Si tratta della progressiva chilometrica dipinta sulla parete della stazione di Arcore (ora demolita e ricostruita ex novo). Fonte www.scoprilabrianzatuttoattaccato.it
A supporto del mio precedente messaggio.
Moderatori: MrMassy86, adobel55, lorelay49
Vi ringrazio davvero!
Giorgio, sempre gentilissimo e preciso... GrazieIpGio ha scritto: ↑domenica 13 marzo 2022, 11:05 Giacomo se ti attieni a questo disegno, vai tranquillo. Disegni impianti Fissi - Fonte www.rotaie.it
Ci sono le dimensioni, posizione della progressiva rispetto alla parete.
Nella stessa pagina trovi anche gli interni
Inutile consigliarti la stampa in scala del particolare della progressiva chilometrica, cosi non ti devi crucciare per font e quant'altro.
IpGio
Grazie Franco delle informazioni.
Beh, a voler fare ad un tempo i raffinati e gli stravaganti, considerando l'epoca, potresti anche mettere delle rotaie a doppio fungo, (comunque non oltre i 36 Kg/m - altezza del profilato 130 mm - lunghezza delle barre 20 m). Sulla spaziatura delle traversine devo fare una ricerca d'archivio perchè qualche tempo fa su iTreni era apparso un articolo in materia ma non mi ricordo più quando.Giacomo Rinaldo ha scritto: ↑lunedì 14 marzo 2022, 17:46
Grazie Franco delle informazioni.
Riguardo alle traversine, cosa intendi di preciso? Avevo letto che nelle linee secondarie esse erano più distanziate, e questo comporta una modifica del binario, se si parte da uno standard (ho già visto come fare)... Immagino tu ti riferisca a questo. Hai qualche dato più preciso (misure), o sai dove posso trovarlo da me? Grazie!
Grazie Franco, ho visto qualche immagine delle rotaie a doppio fungo. Intanto ho imparato una cosa nuova, ma sicuro che siano la scelta giusta? Non credo di avere gli attrezzi e le tecniche giuste per riprodurre in maniera decente un pezzo che dev'essere precisissimo... Mi sa che utilizzerò le rotaie che già ho, modificandole. Grazie se farai la ricerca sulla spaziatura delle traversine... Ovviamente senza nessuna fretta, ho lavoro da fare a pacchi prima di pensarciFrancoV ha scritto: ↑lunedì 14 marzo 2022, 20:15
Beh, a voler fare ad un tempo i raffinati e gli stravaganti, considerando l'epoca, potresti anche mettere delle rotaie a doppio fungo, (comunque non oltre i 36 Kg/m - altezza del profilato 130 mm - lunghezza delle barre 20 m). Sulla spaziatura delle traversine devo fare una ricerca d'archivio perchè qualche tempo fa su iTreni era apparso un articolo in materia ma non mi ricordo più quando.
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Premetto che non ho tutta questa competenza in materia ma, da documenti FS che ho nella mia collezione, nel 1910 le rotaie a doppio fungo risultano ancora "previste" d'altra parte bisogna pensare che:Giacomo Rinaldo ha scritto: ↑martedì 15 marzo 2022, 2:11
Grazie Franco, ho visto qualche immagine delle rotaie a doppio fungo. Intanto ho imparato una cosa nuova, ma sicuro che siano la scelta giusta? Non credo di avere gli attrezzi e le tecniche giuste per riprodurre in maniera decente un pezzo che dev'essere precisissimo... Mi sa che utilizzerò le rotaie che già ho, modificandole. Grazie se farai la ricerca sulla spaziatura delle traversine... Ovviamente senza nessuna fretta, ho lavoro da fare a pacchi prima di pensarci![]()
Ciao!
