consigli per cabina elettrica primaria FS

[Peppe Petronio]

Vorrei cimentarmi nella costruzione in scala N di una cabina primaria di distribuzione elettrica delle ferrovie da mettere in prossimità di una grande stazione o nelle immediate adiacenze per alimentare la rete ferroviaria, con accesso con rotaia per carico e scarico trasformatori.
Qualche anima buona può darmi qualche consiglio oppure delle foto oppure dei disegni quotati in qualunque scala che poi me li rapporto in N.??
salutoNi
Peppe

[adobel55]

Se ti può essere utile puoi vedere qui, se non lo hai già fatto, misure in scala "TT".
Un saluto.
Adolfo

topic.asp?TOPIC_ID=7387&whichpage=3

[Peppe Petronio]

Grazie Adolfo, ho visto un gran bello spunto per iniziare anche se un poco complesso,ho chiesto maggiori informazioni speriamo che mi arrivino.
ciao
Peppe

[adobel55]

Ok.
Ciao.

[v200]

Vedi qui : www.ostigliatreviso.alter vista.org. ci sono disegni e foto.
Roby

[v200]

Peppe cerca sotto la voce " sottostazione elettrica per catenaria ferroviaria" trovi piu info tra i quali documenti RFI attinenti alle sottostazioni imposta anche " immagini".
Roby

[Peppe Petronio]

Grazie Roby,cercavo anche dove poter trovare degli isolatori in scala N da posare sopra i trasformatori e nelle catenarie dei traliccetti di amarro cioè in arrivo dei conduttori.
ciao
Peppe

[v200]

Se serve guarda qui : http://www.lineamodel.com/sottostazione ... n-kit.html e in HO ma ti può essere utile.
Roby

[Peppe Petronio]

Si Roby ti ringrazio ma l'avevo già visto, a proposito ,invece tu sai dove potrei trovare dei trasformatori per la sottostazione in scala, magari quelli sui carri con trasporto speciali, per utilizzarli in altro scopo, ho cercato su Ebay ma nisba, neanche su Dm toys.
ciao
Peppe

[v200]

Piko ha una sottostazione elettrica completa tra gli accessori per costruzione art. 60016.
Roby

Immagine:

18,95 KB
www.Piko.de

[schunt]

@V200 - quella sottostazione elettrica ha i connotati di una per trazione ferroviaria a CA a 15 kv, vale a dire per Svizzera, Germania, Austria, ecc mentre le cose sono un tantino piu' complicate per quelle a CC continua a 3.Kv.

E da tanto tempo che cerco di avere uno schema di massima di una sottostazione elettrica di conversione, senza ottenere nessun risultato, anche se ne ho una vicino casa, non esiste la possibilita' di fare rilievi fotografici ne appunti a vista, perche' esclusi i sezionatori esterni, non si riesce a rilevare la disposizione delle apparecchiature all'interno, trasformatori e raddrizzatori; pur seguendo quelli che sono i percorsi dei contuttori e relativi ingressi, si corre il rischio di fare delle cavolate.

Alcune sottostazioni hanno i trasformatori ed i raddrizzatori esterni, altri invece hanno solamente i trasformatori, taluni montano i sezionatori in olio, altri quelli in aria, sia per manovra sotto varico che senza, quindi almeno per quanto mi riguardo non sono riuscito ad acquisire una documentazione tale per iniziare la costruzione.

Pensare che tantissimi anni fa riusci ad acquistare dei trasformatori e dei sezionatori sotto carico in olio, ancora li fermi , in attesa della opportuna documentazione.

Tra l'altro lo schema di principio delle sottostazioni di conversione lo conosco in teoria, poi le cose cambiano nella pratica ricorrente, per cui volendo riprodurre qualche cosa, bisogna documentarci nello spefifico.

