MODULO "La rocca del RE" (anello ritorno sinistro)
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MODULO "La rocca del RE" (anello ritorno sinistro)
<font color="red">Eurostar "]
Per l'altro anello di ritorno si potrebbe proprio simulare un bivio, ovvero simulare un tratto a doppio binario in rettilineo, con un bivio. In realtà il binario a valle del bivio sarebbe finto e lo scambio sempre in posizione di deviata.
Il concetto mi interessa.
Mi aiuti a chiarirlo?
Per l'altro anello di ritorno si potrebbe proprio simulare un bivio, ovvero simulare un tratto a doppio binario in rettilineo, con un bivio. In realtà il binario a valle del bivio sarebbe finto e lo scambio sempre in posizione di deviata.
Il concetto mi interessa.
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Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata
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La soluzione di Mauro costituisce un ulteriore perfezionamento. Io avevo pensato a una soluzione più semplice di una diramazione di linea secondaria a singolo binario da linea principale a doppio binario. L'anello sarebbe sempre nascosto da una montagna, io non l'ho fatta (perchè per fare quello che Mauro ha fatto in pochi minuti dovrei frequentare un corso
) Ecco qui lo schema:
Immagine:

60,12 KB
Lo scambio rimarrebbe sempre in posizione di deviata, mentre la coppia di scambi sulla linea a doppio binario sarebbe solo ai fini estetici perchè in realtà servirebbe ad un treno che arriva dalla linea a doppio binario di immettersi nella linea a singolo binario. Quest'ultima situazione nel plastico non si verifica.
Il tratto di binario che termina all'interno della galleria ovviamente non è utilizzato ed è ai soli fini estetici, rappresenta la linea a doppio binario principale.

Immagine:
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Lo scambio rimarrebbe sempre in posizione di deviata, mentre la coppia di scambi sulla linea a doppio binario sarebbe solo ai fini estetici perchè in realtà servirebbe ad un treno che arriva dalla linea a doppio binario di immettersi nella linea a singolo binario. Quest'ultima situazione nel plastico non si verifica.
Il tratto di binario che termina all'interno della galleria ovviamente non è utilizzato ed è ai soli fini estetici, rappresenta la linea a doppio binario principale.
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Se non fosse complicato da gestire elettricamente, si potrebbe pensare di avere il doppio binario su tutto l'anello?
Sarebbe utile o sarebbe solo una complicazione in più?
Ciao
Roberto
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Interessanti considerazioni che riprenderemo presto in una discussione ad hoc.
Mi piacciono entrambe.
Per quanto concerne il doppio binario sull'anello è una complicazione, ma è sicuramente possibile.
Il problema però è lo spazio, se lo realizzerò io, non mi imbarcherò in qualcosa di voluminoso (tengo famiglia e 2 figli) ed opterò per una soluzione funzionale ma se al tempo stesso estetica.
Ci ragioniamo.
Mi piacciono entrambe.
Per quanto concerne il doppio binario sull'anello è una complicazione, ma è sicuramente possibile.
Il problema però è lo spazio, se lo realizzerò io, non mi imbarcherò in qualcosa di voluminoso (tengo famiglia e 2 figli) ed opterò per una soluzione funzionale ma se al tempo stesso estetica.
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Andrea ha scritto:
Il problema però è lo spazio, se lo realizzerò io, non mi imbarcherò in qualcosa di voluminoso
Se decidi per la soluzione proposta da Doc, non è certo il congiungere i 2 tronchini in un anello vero che ti ruba spazio, certo fatte salve le implicazioni elettriche che la soluzione comporta (doppio cappio + incrocio tra i 2 cappi), e che forse rende meno appetibile lla sua realizzazione (o forse + difficoltà = maggiore divertimento?