Di nulla, ottima la giustificazione per usare le rotaie in tuo possessoGiacomo Rinaldo ha scritto: ↑giovedì 17 marzo 2022, 1:30
Franco, ti ringrazio per la tua spiegazione al solito dettagliata e storicamente ineccepibile. Sto imparando molto, e questo mi spinge a voler sapere sempre di più... Un circolo vizioso![]()
Io, comunque, sarei propenso a tenere le rotaie "tradizionali" (si chiamano Vignoles, giusto?) per il semplice fatto che le ho già, e dovrei solo invecchiarle. Ma ho tempo per cambiare idea.
Invece, scusami se ti disturbo, hai trovato qualche dato sulla distanza delle traverse in queste linee secondarie, ad armamento leggero? Di nuovo, non c'è nessuna fretta, grazie in anticipo
Cosa ne dite dei progressi fin qui?
Vi ringrazio del supporto prezioso
FrancoV ha scritto: ↑giovedì 17 marzo 2022, 9:56
Di nulla, ottima la giustificazione per usare le rotaie in tuo possesso![]()
circa la spaziatura delle traversine non sono riuscito a trovare l'articolo di cui avevo un vago ricordo, ad ogni modo direi che si potrebbe cominciare a dimezzare quelle esistenti dopodichè, a occhio, direi che il tratto rappresentato è circa 50 m quindi si possono prevedere tre giunzioni, in quei punti le traversine vanno accostate e quindi disposte sempre più distanziate fino al punto mediano e poi simmetricamente più ravvicinate fino alla giunzione successiva, il mio consiglio è "vai a impressione" e sicuramente non ti sbagli.
Bello il pollaio unicamente la rampa mi sembra un po' troppo spessa (anche per un tacchino) e troppo lunga .... come disse quel tale, la vita è come la scala del pollaio corta ripida e piena di m....![]()
Franco, Giorgio, grazie per le vostre informazioni fondamentali... A breve ne farò uso, quando inizierò i lavori sui binari.IpGio ha scritto: ↑giovedì 17 marzo 2022, 11:18 Traversine... andrebbe tolta una si e una no per le zone ricovero, scalo, binari di sorpasso o manovra.
Su linee più "antiche" andrebbe tolta sempre una si e una no e stretto di qualche millimetro tra una e l'altra con una posizione non sempre perpendicolare.
Da ultimo le traversine... a fare i pignoli... andrebbero "rovinate" con cutter in vari punti.
Specie nel passato le traversine non erano molto "drittte"...
vecchie traversine ferroviarie - Fonte Google
IpGio
Grazie davvero!
Grazie Giorgio, ho deciso di usare i binari che ho a casa, per mantenere fede all'idea del diorama super low cost, quasi a costo zero direi, per impratichirmi... Per il prossimo potrò scegliere di alzare il budgetIpGio ha scritto: ↑domenica 20 marzo 2022, 12:53 Secondo se vuoi usare dei binari che hai in casa, beh usa quelli... altrimenti procurati... se ti e possibile un flessibile Tillig Elite con traversine in legno.
Terzo... se poni sede ferroviaria e casello su un piano rialzato rispetto alla diagonale del diorama giusto qualche centimetro e rendi il tutto che declina verso un bordo... la prospettiva ne guadagna.
IpGio
Sul sito di Fondazione FS si trovano dei disegni ma sono degli anni '30, a memoria ricordo che ce n'era un tipo, uguale per disegno, ma di composizione diversa perchè aveva della ghiaia (parecchia) all'interno della miscela. Considerando l'epoca la staccionata avrebbe potuto anche essere di legno. Prova a contattare la Omarini di Oleggio, visto che le fabbricano magari ti sanno raccontare la storia, quando gli ho comprato quei sei o sette pezzi per la recinzione di casa mia erano stati cortesissimi.Giacomo Rinaldo ha scritto: ↑lunedì 21 marzo 2022, 19:20 Piccola aggiunta con domanda (a cui non ho trovato risposta): pensando a come realizzare la staccionata che separa il casello dai binari, mi sono chiesto se il modello non sia mai cambiato nel corso dei decenni... Possibile che già nel 1907 o giù di lì usassero il tipo in cemento che viene impiegato ancora oggi? Vi ringrazio in anticipo per i chiarimenti!
