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I giochi per l'infanzia

Quando non sai dove mettere una discussione ovvero non è fermodellismo.

Moderatori: liftman, Fabrizio

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marione
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I giochi per l'infanzia

#1 Messaggio da marione »

Quando la televisione non aveva omologato i bimbi.

Parlare dei giochi del passato, di cui le tracce risultano visibili ancora negli angoli della memoria, fa venire alla mente i segni del tempo, di questi anni di benessere, che liberandoci dai bisogni materiali hanno riproposto però nuove catene in cui sono imprigionate la fantasia e la creatività. Il mondo infantile dei giochi, rimasto per millenni fondamentalmente uguale a se stesso, non appena ha incominciato a dare segni di corrosione e declino, si è subito dissolto.
Incapace di opporsi all'assalto, della massificazione, del benessere consumistico, inabile al sottrarsi alla suggestione del piccolo schermo, la sua non tanto decadenza quanto piuttosto scomparsa, ha lasciato solo rivoli di nostalgico rimpianto. Ma sfrattato dai cortili e dalle piazzette, scacciato da strade senza asfalto e stradine, da rogge, mai come oggi si è parlato, ricordato, dibattuto sulle tradizioni di giochi e giocattoli.
Il giocattolo può resistere anche provendendo da epoche remote. Il gioco no, muore coi suoi protagonisti, se non restano eredi che lo perpetuino nel suo farsi attraverso il recupero di un archivio del tutto particolare, quello delle fonti orali. E' un mondo in bianco e nero che sopravvive alla memoria dei più anziani.
La televisione ha omologato, nel volgere di qualche decennio, anche il comportamento infantile, e il mondo dei giochi privandoli, in definitiva di creatività e di fantasia. Ma le cose belle non si dimenticano mai specialmente quando sono semplici, calde e piene di sorrisi: la bambola per esempio, è uno dei più imperiosi bisogni e, al tempo stesso, uno dei più begli istinti dell'infanzia femminile. Nel curare, nel vestire, nello spogliare, nel rivestire, nell'addormentare, ammaestrare, sgridare ed un pochino cullare, accarezzare, far dormire, nel'immaginarsi insomma che una cosa sia una persona, sta tutto quanto l'avvenire della donna.
Proprio così; pensando, chiaccherando, preparando dei piccoli corredi da bimbi, parlando di vestitini, di piccoli busti e di camicette, la bambina diventa una giovinetta e la giovinetta poi a sua volta una sposa, talchè il primo figliolo non è che il seguito del'ultima bambola. E' abbastanza comune ritrovare ancora bambole appartenute a nonne e bisnonne in ottime condizioni di salute, oltre tutto, per la massima cura con la quale sono state riposte.
Vecchie, giovani oppure appena nate erano dunque le bimbe stesse ad inventarsele, a crearsele le loro bambole, e spesso riuscivano ad averne tante, anche se poi fra tutte, era solo una la preferita, quella con cui si stava sempre insieme, quella dei giochi, ma anche dei silenzi segreti, dei pensieri, come dei lunghi sonni e dei grandi sogni. Molto spesso ciò che si scopre in cantine e solai oppure nei mercatini locali, è cosa preziosa e meritevole di essere conservata; siamo quindi a conoscenza di bambole bellissime, e poco o nulla si sa delle altre. Certamente 'le altre' come le bambole 'belissime', sono state bellissime anch'esse, per la piccola proprietaria, e riposte con altrettanta cura, ma si sa, gli oggetti restano ed i sentimenti passano, così, indelicati, figlie e nipoti hanno preferito conservare solo le cose di aspetto migliore. Ciononostante la bambola ha sempre rappresentato per la bambine la visualizzazione del mondo domestico a lei congeniale, il gioco ideale per potere giungere attraverso i sentimenti e virtù alla perfezione di se stessa. La bambina cerca in definitiva nel suo 'balocco' somiglianza a se stessa o a persone famigliari.


Marione


Mario Mancastroppa

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roy67
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Re: I giochi per l'infanzia

#2 Messaggio da roy67 »

Eh.. Non parlare di bambole con mia moglie....

Quando fece la prima comunione (quarant'anni fa), gli fu regalata una bambola meravigliosa, un principessa, di grandi dimensioni, con tanto di luccicante corona. Ma la sua bellezza la trasformò in "cosa intoccabile". << Poi la rompi>> gli disse sua madre.
E questa bambola rimase nella scatola, sopra un armadio, per anni. Sognando un giorno di potervi giocare. Il tempo passò, la bambola divenne ormai un gioco dimenticato.
Alla nascita di mia nipote (figlia della sorella di mia moglie), nel 1989, mia suocera volle regalargli "quella famosa bambola".
<<Ormai è vecchia e tu non ci giochi più>> disse mia suocera a mia moglie.

Mia moglie, impermalita: <<L'ho sognata per anni, guardandola attraverso la plastica trasparente della confezione, senza mai toccarla. Ora la vuoi regalare ad una neonata? No! Non se ne parla nemmeno!>>

Ora quella bambola è seduta sui cuscini del letto di mia moglie (da nubile) a casa dei miei suoceri. E quando andiamo a trovarli, mia moglie passa ad accarezzarla... Ancora titubante, con la paura di romperla (E' di porcellana).
Ciao. Roberto Alinovi - L'uomo non teme ciò che in lui non c'è. (Hermann Hesse)

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MrPatato76
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Re: I giochi per l'infanzia

#3 Messaggio da MrPatato76 »

Giochi della mia infanzia?
Lego, trenini, e macchinine....
Ricordo che, in cortile, da mia nonna noi ragazzi disegnavamo circuiti inventati e poi giù di gare!!!
Roberto - Socio GasTT - Socio CMP

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coccinella56
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Re: I giochi per l'infanzia

#4 Messaggio da coccinella56 »

Capisco benissimo tue moglie Roberto, l'unico chiaro ricordo dell'asilo infantile gestito dalle suore che frequentai 55 anni fa è una grande vetrina piena di giocattoli colorati, ebbene in tre anni non è mai stata aperta, ancora oggi quel ricordo mi fa inc....re tremendamente.
Ciao Valerio.

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adobel55
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Re: I giochi per l'infanzia

#5 Messaggio da adobel55 »

Io ho giocato tanto con trenino rivarossi, lego, meccano e pista policar.
Poi giochi all'aperto con gli amici, ossia calcio e poi calcio.
Ciao.
Adofo

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