Ciao! Rolando
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Le due varianti non hanno nessuna implicazione elettrica trattandosi comunque di un semplice anello di ritorno.
Anche nella mia versione l'anello è fatto da un solo binario mentre la doppia linea è solo fittizzia.
Tra il mio schema e quello di Fabrizio cambia solo il tipo di bivio: il mio è tra due doppie linee, l'altra tra una doppia linea e una linea singola.
Si tratta quindi di scegliere solo in funzione della scenografia.
Il doppio anello ve lo sconsiglio di cuore!
Anche nella mia versione l'anello è fatto da un solo binario mentre la doppia linea è solo fittizzia.
Tra il mio schema e quello di Fabrizio cambia solo il tipo di bivio: il mio è tra due doppie linee, l'altra tra una doppia linea e una linea singola.
Si tratta quindi di scegliere solo in funzione della scenografia.
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In realtà congiungere il doppio anello comporta un sensibile aumento di ingombro. Infatti nel caso dei tronchini fittizi non ci sono problemi con i raggi, il binario percorribile puo avere il raggio funzionale minimo. Nel caso di doppio anello il raggio minimo deve essere impiegato per l'anello più interno, quello esterno risulta quindi piu largo del minimo, con un aumento di ingombro di qualche centimetro. Se non avessi avuto problemi di tempo mi sarebbe piaciuto realizzarlo. Avrei simulato l'ingresso in città con il bivio e si sarebbe potuto accostare il modulo della riviera di ponente a questo. Su questo modulo avrei simulato la città sopra il cappio e il mare avrebbe potuto proseguire anche sul nuovo modulo. Ma già così i tempi saranno lunghi.... figuriamoci con due moduli #128516;Inoltre il cappio è necessario e richiede tempi certi per la realizzazione
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Eurostar ha scritto:
...Nel caso di doppio anello il raggio minimo deve essere impiegato per l'anello più interno, quello esterno risulta quindi piu largo del minimo, con un aumento di ingombro di qualche centimetro....
E' esattamente la mia perplessità.
Ad ogni buon conto sto buttando giù qualche idea con wintrack e... non si escludono colpi di scena...



Eurostar ha scritto:
...Inoltre il cappio è necessario e richiede tempi certi per la realizzazione
Per Novegro direi che è essenziale.
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Andrea ha scritto:
Il problema però è lo spazio, se lo realizzerò io, non mi imbarcherò in qualcosa di voluminoso (tengo famiglia e 2 figli)
Mia moglie sta già tentando di linciarmi per quello che sto realizzando

Scherzi a parte, se non si vuole avere l'anello con il doppio binario, si può pensare ad un prolungamento del binario cieco in modo da usarlo come stazione nascosta?
Ciao
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MrPatato76 ha scritto:
....se non si vuole avere l'anello con il doppio binario, si può pensare ad un prolungamento del binario cieco in modo da usarlo come stazione nascosta?
E' una delle ipotesi.
Lo spazio non sarà comunque molto.
Più che stazione nascosta... area di ricovero e/o "imboscamento"...
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Andrea ha scritto:
MrPatato76 ha scritto:
....se non si vuole avere l'anello con il doppio binario, si può pensare ad un prolungamento del binario cieco in modo da usarlo come stazione nascosta?
E' una delle ipotesi.
Lo spazio non sarà comunque molto.
Più che stazione nascosta... area di ricovero e/o "imboscamento"...
Straquoto, potrebbe aiutare a migliorare il traffico ferroviario e a rendere il tutto ancora più realistico



Ciao, Alessandro
Alessandro - Yesterday is history, tomorrow is mystery. But today is a gift. That is why is called the "Present".
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Le idee mi piacciono tutte, solo che occorre anche tenere presente i tempi costruttivi e le complicazioni. Soprattutto per Andrea
Anche l'idea del tronchino è buona, la sua lunghezza tuttavia non può essere molta se si vogliono limitare gli spazi, la curva dovrebbe cominciare subito dopo l'ingresso in galleria con il raggio minimo di curvatura, quindi il tonchino penetrerebbe nella galleria per qualche centimetro. Comunque in fase di progetto queste cose si possono vedere. Sarebbe poi da gestire lo scambio, anche se non sarebbe un grosso problema.


