Anche nei treni venne usato, sia al tempo delle locomotive a vapore fino ad arrivare (purtroppo) anche ai giorni nostri.
E’ molto risaputo, infatti, che le massicciate... in parte sono costituite da rocce di amianto, maggiormente l’amianto della famiglia del Serpentino Crisotilo (comunemente detto amianto bianco) e alcune rocce contenenti un altro tipo di asbesto che appartiene alla famiglia degli anfiboli ovvero la Crocidolite.
Sono sotto forma di massi, perché l’amianto ovviamente è un silicato e finché il pietrisco è intatto il rischio è quasi zero… idem per le vecchie locomotive elettriche che potevano contenere nei quadri elettrici i cosiddetti “Caminetti RompiArco” essenzialmente erano dei piccoli manufatti in cemento e amianto (eternit) che impedivano la formazione dell’arco voltaico tra un contattore e l’altro quando essi erano montati molto vicini.
Altra nota dolente è la storia dell’Isochimica di Avellino… dove all’epoca assumevano ragazzi per tirar via le coibentazioni di asbesto (amianto floccato) dalle carrozze, muniti solamente di una semplice spatola di acciaio e niente mascherine.
Purtroppo c’era e in alcune cose permane questa realtà.
Ne feci un documentario di ciò che ho appena scritto, che venne approvato da diversi enti
tra cui uno molto potente che si occupò per decine di anni in sede processuale di
far risarcire le famiglie delle vittime che lavoravano allo stabilimento di Casale Monferrato
i quali (con mia gioia, sia da cineasta sia da soccorritore tecnico)
per un periodo divulgarono il mio documentario.
Ho voluto riportare (e ricordare) anche questo aspetto, certamente scomodo, che colpì anche le ferrovie, così belle e sempre affascinanti per tutti noi.
Ad ogni modo… oggi come oggi i quadri elettrici nelle locomotive sono completamente differenti, i treni sono differenti, i caminetti rompiarco (se pur ce ne sono) sono fatti di ben altri materiali come la ceramica.
Unica cosa rimasta riguarda le massicciate che in alcune zone (molte) sono state ritrovate ancora rocce di Crisotilo
che spero venga man mano smaltito.
Tuttavia ripeto… finché si tratta di roccia integra, quindi di silicato intatto il rischio è zero… a patto che non venga ogni tanto frantumato dal passaggio dei rotabili.
Però adesso ritorniamo ad amare treni, ferrovie, metro, mezzi di trasporto su rotaie... e gli scenari stupendi che fanno da cornice a tutto ciò.
Un saluto!