il sorpasso ...

[marione]

Ha poco più di mezzo secolo - è del 1962 - ma sembra girato dopodomani 'il sorpasso', capolavoro filmico di Dino Risi e Vittorio Gassman, sopratutto di quest'ultimo, per la prima volta sullo schermo col suo viso naturale - senza alcun trucco di tipo teatrale - a disegnarci il ritratto di Bruno Cortona, uomo assai discutibile ma anche generoso, che trascina nell'ebbrezza di vita e nella brutale morte conclusiva il timido studente Roberto, interpretato da Jean-Louis Trintignant ( non a caso in Francia il film ebbe il titolo 'Le Fanfaron', appunto in omaggio alla strepitosa prova gassmaniana).
' Il sorpasso' è anche il titolo di un libro di Miriam Mafai - uscito per Mondadori nel 1997 - dove in 174 serratissime pagine si analizza il quinquennio 1958-1963, 'gli straordinari anni del miracolo economico' per dirla col sottotitolo, un'analisi lucida e spietata di un periodo contradditorio della nostra storia, dove davvero era stato tentato il 'sorpasso' con l'antica civiltà agricola e i suoi valori, in un turbine di contraddizioni e velleità. Il critico cinematografico Ugo Casiraghi, per una ristampa in video del film nel 1995, si esprimeva al riguardo in un modo che faceva pensare:"L'arte del 'sorpasso' è quella di irridere agli altri, il piazzarsi con disinvoltura al posto giusto, di carpire alla vita ciò che si può afferrare sul momento, cullati e divertiti da un'ondata di allegro cinismo".
Parole del genere non sembrano affatto datate, per cui chiediamoci: oggi come siamo messi ?
Ahinoi, sembra proprio che siamo messi male; quanto nel film era eccezionale o curiosità è diventato realtà, il valore economico pare aver davvero sorpassato tutti gli altri valori - una persona vale per quanto ha, non per quanto è - mentre a livello umano e di società civile meglio tacere: se avete in casa il libro della Mafai sopracitato, e non voglio levarvi il piacere della scoperta, provate a leggere da pagina 21 in poi l'atteggiamento all'epoca degli abitanti del Nord verso i meridionali, e vedrete che oggi lo stesso atteggiamento - perfino nel modo di parlare - rimane invariato fin nelle virgole verso gli extracomunitari, poi andate a pagina 63 e leggete come si comportavano le ditte verso le operarie che rimanevano incinte ( cambiano solo i marchi, ma sembra di leggere il giornale di oggi !).
Una volta di più ci confrontiamo brutalmente col fatto che il progresso economico - checchè ne dicano i 'liberisti' - non implica necessariamente un progresso umano o civile, per cui possiamo ritrovarci più agiati, più forniti di comodità, ma stritolati da un sistema di valori aberrante; il nostro Papa Francesco ha messo di recente in guardia nei confronti di un mondo che privilegia le banche alle persone, e quelle sagge parole mi hanno ricordato la frase lapidaria pronunciata da un caro amico - ahimè defunto - all'apice dei consumistici e rutilanti anni ottanta, parole anche queste di straordinaria e bruciante attualità: ' C'è il segno della morte su questa nostra società ricca!' .

Marione

[cararci]

Ogni tanto su un forum come questo, che si occupa di giochi da adulti, una pagina come quella di Marione porta una ventata di sana ricaduta nella realtà.
Condivido tutto quello che è stato scritto e ringrazio davvero l'autore.

[Giannantonio]

Condivido quanto esposto da Marione,
Ormai è il dio denaro che pilota e comanda il mondo, cito anch'io Papa Francesco quando ha detto che se tanta gente oggi muore di fame mette tristezza ma se la borsa perde dieci punti allora è una catastrofe.
Questa è la società di oggi.
Il tutto si commenta da solo.

