
Diorama operativo RhB "Ospizio Bernina" H0m - wip!
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Se come dice il proverbio che l'sperinza e' la sommatoria degli errori che abbiamo fatto vivendo, vedendo il tuo lavoro mi nascono spontanei tanti punti di domanda, quando il plastico sara' operativo e necessario di manutenzione.
In linea generale si progetta senza considerare che i trenini anche percorrendo un binario posato alla perfezione, inspeigabilmente deragliano - perche' non hanno sospensioni elestiche - per cui esiste sempre la necessita' di andare a mettere le mani dove normalmente non si accede mai; sul mio plastico sono dovuto intervenire a sostituire degli scambi in posizioni poco accessibili, per cui e' stato montato su ruote pirolettanti.
L'impianto elettrico e' bene separararlo per circuiti - trazione, comando, illuminazione, servizi - eliminando il piu' possibile le morsettiere " Mammut " con serraggio a vite; conviene utilizzare capisaldi da saldare: personalmente ho realizzato le morsettiere con viti di ottone avvitate entro piccoli pezzi di bachelite e i fili sono stati saldati.
In ogni modo e' difficile esporre una propria opinione o consiglio sul lavoro altrui senza incorrere nel rischio di mettersi dalla parte del criticone, d'altra parte realizzarsi il plastico e' un lavoro molto personale, ogni persona sa sbagliare da solo, e nella maggioranza dei casi vuole vivere la propria esperienza.
In linea generale si progetta senza considerare che i trenini anche percorrendo un binario posato alla perfezione, inspeigabilmente deragliano - perche' non hanno sospensioni elestiche - per cui esiste sempre la necessita' di andare a mettere le mani dove normalmente non si accede mai; sul mio plastico sono dovuto intervenire a sostituire degli scambi in posizioni poco accessibili, per cui e' stato montato su ruote pirolettanti.
L'impianto elettrico e' bene separararlo per circuiti - trazione, comando, illuminazione, servizi - eliminando il piu' possibile le morsettiere " Mammut " con serraggio a vite; conviene utilizzare capisaldi da saldare: personalmente ho realizzato le morsettiere con viti di ottone avvitate entro piccoli pezzi di bachelite e i fili sono stati saldati.
In ogni modo e' difficile esporre una propria opinione o consiglio sul lavoro altrui senza incorrere nel rischio di mettersi dalla parte del criticone, d'altra parte realizzarsi il plastico e' un lavoro molto personale, ogni persona sa sbagliare da solo, e nella maggioranza dei casi vuole vivere la propria esperienza.
Enzo
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Vista la limitata esperienza più di un punto di domanda lo ho io stesso! Per il problema dell'accessibilità, che sicuramente esiste, il sistema che ho pensato è proprio quello delle rotelle. Tutti i moduli sono montati su ruote e possono essere spostati diciamo verso sx di 40 cm consentendo di andare a lavorare dietro, tramite le grandi aperture nel pannello di fondo. Quello che onestamente non so prevedere è quanto sarà facile compiere l'operazione con il plastico al suo peso finale (binari, paesaggio etc.). Purtroppo lo spazio e' veramente "creato" dal niente e questo è un fattore limitante. Specialmente per un operatore di limitata esperienza sarebbe stato più semplice confrontarsi con una situazione piu' "standard".
Sull'indipendenza dei circuiti trazione-servizi puoi spiegarmi meglio? Io ho una linea per i binari in corrente continua e una separata in ac per scambi etc. Partono da due uscite distinte dell'alimentatore. Sono solo vicini i fili perché passano più o meno nello stesso punto.
Sui mammut non sono molto simpatici neppure a me, anche se vedo che sono usati anche nel nostro settore, forse per la comodità di staccare senza dissaldare. Il sistema tuo come funziona, sarebbero capicorda saldati e fissati su viti? La soluzione mammut non è irreversibile. Sono ancora in tempo a migliorare l'impianto.
Grazie per i suggerimenti, pubblicare sul forum penso serva a questo (come serve leggere dei lavori altrui comprese relative "critiche" e commenti.
Ciao!
Sull'indipendenza dei circuiti trazione-servizi puoi spiegarmi meglio? Io ho una linea per i binari in corrente continua e una separata in ac per scambi etc. Partono da due uscite distinte dell'alimentatore. Sono solo vicini i fili perché passano più o meno nello stesso punto.
