Purtroppo non posso accontentarti Massimo. Come ben dici, i pantografi di strada ne hanno fatta tanta e io non conosco a sufficienza la loro storia e la loro tecnica.
So che le caratteristiche della alimentazione italiana, 3 kV cc, mal si conciliano con le esigenze di captazione per elevati assorbimenti di potenza ad alte velocità. All'aumentare della velocità, di solito, aumenta la potenza assorbita e peggiora la captazione e questo non è un fatto positivo. Con "soli" 3 kV di tensione gli assorbimenti di corrente diventano elevati e ad alte velocità risulta difficile captare quelle correnti dalle catenarie, quindi i pantografi per i 3 kV hanno sempre avuto problemi piuttosto consistenti. Ora, con le alimentazioni a 25 kV, tutti questi problemi si sono di molto ridimensionati.
Non conosco la storia dei vari pantografi che ci sono stati, se non che per esempio per il 52 FS ci sono state diverse varianti e diversi tipi di archetti, sviluppati e migliorati mano a mano che le necessità di velocità e richiesta di potenza aumentavano. Ci sono stati i pantografi monobraccio "Faiveley", in opera sulle prime E 633/632, usati perché più piccoli e quindi idonei ad essere collocati sull'imperiale di queste macchine che avevano un ingombrante reostato di frenatura. Ma questi non hanno mai funzionato bene, infatti appena possibile fu studiato un reostato in materiale speciale (reostato Fusani) più piccolo e che lasciava spazio per i classici ed affifabili 52 FS. Poi c'è stata l'era dell' ETR 450, che andando a 250 km/h aveva necessità di un pantografo specifico, per cui fu modificato il 52 FS e venne costruito il 52 FS "Alta Velocità". Mi pare che questo equipaggiò poi anche le E 444, ETR 460 e le E 402A.
Con la nascita dell' ETR 500, poi, dovrebbe essere nato il pantografo ATR 90, ancora del tipo simmetrico e adatto per i 300 km/h che questi mezzi avrebbero dovuto raggiungere. Mi sembra che questo fu il primo pantografo a "spinta impressa", ovvero la spinta sulla catenaria aumenta all'aumentare della velocità. Questo pantografo ha dato non pochi problemi, specie quando si cercava di far marciare gli ETR 500 di prima serie in doppia simmetrica. Molto frequentemente accadeva che il pantografo di coda danneggiava la linea aerea perché questa era mossa dal pantografo di testa. Ne consegue che gli ETR 500 monotensione non hanno mai marciato regolarmente in doppia simmetrica, ma sempre con una sola macchina attiva. Poi sono arrivate le macchine politensione per gli ETR 500, anche queste dotate inizialmente di solo pantografo ATR 90 per 3 kVcc. Questi treni potevano marciare in doppia simmetrica, ma solo fino ai 200 km/h, dopodichè una macchina veniva spenta e si arrivava a 250 km/h con una sola macchina attiva. Oggi gli ATR 90 equipaggiano ETR 485 (fino a 250 km/h) E 414 (doppia simmetrica fino a 200 km/h) ed E 402B (fino a 200 km/h).
Con l'apertura delle nuove linee AV le locomotive degli ETR 500 ricevettero anche i pantografi per i 25 kV. Entrambi sono pantografi monobraccio tipo ATR 95, anch'essi a spinta impressa (ma con gestione molto più evoluta) e ora gli ETR 500 marciano regolarmente in doppia simmetrica in ogni condizione quando sono sotto i 3 kV.
I pantografi ATR 95 sono i monobraccio più evoluti, equipaggiano E 404 (entrambe le alimentazioni 3 kV e 25 kV), E 403, ETR 425/324, TSR e alcuni TAF.
Questo è un po' di quel che so, ma sarebbe interessante se qualcuno esperto in pantografi potesse dare il suo contributo
Ciao
Fabrizio