tutti, oltre ai complimenti al "maestro" Luciano condivido pienamente quanto detto da Marco, plastici pieni di binari, oltre all'immediato impatto visivo non valorizzano sicuramente l'arte della costruzione di plastici. Ritengo che la vera bravura sia nel ricreare l'ambiente che circonda la "ferrovia". Io per necessità ho imparato a costruire i famosi "diorami"; ora ne ho quasi 30 e li ho inseriti in un plastico "modulare" e vi garantisco che il risultato è più che soddisfacente; vorrei soprattutto sottolineare che lavorare su un diorama (considerato le dimensioni) è molto più semplice, anche se richiede, a mio modesto parere, molto più tempo ed una cura non trascurabile dei particolari.
A breve spero di riuscire a pubblicare una serie di foto d'insieme del mio plastico "modulare"
Saluti. Romano

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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#719 Messaggio da Marco16.10 »

Apro e chiudo parentesi con un esempio vissuto in prima persona. Allora, verso fine Agosto ho avuto modo di visitare il plastico di Levanto, dovete sapere che il modulo stazione 5 terre è stato "abbellito" da una persona, e il restante plastico è stato fatto da un'altra persona. Tra le due persone, c'è una differenza abissale di stile, uno è un artista, perchè il modulo stazione col borgo 5 terre è qualcosa di veramente favoloso, l'altro oserei dire è come me. Sono abissali le differenze di paesaggio, nel senso che anch'io sono capace di piantare due chiodi sulle traversine dei binari, comprare la massicciata già invecchiata e realizzare edifici e marciapiedi tinta unita, tralasciando altri dettagli. Magari gli edifici saranno in scala al millimetro, così come i portali di galleria, e la parte elettrica da fare invidia a un ingegnere, ma se mi fai un paesaggio di basso profilo chissene del millimetro e dell'elettronica. Questo per giungere alla conclusione che il paesaggio la fa eccome la differenza, e nel caso di Levanto si vede che ci sono due mani e l'osservatore alla fine è orientato a stare dove il paesaggio è impeccabile, non gli importa della precisione tecnica o altro. La stessa cosa vale per Luciano, ci ha catturato col paesaggio e siamo tutti affascinati. Sinceramente ero troppo impegnato a vedere la vigna, o il ponte, che non mi sono curato di soffermarmi sul piano del ferro. Secondo me il paesaggio valorizza il plastico, detto da uno che in paesaggio è una capra. Però chi è capace, ha un valore aggiunto e dentro di noi, vorremmo essere anche un po Luciano!
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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#720 Messaggio da Tomcat13 »

Luciano scrive: " La mia fissazione? Ovviamente il paesaggio e solo quello."

Caro Luciano approvo al 110% le tue parole !!!!!
Un paesaggio realistico ed armonioso esalta la ferrovia di un'impianto ferroviario.

Rinnovo i complimenti per il realismo del tuo plastico , un cordiale saluto

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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#721 Messaggio da canespinone »

Caro Marco, posso dissentire? Come ho avuto già modo di sottolineare, l'OPERA D'ARTE intitolata "il plastichetto di Castello", creata dal maestro Luciano è insuperabile in quanto ad armonia generale. Quest'ultima è qualcosa che va oltre il solo "paesaggio" e come in esso si inseriscano i treni, perché deve fare i conti anche con altri vincoli come la dimensione delle stanze, la dislocazione delle aperture (porte e finestre), l'impianto elettrico esistente, il riscaldamento/raffreddamento del locale stesso (caloriferi, pareti calde o fredde), nonché le eventuali altre esigenze della famiglia (immagazzinaggio, lavaggio, asciugatura, ecc. ecc.). "Il plastichetto", ne è un fulgido esempio.

Premesso questo, va però ricordato che in un plastico ci dovrebbero correre dei treni, perché un plastico non è un diorama.