Sui mammut non sono molto simpatici neppure a me, anche se vedo che sono usati anche nel nostro settore, forse per la comodità di staccare senza dissaldare. Il sistema tuo come funziona, sarebbero capicorda saldati e fissati su viti? La soluzione mammut non è irreversibile. Sono ancora in tempo a migliorare l'impianto.
Grazie per i suggerimenti, pubblicare sul forum penso serva a questo (come serve leggere dei lavori altrui comprese relative "critiche" e commenti.
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Gian Paolo - A man's accomplishments in life are the cumulative effect of his attention to detail (J.F. Dulles)
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La struttura dell'impianto l'ho realizzata seguendo le regole degli apparati veri, cioe' sapendo da dove parte il conduttore e sapendo dove arriva, effettivamente ho fatto uso dei capicorda serrati con vito e vui sono stati saldati i conduttori.
Devi considerare inoltre che io non ho il digitale, per cui dal banco comando partono i conduttori per i sezionamenti binarioe il comando degli scambi, attestandosi a dei connettori multipolari, che oltre a rendere scindibile il plastico dal banco, servono come capisaldi; se del caso avessi optato per il digitale, avrei sempre e vomunque avuto i conduttori per i circuiti di binario occupato, e poi e' sempre buona cosa avere l'impianto sezionato.
Devi tenere conto che vari circuiti riguardanti la pubblica illuminazione, quella relativa agli edifici, alle casette ed ai palazzi, che per realta' oggettiva, devano esse a circuiti multipli, in quanto durante le ore notturne, mano mano che si va verso le ore piccole, l'illuminazione diminuisce.
Anche l'impianto ferroviario ha diversi circuiti specialmente quelli relativi ai marciapiedi o pensiline, atrio e fabbricato viaggiatori, appartamenti di servizio, luci sul piazzale, nelle rimesse e nei depositi.
Questi circuiti le comando direttamente con interruttori dal tavolo e prevalentemente sono tutti punti luce a led.
Devi considerare inoltre che io non ho il digitale, per cui dal banco comando partono i conduttori per i sezionamenti binarioe il comando degli scambi, attestandosi a dei connettori multipolari, che oltre a rendere scindibile il plastico dal banco, servono come capisaldi; se del caso avessi optato per il digitale, avrei sempre e vomunque avuto i conduttori per i circuiti di binario occupato, e poi e' sempre buona cosa avere l'impianto sezionato.
Devi tenere conto che vari circuiti riguardanti la pubblica illuminazione, quella relativa agli edifici, alle casette ed ai palazzi, che per realta' oggettiva, devano esse a circuiti multipli, in quanto durante le ore notturne, mano mano che si va verso le ore piccole, l'illuminazione diminuisce.
Anche l'impianto ferroviario ha diversi circuiti specialmente quelli relativi ai marciapiedi o pensiline, atrio e fabbricato viaggiatori, appartamenti di servizio, luci sul piazzale, nelle rimesse e nei depositi.
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Enzo
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Grazie per i consigli a Enzo/Schunt e a tutti gli altri intervenuti!. L'aspetto dell'illuminazione in realtà per ora lo ho pianificato poco. Data la natura della scena riprodotta, penso che l'illuminazione sarà limitata a quella di stazione e dei pochi edifici vicini. Data la zona di montagna a oltre 2000 m di quota l'illuminazione al di fuori della zona della stazione credo sia praticamente inesistente. Sarà da studiare il giusto effetto per questa situazione, magari dopo una visita sul posto in ore serali, visto che ci sono sempre stato in pieno giorno.
Gian Paolo - A man's accomplishments in life are the cumulative effect of his attention to detail (J.F. Dulles)
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Volevo provare a caricare un video. Metto questo di una corsa prova sul tratto che ho completato; l'armamento ovviamente è ancora posato provvisoriamente; manca lo strato di sughero e il posizionamento definitivo.
Gian Paolo - A man's accomplishments in life are the cumulative effect of his attention to detail (J.F. Dulles)
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Bene Gian Paolo, collaudo positivo
Massimiliano


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Una domanda, nella realtà i carri cisterna sono previsti con il convoglio passeggeri ??.
Ciao.
