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Come fare a... in un plastico già fatto?

Il sistema digitale (DCC) applicato al modellismo ferroviario.

Moderatori: MrMassy86, adobel55, lorelay49

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cararci
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Come fare a... in un plastico già fatto?

#1 Messaggio da cararci »

Partito con l'intenzione di realizzare un impianto semplice, ho costruito la parte del tracciato del plastico digitale senza prevedere alcune soluzioni tecniche. Ma l'appetito vien mangiando (e frequentando forum infernali!) e adesso avrei voglia di qualche integrazione. La domanda è se sia possibile, senza sconvolgere binari e massicciata, inserire sistemi come quelli che permettono di fermare un convoglio con i blocchi e inserire switch nei vecchi motori sopra plancia dei deviatoi per comandare i segnali.


Carlo - Il guizzo della trota - Teatro greco - Il Castellaccio

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buddacedcc
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Re: Come fare a... in un plastico già fatto?

#2 Messaggio da buddacedcc »

Sulla motorizzazione degli scambi..dipende dagli scambi in uso.
Per l'altra Centrale digitale Adeguata PC e moduli di retroazione. I moduli di retroazione necessitano di una rotaia isolata che puuo essere creatat a posteriori con il dremmel.
Nuccio - Visita DCCWorld, il primo ed unico sito italiano dedicato al digitale.

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Docdelburg
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Re: Come fare a... in un plastico già fatto?

#3 Messaggio da Docdelburg »

Nuccio come al solito è essenziale e preciso ma un pò criptico.... :wink:
Per realizzare punti di arresto automatici devi pensare ad un certo grado di automazione che può avvenire soltanto con una centrale che sia in grado di ricevere informazioni dal tracciato e tramutarle in comandi vari.
Per lo più la cosa avviene con centrali collegate al pc dove gira un software (spesso gratuito) che ti permette di stabilire tragitti e gestire precedenze.
Le informazioni dal tracciato (retroazione) sono realizzate per lo più con tratti di binario connessi a sensori di assorbimento; il tratto di binario deve essere sezionato e questa sezione la puoi realizzare tagliando con un disco abrasivo del trapano una delle due rotaie e saldando un filo di alimentazione che passerà attraverso il sensore.
Il problema potrebbe quindi essere non tanto il taglio della rotaia quanto il portare un filo di alimentazione là dove non c'è.
Se parliamo di zone nascoste basta un sensore solo, mentre se parliamo di un binario di stazione allora ci vorrebbero due se non tre sensori per binario, in modo da permettere un graduale arresto dei convogli (il primo sensore fa rallentare, il secondo sensore rallenta ulteriormente e il terzo arresta il convoglio).
Se hai avuto l'accortezza di predisporre più punti di alimentazione del tracciato sei avvantaggiato in questa riorganizzazione digitale.
I motori dei deviatoi, se non predisposti, potrebbero essere dotati di microswitch a leva in modo da comandare meccanicamente con il loro movimento eventuali utenze come i segnali.
Un pò come avviene con i servomotori (vedi immagini)

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cararci
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Re: Come fare a... in un plastico già fatto?

#4 Messaggio da cararci »

Grazie delle indicazioni, mediterò (a lungo) sul da farsi e intanto mi informerò ulteriormente. L'unica cosa di cui ero già sicuro era la necessità di isolare il binario.
Carlo - Il guizzo della trota - Teatro greco - Il Castellaccio

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Handyman
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Re: Come fare a... in un plastico già fatto?

#5 Messaggio da Handyman »

Tagliare i binari per la separazione e aggiungere dei decoder di retrosegnalazione o dei moduli di frenata. Per gli scambi se tutto è controllati in digitale, metterei un secondo decoder che comanda i segnali in tandem con il deviatoio.
Fare, o non fare. Non c'è provare! Ciao, Daniele - "Walser modellistica e fai da te"

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roy67
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Re: Come fare a... in un plastico già fatto?

#6 Messaggio da roy67 »

L'isolamento lo puoi tranquillamente creare con il dremel, prevedendo una tratta isolata più lunga del convoglio, compreso lo spazio di frenata.
Nella tratta isolata puoi inserire dei moduli di retroazione che pilotino la centrale, oppure, il metodo più semplice, ma che deve essere attivabile da decoder, è tarare le CV per la frenata "DC" oppure "ABC".
Nel primo caso è sufficiente alimentare una rotaia con corrente continua, il decoder, rilevando tale "anomalia" di segnale inizierà la procedura di frenata.
Stessa cosa per la ffrenata "ABC", ma è attivabile solo su alcuni (pochi) decoder. Trattasi di fare un piccolo circuitino con 5 diodi che alimentano una delle rotaie, attivati da un deviatore (o relè) che seleziona lo stato (DCC/asincrono). Con tale soluzione è poi possibile regolare la lunghezza della frenata.
Ma, ripeto, funziona solo con decoder Lenz silver - ESU V4.

