http://www.scalatt.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=10636
La 636 riprodotta da questo modello è la E 636-287 in livrea tutta isabella. E' un modello ambientabile in epoca V con muso tradizionale. Riproduce il modello affidato al deposito San Lorenzo di Roma ed ha trainato da pesanti merci anche intermodali e qualche regionale a corto raggio.
IL MODELLO
Il modello riprodotto è nella consueta scatola rossa di ACME con la parte interna in gommapiuma. E' molto bene protetto ed è presente una stecca di cartoncino che impedisce ai carrelli ed alla locomotiva di muoversi. La stessa si presenta fasciata ed avvolta in un foglio di carta leggera che a sua volta è protetta da un avvolgimento di foglio di plastica morbida. Questo tipo di avvolgimento alle volte costringe i mancorrenti che debbono essere rimessi in posizione corretta. E' comunque un ottima protezione e garantisce anche un mantenimento delle vernici negli anni. La confezione presenta la suo interno un sacchettino con gli aggiuntivi per completare il muso da plastico o per rendere il muso modellistico da plastico. E' presente una coppia di vomeri per l'istallazione o meno del gancio per l'uso sul plastico.
Come di consueto fa la sua presenza un pieghevole ricco di informazioni per la manutenzione e diverse illustrazioni. Non è presente alcun cenno storico alla macchina. Ma piace solo a me sapere il modello da che macchina deriva?? Ci vuole tanto a scrivere venti righe con un po di accenno storico?? Altri costruttori hanno da tempo capito l'importanza di divulgare un po di cultura in tal senso. Speriamo che Acme lo faccia in futuro.
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PRIME IMPRESSIONI
Debbo dilungarmi un po su questo aspetto delle macchine ACME. Vista in vetrina del negoziante o nelle tante foto proposte dai siti on line questa, come tante altre macchine di ACME, fanno davvero un gran figurone. Io non possedevo il modello Roco e pertanto sono stato subito colpito dai colori, davvero indovinati di questa riproduzione, i pantografi....piatti....molti dettagli e riproduzioni davvero fedeli. Mi aveva anche da subito colpito il finestrino lato macchinista. Si nota subito che non è corretto e anche a prima vista da il senso di essere difforme dall'originale. Questa lacuna è stata già dibattuta in altri forum. Io debbo ammettere che non sono uno che bada troppo ai dettagli. Se mi interessa per ambientazione e la reputo un buon modello per le mie esigenze lo prendo. Il finestrino comunque si nota...non si può dire che sia corretto. Sono altresì abituato a maneggiare le macchine di Acme. Va deciso con largo anticipo come prenderla, pena rompere qualcosa. Sono infatti esageratamente delicate le condotte sottocassa, e assai facili da rovinare le riproduzioni dei carrelli. Inoltre la paura di fare uscire un cardano mi fa mantere la presa in nodo che le due semiacasse non si abbassino ai lati. Questo provoca una apertura che solitamente fa uscire il cardano dove è più lungo. Questa macchina non presenta tale problema. E' stata infatti rimaneggiato il telaio. Spinto inoltre dal tanto clamore sul nuovo telaio, nuovo motore, nuovo pbc...la ho presa.
Le prime impressioni pertanto sono davvero notevoli.
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DCC E MECCANICA
Passo subito al DCC per poi soffermarmi sulla meccanica. L'inserimento del decoder 21 poli è assai semplice. Le casse si sfilano facilmente. E' stato ricavato un apposito spazio per l'altoparlante ma per accedere si deve necessariamente dissaldare i fili lato cabina che portato la corrente. In caso contrario si deve agire con molta cautela e attenzione. Facile smontare poi anche tutta la parte che sostiene il gancio ed i led. Sono due viti a fissare il tutto ed una presa a 4 pin da sfilare. Non vi è alcuna possibilità di dividere la PBC essendo unita con fili stagnati. E' presente una coppia di switch che servo per commutare il terzo faro, qui non presente. A tal proposito fate attenzione. In realtà è presente il led. Questo led permette alla luce di penetrare in cabina e non lascia trapassare luce dalla cassa. In sostanza avete già la luce in cabina, una per lato. E' facilmente attivabile con le uscite AUX 1 e AUX 2. Con tanto di nuovo PBC ancora non è possibile deselezionare da decoder le luci rosse. Altri lo hanno fatto. Direi che ci sono tutti gli strumenti per farlo visto che queste macchine come molte altre non hanno i fanali rossi accesi durante le composizioni. Pure vedendo novità trovo che ci sia ancora un bel margine di miglioramento. Finalmente il motore è maggiormente stabile nella culla. Questa però lo mantiene a malapena fermo. Anche qui si è visto di meglio. Il motore è di pregata fattura e con grandi volani. Ed ora veniamo alle note dolenti...perlomeno per me.
