Quindi urgeva trovare una soluzione abbastanza semplice, duratura nel tempo, di effetto, massima trasparenza e che si potesse modellare per ottenere gli effetti che desideravo.
Il fondo del piano è stato quasi totalmente ricolorato, cercando di creare, essendo un piano, le diverse profondità con i colori acrilici.
Non voglio scrivere un trattato sul “modus operandi”, ma semplicemente riportare la mia prima esperienza con prodotti ormai utilizzati, da anni, nel campo modellistico.
Ho subito scartato la resina bicomponente, per due motivi: il rispetto assoluto delle proporzioni tra i due componenti e l’aumento della temperatura che si crea in fase di essicazione.
Quindi ho optato per la resina monocomponente, di AK “Still water” e due gel dedicati, “gel trasparente effetto acqua” e “gel effetto acqua”. Seguendo le indicazioni, una volta stesa la resina (massimo 2-3 mm. a colata) e lasciata asciugare per circa 48 ore ogni colata, si stende il gel trasparente per movimentare la superficie, asciugatura sempre di almeno 24 ore, e ultimo il gel effetto acqua per creare gli effetti della schiuma.
Purtroppo il peggio è avvenuto, ad asciugatura quasi ultimata della resina, in una zona di pochi centimetri, si sono creati dei “crepacci”, come se non avesse aderito al supporto……problema estetico irrimediabile, essendo trasparente, né con un ulteriore strato di resina né con il gel dedicato.
La causa?
- Un colore acrilico non prettamente artistico?
- Lo strato di resina talmente sottile che ha evidenziato l’irregolarità della superficie?
- L’umidità o la temperatura (lavorazioni effettuate nel mese di ottobre)?
Pertanto ho provveduto, con santa pazienza, ha sollevare dal piano tutta la resina, abbandonare temporaneamente l’idea di utilizzare la resina monocomponente, per utilizzare il gel “modelacqua” di Linea Secondaria.
Avendo la precedente esperienza del silicone, con il gel è stata un’esperienza più tranquilla, la stesura con pennello è semplice, si può più o meno aumentare il prodotto per ottenere gli effetti desiderati (piccole onde, aumento increspatura ecc.). Inoltre è possibile stendere più strati, con asciugatura tra un’azione e l’altra di almeno 24-36 ore. Non contento, ho provato ad utilizzare, contemporaneamente, i gel sia di AK che Linea Secondaria, ambedue compatibili e mantengono la trasparenza. Altra chicca, ambedue i gel possono essere colorati con colori acrilici per ricolorare la superficie realizzata ed asciugata, sia per piccoli ritocchi sia per correggere anche campiture maggiori. Se la “correzione” viene effettuata su grosse campiture è sempre meglio un ulteriore passaggio di gel per ottenere la lucentezza e trasparenza finale. L’utilizzo della resina, che ristudierò a tempo debito, la ritengo più idonea per realizzare spessori maggiori, per la realizzazione di stagni, fiumi, torrenti ecc. Rifatta la colorazione dei fondali e con l’utilizzo del gel, anche il mio occhio è appagato. Mi auguro che sia la soluzione definitiva e mantenga le attuali caratteristiche nel tempo. Ora vorrei capire, soprattutto con le esperienze altrui, quale sia stato il mio errore nella stesura della resina; pertanto invito tutti ad esprimere le proprie esperienze, aiutiamo e aiutiamoci a migliorare! Vi aspetto.
P.S.: i prodotti sopracitati sono stati acquistati dallo scrivente, dopo ricerche e video