Quel sogno ... che preme alle nostre frontiere
- marione
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Quel sogno ... che preme alle nostre frontiere
Ma da cittadino di questo rudere di Stato ho anche l'obbligo di farmi delle domande. Quanti affamati possiamo sfamare senza far saltare gli equilibri, già tanto precari, del nostro vivere comune ? Centomila ? Un Milione ? Più ancora ? Interrogativi talmente imbarazzanti da frenare gli impeti di carità e di amore e costringerli a fare i conti con il cinismo dei numeri. Un compito, questo, che spetta ai governanti, vale a dire dei politici. Ed è qui purtroppo, che le cose a parer mio, non battono pari. C'è chi propone l'accoglienza indiscriminata dei migranti, e chi l'aiuto nei loro paesi.
Parole belle, importanti, suggestive ma pericolose e ipocrite, perchè sbandierate senza costrutto; senza uno straccetto di piano operativo; senza un impegno strategico o umanitario. Un blabla buono solo per alleggerire il peso della vergogna accumulato in questi decenni di inettitudine o per ben figurare nei tanti talk show televisivi. Nel frattempo lo strazio dei poveri migranti in lista d'attesa per la 'traversata del pane' accentua e si aggrava a dismisura.
Chiedo venia a voi che mi leggete per essere uscito dal seminato, ma ogni giorno il panorama delle nostre amate città si arricchisce drammaticamente di questuanti col berretto in mano che sovrappongono la povertà vecchia a quella nuova. Luoghi di culto, mercati, semafori, stazioni ferroviarie, nella mappa viaria cittadina l'aumento del numero di queste persone del bisogno, destano nei passanti i sentimenti più disparati ora di fastidio, di indifferenza, di diffidenza, di compassione,fino alle deprecate scritte razziste ogni dove.
La retorica e l'iperbole non fanno proprio mai astinenza e ogni occasione è buona per sfoderarle nel tentivo di produrre emozioni e fare titolo. Qualcuno ha delle responsabiltà e deve assumersele, a partire dall'ignavia distaccata con cui assiste al ripetersi di stragi del mare senza batter ciglio. Mi riferisco all'Europa così occhiuta e burocratica, che evita di affrontare il problema come dramma ed emergenza globali, non già da lasciare ai soli italiani ( e spagnoli ). Gli italiani hanno provato sgomento di fronte alle notizie di Lampedusa. E' tristezza. Ma poi quella 'vergogna', quella gravità di emergenza sociale e morale devono essere affrontate dal realismo della politica, da interventi, leggi, strategie nazionali e continentali. Ci è stato rimproverato di avere noi sulla coscienza i morti del mare, allora dobbiamo avere sulla coscienza anche i disoccupati, quelli che vivono sotto la soglia della povertà, i malati in coda davanti ai pronto soccorso, il femminicidio, il disordine urbanistico, la speculazione, la prostituzione. Tutto sulla nostra coscienza. E, così, battendoci il petto in continuazione ( solo formalmente, però ) dimentichiamo che i problemi vanno risolti anzichè piangerci sopra.
Marione
- scuderiroberto
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Re: Quel sogno ... che preme alle nostre frontiere
Non lamentiamoci......
- liftman
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Re: Quel sogno ... che preme alle nostre frontiere

detto questo...
lasciando stare l'ovvietà dei ladri patentati che ci "governano" a decine di migliaia in tutto il paese, per questo rimando ad un'interessante (a parte il fegato rosicchiato, sempre più durante la lettura...) lettura qua: http://www.webalice.it/v.allocca/books/ ... Stella.pdf
clandestini: più ne aiutiamo, più ne vengono, è inevitabile. In ogni caso per me restano validi questi principi:
(è parte di un film, ma calza alla perfezione con il mio modo di vedere..)
l'europa?: ai banchieri importa solo il profitto, anche se evidentemente non si rendono conto che prima o poi dovranno cominciare a rubarsi i soldi tra loro, perchè dovrebbero preoccuparsi del calcio, piuttosto che dell'immigrazione o della disoccupazione??
Rolando
- roy67
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Re: Quel sogno ... che preme alle nostre frontiere
Come possiamo essere caritatevoli, ospitali, verso popoli che ci "corrono incontro", cercando e sognando il benessere... Se il benessere non lo abbiamo noi?
Non aggiungo altro. Anzi, una piccola "cosina".
Si fanno leggi per restituire i soldi agli italiani... Ma chi rientra nella categoria di tale legge?
Non i disoccupati.

