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Sito e forum dedicati al fermodellismo, il nostro hobby viene praticato in molte maniere diverse, tutte ugualmente valide: hai un plastico? oppure sei un collezionista? oppure un semplice appassionato? Non esitare a scrivere nel forum, tutti gli interventi sono benvenuti... Postate foto e video del vostro plastico e chiedete aiuto per ogni problema o curiosità inerente al nostro hobby.
Salve a tutti, avrei bisogno di aiuto con un problema che sto riscontrando in un plastico in costruzione.
In un elicoidale di 44 cm di raggio in ascesa del 2,55 % (guadagno di 7 cm in 2,7 m di salita) le automotrici ALn 663 o 668 LIMA, LIMAROSSI o HORNBYRIVAROSSI non ne vogliono sapere di salire se accoppiate alla propria rimorchiata. L'unico risultato è vederle pattinare "felicemente".
A voi tali automotrici creano o creavano problemi simili. Avete risolto aggiungendo zavorra? Grazie in anticipo.
In effetti la pendenza risulta del 2,6% ([7x100]:270=2,59), ma, a parte la lieve differenza, anche 2,55% in curva continua è una pendenza difficoltosa e, conoscendo la modesta scorrevolezza delle rimorchiate, non mi stupisco che i convogli non raggiungano... la cima. Anch'io ho una pendenza simile nel mio plastico, ma non su elicoidale, bensì su un tratto di curva tra due rettilinei, in cui vedo che i convogli rallentano un po' per poi riprendere la marcia regolare una volta raggiunto il rettilineo.
Hai provato a mattere la motorizzata che spinga da dietro la folle? Le aln lima dovrebbero trainare da un solo carrello, quindi pattina più facilmente a causa del peso che va a gravare sul carrello folle, in più se ci metti una rimorchiata... Altra cosa: il raggio di curvatura e ' superiore a 360 gradi?
Ti ringrazio Matteo per il consiglio, effettivamente non ho provato ad invertire motrice e rimorchiata.... avevo pensato alla zavorra sul carrello non motorizzato, ma probabilmente hai ragione tu perchè teoricamente il tuo ragionamento non fa una piega. Chissà perché (per evitare deragliamenti ?? mi auto-consolo) avevo evitato di fare la prova inversa. Quanto infine alla tua domanda sui 360°, nel plastico l'elicoidale fa compiere ai treni un giro e mezzo di elicoidale , quindi 360+altri 180° e serve per abbassarsi di quota. Il dislivello totale previsto è dunque di 7 + 3,5 cm ossia 10,5cm.
Mi ero espresso male, riguardo le curve, intendevo dire che per le anl, sopratutto hornby, le curve devono essere abbastanza ampie, a causa dei carrelli che sterzano poco. Sul mio plastico, ho dovuto adattarne un paio, usando dei binari flessibili e facando varie prove. Queste loco in curva, non deragliano ma se trovano curve tanto strette tendono a bloccarsi in quanto il carrello si trova a fine corsa e le ruote si "incastrano" tra i bordini..
ciao
ho anchio le aln663 sia lima quindi con quasi 30 anni e ho da poco comprato le nuove hornby.
Avendo digitalizzato le ultime ho aperto ovviamente la cassa e ho trovato lo stesso monocardanico del modello vecchio...speravo in un motore più performante...
per esempio le aln668 vitrains sono doppiocardaniche...
mettici una d345 in spinta...
Annibale - il plastico perfetto è quello che non finisce mai!
La scala cambia ma la passione resta
Le Vitrains le ho anche io ed è vero che sono motorizzate su entrambi i carrelli, ma a causa della doppia motorizzazione sono senza timoni di allontanamento. [:(!]
Le LimaRivaHornby hanno invece il problema di non poter essere accoppiate ad altro materiale a meno di non elaborarle.
Leggo che alcuni lamentano poca scorrevolezza delle rimorchiate. In questo caso occorre vedere cosa è che fa resistenza, in particolare vedere se ci sono prese di corrente che premono con troppa forza sulle ruote. Eliminando le resistenze, sicuramente, si ottengono dei benefici.