[marioscd]

siamo messi anche peggio rispetto a quegli anni... io faccio sempre l'esempio di mio padre che nel 1962, con il solo stipendio di insegnante (e sappiamo bene quanto anche allora gli stipendi dei professori fossero scarsi), con il sottoscritto appena nato e con mia madre casalinga riusciva comunque a comprare un appartamento a Milano ed a farci vivere più che dignitosamente nei tanti anni a seguire. Avevamo una sola auto che doveva campare per almeno 10 anni, una sola TV, ci accontentavamo di andare in vacanza dai nonni ma tutto sommato si viveva bene e a me non è mancato mai nulla. Oggi mio padre probabilmente sarebbe un precario alla canna del gas, senza possibilità di sposarsi (con una donna che non percepisce stipendio addirittura!) e io non sarei mai nato. La società liberista ci fa stare meglio? boh, io lo chiedo a voi...

ciao

[cararci]

La società liberista ci fa stare meglio? boh, io lo chiedo a voi...

Mi tocchi sulla carne viva, meglio non rispondere!

[roy67]

La società liberista ci fa stare meglio? boh, io lo chiedo a voi...

Mi tocchi sulla carne viva, meglio non rispondere!

Da titolare d'azienda... dico solo questo:

L'ultima legge emanata dal governo è l'ennesima presa per "la cuspide".
Incentivi a chi assume????
ma se le aziende stanno chiudendo... chi assume????
E se assumono.... Lo fanno per metterli in cassa integrazione?????

Ricordo ab tutti che si assume forza lavoro quando c'è necessità di aumentare la produzione!!!

Se le aziende sono messe alla gogna già dal 2007, oggi pagano tasse pari al 35% in più del fatturato lordo....

Volete vedere la luce in fondo al tunnel?????

BEATI VOI!!!!!!!

Io sono fra quelli che, nel 1985, dovette abbandonare gli studi (per poi riprenderli più tardi - scuole serali) per aiutare il padre a pagare il mutuo della casa...
Oggi (mio padre - pensionato metalmeccanico) dave pagare di IMU più di quanto la sua pensione non gli permetta.
Fortunatamente ha un figlio che ha saputo valorizzare le sue capacità e che gli compra l'auto nuova, gli paga l'IMU... etc... etc....

Ma anche i soldi del figlio sono finiti......

[g.briotti]

Condivido il pensiero di Mario e sottoscrivo in toto le considerazioni di Roberto...

[Gigi]

Quoto Marioscd. Negli anni '60 si viveva sicuramente meglio, le persone erano piu' contente di quello che avevano e lavoravano per migliorare sempre di piu' arrivando anche ad avere un appartamento. Mio padre lavorava in ferrovia e con il suo stipendio a casa non mancava nulla anche se andavamo a trovare gli zii in tram (sono nato a Torino e ivi vissuto fino al 1977). Oggi e' tutto in sfacelo, conta il dio moneta, la famiglia esiste sempre meno e il prossimo e' sempre piu' dimenticato e non mi riferisco solamente alle persone che ci circondano ma a tutti gli adulti e bambini che ogni giorno muoino di fame. Bisogna tornare indietro, essere piu' umili, ascoltare cio' che dicono gli altri e quando si puo' aiutare. Solo cosi' torneremo a galla.

[dino-michele]

Ciao, scusate il mio sfogo...
Letta con l'ultima legge, inerente a dare incentivi a chi assume, ha affermato che adesso gli imprenditori e datori di lavoro non hanno più scuse per assumere.. Ma se non abbiamo lavoro.... Quel poco lavoro che abbiamo non me lo pagano e a Novembre devo versare l'Acconto.. l'acconto di cosa??? Che non sto incassando le fatture? L'operaio deve essere pagato, i fornitori pure.. e le tasse che sto pagando fino a Novembre.. Non so se c'è la farò se vado avanti così:..
Eppure lavoriamo 3 persone tutti i giorni...

Ciao ragazzi anche quest'anno non mi posso fermare qualche giorno per riposare la mente...