2,4 milioni di aziende, dal 2008 ad oggi, hanno chiuso o si sono delocalizzate all'estero. Vi siete chiesti il motivo?
Se siete bravi in matematica... Provate a fare i calcoli del mancato incasso d'erario, facendo una media di 25 mila €uro l'anno per azienda.

Poi aumentano l'IVA perché manca un miliardo?

Si parla di disoccupazione, ma l'occupazione si crea quando un azienda si trova una richiesta di aumento produzione. Quando la produzione non soddisfa più la vendita. Le aziende si "allargano" ed assumono per soddisfare la quantità di forniture richieste.
Finché le aziende chiudono..... Ciò non accadrà!
- cararci
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Re: Quel sogno ... che preme alle nostre frontiere
Dico questo con molto sacrificio, perchè io stesso sarei portato invece ad intervenire con decisione (non con certezze e verità in tasca) con le mie idee.
Credo che siate d'accordo.
- Edimau
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Re: Quel sogno ... che preme alle nostre frontiere
analizzata.
Si "dice" che un viaggio della speranza sulle carrette del mare costi sui 1500
dollari/euro. Ma io mi domando se questa povera gente scappa dalla fame e miseria, questi soldi dove li prende?
Sono tutti poveracci? Però esce fuori che lanciano messaggi di soccorso con i cellulari, che mandano filmati fatti con il cellulare. Io ho un misero telefonino che si e no mi fa fare le chiamate!!
Io sono disoccupato, ma ogni tanto qualche lavoretto di ogni tipo lo faccio e accetto quello che mi offrono. Con me c'erano "Emigranti" che protestavano perchè non era alla loro altezzza.
Non nego che ci siano situazioni estreme, ma in tutto questo "movimento" sinceramente c'è qualcosa che non mi quadra.
Io non posso andare in pensione (non ho i requisiti), ma non ho diritto nemmeno alla disoccupazione, in quanto non ero un dipendente, a loro vengono dati soldi e vantaggi!!
Maurizio
- cararci
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Re: Quel sogno ... che preme alle nostre frontiere
- giuseppe_risso
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Re: Quel sogno ... che preme alle nostre frontiere
cararci ha scritto:
Avrei molto da dire, ma non lo faccio ed invito tutti gli amici del forum ad astenersi da altri commenti. Gli argomenti fin qui toccati sono piuttosto sensibili e possono indurre ad esternare opinioni, tutte legittime, ma altrettanto "pericolose" in un forum che voglia mantenersi, diciamo così, asettico e soprattutto pacifico.
Dico questo con molto sacrificio, perchè io stesso sarei portato invece ad intervenire con decisione (non con certezze e verità in tasca) con le mie idee.
Credo che siate d'accordo.
Sono d'accordo al 100%
- liftman
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Re: Quel sogno ... che preme alle nostre frontiere




Rolando
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Re: Quel sogno ... che preme alle nostre frontiere
cararci ha scritto:
Il rischio cresce...
Giusto, mi è sfuggita la mano!!
Se lo ritenete giusto, potete tranquillamente cancellare il mio intervento.
P.S.
Ho postato prima in contemporanea, non ho fatto in tempo a leggere.
Scusate
- cararci
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Re: Quel sogno ... che preme alle nostre frontiere
- giuseppe_risso
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Re: Quel sogno ... che preme alle nostre frontiere
Sono problemi reali e, purtroppo seri.
Fin'ora nessuno ha scritto nulla di censurabile, anzi, ma è chiaro che ogni uno di noi ha le sue idee e la sua sensibilità e potrebbero innescarsi reazioni non adeguate a un forum come questo.
Per questo riteniamo "pericoloso" uscire dai binari...



- Edimau
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Re: Quel sogno ... che preme alle nostre frontiere
giuseppe_risso ha scritto:
Per questo riteniamo "pericoloso" uscire dai binari...![]()
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Infatti!!! Sto litigando con Scarm!!! Sapessi i deragliamenti!!!



- Massimo Salvadori
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Re: Quel sogno ... che preme alle nostre frontiere
La discussione finora si è mantenuta sul piano che è consono a questo Forum, ma i temi trattati sono materiale che scotta perchè tocca tutti noi nel vivere di ogni giorno.