Anche l'idea del tronchino è buona, la sua lunghezza tuttavia non può essere molta se si vogliono limitare gli spazi, la curva dovrebbe cominciare subito dopo l'ingresso in galleria con il raggio minimo di curvatura, quindi il tonchino penetrerebbe nella galleria per qualche centimetro. Comunque in fase di progetto queste cose si possono vedere. Sarebbe poi da gestire lo scambio, anche se non sarebbe un grosso problema.
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Sarò un pò provocatorio.....
l'anello sinistro andrebbe fatto volante, cioè una costruzione a fiasco appoggiata su due cavvalletti e nascoata al pubblico per garantire il funzionamento al prossimo esordio del modulare. Una striscia di compensato, sughero, binari e due paratie per evitare cadute dei rotabili.
Poi, con calma, si studierà un anello che faccia da stazione nascosta ....... e di questo a breve fornirò progetto.
Una cosa mi serve sapere: quanti centimetri sono lunghi mediamente i convogli circolanti?

l'anello sinistro andrebbe fatto volante, cioè una costruzione a fiasco appoggiata su due cavvalletti e nascoata al pubblico per garantire il funzionamento al prossimo esordio del modulare. Una striscia di compensato, sughero, binari e due paratie per evitare cadute dei rotabili.
Poi, con calma, si studierà un anello che faccia da stazione nascosta ....... e di questo a breve fornirò progetto.
Una cosa mi serve sapere: quanti centimetri sono lunghi mediamente i convogli circolanti?
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Docdelburg ha scritto:
Sarò un pò provocatorio.....![]()
l'anello sinistro andrebbe fatto volante, cioè una costruzione a fiasco appoggiata su due cavvalletti e nascoata al pubblico per garantire il funzionamento al prossimo esordio del modulare. Una striscia di compensato, sughero, binari e due paratie per evitare cadute dei rotabili.
Non è una brutta idea se si considera che sarà collocato nella zona dei moduli in costruzione potrebbe anche non essere nascosto ma rientrare nella categoria "lavori in corso" (e sarà sostituito nella versione 2.0)
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La butto lì... se si prende in considerazione il progetto di Fabrizio
e si utilizza il binario che termina in galleria come "diorama" statico dove mettere una squadra di operai al lavoro che stanno facendo manutenzione alla linea aerea?

In questo modo il deviatoio (come da progetto) rimane bloccato in deviata.
Non "seguendo" la scala tt non conosco l'eventuale disponibilità di mezzi di servizio/ispezione linea aerea...
e si utilizza il binario che termina in galleria come "diorama" statico dove mettere una squadra di operai al lavoro che stanno facendo manutenzione alla linea aerea?
In questo modo il deviatoio (come da progetto) rimane bloccato in deviata.
Non "seguendo" la scala tt non conosco l'eventuale disponibilità di mezzi di servizio/ispezione linea aerea...
Federico
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Non me ne vogliate......vengo alla mia elucubrazione!
Prima di tutto lo schema e poi le spiegazioni.
Immagine:

133,18 KB
Due moduli, il primo classico 55x120 e poi un modulo da 115x90 cm.
Per non avere nessuna complicazione elettrica e nessun strano incrocio di treni ho previsto due binari in cui far terminare la corsa dei convogli normalmente circolanti e due da cui far partire i nuovi convogli.
Funzionamento: il convoglio in arrivo e che va fermato, compie il giro dell'anello e (mettendo in deviata il deviatoio B) viene instradato in uno dei due binari di arrivo. I binari di arrivo saranno isolabili dal tracciato con un normale interruttore ON-OFF.
Messo un nuovo convoglio in un dei due binari di partenza, si alimenta il binario, si mette in corretto tracciato il deviatoio A e si attiva un blocco dei treni in arrivo lungo l'anello.
L'incrocio è semplice e non crea problemi elettrici.
Questa netta divisione tra binari di partenza e binari di arrivo permette di comandare (far partire e fermare) i convogli con l'alimentazione analogica presente nel circuito del modulare senza ulteriori trasformatori indipendenti.
In definitiva servono quattro interruttori per alimentare i 4 binari di arrivo/partenza, quattro deviatoi comandabili anche cmanualmente con tiretti e un blocco nell'anello per abilitare l'uscita dei nuovi convogli.
Spero di aver chiarito le mie intenzioni e che siano di spunto per un buon progetto.
Prima di tutto lo schema e poi le spiegazioni.
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Due moduli, il primo classico 55x120 e poi un modulo da 115x90 cm.
Per non avere nessuna complicazione elettrica e nessun strano incrocio di treni ho previsto due binari in cui far terminare la corsa dei convogli normalmente circolanti e due da cui far partire i nuovi convogli.
Funzionamento: il convoglio in arrivo e che va fermato, compie il giro dell'anello e (mettendo in deviata il deviatoio B) viene instradato in uno dei due binari di arrivo. I binari di arrivo saranno isolabili dal tracciato con un normale interruttore ON-OFF.
Messo un nuovo convoglio in un dei due binari di partenza, si alimenta il binario, si mette in corretto tracciato il deviatoio A e si attiva un blocco dei treni in arrivo lungo l'anello.
L'incrocio è semplice e non crea problemi elettrici.
Questa netta divisione tra binari di partenza e binari di arrivo permette di comandare (far partire e fermare) i convogli con l'alimentazione analogica presente nel circuito del modulare senza ulteriori trasformatori indipendenti.
In definitiva servono quattro interruttori per alimentare i 4 binari di arrivo/partenza, quattro deviatoi comandabili anche cmanualmente con tiretti e un blocco nell'anello per abilitare l'uscita dei nuovi convogli.
Spero di aver chiarito le mie intenzioni e che siano di spunto per un buon progetto.
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Doc.... vai piano per favore, perchè se per sbaglio Edgardo vede questa discussione,
domattina si mette già al lavoro!!!
Calma e gesso...
P.S.: tutto molto interessante, questo è il futuro, per il presente faremo qualcosa di pragmatico.
Come accennavi tu stesso e come diceva un certo allentatore dell'Inter...
domattina si mette già al lavoro!!!
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Per sbaglio ho letto questa discussione
e devo dire che mi piace un bel po'.
In particolare mi piacciono le idee dei tracciati postati che a mio parere sono tutte valide.
Sia che si realizzino dei falsi binari o che si opti per la soluzione del Doc.
Quest'ultima mi ha colpito in particolare, in quanto racchiude in sè 3 logiche di circolazione treni in due soli pannelli, che non è poco:
- un pannello di piena linea;
- un pannello cappio sinistro;
- un pannello "staging" per la gestione dei treni nella linea (incorporato col pannello di linea).
Dal punto di vista elettrico non dovrebbe essere un lavoro complicato; l'incrocio e gli scambi Tillig sono tutti predisposti per i sezionamenti del caso. Per la realizzaione pratica invece, comprendo le preoccupazioni di Andrea, in quanto, nel fare i miei due moduli sto impiegando molto più tempo di quello che avevo previsto.
I fili elettrici ed i binari da inserire stanno aumentando molto il tempo di realizzazione e se l'impianto elettrico non viene pianificato bene si rischia di fare qualche errore.
In conclusione propongo di iniziare la costruzione del telaio e di predisporre almeno la linea ferroviaria di base. In futuro potremo aggiungere con calma i vari elementi.
Poi se per Novegro non sarà completato, poco male. Basta che il cappio sinistro faccia il suo dovere essenziale.
Notte [|)]

In particolare mi piacciono le idee dei tracciati postati che a mio parere sono tutte valide.
Sia che si realizzino dei falsi binari o che si opti per la soluzione del Doc.
Quest'ultima mi ha colpito in particolare, in quanto racchiude in sè 3 logiche di circolazione treni in due soli pannelli, che non è poco:
- un pannello di piena linea;
- un pannello cappio sinistro;
- un pannello "staging" per la gestione dei treni nella linea (incorporato col pannello di linea).
Dal punto di vista elettrico non dovrebbe essere un lavoro complicato; l'incrocio e gli scambi Tillig sono tutti predisposti per i sezionamenti del caso. Per la realizzaione pratica invece, comprendo le preoccupazioni di Andrea, in quanto, nel fare i miei due moduli sto impiegando molto più tempo di quello che avevo previsto.
I fili elettrici ed i binari da inserire stanno aumentando molto il tempo di realizzazione e se l'impianto elettrico non viene pianificato bene si rischia di fare qualche errore.
In conclusione propongo di iniziare la costruzione del telaio e di predisporre almeno la linea ferroviaria di base. In futuro potremo aggiungere con calma i vari elementi.
Poi se per Novegro non sarà completato, poco male. Basta che il cappio sinistro faccia il suo dovere essenziale.
Notte [|)]
ED
237
11101101
237
11101101
- Andrea
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Edgardo_Rosatti ha scritto:
In conclusione propongo di iniziare la costruzione del telaio e di predisporre almeno la linea ferroviaria di base.
Lo sapevo che se Edgardo avesse letto il post...
Dico il mio punto di vista.
Personalmente vado in controtendenza.
E' molto bella l'idea ma secondo me stiamo andando troppo veloci.
In questa fase dobbiamo concentrarci sui moduli in fase di realizzazione, i due moduli centrali sono comunque molto impegnativi e richiedono ancora molto lavoro.
C'è il discorso passaggio a livello e piattafoma girevole che non sono poca cosa.
Poi c'è l'aspetto semafori e tutto lo scenery da realizzare.
Io ci terrei proprio a finire i nostri 4 moduli in maniera fantastica e poi pensare ai prossimi.
Iniziare a costruire altri due telai mi pare prematuro.
Non dimentichiamoci inoltre che c'è tutto il discorso relativo ai pannelli della futura stazione.
Se dovessi scegliere, preferirei realizzare un paio di moduli di una stazione di transito e manovra piuttosto che la soluzione, alquanto estremamente funzionale, proposta dal Doc.
Perchè abbiamo 15 metri di modulare ma non abbiamo una stazione....
Vi svelo quella che era la mia idea per Novegro che, vista l'assenza di volontari ed il fatto che il mio è a buon punto, pensavo di realizzare con l'aiuto di Riccardo ed Edgardo.
Ho visto che, tutto sommato, si riesce a realizzare un doppio anello in una misura abbastanza contenuta.
Immagine:
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Con una soluzione del genere, avremmo anche un buon effetto scenografico e potremmo addirittura alternare due convogli in galleria per un bell'efetto sorpresa per il visitatore.
Come vedete una soluzione completamente diversa da quella suggerita dal Doc (che naturalmente ringazio per le preziose dritte) e di più semplice e veloce realizzazione.
Ora ragioniamoci sopra.