Saluti e scusate il mio sfogo....

[marioscd]

Purtroppo dagli anni 60 sono cambiate due cose fondamentali... allora eravamo noi l'economia emergente, eravamo noi il popolo con l'ottimismo, con la forza propulsiva della nostra manifattura medio-piccola e l'economia era basata sulla produzione e non sulla finanza. Oggi siamo una civiltà in netto declino (parlo di quella occidentale in generale) e particolarmente in Italia paghiamo lo scotto della totale mancanza di pianificazione seria, dei tanti anni di "tirare a campare", di una politica che non ha mai fatto veramente politica ma ha occupato e gestito solo posti di potere senza realmente esercitarlo impostando strategie di sviluppo.
Oggi, dentro una pesantissima crisi economica, siamo nudi nelle intemperie, a differenza di altri che perlomeno un ombrello lo hanno. Ormai lavoriamo per pagare, attraverso le tasse degli onesti, solamente gli interessi del debito accumulato dagli anni '60 ad oggi. L'economia reale è falsata dalla criminalità organizzata e dal suo devastante giro d'affari e dall'evasione fiscale che ha percentuali stratosferiche (sono giusto di pochi giorni fa le pubblicazioni di studi che la collocano a valori intorno ai 180 miliardi di euro, cifra che corrisponde ad almeno 4 leggi di bilancio dello stato). Io mi sento affranto di fronte a tutto ciò. Ho un figlio di 17 anni che sto spingendo a studiare, ad ottenere ottimi risultati e ad andare all'estero. Sono tornato da un viaggio di lavoro dalla Germania... il boss di una ditta di Hannover mi ha detto che hanno penuria di ingegneri. Tutti vogliono fare i commerciali, occuparsi di finanza e hanno pochi ingegneri che escono dalle loro università. Ecco, quando uno per il proprio figlio si augura solo di spedirlo in Germania vuol dire che davvero non c'è speranza, per questo paese...

ciao

[cararci]

A quanto appena scritto da Mario aggiungo alcune considerazioni. L'influenza delle politiche reaganiane e thatcheriane si è prolungata nei decenni, producendo un'abnorme libertà d'azione della finanza, non controllata dalle scelte politiche e spesso da queste favorita. L'effetto è stato uno spostamento del lavoro, quello dell'imprenditore e quello del suo dipendente, in secondo e terzo piano rispetto alle "esigenze" della Borsa, della finanza, degli speculatori d'assalto di ogni livello.
In altre parole la politica non ha saputo e voluto regolamentare la giungla della finanza. A questo si aggiunga il processo di globalizzazione, i cui benefici sono stati monopolizzati da pochissimi a danno di molti.
Finchè la bolla è scoppiata tra il 2007 ed il 2008, con le conseguenze che abbiamo di fronte. E la situazione di crisi sistemica, invece di diventare occasione di ripensare il modello di sviluppo, sembra essere affrontata con i soliti strumenti e la solita debolezza della politica, specie in Europa, in cui l'unità monetaria non ha fatto seguito e non sta producendo la necessaria unità politica. Il risultato rischia fortemente di essere, di nuovo, una debolezza, quando non un'assenza di progettualità e di controllo da parte della politica rispetto al mondo degli affari.
Tutto ciò produce gli effetti depressivi (economici, culturali e morali) che viviamo noi tutti, Roberto con la sua impresa, io con la mia pensione che perde continuamente valore d'acquisto, l'operaio e l'impiegato che vedono rosicchiato lo stipendio, il precario senza futuro, il disoccupato senza speranze.
E la ragazzina nella foto qui accanto, che aspirerebbe a vivere del lavoro di musicista, dovrà fare i conti con l'inefficacia delle politiche culturali del nostro paese, il più ricco al mondo di arte e cultura, ma il meno in grado di valorizzare il suo patrimonio.