Ad un primo esame e test sul plastico mi sono reso conto che la articolata non ha appoggio isostatico. Male...malissimo. Quello che succede a me è che sui pure lievi cambi di pendenza in curva si innalza facendo leva sul carrello centrale perdento il contatto con la rotaia da un lato...o dall'altro. Ma come....sono anni che Acme fa le macchine con appoggio isostatico e questa no? Pensando che fosse la mia sola ho controllato altre macchine ma sono tutte così....XMPR compresa.
Inizialmente ho posto rimedio lavorando di lima sul supporto del carrello ma poi.....ho fatto una scoperta. Perdendoci un po la vista e confrontando un altro modello ( la 424 sempre di Acme ) ho notato che nella scocca del carrello che mantiene fermi gli assali è presente un piccolo spessore. Questo si può levare e liberare il perno che in questo modo è libero di traslare. In questo modo l'installatore può decidere se rendere o meno isostatico il carrello. Ma allora perchè sono tutte bloccate. Io una risposta me la sarei data..
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Ho notato infatti che i carrelli sono disassati rispetto alla nicchia creata. Reputo che questa sia una decisione presa in seguito al fatto che le ruote vanno a battere sul telaio in talune situazioni. Forse si è deciso per il male minore???? Mah!!
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Per me il fattore isostatico è fondamentale e determina anche una maggiore trazione oltre che una garanzia di dolcezza nell'affrontare i percorsi. Pertanto lo ho reso isostatico levando lo spessore su uno dei carrelli.
Altra nota dolente....dolentissima. Le ruote. Solita mescola. Ho dovuto mettere le lamelle anche nel carrello centrale altrimenti la macchina iniziava a strattonare. Questa è un altro colpo. Per me è un problema....da me non circolano. Pertanto reputo che potrebbe essere l'ultima macchina che acquisto con questo tipo di mescola. La prossima volta effettuerò un controllo visivo.
La scocca dei carrelli è di metallo, non sono presenti boccole pertanto bisogna porre molta attenzione alla lubrificazione pena la corrosione dell'assale...ferro su ferro. inoltre è sempre ostica l'apertura della scocca che copre gli ingranaggi.......difficile non romperla se non si è pratici e si hanno i giusti strumenti. Insomma....si chiude....e poi non si apre più...forse questa è la filosofia ACME. Mettere due vitine risulta così complesso???
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Porre molta attenzione alle riproduzioni delle tubazioni. Non è semplice rimuoverle, nel mio caso alcuni punti erano incollati. Si rompono solo a guardarli. Non posso dire nemmeno di apprezzare la riproduzione dell'interno con il foglio di carta plastificata adesiva applicata sul telaio. Basta aprire due volte la cassa e si rovina inesorabilmente. Inoltre sporge oltre il telaio di un millimetro abbondante. Se si piega poi rimane la piega.
PROVA SUL PLASTICO
Debbo rimandare di qualche giorno il caricamento del video della prova sul plastico. Dopo avere modificato la mia macchina ora problemi non ce ne sono ma reputo che sia un modello che deve essere messo occasionalmente sul plastico e non girare sempre. Ci sono delle disattenzioni sulla meccanica che alla lunga se non si pone molta attenzione ne possono pregiudicare l'utilizzo. Resto dell'idea che sia uno spettacolare modello statico....davvero bello...ma se dovete mettervi mano allora usate tutte le cautele e precauzioni del caso. Debbo riconoscere ad ACME di essere un azienda che ha dato tantissimo in termini di nuovi modelli che mancavano al modellista italiano. Nel mio caso ho però difficoltà a fare circolare alcuni modelli. Questa recensione è però frutto di prove effettuate sul mio impianto ma taluni amici plasticisti si trovano molto bene pertanto è da valutare attentamente e da prendere come una esperienza ma non come una direttiva per un acquisto futuro. Oramai ci sono molte esperienze e topic a riguardo ed un attenta lettura dei molti trafiletti può di per certo orientare al meglio gli acquisti.
Va bene fare treni per passione....ma io di passione ne debbo mettere sempre tanta per farli circolare sul mio impianto.....troppa.
Ci cono comunque modelli come la recente 402 A di Acme che possiedo che non hanno problemi di sorta...fatta in modo eccellente. Pertanto si può fare.