Autocostruzione di Sottostazione Elettrica FS in scala H0 eseguita nel 1988 dal Sig. Cuccia Fabio.
Eccomi pronto per la fotostoria relativa alla mia autocostruzione.
Prendevo il biberon (sono nato nel 1969) in balcone, vedendo sbuffare le ultime vaporiere in servizio, passando ore a pancia sotto, nero di
fuliggine e con gli occhi che non distoglievano lo sguardo dalla stazione di Caltanissetta Centrale e da tutte le manovre che vi si svolgevano.
Da quel balcone di casa ho visto arrivare le prime automotrici, i primissimi locomotori d343 e demolire (sigh!) le prime vaporiere.
Grazie a mio papà (fermodellista anche lui), che molte volte mi portava in giro in stazione ed alla mia innata curiosità per tutto ciò che è
tecnologico, penso che sia rimasto, fin da piccolo, gravemente intossicato in treni e ferrovie!!
Ma non vi voglio annoiare troppo, passiamo al diorama.
È stato realizzato nel 1988, anno successivo al mio diploma in Elettrotecnica, trovando in giro per casa di mio padre il disegno originale di una
sottostazione FS e circa dieci anni fa ha subito un intervento di recupero dai danni del tempo e della polvere.
Al vero sarebbe una Sottostazione Elettrica di conversione energia con raddrizzatori ad ampolla di mercurio in cassa metallica, 150 KV c.a. /
3,4 KV c.c. della potenza normale continuativa di 2000 KW capaci di sopportare un sovraccarico del 50% per 2h e del 200% per 5 minuti, tre volte
nelle 24h, con un rendimento del 98%.
Particolari dell'edificio.
I tralicci, i pali e tutto ciò che si vede, è stato realizzato rimpicciolendo i disegni originali in scala H0, saldando i vari pezzi in filo di
rame sagomati in precedenza e rifinendo tutte le saldature con delle piccole lime.
Gli stessi materiali, cioè il filo di rame e qualche pezzetto di balsa, sono stati utilizzati per i pali dove trovano posto i sezionatori per la
catenaria a 3000V CC.
In testa ad esso, due anelli di rame resi simili alle rotaie di fissaggio dei corpi illuminanti delle torri vere, provvedono all'alimentazione
delle minilampadine a 12v poste nelle plafoniere realizzate sempre in cartoncino da disegno e la plastica della scatola delle camicie.
La recinzione è stata realizzata con listelli in legno di 1x1cm disegnato ed inciso a cutter, i binari del tronchino sono due rettilinei Rivarossi
di scarto trovati naturalmente arrugginiti, i binari sotto il trasformatore sono dei vecchissimi binari giocattolo in latta, privati delle
traversine ed adattati.
All'interno del fabbricato della sottostazione trova posto un trasformatore molto grosso che ne occupa tutto l'interno, con un avvolgimento
primario 220v e ben sei secondari a 14v, in previsione di una sua inserzione in un plastico analogico, avevo pensato: un circuito per
l'illuminazione, uno per gli scambi e ben quattro indipendenti per i treni aggiungendo altrettanti ponti raddrizzatori e regolatori.
E per concludere… alcuni scatti by night…
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