[cf69]

Bella discussione, trattata in maniera eloquente e pacata...... come non condividere quanto finora espresso.
<div align="center" id="quote2"><table class="quote"><tr><td class="quotetd"></td></tr><tr><td class="quotetd2"><span class="quotetext">Ogni tanto su un forum come questo, che si occupa di giochi da adulti, una pagina come quella di Marione porta una ventata di sana ricaduta nella realtà.
[/quote]
Purtroppo per me ricadere nella triste realtà, anche sul forum, è la ciliegina sull'amara torta quotidiana......... della realtà malata.
Siamo tutti nella stessa barca malandata alla deriva, adesso vi lamentate anche voi che vivete in una parte dell'Italia ex produttiva ed ex ricca che prima d'ora non si era mai lamentata.
Io da terrone non ho mai avuto molte aspettative e mi sono sempre lamentato di vivere in un posto bellissimo che però non ti consente di vivere dignitosamente, è triste notare che nonostante il malessere ormai diffuso, tutto continui sempre alla stessa maniera nonostante apparentemente tutto cambi, mi viene in mente di citare il Gattopardo: "Se vogliamo che tutto rimanga com'è bisogna che tutto cambi", notate, sembra una frase scritta stamattina.
Da prossimo "disoccupato senza futuro" (il 23 luglio), quel che più mi manda in bestia è che ci si lamenta tutti, ma i forti interessi finanziari/politico/mafiosi che stranamente vanno a braccetto dalla notte dei tempi stando ai tre vertici di un triangolo, non capiscono, nè gli interessa capire, nè mai capiranno, che le vacche grasse da mungere non ci sono più, sono state già munte e stanno morendo di fame attorniate da iene e avvoltoi; vivono nel loro mondo dorato e ciò gli basta.
Generalizzando, anche noi nel nostro piccolo facciamo lo stesso con chi sta peggio di noi, si è proprio perso di vista quali sono i veri valori della vita e appena possibile alimentiamo le, sopratutto italiche, cattive usanze cercando la "raccomandazione" o "l'amico", per ottenere il "favore", per aver facilitate le cose e poter saltare agevolmente la fila.
E' proprio vero che: "Chiddu saziu a chiddu diunu nun l'a crirutu mai", traducendo il detto siciliano: "Il sazio al digiuno non ha mai creduto".
Mi sento le mani legate e non riesco a venirne fuori, sono come un Leone in gabbia.
Megli parlare di binari, deviatoi e trenini, và. (Parlare, NON acquistare!!)

Scusatemi......
Saluti (tristi).

[roy67]

Caro fabio... Siamo proprio tutti sulla stessa barca. Se può confortarti... Da un analisi dell'Unione Industriali, entro l'anno in corso chiuderanno circa 800.000 aziende.... creando circa 7,5 milioni di disoccupati in più.

Letta ha detto giusto. "Non ci sono più scuse".

Non essendoci più aziende... Non ci sarà più chi dovrà inventarsene.
Anche i sindacati dovrebbero festeggiare. Hanno vinto definitivamente la guerra contro il "padrone oppressore"....

Ricordo che nel 2007, quando scoppiò la crisifinanziaria, che ci trascinò nel baratro della crisi economica, molti Paesi Europei, emanarono leggi in tutela del lavoro, tassando l'esportazione di mano d'opera.

In Italia si fece il contrario. Vennero emanate 184 leggi anticostituzionali che rendevano obbligatorio l'esportazione della mano d'opera, creando la famosa mozzarella "blu" (legge RTG - per fare un esempio) e la fuga di tutte le medie aziende.

[liftman]

Ragazzi, ma ancora credete ai politici? (di qualunque colore eh?) non serviva un professorone (Monti) o i "saggi" nominati da napolitano, non servono leggi particolari per far andare le cose a posto, i conti pubblici sarebbe in grado di sistemarli una badante rumena in 5 minuti.
Per far riprendere l'economia, si devono dare i soldi ai cittadini non alle imprese, le imprese ne beneficieranno in seguito. Io non so più quanto tempo è che non vado a mangiarmi una pizza fuori, e se continua così, è pure la volta che riesco a perdere peso, dato che è sempre più difficile arrivare a fine mese.