Esattamente Franco, pensavo proprio a un tipo in legno ma non ho trovato riscontri... Proverò a sentire la Omarini.FrancoV ha scritto: ↑lunedì 21 marzo 2022, 20:07 Considerando l'epoca la staccionata avrebbe potuto anche essere di legno. Prova a contattare la Omarini di Oleggio, visto che le fabbricano magari ti sanno raccontare la storia, quando gli ho comprato quei sei o sette pezzi per la recinzione di casa mia erano stati cortesissimi.
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Giorgio, innanzitutto mi dispiace se ho abusato della tua gentilezza e competenza, davvero non volevo approfittare (e per di più scrivere non fa trasparire i toni che vogliamo dare ai messaggi). In questo caso ti prego di scusarmi: quando mi pongo un quesito cerco prima di rispondermi consultando in rete, poi cercando nel forum e infine chiedendo qui sul topic... Sono alle prime armi dopotutto!IpGio ha scritto: ↑lunedì 21 marzo 2022, 21:51 Vabbè qui ho capito... bisogna far ricerca e allora torniamo al 1902... con l'aiuto di Internet... però questa volta non fornisco la fonte, che da parte mia è conosciuta (per chi legge indovina indovinello). Precisamente è il 7 Luglio 1902 ci troviamo in Veneto vicino al corso di un fiume.
La foto raffigura sia un ponte, sia una casa cantoniera al km 135+376.
Le distanza era riferita alla stazione di partenza sita in un piccolo centro di una provincia lombarda.
Osservando la foto è ben visibile il segnale a disco girevole di protezione della successiva stazione, rivolto verso la provenienza da destra del binario unico.
Nel 1902 questa linea era ancora gestita dalla società Rete Adriatica e in quell'epoca il segnalamento ferroviario e tutti i comandi di guida delle locomotive a vapore, erano disposti a destra rispetto al senso di marcia del treno.
Il casellante, accompagnato da familiari, effettua la segnalazione di presenziamento, con bandierina verticale chiusa nel fodero e, a tracolla, il corno che serviva a comandare l'arresto immediato del treno in caso di emergenza.
Da osservare le ringhiere del sottovia stradale, in primo piano ai lati del binario e della casa cantoniera.
Ancora da osservare la "mantovana" sul tetto, elemento che coronava spesso gli edifici ferroviari dell'epoca.
Della classica "recinzione FS", che in varie foggie e materiali nel corso degli anni abbiamo imparato a conoscere, nessuna traccia perchè arriverà molto più avanti negli anni.
IpGio
Per fortuna, Giorgio! Grazie ancora della pazienza che hai nello starmi dietroIpGio ha scritto: ↑martedì 22 marzo 2022, 8:30 Giacomo... il tono del mio intervento è assolutamente scherzoso senza ombra di dubbio.
Anzi mi corre di farti un ringraziamento perchè questo tuo lavoro è per me fonte di insegnamento... non si finisce mai di imparare... inoltre quando il lavoro implica delle ricerche documentali... beh mi ci ficco.
Bravo hai indovinato la fonte tra l'altro ricchissima di informazioni storiche e spunti per noi modellisti ferroviari ne consiglio la lettura a tutti.
Per l'alberello vai tranquillo, io in giardino ho un acero rosso basso (meno di 2 m) ma molto largo, quindi il tuo ci sta a pennello in un qualsiasi punto.
Attento solo nella posa... nel caso tu desideri di fare in futuro delle foto del diorama fai in modo che non "impalli" qualche scorcio interessante più di altri.
Molto bene il lavoro sulle traversine e la loro disposizione.
Avanti cosi...
IpGio
Grazie a tutti, amici virtuali! Mi state dando un grande supporto!