[Peppe Petronio]

Per l'appunto Roby, la stazione che vorrei fare io è alimentata a 150kV ma con i trasformatori e gli interruttori/sezionatori a bagno d' olio posti all'esterno mentre all'interno poi ci saranno tutte le apparecchiature di protezione per la distribuzione per la ferrovia.
@Scusa Enzo(Schunt), mi potresti fotografare e postare le apparecchiature che dici di avere anche se in scala diversa dalla N, per avere la visione e poterli autocostruire.
Grazie
Saluti
Peppe

[v200]

capisco pensavo che si potesse elaborare.
alcuni link che ho trovato:

http://www-3.unipv.it/electric/cad/slid ... ione_3.pdf .
http://tesi.cab.unipd.it/44586/1/Analis ... 412076.pdf .http://www.torinoaeit.it/lineeferroviar ... finale.pdf .


http://www.marklinfan.com/f/topic.asp?TOPIC_ID=864 .
Qui c'è una bella raccolta fotografica.
Roby

[Peppe Petronio]

Molto interessante grazie Roby!!
peppe

[schunt]

La documentazione che ha reperito e segnalato V 200 e' piu' che sufficiente per venire a capo di come e' strutturata una Sotto Stazione di conversione, appena posso cerco di interpretare in modo spicciolo ed elementare uno schema di massima, prendendo spunto da quella di tipo piu' nuovo raffigurata, prendendo come spunto gli schemi di principio.

Mella realta' unalinea ( terna a 350,000 volt ) si attesta ad un traliccio a ponte, da li si dipartono i conduttori che arrivano ai sezionatori in aria a vuoto, poi da questi procedono mai sezionatori sotto carico in olio, da questi si arriva ai trasformatori primari; da qui parte la terna a 3 kv, che attraverso i sezionatori si va a collegare al raddrizzatori .

Taluni gruppi sono all'esterno, altri sono collocati entro il fabbricato, come ad esempio i sezionatori di manovra e i quadri misura e comando, visto che l'uscita della corrente continua, passa attraverso gli schunt del il quadro misure, dal sezionatore di sovraccarico, dalle protezioni atmosferiche, fino a raggiungere i sezionatori di linea posti su pali.

A questo punto corredando con le foto e' possibile rispettare la realta'

[v200]

Contento che vi servano i link.
bisogna avere molta pazienza per trovare qualcosa in merito, cambiando le frasi di ricerca si reperisce abbastanza.
Roby

[Peppe Petronio]

@Mella realta' unalinea ( terna a 350,000 volt ) si attesta ad un traliccio a ponte, da li si dipartono i conduttori che arrivano ai sezionatori in aria a vuoto, poi da questi procedono mai sezionatori sotto carico in olio, da questi si arriva ai trasformatori primari; da qui parte la terna a 3 kv, che attraverso i sezionatori si va a collegare al raddrizzatori .

Scusa Enzo, ma linee a 350Kv in italia non c'è ne stanno, semmai a 380KV.
ciao Peppe

[Peppe Petronio]

Qualcuno mi può dare qualche suggerimanto come realizzare questi isolatori descritti in foto, naturalmente in scala N


Immagine:

72,96 KB
ciao
Peppe

[schunt]

La foto che hai postato trattasi dei seguenti apparecchi:

Sulla destra sono dei sezionatori in olio , quelli che si possono manovrare sotto carico, nel caso mi sembrano quelli doppi, ma devo documentarmi;

Al centro sono gli scaricatori atmosferici - quelle che proteggono dai fulmini;

Sulla sinistra sono il trasformatori trifasi le cui uscite passano dai sezionatori a 3 kv ( Dietro il trasformatore) ed entrano nel fabbricato:


Io li ho gia fatti, sono semplicissimi, ma attualmente essendo fuori casa non sono in grado di fornire una documentazione, pero' di principio, posso fornire una indicazione sommaria, poiche' le realizzai avvolgendo piu' strati ci capillare su di un filo, stagnado il tutto affinche rimanessero evidenti le spirali.

A lavoro ultimato le verniciai in colore narrone metallizzato, per riprodurrela ceramica, mentre per gli isolatori AT in vetro, ho usato dei corallini ( in vetro reperibili in mercerie) alternati a dei piattelli di plexiglas ottenuti con la macchinetta perforatrice de fogli .

Questo tipo di isolatori li ho sigillati con vermice alla nistro trasparente.

Appena torno a casa posso vedere quale tipo di documentazione ho e la posto.

[schunt]

@ Beppe - tu hai ragione rispetto alla tensione della linea di alimentazione a 380 kv quando questa e' dell'Enel, ma dalle mie parti in toscana, molti elettrodotti Psono proprieta FS sono collegati dalla stazione di Produzione Geotermica, quella che produce energia con i soffioni Boraciferi di Larderello e poiche' la predetta e' datata, funziona a 350KV.

Di questo particolare me lo ricordo beneissimo perche' nel 1958, quando mi diplomai Perito Elettrotecnico, la portai come elaborato all'esame.