Giocoforza quindi, e ho usato questo termine che contiene la parola GIOCO non ha caso, ma come citazione in onore di una altro grande modellista (Marcello Mari), il piano del ferro ha la sua importanza. Esso deve permettere almeno tre cose imprescindibili: che i treni non deraglino continuamente, che non vadano a singhiozzo per problemi di captazione e che permetta un minimo di manovre (intesi sia come itinerari che come istradamenti). Chi ha già avuto un plastico, lo sa e poco centrano le sue sfumature di modellista di cui avevo parlato nel mio primo intervento.

Il plastichetto nasce come un semplice plastico ovale con due stazioni, una allo scoperto e una nascosta. La seconda serve in pratica da magazzino per la prima, nella quale si possono fare incroci, precedenze e manovre nella zona della rimessa e in quella dello scalo. Ci sono alcune chicche, come la trovata del ponte in salita di una linea che realtà scenderà poco dopo alla stazione nascosta, una soluzione meravigliosa perché confonde il visitatore. In pratica però si di tratta di una stazione collegata a due ipotetiche altre località A e B. Il piano del ferro originale di Castello ha qualche piccolo errore (manca il corretto tracciato), ma nel complesso è piacevole. Ci sono due binari di circolazione, uno di manovra a servizio della rimessa (mancano le staffe fermacarro), alcuni binari morti nella zona della rimessa e un binario a servizio del magazzino merci correttamente dotato di comunicazione con asta di manovra.

Poi viene spostata la lavatrice. Castello diviene una stazione di diramazione, perché ora i treni possono provenire oltre che da A e B, anche da C. Luciano inserisce un'altra fantastica chicca da modellista navigato, il triangolo non a vista tra le sezioni nascoste (con i visitatori sempre più frastornati). Come stazione di diramazione, ora Castello avrebbe bisogno di almeno tre binari di circolazione, uno per ogni senso di provenienza dei treni. Cosa che non c'è, ma che a un osservatore non esperto potrebbe anche sfuggire (in fin dei conti mancano solo due segnali e una staffa fermacarro). Mancherebbe anche una staffa sul binario morto dello scalo, perché ora l'asta di manovra è diventata la piena linea verso C, ma non in molti se ne saranno accorti. Invece, il fatto che i treni da e per C, possano essere indirizzati solo verso il primo binario è un gigantesco limite, per un plastico. E' assolutamente inverosimile rispetto ad una stazione reale (pur con i “comuni” limiti di un piano dei binari compattato come in quasi tutti gli impianti modellistici) e non permetterà un esercizio divertente (non sto dicendo solo realistico).

Il fatto che tu non te ne sia accorto non so da cosa dipenda, ma se mi permetti e senza nessuna volontà di offenderti, forse non è solo “colpa” del paesaggio realizzato dal maestro Luciano.

Infine permettetemi di ringraziare Luciano anche e soprattutto per due cose. L'aver condiviso con noi non solo la sua opera, ma sopratutto le sue tecniche (senza la volontà di troppi di farne mercimonio) e per averci ricordato l'importanza dell'ospitalità e del piacere di stare assieme, perché ci ha sempre trasmesso quella consapevolezza di poterlo andare a trovare pur non conoscendolo, sapendo di essere comunque degli ospiti graditi.

Buon divertimento e buon gioco a tutti. :grin:
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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#722 Messaggio da canespinone »

Scusate, andavo a memoria e ricordavo male: dove ho scritto "uno di manovra a servizio della rimessa (mancano le staffe fermacarro)", ho sbagliato. Riguardando la fotostoria, nel binario a servizio della rimessa non mancano le staffe fermacarro, ma è sbagliato l'accoppiamento nelle comunicazioni tra gli fd fs44 e le casse p64, che cmq non dovrebbero esserci in una stazione in telecomando come Castello (lo si evince dalla "T" vicina alle due leopolder), dove dovrebbero esserci delle P80. Lo dico solo per precisione nella mia esposizione e non per criticare il lavoro di Luciano, come già specificato nei post precenti.

