Viaggio: da Torino a Napoli

[Fabrizio]

Il giorno 22/01/2022 faccio un viaggio sa Torino a Napoli e ritorno, con lo scopo di provare sulla lunga percorrenza i servizi ad alta velocità Frecciarossa.

Il programma prevede la partenza da Torino alle 7, l'arrivo a Napoli alle 12:30 ed il rientro a Torino alle 19.

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Per raggiungere Napoli uso il treno Frecciarossa 9611 delle 6:50, che trovo pronto alla partenza nella stazione di Torino Porta Nuova alle 6:30. Il treno è un ETR 500, che si presenta in ordine e pulito. Prendo posto nella vettura 2, dove ho prenotato il posto scegliendolo sulla apposita mappa in fase di acquisto. Per le tariffe scontate la scelta del posto è a pagamento, mentre in caso di tariffa base la scelta del posto è compresa nel prezzo. Esistono due tipi di treni Frecciarossa, ETR 500 ed ETR 400, oggi utilizzerò entrambi treni ETR 500, che sono la versione più vecchia e capiente. Il treno ETR 500 è composto da 11 vetture inquadrate da due locomotive E 404 serie 600, che consentono al treno di marciare fino a 300 km/h su linee tradizionali alimentate a 3 kVcc e alta velocità alimentate a 25 kV in corrente alternata. Il confort a bordo è buono, è disponibile la connessione wifi, prese elettriche a tutti i posti e, su questo particolare treno, anche prese USB, che però non sono presenti su tutti i treni. Nei livelli di servizio Business e Premium viene distribuito il dirnk di benvenuto, con snack dolci o salati, acqua, caffè espresso ed una bibita o succo di frutta a scelta. Scelgo per uno snack dolce, acqua e un succo all'ananas, mentre il caffè espresso mi sarà offerto due volte durante l'intero viaggio fino a Napoli.

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Partiamo in orario da Torino Porta Nuova e dopo avere fermato a Torino Porta Susa, usciamo da Torino e ci immettiamo sulla linea ad alta velocità per Milano, dove giungiamo alle 7:50. Questo treno, caratterizzato dalla numerazione 96, effettua un numero ridotto di fermate per ridurre e tempi di percorrenza, quindi effettua solo le fermate di Milano Centrale, Bologna e Roma Termini, per giungere a Napoli Centrale in 5 ore e 33 minuti.

Durante tutto il viaggio la frequentazione a bordo non è mai eccessiva, il treno è silenzioso e stabile, i sedili comodi e i tempi di percorrenza ridotti, il tutto garantisce un viaggio confortevole e rilassante. Il viaggio procede lungo la dorsale padana inferiore, in un clima freddo e nebbioso, finché giungiamo a Bologna e fermiamo nella stazione sotterranea. Procediamo poi verso Firenze, percorrendo le lunghe gallerie che consentono di valicare l' Appennino Tosco-Emiliano in circa 30 minuti. Usciti dalle gallerie e superati gli appennini il clima è ora più soleggiato, anche se le temperature si mantengono basse. Attraversiamo Firenze senza fermate e ci dirigiamo sulla ferrovia "Direttissima" Firenze-Roma, quindi arriviamo a Roma alle 11:10, in orario. A Roma la sosta dura 15 minuti, poi ripartiamo nel senso di marcia opposto verso Napoli, imboccando la ferrovia ad alta velocità che percorre l'entroterra del basso Lazio e la Terra di Lavoro, per giungere a Napoli Centrale alle 12:33.

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[adobel55]

Altro collaudo andato bene.

[FrancoV]

Mamma mia, al binario 23 ... praticamente a San Giovanni a Teduccio

[Fabrizio]

Una cosa che mi chiedevo lungo il viaggio è per quale motivo la ferrovia AV Roma-Napoli è stata costruita nell'entroterra del basso Lazio, parallelamente alla A1 e non lungo l'itinerario dell' Agro Pontino parallelamente alla "direttissima" via Formia. Ne sapete qualcosa?

[IpGio]

Il viaggio è stato aggiunto nella sezione Ferrovie - Fotostorie del nostro sito scalatt.it.