[g.briotti]

Non c'è problema. Alle imprese i soldi non li danno, prova ne sia il fatto che le imprese continuano a fallire pur vantando crediti che (specie quelli verso la PA) son lentamente diventati inesigibili.

Ma noi continuiamo a tassarci per sostenere un insostenibile debito pubblico e per salvare le banche, che continuano a speculare sul mercato finanziario...

[giuseppe_risso]

...Da prossimo "disoccupato senza futuro" (il 23 luglio).....

Tutte considerazioni giuste, ma é quando si leggono queste cose che viene voglia di andare a spaccare tutto.

[marioscd]

non c'è il minimo dubbio sul fatto che fino a quando non faranno arrivare più soldi in tasca ai cittadini-consumatori il mercato non ripartirà. Siamo in una spirale, come un aereo che sta cadendo giù. Se non si riesce in qualche modo a modificare l'assetto saremo destinati a precipitare. Gli incentivi sul lavoro, fatti per consentire le assunzioni, non servono ad un bel nulla se non si fa ripartire il mercato. Nessuno assume, anche con incentivi, se poi non ottiene dei ricavi tali dal mercato per ripagare il costo. Il mercato lo facciamo noi, perlomeno quello interno. Ma anche su questo argomento si potrebbero sprecare fiumi di parole... voi pensate solo al tessuto industriale di 50/60 anni fa: allora esistevano decine e decine di ditte che producevano beni, tutte con mercati più o meno limitati, e campavano tutte, qualcuna riusciva pure ad ingrandirsi ed aumentare i fatturati. Oggi abbiamo le multinazionali che si sono mangiate tutti. Non ci sono più "ditte" ma solo "marchi" perchè oggi i formaggi della Galbani lombarda ormai sono prodotti chissà dove dalla Lactalis francese, giusto per fare un esempio come mille altri. E se Lactalis decide che il processo produttivo della mozzarella è troppo lungo e costoso, qua in Italia (conosco bene la questione visto che uno degli stabilimenti in questione è a pochi chilometri da casa mia) lo sposta in Repubblica Ceca (o chissà dove) oppure continua a produrla a Corteolona usando latte condensato che arriva dall'Olanda, invece del latte prodotto a Km zero in Lombardia. Il panorama dell'industria globalizzata assieme a quello della finanza devastante e senza paletti (ringraziamo sentitamente le politiche reganiane e tatcheriane per tutto ciò) sono l'origine dei nostri mali. La differenza è che altri avevano intravisto ben prima i problemi connessi e hanno messo in atto qualche misura difensiva e, comunque, hanno un tessuto organizzativo e produttivo ben più efficiente del nostro, noi come sempre abbiamo problemi atavici più tutti quelli politici che ci siamo creati negli ultimi 30/40 anni.

ciao

[roy67]

non c'è il minimo dubbio sul fatto che fino a quando non faranno arrivare più soldi in tasca ai cittadini-consumatori il mercato non ripartirà.
ciao

Ma perché questi soldi arrivino in tasca ai cittadini bisogna prima incentivare gli investimenti industriali interni.
le industrie, con quei soldi in più.... faranno inestimenti, acquistando da altre industrie, le quali faranno partire l'indotto di piccole imprese che le rifornisce... Arrivando alla necessità dell'aumento di produzione, e quindi le assunzioni.

Oggi si legge (o sente) spesso di gente che si lamenta per l'aumento dei prezzi.

Facciamo un bel gioco?
Dai!!!!

