Parlando di rotaie con tolleranze minime la precisione è d'obbligo, come lo è la norma peraltro. Ciò al fine di garantire una interoperabiltà tra i vari utenti e creare una unificazione.
La laboriosità è una espressione soggettiva, personalmente una volta messo a punto il sistema non ho avuto mai particolari problemi di accoppiamento, anzi, questo metodo consente piccole rettifiche dovuti a montaggi non precisi soprattutto su moduli realizzati da diversi soggetti.
Di sotto ho allegato una foto indicante il sistema, con le frecce rosse si indicano le scarpette, la freccia gialla indica il giunto fra le testate (non fate caso ai colori, il diorama è da finire).
NORMA FIMF 145 - INTERCONNESSIONE MECCANICA
Art. 6 – Unione dei binari
La massicciata e le traversine dei binari giungono fino a filo del bordo del pannello; le rotaie invece si attestano in posizione più arretrata (cfr. Fig. 3).
Una volta bloccati rigidamente i due pannelli fra loro, si inseriscono dall'alto gli spezzoni di rotaia, due per ciascun binario, appoggiandoli sulle traversine con le giunzioni in posizione rientrata; queste vengono poi fatte scorrere sotto le
rotaie dei due pannelli, assicurandone così il collegamento.