IpGio

[FrancoV]

Una cosa che mi chiedevo lungo il viaggio è per quale motivo la ferrovia AV Roma-Napoli è stata costruita nell'entroterra del basso Lazio, parallelamente alla A1 e non lungo l'itinerario dell' Agro Pontino, parallelamente alla "direttissima" via Formia. Ne sapete qualcosa?

Al di la di questioni tecniche che ignoro, mi viene da pensare che tra Roma e Napoli ci sono tre parchi naturali (Aurunci, Roccamonfina e Matese) pressochè allineati sul parallelo e far passare un'infrastruttura del genere dentro qualunque dei tre (anche se quello del Matese sarebbe stato forse il meno interessato) non sarebbe stato bello

[MrPatato76]

Una cosa che mi chiedevo lungo il viaggio è per quale motivo la ferrovia AV Roma-Napoli è stata costruita nell'entroterra del basso Lazio, parallelamente alla A1 e non lungo l'itinerario della Agro Pontino, parallelamente alla "direttissima" via Formia. Ne sapete qualcosa?

Terreno più pianeggiante rispetto all'entroterra..potrebbe essere quetsa la ragione.

[marione]

... e del viaggio di ritorno non ci dici niente?

[IpGio]

Consultando il sito OpenRailwayMap ed andando ad ingrandire la zona tra Roma e Napoli e poi con successivi ulteriori ingrandimenti si segue l'andamento delle due linee si ha una chiave di lettura del perchè l'AV abbia un tracciato spostato più verso l'interno.
L'orografia è decisamente diversa ed essendo una linea ad alta velocità si è puntato alle zone che più si prestavano per la realizzazione del tratto Roma-Napoli.

IpGio

[Fabrizio]

Effettivamente, percorrendo l'itinerario via Formia, ci sono due tratti pianeggianti iniziali e finali intervallati da un complesso montuoso che è quello dei monti Ausoni ed Aurunci, dove infatti la "direttissima" via Formia ha due lunghe gallerie. Informandomi, inoltre, ho scoperto che, per limitare l'impatto ambientale, di preferisce costruire le ferrovia parallelamente alle autostrade. Infatti, quasi tutte le nuove ferrovie ad alta velocità, hanno un percorso parallelo ad un' autostrada.

[Fabrizio]

... e del viaggio di ritorno non ci dici niente?

Il viaggio di ritorno è "tecnicamente" del tutto simile a quello di andata. Stesso itinerario e addirittura stesso treno (proprio nel senso che era lo stesso mezzo). Ho preferito non dilungarmi troppo essendoci poco di interessante.

[FrancoV]

Effettivamente, percorrendo l'itinerario via Formia, ci sono due tratti pianeggianti iniziali e finali intervallati da un complesso montuoso che è quello dei monti Ausoni ed Aurunci, dove infatti la "direttissima" via Formia ha due lunghe gallerie. Informandomi, inoltre, ho scoperto che, per limitare l'impatto ambientale, di preferisce costruire le ferrovia parallelamente alle autostrade. Infatti, quasi tutte le nuove ferrovie ad alta velocità, hanno un percorso parallelo ad un' autostrada.

Anche perchè così, dal treno che va a 300 all'ora, puoi spernacchiare gli automobilisti che vanno a 140

[Fabrizio]

Viaggiando spesso si nota parecchio la differenza. A volte, soprattutto i camion, sembrano fermi, ma quel che colpisce di più e la mole di traffico e code che si vedono sulla parallela autostrada mentre il treno fila liscio a 300 km/h in scioltezza. Soprattutto nel tratto tra Bologna e Milano si vedono frequentemente numerose code a tratti.

[FrancoV]

Soprattutto nel tratto tra Bologna e Milano si vedono frequentemente numerose code a tratti.

E a quel punto scatta il "gesto dell'ombrello"

[IpGio]

Personalmente mi fa impressione quando sull'autostrada tra To-Mi, con un "nebbiun" tipico della zona novarese... a 90 km/h... senti il fracassone, leggi ETR 500, che ti sfila alla destra ad allegra manetta.
Sai che hai la linea ad alta velocita li vicino, ma in un attimo... senti che passa e girando lo sguardo vedi solo nebbia... nebbia... e ritorni con occhi sgranati sulla tua corsia... a 90 km/h alla ricerca delle prossime altrui luci di posizione.