La "mamma" ha un negozio di mele.
Vende 10 mele al giorno, pagandole al produttore € 1,00 l'una (ipotesi... ovviamente)

Considerando che avrà da pagare:
All'anno:
- € 2000,00 di IMU
- € 1500,00 di tassa rifiuti
- € 850,00 insegna pubblicitaria
- € 100,00 iscrizione alla camera di commercio
- Acqua, luce, gas e telefono

Al prezzo di vendita dovremo sottrarre:
- 43% IRPEF (sono magnanimo, non considero il 45%)
- 21% IVA
- 15% INPS
- 8% IRAP
- 1% INAIL

E considerando che dovrà pagare (con ciò che avanza) le tasse di casa propria (IMU, Rifiuti, acqua, luce, gas, telefono, tasse condominiali)... e vivere....

A che prezzo dovrà essere venduta ogni singola mela, per garantirsi uno stipendio di € 1200,00 al mese????

Provate a fare il calcolo......

[liftman]

Provate a fare il calcolo......

Interessante.... dovresti girare il quesito al ministro del tesoro, a quello delle finanze, al presidente di bankitalia, e al presidente della BCE.
Probabilmente senza una folta schiera di consulenti, queste persone non riescono a fare 2+2.....

Piuttosto ti sei scordato le tasse sulla giacenza e i costi bancari, comprese le tasse che lo stato pretende anche con un conto corrente in rosso...

[claudio.co958]

Cari amici miei, vi dò tutte le ragioni del mondo, ma noi siamo ITALIANI, un popolo di buffoni, di pecore e viviamo nel paese della Republica delle Banane ( è stata una frase detta da un giornalista americano e che mi dette molto fastidio, ..... parlano loro, che il loro presidente faceva dei festini con la stagista, quindi frase detta molto tempo fà, ma oggi gli devo dare atto, che aveva ragione ).
avete fatto caso che della gente, altri popoli, scende in strada e fà dei casini mostruosi !!!!!! ...... e noi ??????
basta che gioca l' Italia, che si vedono le farfalline di Belen, che è ora di andare in ferie, che bisogna ( !!!!?????!!!!!! ) comprare lo smatphone e chi più ne ha, più ne metta, ...... noi siamo dei fanfaroni !!!!!!!
noi potremmo vivere di rendita solo con i musei, lo sapete che l'Italia ha una bella percentuale del patrimonio artistico mondiale ( fonte di mia figlia laureanda alle Belle Arti di Roma ) e poi la nostra bella Italia ha tutti i paesaggi del mondo, mare, montagna, collina, etc., ha la famosa DIETA MEDITERRANEA che praticamente vuol dire che si mangia, non bene ........ benissimo !!!!!!
noi potremmo essere auto sufficienti, ...... il petrolio .... bene tu mi dai l'oro nero, io ti dò il Parmigiano o il brunello di montalcino, tu mi dai l'acciaio, ..... bene, .... io ti dò le arance si sicilia o il salame milano o la 'nduia ..... e via discorrendo.
purtroppo oggi comandano le banche ( e ci lavoro pure !!!!! ) ma se i soldi, invece che in banca, li mettiamo sotto il mattone o dentro il materasso ????????
scusate, ..... ma la mia è una semplice storiella dei bambini.
il problema è, che noi italiani dovremmo cambiare la testa, se si continua con le stesse teste, sarà molto difficile andare avanti e magari per noi sarà dura, ma per i nostri figli sarà tragica !!!!!!!

Claudio

[roy67]

Interessante.... dovresti girare il quesito al ministro del tesoro, a quello delle finanze, al presidente di bankitalia, e al presidente della BCE.
Probabilmente senza una folta schiera di consulenti, queste persone non riescono a fare 2+2.....

Piuttosto ti sei scordato le tasse sulla giacenza e i costi bancari, comprese le tasse che lo stato pretende anche con un conto corrente in rosso...

Eh eh.. Sono stato magnanimo. Supponendo la "scadenza" delle mele, non vi sarà invenduto (calcolato al valore netto come reddito)
Ed essendo un negozio con vendita diretta non ho considerato Ri.Ba., R.I.D., commissioni di F24....... lasciamo perdere....[xx(]

Comunque, vi do l'aiuto da casa.