Sempre in attesa del "borgo"..... :grin: :grin: :grin:
Massimo

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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#723 Messaggio da Egidio »

luciano lepri ha scritto:
Caro Marco, sono contento che la pensi come me. Questo non vuol dire però che Massimo avesse torto nell'elencare le varie sfumature del modellista. Ogniuno di noi ragiona con la propria testa e con la propria testa vede le cose alla sua maniera. Il nostro "passatempo" è bello perchè è come il mondo...è vario!!!
Luciano

Sono anch' io totalmente d'accordo con voi... Del resto e' sempre un paesaggio ben armonizzato che poi fa alla fine la differenza. E' chiaro che bisogna avere doti non comuni per trasmettere bellissime emozioni. Del resto il treno e' il mezzo che viaggia attraverso paesaggi e luoghi che sono il "condimento" di una porzione di ferrovia. Anch' io cerco di studiare al massimo l' orografia e la disposizione dei vari elementi che compongono l' ambiente che circonda la ferrovia. Saluti. Egidio. :cool:
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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#724 Messaggio da Marco16.10 »

Il punto era che l'osservatore medio non ha l'occhio clinico. E se comunque prendiamo la realtà, generalmente guardiamo un pezzo di ferrovia e il paesaggio che la circonda (diorama), poi veniamo distratti dal passaggio del treno (plastico), se intendiamo il modellismo come riproduzione della realtà. Poi tutto è concesso.
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Re: Il plastico "CASTELLO" - di Luciano Lepri

#725 Messaggio da canespinone »

Senza voler far polemica sia chiaro, ma tu sei un osservatore medio o un fermodellista? :geek: Per catturare il turista medio basta un presepe.

Siamo d'accordo che tutto è concesso, ma credo che in un forum dedicato al fermodellismo non ci siano tanti osservatori medi, in un forum come questo ci aspettiamo di trovare soprattutto modellisti. Per questo il loro occhio è “superiore”, ed è proprio perché abbiamo questo occhio superiore rispetto ad un osservatore medio, che siamo stati tutti in grado di riconoscere che quello di Luciano è un lavoro ai massimi livelli; probabilmente l'osservatore medio non riesce neanche a notare la differenza qualitativa tra questo plastico e un altro con l'erba quasi fosforescente come il verde di certe tv flat.

Permettimi però di ricordarti che siamo invasi dai tracciati: ce ne sono nei libri, nelle riviste, in tutti i forum (compreso questo).... in pratica se ne discute in continuazione. Il motivo è presto detto e risiede nel fatto che anche se fosse vero che il plastico dovrebbe servire solo a distrarci dal paesaggio nella fase di passaggio del treno (su questo concordo), è anche vero che questo gusto verso i plastici non affollati che è andato maturando negli ultimi vent'anni è stato favorito proprio dall'affermarsi di tracciati più maturi, dove hanno fatto la loro massiccia comparsa le stazioni nascoste, le curve ad ampio raggio (nascondendo in galleria quelle a stretto raggio), gli elicoidali nascosti, ecc. ecc. In sostanza quindi sono stati i primi buoni tracciati che hanno fatto scuola permettendoci di evolvere verso l'attuale gusto. Senza le stazioni nascoste, che ci consentono di cambiare continuamente i treni che contornano il paesaggio, saremmo ancora agli ovali di una volta. In pratica si è capito che un buon tracciato è alla base di un buon plastico che per innumerevoli vincoli non è quasi mai una perfetta riproduzione della realtà. Perché un plastico non sarà mai vero, dovrà essere verosimile e senza un tracciato di qualità non si otterrà mai ne un paesaggio di qualità, ne un esercizio divertente (e tanto meno verosimile).

Se poi mettiamo il naso su uno dei dettagli di un tracciato, ossia il piano del ferro delle stazioni, ci sono dei dogmi che dobbiamo per forza rispettare; ad esempio il piano del ferro di una stazione in stile tedesco o austriaco avrà almeno una caratteristica fondamentale che lo differenzia da quello di una stazione italiana. Se non rispettiamo questa differenza, avremo fatto un presepe coi treni, non un plastico ambientato.

Detto questo non tornerò più sull'argomento. Nell'attesa del borgo..... Luciano postaci molte altre foto del plastichettoooooo :grin: :grin: :grin:
Massimo

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