Adolfo
Adolfo Bellabona - Il magazzino di Montello - Piccola città - Incrocio fra treni - La valle de vapore – Il mio “bombolone” in scala 1:87
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In realtà ho dovuto fare una piccola modifica ai ganci a occhiello Bemo. Data l'assenza di timoni di allontanamento (visto che il materiale Bemo è notoriamente molto economico hanno pensato di non metterli...) in curva e salita quando in spinta o discesa c'erano interferenze tra i mantici delle carozze. Ho risolto aggiungendo un piccolo spessore di sulla testata dei ganci e "allungando" l'occhiello di metallo. Si ottiene così un franco suff. tra i mantici. Purtroppo lo spazio resta sempre, anche in rettilineo. So che altri tolgono o tagliano i mantici ma è una soluzione che mi è ancora meno gradita sto cercando se ci sono altri tipi di gancio (manca anche l'innesto NEM ovviamente) o se qualcuno ha montato una cinematica tipo quelle a cui siamo abituati in H0.
Qualcuno ha idee o suggerimenti in merito?
Qualcuno ha idee o suggerimenti in merito?
Gian Paolo - A man's accomplishments in life are the cumulative effect of his attention to detail (J.F. Dulles)
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Grazie Gian Paolo, penso che siano cisterne di acqua o altri liquidi non infiammabili, non penso siano trasporto GAS, ma non si sa mai.
Ciao.
Adolfo
Ciao.
Adolfo
Adolfo Bellabona - Il magazzino di Montello - Piccola città - Incrocio fra treni - La valle de vapore – Il mio “bombolone” in scala 1:87
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Guarda mi è venuta in mente la manovra a cui ho assistito a Pontresina, l'ultima volta che sono stato in visita alla linea. A un treno per Tirano hanno agganciato questi carri. Dovrebbe essere gasolio dal codice numerico riportato sul cartello. Non so se siano vuoti ma non credo perché penso sia combustibile che viene spedito verso Poschiavo, forse per uso riscaldamento. Incredibile comunque come usino questa linea, tanto apparentemente "difficile" per spedire merci. Da noi sarebbero tante autocisterne 
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Anche a me è sembrata strana la cosa e non so che regole seguano.
Gian Paolo

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Anche a me è sembrata strana la cosa e non so che regole seguano.
Gian Paolo
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Eh si la tabella arancione significa infiammabili se non sbaglio.
Grazie
Ciao
Adolfo
Grazie
Ciao
Adolfo
Adolfo Bellabona - Il magazzino di Montello - Piccola città - Incrocio fra treni - La valle de vapore – Il mio “bombolone” in scala 1:87
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Ho fatto una prima prova di massicciata. Il dimensionamento del corpo stradale dovrebbe essere quello definitivo con le misure come nello schemino della terza foto (leggero adattamento della norma nem123 in base alle dimensioni dell'armamento BEMO impiegato) . Il ballast usato è invece di prova e low cost. Si tratta di sabbia silicea per acquari (costo 2.3 euro/kg). La resa cromatica non è insoddisfacente (alcune pietre rossastre presenti nel mix sono state "smorzate" passando a pennello, a posa conclusa, un colore grigio acrilico molto diluito), purtroppo la pezzatura è invece completamente fuori scala, ci sono pietre di quasi 2 mm!. Sarà quindi necessario per il lavoro definitivo usare prodotti specifici, molto più costosi (avevo pensato a questo:
http://koemo.de/index.php?route=product ... duct_id=77)
Rotaie e traverse sono state invecchiate secondo la tecnica a pennello illustrata nella fotoguida di Andrea sul sito del GAS TT. Per il resto il metodo di posa e fissaggio è quello classico che utilizza una miscela in parti uguali di colla vinilica e acqua (con gocce di detersivo per piatti) versata con un contagocce sul ballast precedentemente posato a secco e sagomato con un pennellino.
Una foto del lavoro e una foto del prototipo, proprio nella zona che dovrei riprodurre. Un effetto che non sono riuscito ad ottenere è il "monticello" al vertice superiore del'unghiatura che viene a trovarsi più alto del filo superiore delle traverse. Come si potrebbe fare? Dima in compensato?
Grazie dei consigli!