Solo per fare "pari" con le tasse fisse, ogni mela dovrà essere venduta a € 2,50. Ma se calcoliamo che l' 1,50 di guadagno viene considerato reddito, ogni mela dovrà costare € 6,85. Per avere uno stipando di circa € 1080,00.

[marioscd]

Roy, tu hai perfettamente ragione... perchè sei uno che le tasse le paga. Il problema sono tutti coloro che vendono altrettante mele senza pagarle. Le mele vendute così, in Italia, sono pari a 180 miliardi di euro... O si comincia seriamente a fare lotta all'evasione oppure questi sono i risultati. Quando si deve fare cassa velocemente perchè ci sono le aste dei titoli di stato in scadenza, il sistema più semplice è mungere la vacca che già abbiamo... mica cercare quelle che sono scappate perchè teniamo la stalla aperta...

ciao

[liftman]

Mario..... in Italia, ci sarebbero 60 milioni di persone che sarebbero felicissime di farsi fare la fattura, se potessero detrarre le relative uscite dalla propria imponibile....

[roy67]

Mario..... in Italia, ci sarebbero 60 milioni di persone che sarebbero felicissime di farsi fare la fattura, se potessero detrarre le relative uscite dalla propria imponibile....

Esattamente...

Se si potessero detrarre le spese di elettricista, antennista, tecnico caldaia, tecnico TV, piastrellista, muratore, idraulico..... etc.

Scomparirebbero tutti le "false fatture" che vengono fatte. Tanto.... Il semplice cittadino non ci fa nulla... Questi "signori", quand'è sera... gettano nella spazzatura il bollettario...

Mentre le aziende... tipo la mia, che lavora per altre aziende, deve fatturare anche i fusibili. Il che significa una spesa di € 14,00 (tanto costa una fattura) per € 0,20 di fusibile.... Ovviamente metto in "nota".. poi, quando il "malloppo" diventa "decente"... Si fattura.

Da oggi è obbligatoria anche la P.E.C. (altri costi). Ma ho almeno 145 clienti che richiedono la fattura tramite posta (vecchia maniera)... I francobolli sono aumentati (€ 0,70) ma non hanno emesso l'aggiuntivo da € 0,10. Quindi. I vecchi francobolli da € 0,60 sono da gettare (aziende come la mia acquistano i fogli da 50 francobolli)... oppure andare in posta (ore ed ore perse in coda) per farsi fare l'affrancatura aggiuntiva.

Ma fai capire ad un tornitore di sessant'anni che deve usare internet, l'home banking, etc....

L'evasione fiscale in Italia è stata calcolata per circa il 45% da lavoratori dipendenti che fanno il doppio lavoro.

"Perché non ci stanno dentro"... Qualcuno dice.

Ma il negozio che non emette scontrino è un evasore
Il lavoratore che ha già un lavoro, e ne fa anche un'altro in "nero"... Perché no?
Inoltre ruba anche il posto di lavoro ad un disoccupato...

[IlGrandePuffone]

Se devo essere sincero a me sembra una guerra tra poveri. L'imprenditore onesto si lamenta del carico fiscale, il salariato/pensionato della perdita di potere d'acquisto. Chi ha ragione? Entrambi. Inutile però discutere su chi stia peggio. La situazione è quella che è per tutta una serie di motivi che è troppo semplicistico limitare agli ultimi anni ed agli ultimi governi. Ci sono politiche economiche/industriali/sindacali errate che risalgono ormai a 30, 40 anni fa. Ormai chi arriva al governo, non importa di quale colore sia, può solo cercare di fare cassa. Quello che non si può per ovvi motivi dire è che ormai la tendenza all'impoverimento non si invertirà più e questo è inevitabile perché il treno lo abbiamo perso anni fa.

Ciao,
andrea