rivelatori infrarosso
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- sma835_47
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Re: rivelatori infrarosso
Questi dispositivi, per evitare la luce ambiente in genere vengono comandati con particolari frequenze: il diodo emettitore si pilota con una luce pulsata ad una determinata frequenza; il rilevatore pertanto genererà una tensione alla stessa frequenza che viene filtrata e fatta passare. La luce ambiente è una luce praticamente continua che viene bloccata e quindi il dispositivo diventa insensibile alla luce ambientale. E' il principio di funzionamento dei telecomandi tv. Ogni pulsante fa emettere una luce con una frequenza particolare o con un codice particolare che viene filtrato o decodificato dal ricevitore posto nel televisore. Peccato che non si riesca mai ad isolare tali circuiti ricevitori perché sarebbero molto , molto comodi.
Ciao
Saverio
- roy67
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Re: rivelatori infrarosso
sma835_47 ha scritto:
...... [...]... Ogni pulsante fa emettere una luce con una frequenza particolare o con un codice particolare che viene filtrato o decodificato dal ricevitore posto nel televisore. Peccato che non si riesca mai ad isolare tali circuiti ricevitori perché sarebbero molto , molto comodi.
Ciao
Saverio





Sarebbe un circuito fantastico. Ogni Tx, dotato di diversa resistenza, trasmetterebbe a frequenza diversa su un integrato "clock" (che genera la frequenza IR. Semplice da costruire.
Il Ricevitore sarebbe ben più complesso, non alla portata di tutti da costruire.
Ma a quel punto, con diverse frequenze di attivazione, si avrebbero anche gestioni automatizzate di itinerario.
- sma835_47
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Re: rivelatori infrarosso
Ciao
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Re: rivelatori infrarosso
http://www.ebay.it/itm/351013174656?ssP ... 1423.l2648
Il venditore è disponibile e affidabile, ho già comprato da lui alcune cose; la spedizione è lenta ma vale la pena aspettare un pò visti i prezzi!

- roy67
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Re: rivelatori infrarosso
La pecca è il prezzo... Non so se tanti potranno permetterselo....



- Docdelburg
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Re: rivelatori infrarosso
Cosa dici Roberto, ne prendo qualcuno e poi mi dai qualche suggerimento per il circuito con il transitor per comandare un relè?
Potrebbe venirne fuori una proposta interessante per il forum.....
- roy67
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Re: rivelatori infrarosso
Docdelburg ha scritto:
Quindi percepisce un ostacolo nel raggio di alcuni centimetri al davanti dei due led?
Cosa dici Roberto, ne prendo qualcuno e poi mi dai qualche suggerimento per il circuito con il transitor per comandare un relè?
Potrebbe venirne fuori una proposta interessante per il forum.....
Da quanto ho capito.. da quanto hanno scritto.."Voi amico 'taliani ci scuale se non palla bene 'taliano"...
Il led TX trasmette un fascio I.R., Se un oggetto si trova davanti al fascio (fra 2 e 30 cm) che lo fa rinfrangere, senza necessariamente essere dotato di rinfrangente, viene ricevuto dal RX ed il circuito apre un segnale digitale.
Infatti affermano che il pilotaggio è 0-1, quindi un segnale privo di corrente, di pochissimi mA, con una tensione di circa 5 Vcc.
Il range di sensibilità è regolabile dallo switch.
Mauro, se hai voglia di spendere tutti quei soldi, compresa spedizione, credo che si possa creare un circuitino fantastico. Parlo ovviamente di quello che bisognerà costruire, al quale affiancare il circuito I.R.
Ma ho già idea di cosa fare... Mi serviranno un paio di misure con il tester per concepirlo in modo ottimale.
- Docdelburg
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Re: rivelatori infrarosso

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Re: rivelatori infrarosso

Releggendo bene: "The sensor module output port OUT can be directly connected to the microcontroller IO port...... OUT of small plate digital output interface (0 and 1)"
Quindi è utilizzabile per pilotare la porta logica di un microcontrollore, con segnale 0-1. Il che significa che l'uscita "OUT" regge al massimo 5-10 mA... Non regge nemmeno un led (che nella migliore delle ipotesi assorbe 15 mA).
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Re: rivelatori infrarosso
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Re: rivelatori infrarosso
Potrei supporre già una risposta.... Ma "mellio no fidalsi"