Ringrazio in particolare Fabrizio che mi ha dato lo spunto giusto per capire. Ero a conoscenza della scarsa scorrevolezza delle rimorchiate fin dal prove e misure su iTreni 129 (oltre che per successive prove sul campo), ma non avendo strumenti di misura fisici, a volte le impressioni non sono pesate a sufficienza dal cervello e non se ne comprende la reale portata. Allora per provare, prima con uno stratagemma ho trasformato l'automotrice motorizzata in locomotiva.... e le ho fatto trainare tanti, ma tanti, ma tanti carri in salita sullo stesso elicoidale.... senza riscontrare nessun problema, poi mi sono procurato una rimorchiata intermedia puramente folle (dunque senza "prendi-corrente") e anche in questo caso nessun problema, anche alle velocità minime. Ho quindi compreso che la resistenza in trazione della rimorchiata con le luci è davvero impressionante ed è questo il vero problema (ne ho provate 9 diverse tra LIMA, LIMARIVAROSSI e RIVAROSSIHORNBY riscontranto lo stesso problema su 8 rimorchiate), anche se va detto che con l'automotrice in spinta invece che in trazione la cosa viene molto attenuata a causa della migliore distribuzione dei pesi (rispondo con questo anche a Matteo che mi aveva posto la domanda). La soluzione definitiva sarà dunque duplice, migliorare la scorrevolezza della rimorchiata con luci agendo dapprima sui prendi-corrente e poi su entrambi gli accoppiamenti assi/carrelli e successivamente aumentare la zavorra dell'automotrice motorizzata. Grazie a tutti per l'aiuto.
Altra cosa che mi sono dimenticato di farti controllare: i carrelli che (a causa della pendenza) non vadano a "toccare" sulla rotaia con le sabbiere. A volte succede che il binario possa essere messo giù male e possa interferire col carrello stesso, facendo resistenza. Questo locomotore essendo molto lungo può avere questi problemi, e le pendenze devono essere molto più dolci di un locomotore corto.
le ALN di rivarossi lo tengono proprio per difetto che in salita incominciano a slittare.
Per risolvere questo problema devi appesantire la motorizzata facendo in modo che con il nuovo peso aumenti la stabilità e l'attrito degli assi.
Per lo meno tutte le persone che conosco hanno risolto cosi, perche pur invertendo mettendo la motorizzata in spinta se hai qualche cappio sul plastico il problema si ripropone.
Caro Francesco zavorrare la motrice è si utile perché consente di aumentare la capacità di trazione che la stessa riesce a scaricare a terra, ma la cosa non basta da sola perché tale soluzione non consente di scaricare dagli ingranaggi una parte del "lavoro" (in senso di concetto fisico) che gli stessi devono sopportare. Infatti le prove che ho effettuato hanno dimostrato che il problema è l'eccessiva resistenza al moto opposta dalla rimorchiata in quanto l'automotrice presa così come esce di fabbrica è in grado di comportarsi come o se non molto meglio di molte locomotive che circolano quotidianamente sui plastici. Ne discende che senza intervenire sulla scorrevolezza delle rimorchiate non si riuscirà mai ad allontanare il pericolo di rottura degli ingranaggi di cui soffrono particolarmente tutte le Aln 668 e 663 Lima, LimaRivarossi o RivarossiHornby. Quindi ancora mille grazie a Fabrizio che mi ha veramente acceso la luce. A volte abbiamo veramente le soluzioni sotto il naso, ma chissà perché non riusciamo a vederle e qualcuno che ci dia la "spintina" iniziale è fondamentale.
Molto bene Massimo, mi fa piacere che hai risolto il problema. Ho pensato a questo perché ho riscontrato lo stesso problema con un Minuetto.
Avevo fatto una elaborazione per arredare la motrice, che come noto ha tutti i finestrini coperti dal telaio. Per arredare l'interno della motrice è necessario asportare gran parte del telaio, di conseguenza la motrice si alleggerisce molto. Ilo risultato era che la macchina slittava anche in piano. Il motivo erano proprio le lamelle prendicorrente lungo il convoglio.
Per prima cosa erano in numero eccessivo, uno su ogni ruota. Ora, va bene che più punti di contatto ci sono e meglio è, ma uno per ruota per un totale di 16 era troppo. Ho così eliminato le lamelle prendicorrente sui carrelli intermedi e alleggerito la pressione sulle rimanenti. Da fabbrica esse premevano talmente tanto sulle ruote da frenarle molto, quasi slittavano sulla rotaia.
Avendo otto punti di contatto, con minore pressione, la scorrevolezza era migliorata notevolmente e non c'era più alcuno slittamento. La captazione è rimasta comunque ottima, avendo comunque otto punti di contatto e un passo elettrico molto lungo.
Grazie ancora Fabrizio, non conoscevo la tua elaborazione e il relativo topic che inserisco per completezza di informazione a favore di tutti coloro che avessero problemi come quelli descritti in questa e in quella chiacchierata (nel tuo topic vedere in particolare l'intervento di D e l n y ® - Francesco).