Nuovo pantografo monobraccio
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Nuovo pantografo monobraccio
http://www.ferrovie.it/portale/leggi.php?id=1577
Foto:http://www.ferrovie.it/portale/leggi.php?id=1577
Il nuovo pantografo dovrebbe essere disponibile in due versioni, una con regolazione della spinta attiva e uno senza. E' studiato per ottenere una migliore captazione, ridurre la spinta sulla catenaria e quindi ridurre usura di striscianti e filo di contatto, nonché di sollecitare meno la catenaria stessa. Il pantografo è pensato per treni con velocità massima di 160 km/h sotto la catenaria a 3 kVcc ed è pensato per eliminare i vincoli di assorbimento e distanza fra pantografi in presa quando si usano le doppie trazioni.
Questo nuovo tipo pantografo, avendo una migliore dinamica, permetterà di usare doppie trazioni senza le limitazioni che attualmente sono in vigore e ridurrà sensibilmente i costi di esercizio derivanti da usura di striscianti e catenarie.
Il pantografo dovrebbe sostituire il tipo 52 sui mezzi che attualmente lo montano, ad eccezione di E 655/656, E 633/632 ALe 724 e derivati. Probabilmente potrà essere impiegato anche in luogo del tipo ATR 95, pensato per treni ad alta velocità ed oggi in uso su TSR, ETR 425/324, Minuetto e alcuni TAF.
Attualmente il nuovo pantografo, sviluppato dalla Contact di Caserta in collaborazione con il Politecnico di Milano, è in sperimentazione su una locomotiva del gruppo E 464.
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Re: Nuovo pantografo monobraccio
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Re: Nuovo pantografo monobraccio
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Re: Nuovo pantografo monobraccio
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Re: Nuovo pantografo monobraccio
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Re: Nuovo pantografo monobraccio
So che le caratteristiche della alimentazione italiana, 3 kV cc, mal si conciliano con le esigenze di captazione per elevati assorbimenti di potenza ad alte velocità. All'aumentare della velocità, di solito, aumenta la potenza assorbita e peggiora la captazione e questo non è un fatto positivo. Con "soli" 3 kV di tensione gli assorbimenti di corrente diventano elevati e ad alte velocità risulta difficile captare quelle correnti dalle catenarie, quindi i pantografi per i 3 kV hanno sempre avuto problemi piuttosto consistenti. Ora, con le alimentazioni a 25 kV, tutti questi problemi si sono di molto ridimensionati.
Non conosco la storia dei vari pantografi che ci sono stati, se non che per esempio per il 52 FS ci sono state diverse varianti e diversi tipi di archetti, sviluppati e migliorati mano a mano che le necessità di velocità e richiesta di potenza aumentavano. Ci sono stati i pantografi monobraccio "Faiveley", in opera sulle prime E 633/632, usati perché più piccoli e quindi idonei ad essere collocati sull'imperiale di queste macchine che avevano un ingombrante reostato di frenatura. Ma questi non hanno mai funzionato bene, infatti appena possibile fu studiato un reostato in materiale speciale (reostato Fusani) più piccolo e che lasciava spazio per i classici ed affifabili 52 FS. Poi c'è stata l'era dell' ETR 450, che andando a 250 km/h aveva necessità di un pantografo specifico, per cui fu modificato il 52 FS e venne costruito il 52 FS "Alta Velocità". Mi pare che questo equipaggiò poi anche le E 444, ETR 460 e le E 402A.
Con la nascita dell' ETR 500, poi, dovrebbe essere nato il pantografo ATR 90, ancora del tipo simmetrico e adatto per i 300 km/h che questi mezzi avrebbero dovuto raggiungere. Mi sembra che questo fu il primo pantografo a "spinta impressa", ovvero la spinta sulla catenaria aumenta all'aumentare della velocità. Questo pantografo ha dato non pochi problemi, specie quando si cercava di far marciare gli ETR 500 di prima serie in doppia simmetrica. Molto frequentemente accadeva che il pantografo di coda danneggiava la linea aerea perché questa era mossa dal pantografo di testa. Ne consegue che gli ETR 500 monotensione non hanno mai marciato regolarmente in doppia simmetrica, ma sempre con una sola macchina attiva. Poi sono arrivate le macchine politensione per gli ETR 500, anche queste dotate inizialmente di solo pantografo ATR 90 per 3 kVcc. Questi treni potevano marciare in doppia simmetrica, ma solo fino ai 200 km/h, dopodichè una macchina veniva spenta e si arrivava a 250 km/h con una sola macchina attiva. Oggi gli ATR 90 equipaggiano ETR 485 (fino a 250 km/h) E 414 (doppia simmetrica fino a 200 km/h) ed E 402B (fino a 200 km/h).
Con l'apertura delle nuove linee AV le locomotive degli ETR 500 ricevettero anche i pantografi per i 25 kV. Entrambi sono pantografi monobraccio tipo ATR 95, anch'essi a spinta impressa (ma con gestione molto più evoluta) e ora gli ETR 500 marciano regolarmente in doppia simmetrica in ogni condizione quando sono sotto i 3 kV.
I pantografi ATR 95 sono i monobraccio più evoluti, equipaggiano E 404 (entrambe le alimentazioni 3 kV e 25 kV), E 403, ETR 425/324, TSR e alcuni TAF.