Oggi non so se la centrale e' stata modificata, ampliata , ma alla sottostazione di conversione di Cascina ( prov. Pisa ) viene alimentata dalla terna FS di Larderello, mentre quella di Pisa C.le ha due possibilita', cioe' puo' essere alimentata da due terne Una FS l'altra ENEL, con due diversi trasformatori.

[Peppe Petronio]

Scusa Enzo ma come ex dip Enel, ti posso dire che nel lontano 1965 con la normalizzazione in una unica società elettrica sono stati unificati tutti i voltaggi che esistevano nelle diverse regioni italiane,( se ti ricordi allore la tensione distribuita era a 160volt, poi passo a 220 volt con una frequenza unificata di 50 herz, come pure tutti i distributori a media , alta ed altissima tensione.
Per la toscana non sò ma posso documentarmi con gli ex colleghi della zona di Pisa e Lucca, può essere che sia così come dici tu.
in ogni caso ti ringrazio per i tuoi consigli sugli isolatori, se puoi quando vuoi mi farà piacere poter visionare le tue opere.
ciao
Peppe

[cf69]

Ciao Peppe, se vuoi qualche altro spunto, puoi trovarlo direttamente qui sul forum, anche se in scala H0:
http://www.scalatt.it/fotostoria_sottos ... a%20FS.htm

Se hai qualche quesito in particolare, vedrò di aiutarti.

(In questo istante sto cercando i disegni eliografici originali, speriamo di trovarli nonostante sia passato parecchio tempo)

[Peppe Petronio]

Grazie Fabio, si!! l'avevo già vista non pensavo fosse tua, è molto bella, certo più notizie mi puoi dare e meglio è!! per ora sto arrangiandomi per fare i trasformatori e sono a buon punto,certo in H0 sarebbe stato più semplice ma in N le cose si complicano un pochino.
Comunque ben vengano ulteriori disegni o suggerimenti.
ciao
Peppe

[schunt]

@Beppe non mi permetto di contraddirti, poiche' dal 1958 ne e' passata di acqua sotto i ponti, sono avvenute tante modifiche, la tecnologia corre veloce, quindi quello che era una volta, oggi sembra che sia esistito al tempo dei dinosauri.
Non e' mia intenzione arroccarmi su presupporti vecchi di 48 anni fa', so che appena pochi anni orsono, un amico che doveva costruire la casa, a Massaciuccoli, ( Provincia di Lucca, in riva all'omonimo lago ) venne bloccata perche' si trovava nel raggio di sicurezza della terna FS che andava verso la Spezia.

Per quanto riguarda CF69, voglio complimentarmi per la tua realizzazione, poiche' molto raramente sono state prese in considerazione le sottostazioni di conversione, forse perche richiedono un particolare lavoro di studio e pazienza certosina per la realizzazione.

[Peppe Petronio]

@Beppe non mi permetto di contraddirti, poiche' dal 1958 ne e' passata di acqua sotto i ponti, sono avvenute tante modifiche, la tecnologia corre veloce, quindi quello che era una volta, oggi sembra che sia esistito al tempo dei dinosauri.
Non e' mia intenzione arroccarmi su presupporti vecchi di 48 anni fa', so che appena pochi anni orsono, un amico che doveva costruire la casa, a Massaciuccoli, ( Provincia di Lucca, in riva all'omonimo lago ) venne bloccata perche' si trovava nel raggio di sicurezza della terna FS che andava verso la Spezia.

Per quanto riguarda CF69, voglio complimentarmi per la tua realizzazione, poiche' molto raramente sono state prese in considerazione le sottostazioni di conversione, forse perche richiedono un particolare lavoro di studio e pazienza certosina per la realizzazione.

Proprio così Enzo , quel tuo amico doveva rispettare la distanza minima consentita per questa linee che è mi pare se non sbaglio di 25 mt dalla proiezione della terna sul terreno su ogni lato anche dall'altezza del colmo del tetto verso i conduttori, e comunque c'è sempre il problema dell'eletromagnetismo che si propaga per oltre 50 mt.
Fabio ha fatto secondo mè una bella sottostazione e la cosa più complicata per me è la realizzazione del traliccio a ponte di amarro dei conduttori, certo sarebbe facile farlo in fotoincisione e poi montarlo altrimenti dovrei mettermi a saldare tutti i pezzettini di filo che diventa molto laborioso,ricordiamoci che il tutto è in scala N!!!
salutoNi
Peppe