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Re: rivelatori infrarosso
roy67 ha scritto:
Per me non c'è problema. Sono rilievi che puoi fare anche tu con il tester. E' sufficiente misurare l'effettiva uscita fra "GND" ed "OUT" per stabilire se "Out" è uguale a "VCC". In modo da semplificare il circuito.
Potrei supporre già una risposta.... Ma "mellio no fidalsi"![]()
Ok; posto una foto di quello di cui stiamo parlando.
Immagine:
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- roy67
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Re: rivelatori infrarosso
Questo rilevatore deve lavorare di fronte ad una superficie piana e non inclinata, altrimenti non rileverebbe la presenza. Per meglio spiegarmi, il rimbalzo dell'irraggiamento I.R. deve avvenire a 180°, altrimenti RX non rileva alcunché.
Detto questo, consideriamo le caratteristiche tecniche di alimentazione, il produttore stabilisce una tensione di alimentazione che vada fra 3,3 e 5 Vcc.
Fin qua ci siamo? No!
Perché l'utilizzo più frequente che se ne fa in campo ferrmodellistico sarà il controllo dei binari occupati di una stazione nascosta.
Se lo alimentiamo a 5 Vcc e riduciamo la sensibilità al minimo, il circuito potrebbe comunque rilevare il convoglio sul binario a lato (data la vicinanza dei binari nelle stazioni nascoste). E' quindi meglio alimentarlo con 3,5 Vcc, e magari aumentare al max la sensibilità..
Per avere un irraggiamento I.R. che non superi la metà del binario da controllare.
Se l'alimentazione a 5 Vcc è risolvibile con un semplice 78L05, portarla a 3,5 Vcc bisogna fare un circuitino leggermente più complesso, che si avvale di un LM317.
La gestione dell'uscita va di conseguenza all'alimentazione.
Attendo quindi buone nuove. Quando arriverà ti spiego che prove fare con il tester.
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Re: rivelatori infrarosso
Viste le dimensioni ipotizzavo una loro collocazione verticale con rotazione di 90° dei due led (emettitore e ricevente) e con una paratia divisoria tra il binario da segnalare e quello posto oltre, proprio per evitare falsi positivi.
Con il trimmer in dotazione si dovrebbe poter regolare la sensibilità in modo che non venga percepita la paratia divisoria ma solo il convoglio sul binario sorvegliato dal sensore.
Con le opportune verifiche si dovrebbe poter rilevare qualsiasi rotabile in transito, vaporiere comprese, vista la conformazione della cabina o al massimo del tender.
Che ne dici?
- roy67
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Re: rivelatori infrarosso

