Questo cubotto

Questo rotabile ha una caratteristica particolare, che si nota subito nelle foto, ovvero un passo assiale estremamente corto , e sembra meno di un metro, tanto che viene spontaneo chiedersi come faccia a non ribaltarsi o in avanti o sul posteriore, figuratevi poi e lo vedrete sul mio modello, cosa è diventato in scala e se fosse possibile motorizzarlo, correre su di un plastico ed affrontare gli scambi !! Anche perchè ha un suo pesetto si in metallo, ma sempre leggerino è , come il più noto Badoni "cubetto" che tutti conosciamo .
Iniziamo : realizzare un rotabile così piccolo , richiede estrema attenzione di calibro e non ammette errori, come per tutti i soggetti, se si sbaglia un solo componente, ha effetti disastosi su tutto il resto complessivo, non da meno , il tetto stesso che deve risultare alla fine a filo e perfettamente rettangolare rispetto gli angolo sottostanti di cassa , inoltre data la sua leggerezza e complessità non è affato consigliabile realizzarlo in plasticard , anche perchè gli spazi rispettivi tra i finestrini, sono minimi, esili e devono risultare in perfetto taglio squadrato e separazione . Oltre a ciò ho dovuto realizzare in ottone appositamente , le minuscole ruote , occultate nel sottocassa che hanno generato non pochi problemi anche perchè è necessario mantenere il corretto assetto sul piano ferro e la sua esatta altezza complessiva del rotabile ; un altro problema , riguarda i finistrini laterali maggiori, al vero sono a filo e penso ricavati di recupero da un qualche rotabile , io ho dovuto affrontare perciò questo problema, realizzando una cornicie in filo di acciaio sagomato , da, badate bene - 01 mm - !! Un passo temutissimo da nodo alla gola !! , mentre la preziosa resina U.V , mi è stata di estremo aiuto per fissarlo al termine con profili corretti e ben incastonati nelle pareti . E' stata la volta poi del cofano motore che ho inciso di bulino , frontalmente con l'attrezzo che ho recensito e che vedete nella foto . Respingenti , tromba e fischio, nonchè i serbatoi sul tetto che sinceramente non so a cosa servono ( carburante o aria compressa per l'impianto frenante ? ) realizzati al tornio, così come gli evidenti e grandi fanali, mentre i 5 fragilissimi tergicristalli, li ho realizzati con filo di ferro estremamente finissimo, che oramai non riesco a reperire più . I fanali hanno anche quelli sottostanti minuscoli rossi di senso marcia, micro rubini rossi di bigiotteriria , mi hanno permesso di imitarli molto bene , per gli altri maggiori, con la resina U.V. , ne ho realizzato i vetri assieme a paillettes incastonate nelle coppe in argento a specchio . Come sempre , anche i noiosi ganci realistici , devo autocostruirli... vi lascio alle immagini per no tediarvi troppo, penso non sia necessario altro . Grazie dell'attenzione !! - Vi invito al prossimo appuntamento per una vaporiera italiana che non avete mai visto !!