Questo è un po' di quel che so, ma sarebbe interessante se qualcuno esperto in pantografi potesse dare il suo contributo
Ciao
Fabrizio
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Re: Nuovo pantografo monobraccio
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Re: Nuovo pantografo monobraccio
Io, che coi treni metroplolitani ci lavoro e sono un umile macchinista, posso portarvi un aneddoto vissuto in prima persona porprio inerente ai pantografi..
I pantografi sono bastardi, nel senso che sono una delle prime cause di guasto in quanto molto vulnerabili.
Qualche anno fa, in uscita dal deposito, il portone gestito da fotocellule si è chiuso prematuramente prima della completa uscita del treno.
Ergo; un treno metropolitano è lungo 110 metri ed è difficile vedere quello che succede in coda.
Fatto:
Esco col teno dal deposito e giunto in zona di commutazione (pantopattini), vedo che sul banco una o più motrici non trazionano (praticamente non avevo alimentazione su parte del treno).
Tempo di capire il tipo di guasto e ricevo una chiamata dalla sala operativa, la quale mi suggerisce di controllare i pantografi del treno.
La sala operativa, tramite il DCE (Dirigente Centrale Elettrificazione) vede in tempo reale lo stato della linea ed interviene.
Risultato:
Uscendo dal capannone il portone si è chiuso prematuramente (non so ancora perchè) e ha arpionato uno dei 4 pantografi del treno.
A loro volta il o i pantografi interessati (arpionati dal portone), col treno oramai in pantopattini hanno divelto un sezionatore e sono stati letteralmente strappati dalla loro sede provocando un corto circuito in AT con conseguente sfiammata e stacco tensione automatica.
Anche la linea aerea ha subito danni e ha ceduto per ben 20 metri.
Meno male che i dispositivi di sicurezza sono intervenuti in tempo, perchè un corto in AT non è mai piacevole.
Edgardo
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Re: Nuovo pantografo monobraccio
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Re: Nuovo pantografo monobraccio
Si Edgardo, i pantografi sono uno degli elementi che più spesso sono causa di guasti, non solo al treno ma più spesso a entrambi treno e linea aerea. Purtroppo è per sua natura un elemento molto vulnerabile. La rottura dei pantografi è uno dei guasti più frequenti.
Foto:http://www.trenomania.org/fotogallery/t ... album=1281
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Re: Nuovo pantografo monobraccio
La prima regola per la trazione a CC era appunto quella di tenere in presa il pantografo posteriore, quello che risultava meno colpito dalle turbolenze e poi per evitare che gli eventuali rottami, colpissero quello abbassato.
Aumentando le velocita' si arrivo' al tipo 42, quello a struttura con tubi a sezione ovale, procedendo poi con l'applicazione dello strisciante rinforzato ad arco, quindi all'aumentare delle correnti, si passo' al tipo 52 con una nuova struttura; nel tempo anche questo a subito tantissime modifiche sia meccaniche che elettriche, fino ad essere dotato di strisciante dritto ammortizzato.
Il Monobraccio Faieveley francese, Schunk e Siemens tedeschi, hanno sempre dato molte soggezioni poiche' la nostra linea di contatto viaggia 5 metri dal pdf, mentre nelle altre reti, viene posizionata almeno 80 cm piu' alta, proprio per alleggerire meccanicamente i pantografi MA!.......... la corrente assorbita e che ci passa, risulta 5 volte inferiore a quella dei nostri mezzi di trazione tensione in cc 3KV mentre gli altri 15 KV.
Una standardizzazione la possiamo comcepire sulla 25 KV 50 hz, ma fermo restando questo parametro, poi le scelte sono obbligate, proprio anche in considerazione dell'altezza del filo di contatto della TE.
Con tensione di alimentazione a 25 kv in CA a 50hz, sono sufficienti 3 kgm di spinta del pantografo per un buon contatto, per la cc a 3 kv ne sono necessari ben 5, indipendentemente dalla velocita'.
Tutte queste problematiche sono confermate dal titolo sperimentale del tipo di pantografo.
- Massimo Salvadori
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Re: Nuovo pantografo monobraccio
- schunt
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Re: Nuovo pantografo monobraccio
Questo e' una dei tanti effetti meccanici, ma non dobbiamo nemmeno ignorare l'effetto dell'ondeggiamento trasversale determinato dalle raffiche di vento forte, quindi considerate quale carichi si riversano sul povero pantografo !
- matteob
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Re: Nuovo pantografo monobraccio
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Re: Nuovo pantografo monobraccio
Ho trovato questa foto su Facebook che la ritrae a Cuneo
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Autore della foto in didascalia
- Fabrizio
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Re: Nuovo pantografo monobraccio
Foto: http://www.vladanfoto.cz/clanky-caravag ... italy.html
Per ora non dovrebbe invece sostituire il tipo 52 su E 464 e TAF né l'ATR 95 su ETR 425, 324 e Minuetto.
Il pantografo è stato pensato specificatamente per rotabili con velocità massima 160 km/h, per essere meno costoso in termini di costruzione e manutenzione rispetto agli ATR 95, altri monobraccio largamente diffusi ma costosi ed adatti per velocità fino a 300 km/h. Il pantografo è pensato anche per essere meno aggressivo nei confronti della catenaria ed essere compatibile con le doppie trazioni.