Piegare i led, con delicatezza, è possibilissimo.
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Re: rivelatori infrarosso
http://www.ebay.it/itm/Modulo-scheda-re ... 19e6673eb1
http://www.ebay.it/itm/301167390954?ssP ... 1497.l2649
- roy67
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Re: rivelatori infrarosso
Il primo che hai linkato potrebbe andare bene.. Ma non va perché "copia" il segnale per pilotare il relè attraverso un fotoaccoppiatore.
Il fotoaccoppiatore all'interno ha un led IR per arttivare un fototransistor. Tale led potrebbe avere un assorbimento superiore alla capacità dell'uscita.
Bisogna copiare il segnale attraverso un transistor NPN puro.
Normalmente il pilotaggio di un transistor avviene mandando in saturazione la base. Nel nostro caso, avendo un uscita positiva (suppongo) dal circuito, bisogna utilizare un NPN, che piloterà il negativo del led, relè, etc...
Sto supponendo in quanto il costruttore non dichiara la corrente massima di uscita dal pin "OUT", dicendo solo che può pilotare l'ingresso di un microcontrollore (PIC). Quindi, per sicurezza, è meglio amplificare il segnale attraverso un transistor di tipo BC547, se pilotiamo un semplice led. Del tipo 2N1711 se dobbiamo pilotare qualcosa di più "affamato" (relè).
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Re: rivelatori infrarosso
Premettendo che non so nulla di elettronica (la teoria) e che sono solo un praticone, vorrei buttar lì qualche spunto, magari banale ma che secondo me è sempre meglio approfondire.
Anche se indubbiamente comoda, a me non sta molto simpatica, a pelle, la disposizione di Tx ed Rx sulla stessa basetta e preferisco la disposizione Tx da una parte del binario, rx dall'altra, fascio continuo e treno in transito che interrompe. In tal modo non si hanno dubbi che, come già evidenziato in precedenza, vengano rilevati convogli su altri binari nelle vicinanze.
In più mi domando se oggetti molto opachi, come le vecchie vaporiere, potrebbero in qualche modo non essere rilevati da questo accessorio (anche se poi ci sono bielle, ruote ed altre parti che sicuramente riflettono): questo dubbio sorge perchè viene spontaneo pensare alla riflessione come elemento che entra in gioco nel funzionamento di questo accessorio.
Leggo invece più sopra che l'aggeggio rileva il raggio rifratto e non quello riflesso.
Mi domando quindi (ed è una domanda di fisica ottica) se un corpo opaco si comporti allo stesso modo in termini sia di riflessione che di rifrazione, oppure no. Vale a dire: un corpo opaco in linea teorica può anche non riemettere il raggio riflesso; si comporterebbe allo stesso modo anche per il raggio rifratto? La risposta a questa domanda è dirimente in termini di sicurezza del rilevamento.
lasciando la teoria e venendo al pratico, cosa succederebbe se si smontasse il sensore TX (o l'RX) dalla basetta e, prolungandone i connettori, lo si portasse di fronte all'RX (od al TX rispettivamente), interponendo un binario tra i due elementi?
Dovremmo ottenere che TX e RX dialogano direttamente e continuamente senza necessità di raggi riflessi e/o rifratti; il passaggio di un convoglio sul binari interromperebbe la comunicazione.
Quello che cambia è che così si invertirebbero le fasi on/off del circuito, ma questo non dovrebbe essere un problema per la gestione successiva dei segnali; l'unico dubbio è se questo accessorio può sopportare, dal punto di vista elettrico, di lavorare al contrario e ciò di rimanere praticamente sempre (tranne quando transita un treno) in condizione di contatti eccitati.
Secondo voi si potrebbe fare una cosa del genere?
Da "praticone" naturalmente attendo anch'io con molta curiosità che i nostri amici esperti di elettronica ci dicano come configurare i circuiti successivi con cui gestire, per i nostri fini, i segnali generati da questo interessante oggettino.
- roy67
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Re: rivelatori infrarosso
Il problema dell'I.R. passante, cioè, che attraversa il binario, potrebbe comunque "eccitare" gli RX su altri binari. Bisogna quindi schermare TX ed RX.
Purtroppo bisogna fare test di prova, se la rifrazione avvenga o meno su aggeggi opachi è da verificare. probabilmente "allungando" la sensibilità, vi è comunque rifrazione, ma finchè non si sono fatte prove rimangono solo dubbi ed ipotesi.
- roy67
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Re: rivelatori infrarosso
Ho cercato i datasheet dell'integrato utilizzato nel circuito, se ho letto bene, trattasi di un LM398.
Tale integrato ha corrente di uscita, dal pin 8 (output) al massimo di 6,5 mA. Quindi meno della metà di quella che servirebbe per accendere un led.
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Re: rivelatori infrarosso
Ora rimane da capire come realizzare il circuito aggiuntivo grazie al quali comandare il relè che potra assolvere a tutte le nostre necessità operative; su questo versante io mi fermo e mi rimetto agli amici più espereti di elettronica.
Roy, dicevi infatti di avere già qualche buona idea che stava maturando: per questo motivo se ti serve qualche esemplare del circuitino io posso mandartelo (ne ho presi tre)
Ciao a tutti gli amici del forum.
- roy67
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Re: rivelatori infrarosso
Questo per stabilire se l'uscita è positiva o negativa e a che tensione è.
Dopo di che posso elaborare un circuitino che lo integri, come alimentazine stabilizzata a 4,5 Vcc (meglio stare un po' più bassi dei 5 Vcc massimi dichiarati) e per la gestione di apparecchiature (relè) con assorbimenti più "pesanti".
E' un circuitino semplicissimo.. però bisogna sapere alcuni parametri fondamentali per inserire i componenti corretti.
- Maurizio Negri
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Re: rivelatori infrarosso
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