IpGio

[Fabrizio]

Una delle cose che noto viaggiando spesso e con diversi mezzi è la scarsa interconnessione tra gli stessi e la mancanza di una visione complessiva dove si favorisca il mezzo più adatto a ciascuna circostanza. Per esempio, dal paese in cui vivo, che si trova nell'area metropolitana di Torino, servono due ore (!) per giungere in bus all'aeroporto e una per giungere alla stazione di Torino Porta Nuova (o porta Susa). L'auto è inutilizzabile per il tipo di spostamenti che devo fare, perché per esempio parto dall'aeroporto e rientro alla stazione. In ogni caso, non ci sono parcheggi (degni di tale nome) di interscambio efficienti, che invece sarebbero comodi fossero in zone raggiungibili senza entrare nel contesto urbano e presso le stazioni dei mezzi rapidi urbani. Anche senza costruire nuove infrastrutture, se il bus extraurbano giungesse alla stazione di Torino Lingotto (in periferia) via autostrada anziché passare per tutti i paesi già serviti dal servizio urbano e arrancare nel traffico fino al centro, impiegherebbe circa 20 minuti, da li sarebbe possibile usare un treno del servizio ferroviario metropolitano per raggiungere rapidamente Porta Susa in 10 minuti. Se poi ci fosse finalmente il treno per l'aeroporto, da Torino Lingotto basterebbero 30 minuti per arrivarci in treno.

[IpGio]

Mal comune... mezzo gaudio... caro Fabrizio... stessa situazione in tante zone del nostro paese.
Io stesso, da casa alla stazione più vicina... auto, bici o piedi o qualcuno che ti ci porti e torni... si spera per il recupero.
Nemmeno se il "fumoso" quadruplicamento da decenni annunciato, porti una fermata nel mio paese e una diramazione vada a collegare una linea internazionale con una linea che porta ad uno dei due Hub Aeroportuali Internazionali del nostro Paese (dove ad oggi in quel Hub manca una bretellina che riporti... "un Frecciarossa" sulla linea internazionale... niente via fai "cambio banco" e ritorna da dove sei venuto).
Sorvoliamo sul fatto che l'AV a me più vicina, transita sbeffeggiando viaggiatore e bagaglio da una delle stazioni porta della Città Metropolitana di Milano, tranne che in occasione di gagliarde fiere "nazio/inter" della città tutta da bere.

Teniamo presente che se questa situazione generale perdura, la vedo complicata con il futuro della mobilità privata, che oggi ci sta cambiando sotto il naso.
Mobilità privata che permetterà spostamenti limitati in funzione della autonomia dei veicoli elettrici (perchè li si va a parare).
Ma qui si apre una discussione... che ahimè... non entrerebbe nella zucca di chi oggi... risparmia pure la grafite di una matita su un foglio bianco.

IpGio

[FrancoV]

Personalmente mi fa impressione quando sull'autostrada tra To-Mi, con un "nebbiun" tipico della zona novarese... a 90 km/h... senti il fracassone, leggi ETR 500, che ti sfila alla destra ad allegra manetta.
Sai che hai la linea ad alta velocita li vicino, ma in un attimo... senti che passa e girando lo sguardo vedi solo nebbia... nebbia... e ritorni con occhi sgranati sulla tua corsia... a 90 km/h alla ricerca delle prossime altrui luci di posizione.

IpGio

Beh, se è per quello anche il sud ovest del Piemonte non ha nulla da invidiare, alcuni anni fa viaggiai in un tunnel di nebbia fino alla riva sinistra della Stura di Demonte dove improvvisamente, e con un effetto scenografico degno di nota, all'ingresso del viadotto Soleri ci aspettava un cielo cristallino e un sole abbagliante.

Per il resto delle considerazioni, la situazione è quella che è perchè le infrastrutture sono state concepite in funzione di un certo tipo di "organizzazione sociale" la cui filosofia è stata dominante per quasi mezzo secolo e temo che ce ne vorrà altrettanto prima che le cose cambino.