Andrea - “I fermodellisti sono tanti e legati da un'amicizia sincera, che esplode in una cordialità ormai rara nel mondo rumoroso ed incerto di oggi”. La valle incantata
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Andrea io ho fatto un anello doppio per il modulo Fremo e in tutta sincerità non serve ad un tubo! Come dicevi giustamente non disperdiamoci in lavori faranoici affrettati. Rimango personalmente dell'idea di un cappio volante su telaietto per chiudere il circuito in previsione di Novegro.
Servirà poi per giocarci a casa con i moduli a disposizione o come riserva in caso di guasti e problemi ai moduli terminali (in questo senso sarebbe opportuno che fosse utilizzabile su tutti e due i lati, quindi adattabile ai due orientamenti della testata).
Poi se vorrete, si dovrà studiare, oltre alla stazione, un modulo di servizio dove comporre e scomporre i convogli che viaggiano sul modulare (diverso quindi da una stazione). La mia proposta suggerisce proprio di riunire in due moduli un anello e quattro binari di servizio appunto. Questi binari potranno essere celati alla vista del pubblico con un pannello di sfondo, subito oltre i due binari di piena linea.
Dal punto di vista elettrico, se ci ragionate sopra, servono solo sezionamenti di una rotaia per binario nei quattro tronchini e un tratto di blocco nell'anello. La tensione di alimentazione nei vari binari è quella dell'intera linea di corsa senza nessun rischio di cortocircuito; l'unico punto sarebbe l'incrocio, ma trattandosi appunto di incrocio semplice (quindi nessuna deviazione) le due linee sono elettricamente separate.
Servirà poi per giocarci a casa con i moduli a disposizione o come riserva in caso di guasti e problemi ai moduli terminali (in questo senso sarebbe opportuno che fosse utilizzabile su tutti e due i lati, quindi adattabile ai due orientamenti della testata).
Poi se vorrete, si dovrà studiare, oltre alla stazione, un modulo di servizio dove comporre e scomporre i convogli che viaggiano sul modulare (diverso quindi da una stazione). La mia proposta suggerisce proprio di riunire in due moduli un anello e quattro binari di servizio appunto. Questi binari potranno essere celati alla vista del pubblico con un pannello di sfondo, subito oltre i due binari di piena linea.
Dal punto di vista elettrico, se ci ragionate sopra, servono solo sezionamenti di una rotaia per binario nei quattro tronchini e un tratto di blocco nell'anello. La tensione di alimentazione nei vari binari è quella dell'intera linea di corsa senza nessun rischio di cortocircuito; l'unico punto sarebbe l'incrocio, ma trattandosi appunto di incrocio semplice (quindi nessuna deviazione) le due linee sono elettricamente separate.