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http://koemo.de/index.php?route=product ... duct_id=77)
Rotaie e traverse sono state invecchiate secondo la tecnica a pennello illustrata nella fotoguida di Andrea sul sito del GAS TT. Per il resto il metodo di posa e fissaggio è quello classico che utilizza una miscela in parti uguali di colla vinilica e acqua (con gocce di detersivo per piatti) versata con un contagocce sul ballast precedentemente posato a secco e sagomato con un pennellino.
Una foto del lavoro e una foto del prototipo, proprio nella zona che dovrei riprodurre. Un effetto che non sono riuscito ad ottenere è il "monticello" al vertice superiore del'unghiatura che viene a trovarsi più alto del filo superiore delle traverse. Come si potrebbe fare? Dima in compensato?
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Gian Paolo la resa cromatica è molto buona, purtroppo come hai già detto alcune pietre sono troppo grandi e si nota, il prodotto koemo non lo mai utilizzato personalmente ma da quello che ho letto e visto da chi lo ha utilizzato è uno dei migliori, quindi vai sul sicuro
Massimiliano

Massimiliano

Massimiliano Paolinelli - il mio canale YouTube – Viaggio in quel di Verni -Il Ponte dei Pescatori - C.L.A.F. Lucca
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Ciao
per quanto riguarda la massicciata, ti vorrei proporre, per una riduzione di cost, d andare in un magazzino di materiale edile e cercare della sabbia per sabbiatura. Ce ne sono di diverse granulometrie e con una decina di euro o poco più te ne porti a casa un sacco da 10 kg. Io lo ho fatto sul mio plastico e se avessi dovuto acquistare materiale da modellismo avrei dovuto farmi un mutuo..
SAluti
Beppe
per quanto riguarda la massicciata, ti vorrei proporre, per una riduzione di cost, d andare in un magazzino di materiale edile e cercare della sabbia per sabbiatura. Ce ne sono di diverse granulometrie e con una decina di euro o poco più te ne porti a casa un sacco da 10 kg. Io lo ho fatto sul mio plastico e se avessi dovuto acquistare materiale da modellismo avrei dovuto farmi un mutuo..
SAluti
Beppe
Giuseppe
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Grazie della dritta, andrò a vedere la sabbia che mi hai suggerito. Intanto ho provato a calcolare quanto materiale serve per metro di binario:
1) calcolato il volume di un solido con base il trapezio della massicciata e h 1000 mm = VolM
2) calcolato il volume dello strato di sughero = VolS
3) calcolato il volume di una traversa moltiplicato per il numero di traversine in un metro di binario che, nel mio caso sono 132 = VolT
Quindi per avere un'idea del volume di materiale necessario ho fatto
VolM - (VolS + VolT).
Mi sono risultati 57480 mm3 cioè 0.05748 l. In pratica, se non erro, sarebbe poco più di mezzo litro di ballast per 10m lineari di binario. È un valore realustico? Qno ha esperienza diretta?
1) calcolato il volume di un solido con base il trapezio della massicciata e h 1000 mm = VolM
2) calcolato il volume dello strato di sughero = VolS
3) calcolato il volume di una traversa moltiplicato per il numero di traversine in un metro di binario che, nel mio caso sono 132 = VolT
Quindi per avere un'idea del volume di materiale necessario ho fatto
VolM - (VolS + VolT).
Mi sono risultati 57480 mm3 cioè 0.05748 l. In pratica, se non erro, sarebbe poco più di mezzo litro di ballast per 10m lineari di binario. È un valore realustico? Qno ha esperienza diretta?
Gian Paolo - A man's accomplishments in life are the cumulative effect of his attention to detail (J.F. Dulles)
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ciao
Per quanto riguarda il calcolo che hai fatto a naso direi che mezzo litro, in volume, per 10 mt lineari siano scarsi pur considerando che hai un binario da 12 mm. Ti serve materiale in più dove hai binari doppi o tripli, non ricordo quanti ce ne sono al passo Bernina.
Cordiali saluti e buon lavoro
Beppe
Per quanto riguarda il calcolo che hai fatto a naso direi che mezzo litro, in volume, per 10 mt lineari siano scarsi pur considerando che hai un binario da 12 mm. Ti serve materiale in più dove hai binari doppi o tripli, non ricordo quanti ce ne sono al passo Bernina.
Cordiali saluti e buon lavoro
Beppe
Giuseppe