Ti consiglio di avere le idee chiare e ben documentate su uno schema, prima di iniziare qualsiasi lavoro. :wink:
Ciao. Roberto Alinovi - L'uomo non teme ciò che in lui non c'è. (Hermann Hesse)

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gian paolo cardelli
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Re: Come fare a... in un plastico già fatto?

#7 Messaggio da gian paolo cardelli »

Il problema e' un po' piu' complesso, visto che ormai spesso e volentieri la motrice e' in coda al convoglio: quanto dovrebbero quindi essere lunghe le tratte isolate? In DCC il controllo automatico del traffico non lo vedo risolvibile in modo efficace con il sezionamento dei binari, ma con l'installazione di sensori di inizio e fine convoglio sui rotabili e ricevitori di segnale in punti adeguati. Finora gli unici due sistemi che lo permettono, per quanto ne so, sono il LISSY della Uhlenbrock ed il Transponder della Digitrax: non ho pratica del secondo, mentre il primo mi si e' dimostrato abbastanza efficace nelle due installazioni cui ho potuto partecipare.
Pace e treni - Gian Paolo Cardelli

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Handyman
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Re: Come fare a... in un plastico già fatto?

#8 Messaggio da Handyman »

Negli impianti a due conduttori per rilevare l'intero convoglio utilizzo due sistemi:
munire ogni carrozza di illuminazione (il decoder "vede" un consumatore e occupa la traccia) oppure mettere su un asse pre carrello una resistenza attorno ai 4 kOhm (2kOhm nel caso di una resistenza per carrozza). Con questo sistema le sezioni possono essere tranquillamente più corte del convoglio, al limite risulteranno occupate due sezioni assieme.
Fare, o non fare. Non c'è provare! Ciao, Daniele - "Walser modellistica e fai da te"

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g.briotti
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Re: Come fare a... in un plastico già fatto?

#9 Messaggio da g.briotti »

Mi pare che gli aspetti elettronici siano stati abbastanza sviscerati.

Gli aspetti che impattano sul plastico (dove, ricordo, c'era il requisito di non smantellare tutta la massicciata) sono sostanzialmente:

1] creazione delle tratte sezionate: qui ci vai di dremel con disco abrasivo e tagli i binari dove occorre.

2] creazione di prese di alimentazione: fai un forellino col trapano vicino al binario che arrivi sottoplancia, fai passare il filo di alimentazione senza guaina in modo che sia il più sottile possibile e lo saldi al binario. Ovviamente, se il binario è già stato verniciato lo dovrai ripulire nel punto della saldatura, poi riapplichi verniciatura e polveri.

3] i microswitch applicati ai motori sopra plancia lo vedo un filo complicato. Lo switch dovrebbe sfruttare lo spostamento meccanico del motore o degli aghi per poter azionare gli interruttori. Mi vengono in mente due possibilità: la prima è rimandare il movimento degli aghi sotto plancia (un filo di acciaio armonico inserito in un forellino delle traversine?) la seconda è sfruttare l'impulso elettrico con cui azioni il deviatoio per azionare anche uno switch....
Giuseppe Briotti - I miei rotabili

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cararci
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Re: Come fare a... in un plastico già fatto?

#10 Messaggio da cararci »

g.briotti ha scritto:

Mi pare che gli aspetti elettronici siano stati abbastanza sviscerati.

Gli aspetti che impattano sul plastico (dove, ricordo, c'era il requisito di non smantellare tutta la massicciata) sono sostanzialmente:

1] creazione delle tratte sezionate: qui ci vai di dremel con disco abrasivo e tagli i binari dove occorre.

2] creazione di prese di alimentazione: fai un forellino col trapano vicino al binario che arrivi sottoplancia, fai passare il filo di alimentazione senza guaina in modo che sia il più sottile possibile e lo saldi al binario. Ovviamente, se il binario è già stato verniciato lo dovrai ripulire nel punto della saldatura, poi riapplichi verniciatura e polveri.

3] i microswitch applicati ai motori sopra plancia lo vedo un filo complicato. Lo switch dovrebbe sfruttare lo spostamento meccanico del motore o degli aghi per poter azionare gli interruttori. Mi vengono in mente due possibilità: la prima è rimandare il movimento degli aghi sotto plancia (un filo di acciaio armonico inserito in un forellino delle traversine?) la seconda è sfruttare l'impulso elettrico con cui azioni il deviatoio per azionare anche uno switch....


Per i primi due punti non ho problemi, l'ho già fatto per un plastico precdente.
Il terzo penso che sia risolvibile più facilmente (per me) con la seconda soluzione.

Grazie a tutti. Vi terrò informati.
Carlo - Il guizzo della trota - Teatro greco - Il Castellaccio

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